Volevo chiedervi
Ho bisogno di un aiuto perchè è una situazione che da qualche settimana è insostenibile. Ogni qualvolta devo scendere, sapere di andare in treno, parlare con qualche collega, mi porta tachicardia, con battiti al minuto di 120-130. Poi se disdico queste "operazioni" mi rilasso e scende a 70. Volevo chiedervi, si può morire per tachicardia? quanto può resistere all'agitazione di qualche situazione? Ho 25 anni, non fumo e non bevo più caffè. il 22 Marzo scorso ho avuto un attacco di ansia, mi recai al pronto soccorso, mi diedero un tranquillante e tutto Ok. Andai dal medico curante, feci le analisi ed uscirono perfette, mi disse di soffrire di nevrosi d'ansia, non di attacchi di panico e che per un mese dovevo assumere delle gocce omeopatiche al mattino e alla sera. Da li in poi tutto bene, niente ansia anzi, ma non capisco come mai col tempo sto regredendo, ora sto al punto che ho paura di scendere di casa, quando scendo sto anche giu ma vado subito in iperventilazione e devo distrarmi. E non riesco a prendere il treno, ho troppa paura di avere una tachicardia fortissima (che mi capita sempre quando so che devo uscire..)
[#1]
Gentile Utente,
se il medico ha rilevato che è tutto a posto e ha fatto riferimento all'ansia, sarebbe il caso che cercasse un aiuto specialistico diretto.
Data la sintomatologia riferita e che la sua qualità di vita ne sta risentendo, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un nostro collega direttamente, tanto più che sente la sua situazione come insostenibile.
Occorre una valutazione diretta per poi riflettere su un eventuale percorso psicoterapeutico idoneo a gestire, affrontare, risolvere i suoi disagi. Che ne pensa?
Sta vivendo un periodo stressante?
Ha qualche preoccupazione?
se il medico ha rilevato che è tutto a posto e ha fatto riferimento all'ansia, sarebbe il caso che cercasse un aiuto specialistico diretto.
Data la sintomatologia riferita e che la sua qualità di vita ne sta risentendo, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un nostro collega direttamente, tanto più che sente la sua situazione come insostenibile.
Occorre una valutazione diretta per poi riflettere su un eventuale percorso psicoterapeutico idoneo a gestire, affrontare, risolvere i suoi disagi. Che ne pensa?
Sta vivendo un periodo stressante?
Ha qualche preoccupazione?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
" non capisco come mai col tempo sto regredendo"
Gentile Utente,
è probabile che lei stia regredendo perché non ha affrontato ciò che provoca in lei un livello di ansia patologica, ma ha solo temporaneamente contenuto i suoi effetti.
Il problema che descrive è infatti tipicamente dovuto all'ansia, che porta ad evitare le situazioni nelle quali in precedenza si è stati male, e deve essere affrontato con una terapia adeguata per evitare che il quadro peggiori e/o si cronicizzi.
Nessuno le ha suggerito una psicoterapia?
Gentile Utente,
è probabile che lei stia regredendo perché non ha affrontato ciò che provoca in lei un livello di ansia patologica, ma ha solo temporaneamente contenuto i suoi effetti.
Il problema che descrive è infatti tipicamente dovuto all'ansia, che porta ad evitare le situazioni nelle quali in precedenza si è stati male, e deve essere affrontato con una terapia adeguata per evitare che il quadro peggiori e/o si cronicizzi.
Nessuno le ha suggerito una psicoterapia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Ex utente
Grazie
Sabato scorso ho abbandonato la mia situazione lavorativa perchè avevo problemi col datore di lavoro, troppo aggressivo e gratuito nei modi.
Ma sembra uno scherzo dalla mente, questa fobia di uscire è uscita proprio da Sabato.
Una "psicosi" di tachicardia che non mi fa campare. Secondo lei quanto può resistere il cuore ad un "emozione" forte? grazie
Sabato scorso ho abbandonato la mia situazione lavorativa perchè avevo problemi col datore di lavoro, troppo aggressivo e gratuito nei modi.
Ma sembra uno scherzo dalla mente, questa fobia di uscire è uscita proprio da Sabato.
