La depressione é peggiorata e, adesso, non vuole più vedere nessuno, mi dice che non prova più
Ho il mio compagno che è in cura con antidepressivi già da molti anni, ma due settimane fa ha iniziato cambiato cura perché la depressione é peggiorata e, adesso, non vuole più vedere nessuno, mi dice che non prova più niente per me e per nessun altro e si è rifugiato in barca. È normale questo comportamento? Che cosa devo fare? Come mi devo comportare?
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà
[#1]
Gentile utente uno stato depressivo può certamente svuotare da certe emozioni e far accadere quello che racconta. Tuttavia, in alcune occasioni, può anche essere usato (lo stato depressivo) come il capro espiatorio di scelte che nulla hanno a che fare con la depressione.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile utente,
Sa che tipo di cura faceva e come e' stata cambiata? Conosce la diagnosi? Da quel poco che dice, non posso esprimere un parere per cui potrebbe descrivere quali comportamenti caratterizzavano prima il suo ragazzo e quali mostra attualmente? In che modo lo vede cambiato, a parte il fatto che le ha detto che non vuole vedere nessuno, lei compresa? Com'era prima? Estroverso, socievole o cosa?
Attendo sue notizie.
Cordialmente
Sa che tipo di cura faceva e come e' stata cambiata? Conosce la diagnosi? Da quel poco che dice, non posso esprimere un parere per cui potrebbe descrivere quali comportamenti caratterizzavano prima il suo ragazzo e quali mostra attualmente? In che modo lo vede cambiato, a parte il fatto che le ha detto che non vuole vedere nessuno, lei compresa? Com'era prima? Estroverso, socievole o cosa?
Attendo sue notizie.
Cordialmente
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#3]
Utente
Prima di queste settimane tra noi andava tutto benissimo, stavamo andando a convivere assieme, ma, dopo avvenimenti molto spiacevoli che gli sono accaduti è crollato in questa situazione. Anni fa gli è morto il padre e non ha mai affrontato quella situazione. Può essere che a causa di tutto quello che gli è accaduto lo abbia fatto sprofondare nella depressione più acuta?
[#4]
Dipende da cosa gli e' accaduto ma soprattutto da come il suo ragazzo sta affrontando gli eventi attuali. Ha pensato di consigliargli una valutazione presso uno psicologo? Sa qualcosa in merito alla cura e se è' seguito da uno psichiatra? Se prende antidepressivi da molti anni, il problema non è' recente, si è' solo riacutizzato. Se, però, non affianca ai farmaci anche un sostegno psicologico, non riuscirà ad elaborare e risolvere le sue problematiche. Lei, come si sta comportando con lui? Cosa gli dice?
[#5]
Utente
Il mio compagno è sempre stato una persona solare con tanta energia, purtroppo nell'ultimo periodo sono avvenuti molti cambiamenti (problemi economici, vendita dell'azienda) in più non ha mai affrontato la morte del padre. Lui è sempre stato abituato a stare bene economicamente e quello che gli è successo adesso è arrivato tutto in una volta. So che è seguito da uno psichiatra col quale, però, non parla tanto. Io in questi giorni ho deciso di lasciarlo un pò da solo (anche se mi fa stare malissimo), quando lo sento non gli chiedo niente sulla sua situazione perchè non voglio recarli ansie inutili e gli parlo di altre cose.
Gli ho detto che gli sono vicino e che supereremo la cosa assieme coi tempi giusti e che comunque il mio amore per lui non è cambiato. Secondo lei sto sbagliando?
Gli ho detto che gli sono vicino e che supereremo la cosa assieme coi tempi giusti e che comunque il mio amore per lui non è cambiato. Secondo lei sto sbagliando?
[#7]
Gentile Utente,
dal mio punto di vista si sta comportando nel modo corretto, ha confermato al suo ragazzo la sua disponibilità affettiva e il suo appoggio.
Le perdite recentemente subite giustificherebbero il peggioramento che lei riferisce.
Concordo con la Collega dott.ssa Scolamacchia sull'opportunità di ricorrere anche a uno psicologo/psicoterapeuta, per abbinare eventualmente un percorso psicoterapico alla cura farmacologica, previa valutazione diretta.
Potrebbe sensibilizzarlo in merito, tenendo presente che solo al diretto interessato spetta decidere in merito.
Lei come si sente?
Come sta affrontando questo periodo?
dal mio punto di vista si sta comportando nel modo corretto, ha confermato al suo ragazzo la sua disponibilità affettiva e il suo appoggio.
Le perdite recentemente subite giustificherebbero il peggioramento che lei riferisce.
