Rifiuto di mangiare pesce

Salve.Ho 23 anni.
Dice mia madre che fino ai 6 anni mangiavo tutto.Da quando ho memoria invece,ricordo di avere iniziato a scartare parecchi cibi che non sto qui ad elencare,comunque tra questi tutti i tipi di pesce tranne i calamari.Arrivato ai 16 anni ca. ho cominciato a prendere coscienza di quanto fosse stupido non mangiare la maggior parte dei cibi non sapendo neanche il motivo di tale scelta.Quindi cominciai ad assaggiare mozzarella,peperoni,formaggio,verdure,cipolla ect.ect. insomma carne e verdure di tutti i tipi,alcune mi piacquero tanto altre specie di cibo non mi piacevano e non mi piacciono tutt'ora però le mangio tranquillamente,anche se malvolentieri ma le mangio.Quindi oggi ,a 23 anni,mangio tutti gli alimenti che esistano,e dico tutti tutti,tranne prodotti ittici meno i calamari.Sto prendendo coscienza che questa mancanza è dannosa soprattutto alla psiche,io ho sempre sofferto di ansia e da qualche tempo di depressione,senti sempre la mente attorcigliata,stanca sono sempre debilitato mentalmente,sono stato da psicoterapeuti che però mi hanno detto che non c''entra il fatto di non mangiare pesce,anche se io in seguito a delle letture che ho fatto non condivido pienamente .Ora voi penserete ,orbene visto che credi che questa sia una delle cause dei tuoi mali perchè non fai uno sforzo e mangi pesce?Il fatto è che non ci riesco proprio ,una forza(credo subconcscia) fa si che appena metto il pesce in bocca lo sputi,cioè automaticamente senza neanche pensarci appena il pezzo di pesce tocca la mia lingua venne instintivamente risputato,Per ovviare a questo "fenomeno" ho escogitato un diversivo,prima di mangiare pesce(mia madre lo prepara senza dirmelo in anticipo,altrimenti io uscirei a farmi una pizza) mi ubriaco.Questa cosa dell'ubriacarmi l ho scoperta per caso,un giorno ad una comunione di un parente non si poteva avere il menu alternativo,fui costretto a mangiare branzino,polpo e per far ciò decisi di bere 3 o 4 bicchieri di vino.In effetti io quel giorno per la prima volta da quando ho 6 anni ho mangiato pesce!Ho cercato di analizzare questa cosa del pesce,la repulsione istantanea per esso e sono arrivato ad una conclusione(vi prego di contestare o avallare questa mia tesi):associo i pesci ai serpenti per via delle squame,i crostacei agli scorpioni ed affini,i granchi ai ragni;invece i tondini di calamari fritti li mangio senza pensare che siano pesce,credo perchè sono duri ed hanno su per giù il sapore del pollo.Ora non è che ogni volta che devo mangiare pesce possa ubriacarmi,cosa mi consigliate per contrastare questo conflitto,ipnosi?
grazie pr l 'atttenzione
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente sembra che lei abbia informazioni prive di fondamento. Non le piace il pesce? Bene lasci perdere! Non deve stressarsi solo perché non le piacciono alcuni alimenti. Ansia, depressione ecc NON hanno nulla a che fare con la mancanza di pesce!! Il problema, in realtà lo sta creando proprio per convincere se stesso a mangiare una cosa che non gradisce. Viva perfettamente la sua vita, anche senza pesce!
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ai 16 anni ca. ho cominciato a prendere coscienza di quanto fosse stupido non mangiare la maggior parte dei cibi non sapendo neanche il motivo di tale scelta
>>>

Ha ragione. Ed è altrettanto supido voler mangiare per forza una cosa, anche quando non ci piace.

>>> Ora voi penserete ,orbene visto che credi che questa sia una delle cause dei tuoi mali perchè non fai uno sforzo e mangi pesce?
>>>

A me verrebbe da farle una domanda diversa: che cosa le impedisce di smettere di ossessionarsi sul voler mangiare per forza qualcosa che non le piace?

(io non mangio pesce, ad esempio, mi ha sempre fatto schifo anche solo l'odore)

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Gentile Utente,
un paio di cose vorrei specificarLe:
è vero che la Nostra alimentazione incide sull'organismo compresa la psiche ma non è correlato ai suoi disagi che Lei ha definito ansia e depressione (sue parole: "io ho sempre sofferto di ansia e da qualche tempo di depressione,senti sempre la mente attorcigliata").
Ci sono dei cibi che ci piacciono e altri no e questo lei l'ha descritti bene (nulla di male).
Anche il fattore "ubriachezza" rimane scollegato dall'alimentazione: ovvero quando alla "comunione di un parente" lo ha mangiato non è stato male ma questo non si collega con il vino, cioè se una cosa non Le piace non riuscirebbe a mangiarLa.

Ci aiuti a capire:
i fattori d'ansia e depressione da quanto tempo li ha?
I suoi familiari cosa Le dicono?