Una "psicosi" di tachicardia che non mi fa campare. Secondo lei quanto può resistere il cuore ad un "emozione" forte? grazie
[#6]
Ex utente
Volevo aggiungere che in data 22 Marzo, sera in cui sono andato appunto al Pronto Soccorso, stavo leggendo un articolo che parlava di Alopecia (di cui ne sono affetto da 1 anno e mezzo) che spiegava che i soggetti sono predisposti geneticamente a malattie cardiovascolari, da qui l'agitazione! come se il cervello avesse immagazzinato negativamente l'articolo e mi avesse condannato a quella fine certa,anche se credo non lo sia
[#7]
Per quanto riguarda la tachicardia penso che eventuali effetti dannosi possano verificarsi se un soggetto è già cardiopatico o a rischio per qualche motivo. Il cuore affronta spesso e senza alcun problema l'aumento dei battiti dovuto a motivi come le emozioni o l'attività fisica.
Il suo medico cosa ne dice?
Il suo medico cosa ne dice?
[#8]
Ex utente
Il medico dopo misurazione arteriosa (120 su 69) e controllo del battito ha asserito che sto bene e che percepisce nel controllare i miei riflessi e tremori di essere solo un soggeto pieno di paura. Che devo stare tranquillo, che per quanto possa stare sofferente non morirei mai di queste cose..
[#10]
Ex utente
La ringrazio per le risposte.
Io vorrei affrontare magari un colloquio psichiatrico
ma allo stesso tempo credo di avere abbastanza forza per riuscire a riprendere
la mia vita, senza abbattermi.
Già da allora non sono più scappato al Pronto Soccorso, e anche
se qualche volta vado in ansia per quei 15-20 minuti riesco a distrarmi.
A me basta sapere che il cuore è "preparato" ad eventuali sbalzi emozionali forti.
PS. Secondo lei dovrei fare un ECG per trovare ancor più fiducia? o il controllo medico
e le analisi bastano? Grazie
Io vorrei affrontare magari un colloquio psichiatrico
ma allo stesso tempo credo di avere abbastanza forza per riuscire a riprendere
la mia vita, senza abbattermi.
Già da allora non sono più scappato al Pronto Soccorso, e anche
se qualche volta vado in ansia per quei 15-20 minuti riesco a distrarmi.
A me basta sapere che il cuore è "preparato" ad eventuali sbalzi emozionali forti.
PS. Secondo lei dovrei fare un ECG per trovare ancor più fiducia? o il controllo medico
e le analisi bastano? Grazie
[#11]
Più che un colloquio psichiatrico è indicato un percorso psicologico.
Per quanto i momenti di disagio acuto non siano numerosi è importante intervenire per disinnescare le cause del problema prima che provochino sintomi peggiori di quelli che sta sperimentando.
Riguardo ai suoi dubbi sulla validità degli accertamenti effettuati se si è sottoposto a un solo ECG può sempre ripetere l'esame per stare tranquillo, ma se emergerà nuovamente che la sua salute è buona sarà importante che si concentri sugli aspetti psicologici del suo malessere.
Per quanto i momenti di disagio acuto non siano numerosi è importante intervenire per disinnescare le cause del problema prima che provochino sintomi peggiori di quelli che sta sperimentando.
Riguardo ai suoi dubbi sulla validità degli accertamenti effettuati se si è sottoposto a un solo ECG può sempre ripetere l'esame per stare tranquillo, ma se emergerà nuovamente che la sua salute è buona sarà importante che si concentri sugli aspetti psicologici del suo malessere.
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Gentiler Ragazzo,
inutile continuare il peregrinaggio medico in cerca di rassicurazioni, quel che serve è una cura adeguata.
Dunque psichiatra ma non solo, anche psicologo/psicoterapeuta, sarebbero gli specialisti ai quali fare riferimento.
Dall'ansia si può uscire e anche in tempi non necessariamente lunghi coi trattamenti adeguati.
Ci faccia sapere se crede in futuro.
Cari saluti
inutile continuare il peregrinaggio medico in cerca di rassicurazioni, quel che serve è una cura adeguata.
Dunque psichiatra ma non solo, anche psicologo/psicoterapeuta, sarebbero gli specialisti ai quali fare riferimento.
Dall'ansia si può uscire e anche in tempi non necessariamente lunghi coi trattamenti adeguati.
Ci faccia sapere se crede in futuro.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.9k visite dal 03/07/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.