Non rieso a fidarmi e voler bene alle persone
Ciao a tutti,ho 20 anni,ho avuto molte difficolta e dolori nella mia Vita,sono cresciuta per modo di dire a modo mio,i mie genitori sono separti da quando aveo 6 anni,e mia mamma ha sempre lavorato mi portava a scuola e quando ritornavo a casa non avevo nessuno che mi preparasse il pranzo e dovevo farmelo,mia mamma lavorava sempre dalle 8 di mattina fino alle 8 di sera,e quindi ero io a decidere cosa fare in tutto il giorno..ho avuto molte delusioni crescendo sopratutto 14 15 anni da amici,famiglia,ragazzi,gli amici sono stati falsi sopratutto amiche ST*O*ZE,e sopratutto non avendo tanto la presenza di un Padre io (non e che odiavo gli uomini o ragazzi) non mi fidavo di loro e non mi fido tutt' ora e sopratutto come li dipinge mia mamma che sono tutti uguali degli B**TAR*I,cosi ora sono cosi ho alzato un muro contro tutto e tutti non riesco a voler bene a una persona o darle soddisfazioni,non riesco propio ed esprimerlo,ogni volta che provo o cerco di farlo e a volte fingendo non riesco a dirlo la mia bocca si blocca improvvisamente,non ho soddisfazione di niente non mi fido delle persone,e non mi importa niente di nulla e di nessuno,perche cio che ho visto nella vita non e stato niente di buono,e penso che se provo a fidarmi a volre bene ricevero di nuovo cio che ho avuto,dolore e basta,da una parte sono contenta di essere cosi,perche nulla puo farmi del male niente puo scalfirmi..a volte soffro u po di depressione non mangio dormo tanto mi alzo tardissimo a mezzogiorno l'una, di notte rimango sveglia fino alle 3 le 4 mi rinchiudo nei giochini,a volte on voglio vedere nessuno voglio stare da sola(anche quando incontro qualcuno per strada lo evito perche non ho voglia) a volte ho voglio di uscire andare a ballare ma poi mi stufo,e quando lo faccio ho voglio sempre bere tanto..i miei umori si altreìnano a volte sono nervosa a volte non non ho voglia di fare niente altre sono attivissima,ma sono quasi sempre nervosa quando qualcuno mi chiede qualcosa lo mangio come il pane,il mio dottore mi ha detto che rigardo alla depressione potrebbe essere i miei mal di testa (soffro di cefalea e emicrenee croniche)non so come mai sono cosi?
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Gentile utente, le sue precoci e forti esperienze di vita l'hanno indotta a dover badare a se stessa da subito, con tutto il carico di responsabilità, solitudine e senso di smarrimento che si può anche solo immaginare. Le sue difficoltà reazionali, soprattutto con l'altro sesso, le ha ben ricondotte a quanto ha tristemente vissuto personalmente. Non è semplice riuscire da sola a "riscrivere" le proprie modalità relazionali sulla base di nuovi significati cognitivi ed emotivi che occorre attribuire alla realtà. E' importante che possa essere sostenuta in questo, in un percorso che la aiuti a digerire queste esperienze intense e dolorose che han segnato il suo modo di essere e di relazionarsi. In tal modo potrà mettersi nella condizione non solo di dare (ha già dato abbastanza) ma anche e soprattutto di ricevere tutto l' amore e la felicità di cui ha bisogno.
Dr.ssa Rosa Francesca Capozza
Psicologa-Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia della Salute
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Gentile Ragazza,
cosa le ha suggerito il suo medico?
Ci riferisce una storia familiare dolorosa e sofferente, la mancanza di un padre, una mamma arrabbiata con gli uomini, tanta solitudine, esperienze difficili con i suoi pari.
Lei rinchiudendosi in se stessa, non fidandosi di nessuno, ha trovato un modo di proteggersi dalla sofferenza, ma così facendo invece la alimenta e si trascina nel malessere, non risolve...non crede?
Meriterebbe una vita più piena ed appagante, un migliore benessere, di togliersi di dosso tutto quel dolore e quelle convinzioni che le impediscono di aprirsi agli altri e di dare alla sua vita presente e futura nuove possibilità.
Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega direttamente?
cosa le ha suggerito il suo medico?
Ci riferisce una storia familiare dolorosa e sofferente, la mancanza di un padre, una mamma arrabbiata con gli uomini, tanta solitudine, esperienze difficili con i suoi pari.
Lei rinchiudendosi in se stessa, non fidandosi di nessuno, ha trovato un modo di proteggersi dalla sofferenza, ma così facendo invece la alimenta e si trascina nel malessere, non risolve...non crede?
Meriterebbe una vita più piena ed appagante, un migliore benessere, di togliersi di dosso tutto quel dolore e quelle convinzioni che le impediscono di aprirsi agli altri e di dare alla sua vita presente e futura nuove possibilità.
Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega direttamente?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le risposte,e vero dovrei cercare di guardare avanti e lasciarmi il passato alle spalle,ma non riesco a farlo,o parlato non con molte persone di questo fatto,ma il punto e che loro non riescono a capire cio che dico,comunque si ci ho pensato molte volte di andare uno psicologo fare una terapia,ma mia madre dice che non e bisogno nonostante tutto..
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Cara Ragazza,
lei è maggiorenne e può decidere autonomamente di recarsi da uno specialista.
Può usufruire del servizio pubblico ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL - Spazio Giovani - non occorre prescrizione medica
Ecco il link con alcuni riferimenti
http://www.usl2.toscana.it/percorso_vita.php?id_nodo=62
Ci faccia sapere se crede
Cari saluti
lei è maggiorenne e può decidere autonomamente di recarsi da uno specialista.
Può usufruire del servizio pubblico ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL - Spazio Giovani - non occorre prescrizione medica
Ecco il link con alcuni riferimenti
http://www.usl2.toscana.it/percorso_vita.php?id_nodo=62
Ci faccia sapere se crede
Cari saluti
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Forse dietro le sue resistenze ad intraprendere un percosro terapeutico c'è il timore di dover soffrire nuovamente nel raccontare e rivivere le sue tristi esperienze. Consideri che si tratta di un viaggio che percorrerete insieme, il terapeuta e lei, pertanto il suo dolore non resterà suo e chiuso, ma sarà condiviso e si aprirà finalmente a nuovi significati e possibili risoluzioni. Il gioco vale nettamente la candela. Per una vita nuova e soddisfacente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 03/07/2013.
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