Relazioni interpersonali - affettive

Buongiorno,
Sto scrivendo da Bologna e sarei interessata a ricevere un consulto medico riguardo ad una complessa situazione.
Ho un amico (26 anni) che ha sempre avuto difficoltà a relazionarsi con le persone, ma questo problema, sommato ad altri lo ha portato recentemente a livelli difficilmente gestibili, soprattutto per i pochi amici che cercano di aiutarlo.
Prima di cominciare voglio sottolineare che è cresciuto in un ambiente familiare particolare, con una madre sottomessa ed un padre che controlla ogni cosa.
Cercherò di esporre la questione attraverso una lista a punti in modo da esacerbare il problema.
- Incapacità di relazionarsi con le persone
a. se queste sono di sesso maschile con una vita apparentemente soddisfacente interviene un sentimento di rabbia e invidia che innesca un processo di allontanamento.
b. se queste sono di sesso maschile con una vita apparentemente insoddisfacente innesca un processo di derisione e di conseguenza di allontanamento.
c. Se queste sono di sesso femminile intervengono pensieri ossessivi sulla necessità di fare sesso.
- Incapacità di relazionarsi con l’altro sesso, la donna è vista come uno strumento per soddisfare necessità sessuali (questo determina l’allontanamento automatico di tutte le sue conoscenze femminili)
- Razzismo,misoginia, risulta essere razzista e misogino, il tutto condito con un senso di superiorità che lo porta a pensare di essere di gran lunga migliore delle altre persone.

- Non ha mai avuto amici, fin dall’infanzia è sempre stato solo e i gruppi sociali in cui cercava di entrare lo rifiutavano notandone l’atteggiamento deviante.
- Non si è mai dato la colpa per i suoi fallimenti, al contrario, ha sempre pensato che fossero gli altri a fargli un torto ed è quindi convinto che il mondo sia pieno di brutte persone.
- Depressione
- necessità di controllo ossessivo sulle cose, sulle situazioni sulle persone e sui pensieri e azioni altrui
- scatti di rabbia eccessiva e quasi incontrollata per motivazioni futili
- pensieri suicidi
- elevati stati d'ansia ed eccessivo coinvolgimento nello studio che si trasforma in:
a. atteggiamenti ossessivi compulsivi verso le sue proprietà
b. rabbia eccessiva e grande frustrazione se non raggiunge il suo obiettivo che sfocia nel dare la colpa ad altri per le sue mancanze con alti sfoghi di rabbia
- Egocentrismo inusuale, con una mancanza di attenzione verso gli altri e i loro diversi punti di vista; scarsissima empatia o sensibilità.
- Utilizza un tono di voce altissimo in pubblico
- Circoscritti interessi che contribuiscono poco per un'aspettativa di vita più ampia, come collezionare fatti e dati di poco valore pratico o sociale.
Il tutto viene messo a tacere da massicce dosi di psicofarmaci. Dunque mi chiedo… se qualcuno avesse idea di come fare ad aiutare questo mio amico sarebbe grandioso. Dallo psicologo ci è andato anni ma senza alcun successo a quanto pare.
Vi ringrazio tantissimo,
Alice.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il quadro che descrive è complicato; in particolare, il fatto che non vi sia alcuna ammissione dei propri insuccessi rende difficile avviare un cambiamento.

Quest'ultimo richiede comunque un certo tempo, ma la condizione essenziale è la volontà dell'interessato a collaborare per cambiare la propria visione delle cose.

Mancando tale condizione, la situazione risulterà difficile da smuovere.
[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Cara Alice,
innanzitutto occorre prudenza estrema quando si parla di terze persone, senza avere dati dal diretto interessato.

Senza mettere in dubbio ciò che ci riferisce le chiedo: come ha potuto rilevare i punti che ha citato riguardo la sua sintomatologia?

Sa chi gli ha prescritto gli psicofarmaci? E' in cura psichiatrica?

La sua sensibilità e buona volontà sono encomiabili, tuttavia non è per niente facile, anzi spesso impossibile, aiutare persone così sofferenti se non sono disposte a prendersi cura di sé in modo appropriato. In che rapporti è con lui?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it