Concordo con la Collega dott.ssa Scolamacchia sull'opportunità di ricorrere anche a uno psicologo/psicoterapeuta, per abbinare eventualmente un percorso psicoterapico alla cura farmacologica, previa valutazione diretta.
Potrebbe sensibilizzarlo in merito, tenendo presente che solo al diretto interessato spetta decidere in merito.
Lei come si sente?
Come sta affrontando questo periodo?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#8]
Gentile signorina
La cosa più difficile da fare nella quotidinianità, è stare con le emozioni, soprattutto quelle negative che ci appaiono senza soluzione e soprattutto eterne. Confucio diceva che la sofferenza individuale era una nuvola che turbava la beatitudine della perfezione. Incominci a pensare che tutto scorre, che le nuvole passano e, come già ha fatto, dica ancora una volta al suo ragazzo che lei c'é comunque, senza giudizi, senza pretese, senza aspettative, ma soltanto con amore. Con questo stato d'animo metta in atto tutta la creatività che riesce a trovare e cerchi un modo di comunicare con lui attraverso una attività che piaceva anche a lui.
Musica? Film? Sport?
Esprima i suoi sentimenti e trovi piacere nel comunicargli il suo affetto. Sia intensa, non tema e trovi dentro di sé la forza che dà la motivazione al processo creativo, come una madre che aspetta un figlio.
A volte quando non c'é alcun flusso ritmico di sentimento, le situazioni diventano ancora più spiacevoli e dolorose, ma un sorriso può apparire nei momenti più impensati, come un fiore che cresce ai bordi di una strada. Non si scoraggi e faccia leva sul suo sentimento aiutata da una cara amica o da uno psicologo per due o tre sedute solo come sostegno.
Gli eventi che sono accaduti al suo ragazzo non facilitano certo un miglioramento della sintomatologia ma anzi, ostacolano il funzionamento adattivo nella quotidianità. Il suo allontanamento puó essere soltanto dettato dal desiderio di riacquistare autostima o di elaborare "questioni in sospeso". I motivi che adduce possono essere la depressione, l'ansia, il senso d'inadeguatezza ma questi sono sintomi di un disturbo più profondo, cioè dell'incapacità di apprezzare la vita, come sostiene Lowen.
Gli proponga di recarsi da uno psicoterapeuta oppure andate insieme a fare qualche seduta di coppia e usi l'energia creativa che si percepisce in lei ma che adesso viene meno perché timorosa e scoraggiata. Grazie alla sua sensibilità troverà le soluzioni giuste.
La cosa più difficile da fare nella quotidinianità, è stare con le emozioni, soprattutto quelle negative che ci appaiono senza soluzione e soprattutto eterne. Confucio diceva che la sofferenza individuale era una nuvola che turbava la beatitudine della perfezione. Incominci a pensare che tutto scorre, che le nuvole passano e, come già ha fatto, dica ancora una volta al suo ragazzo che lei c'é comunque, senza giudizi, senza pretese, senza aspettative, ma soltanto con amore. Con questo stato d'animo metta in atto tutta la creatività che riesce a trovare e cerchi un modo di comunicare con lui attraverso una attività che piaceva anche a lui.
Musica? Film? Sport?
Esprima i suoi sentimenti e trovi piacere nel comunicargli il suo affetto. Sia intensa, non tema e trovi dentro di sé la forza che dà la motivazione al processo creativo, come una madre che aspetta un figlio.
A volte quando non c'é alcun flusso ritmico di sentimento, le situazioni diventano ancora più spiacevoli e dolorose, ma un sorriso può apparire nei momenti più impensati, come un fiore che cresce ai bordi di una strada. Non si scoraggi e faccia leva sul suo sentimento aiutata da una cara amica o da uno psicologo per due o tre sedute solo come sostegno.
Gli eventi che sono accaduti al suo ragazzo non facilitano certo un miglioramento della sintomatologia ma anzi, ostacolano il funzionamento adattivo nella quotidianità. Il suo allontanamento puó essere soltanto dettato dal desiderio di riacquistare autostima o di elaborare "questioni in sospeso". I motivi che adduce possono essere la depressione, l'ansia, il senso d'inadeguatezza ma questi sono sintomi di un disturbo più profondo, cioè dell'incapacità di apprezzare la vita, come sostiene Lowen.
Gli proponga di recarsi da uno psicoterapeuta oppure andate insieme a fare qualche seduta di coppia e usi l'energia creativa che si percepisce in lei ma che adesso viene meno perché timorosa e scoraggiata. Grazie alla sua sensibilità troverà le soluzioni giuste.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 9.3k visite dal 03/07/2013.
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