Dr.ssa Giuseppina  Ribaudo

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Gentile utente,
Le associazioni che lei fa possono avere un senso, oppure no. Quello che mi colpisce, tuttavia, e' perché si pone un problema che, di per se', non è' un problema. Mi spiego: ognuno di noi ha dei gusti culinari. Io non mangio alcune cose in nessuna occasione e da chiunque mi vengano proposte, ma non ho mai pensato che questo fosse un problema. Non mi piacciono. Punto. I latini dicevano " de gustibus non est disputandum", ovvero, sui gusti non si discute. Trovo, però, che sua madre non condivide tale saggia massima, in quanto le propone il pesce, ben sapendo che a lei disgusta. Come mai ? Credo che questo sia un problema e lei, più che costringersi, magari ubriacandosi, a ingurgitare qualcosa di disgustoso per lei, farebbe bene ad uscire e andare a mangiare una pizza ogni volta che trova il detestato pesce. Insomma, affermi il suo diritto di mangiare quello che le pare!
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ho sofferto di crisi di panico dalla 5 elementare.Andai in cura da uno psicoterapeuta per 2 anni,poi nel passaggio dall'eta puberale a quella adolescienzale le paure,la fobia delle malattie e della morte mi è passata.Ma è stato solo un sopirsi del disagio,perchè i conflitti ho continuato ad averli,ma imparando a gestirli e a reprimerli è vero che non sfociavano in deliri incontrollati come avveniva quando avevo 11 anni,però si andavano accumulando frustrazioni e disagi dovuti ad un clima familiare turbolento(mancanza di dialogo e di conflitti con mio padre,cioè zero rapporti con lui per vivendo in casa con me,per via del suo carattere chiuso) e con mia madre solo litigi ed incomprensioni,su ogni piccola cosa proprio un incompatibilità generale,come se io non la sopportassi proprio e lei è vero che soffrisse per questa cosa ,ma non faceva niente per adattarsi alla mia persona,mio padre ripeto essendo un ectoplasma che aleggia per la casa non è stato in grado di darmi una buona formazione,ed ora mi ritrovo con una personalità fragile come una foglia autunnale.Cioè "Io" è come spaventato dal mondo...non so prendere una decisione,non so relazionarmi con le donne,quando ho una cosa da fare ora la penso e tra 3 minuti me ne dimentico,perdo il filo dei ragionamenti mentali,mi sento confuso all' ennesima potenza(per questo avevo menzionato la carenza di pesce fosforo e omega 3 sono buoni lubrificanti per la mente),a scuola non riuscivo a studiare,sono sempre nervoso,non so essere mai serio,non prendo mai impegni....insomma vivo per inezia,cosi senza interessi,senza amore,se non fosse per qualche amico che mi ritrovo vivrei nell'abbandono più totale....
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Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Cosa Le aveva detto lo psicologo allora?
Ha mai ripreso il percorso?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso deve curare la sua ansia ossessiva, cosa che evidentemente non è ancora andata a buon fine. Non curare il fatto che non mangia pesce.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Da quello che scrive, il problema del pesce si-pesce no e' solo una copertura di problemi relazionali e intrapsichici che non possono trovare soluzione in un consulto on line. Ha interrotto ogni forma di terapia o e' seguito da qualcuno? E che tipo di psicoterapia faceva?
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottori e Dottorese mi sono rivolto all Uosm locale tre anni fa,mi fece il test delle immagini oltre al minnesota test e mi disse che in base alle risposte che diedi sarebbe stato inutile cominciare la psicoterapia.Io rimasi di stucco perchè in quel periodo stavo proprio male,avevo anche pensieri suicidi,e mi misi a fare un casino nella struttura al che il primario acconsenti a prendermi lui stesso in cura.Però credetemi sulla parola,tutto facevamo ftranne che terapia ,parlavamo di calcio,del più e del meno cioè di cose banalissime anzi mentre ero nel suo studio rispondeva si e no 6-7 volte al telefono(nell arco di un ora,cioè lo costrinsi io a farmi dare qualche medicinale zoloft ed en (nei dosaggi minimi)perchè io,ripeto stavo male male male,ero impazzito.Cioè a me mi bruciava la mente,sentivo come se mi accoltellassero il fronte con dei pugnali,e lui continuava a dire che stavo bene.Fortunatamente però il peggio è passato,grazie alla mia "recidività" e alla mia esperienza maturata negli anni visto che questi disturbi mi accompagnano da 13 anni,e non certo grazie all'esimio professore.Tutto questo mi ha fatto perdere di fiducia negli psicologi della mutua,e visto che non posso permettermi uno psicologo privato ho desistito e ho iniziato a cercare aiuto nei libri.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Tutto questo mi ha fatto perdere di fiducia negli psicologi della mutua,e visto che non posso permettermi uno psicologo privato ho desistito e ho iniziato a cercare aiuto nei libri
>>>

Non le servirà a nulla. Non si curano le psicopatologie leggendo, purtroppo. E neanche per email. Dovrebbe trovare il modo di rivolgersi a un professionista privato, se alla Asl si è trovato male. Esistono forme di terapia breve adatte per disturbi d'ansia e ossessioni, legga qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

In alcune forme di terapia sono previste sedute con una media di una ogni due settimane, quindi alla portata della maggior parte delle tasche.