Pesantezza e calore al petto
salve Dottori,
vorrei sottoporvi il mio problema, parto dall'inizio della mia storia clinica. circa tre anni fa mi sono operata di appendicetomia e dall'esame istologico dell'appendice è stato trovato un carcinoide, ho dovuto seguire e seguo ad oggi un iter oncologico, fortunatamente è tutto sotto controllo. Dopo questa scoperta ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e stati d'ansia,non riuscivo nemmeno ad andare al lavoro se non sotto l'effetto del lexotan. Ho chiesto l'aiuto di uno psicologo che con una terapia cognitivo-comportamentale mi ha aiutata a risolvere parte dei miei problemi. Ho affrontato e superato tutte le mie paure, come prendere l'aereo infatti sono partita da sola negli UK. Solo che gli stati d'ansia persistono ancora, è come se ciclicamente tornassero con pesantezza al petto, tachicardia, nodo in gola,dolori intercostali e sensazione di svenimento.Attualmente mi trovo all'estero, ho seguito il mio ragazzo che lavora fuori, solo che queste sensazioni sono più frequenti e mi debilitano molto. Spesso ho il timore di uscire perchè ho paura d sentirmi male e non parlando la stessa lingua trovo mille difficoltà. In passato ho fatto diversi controlli al cuore per capire se potesse dipendere anche da quello è soffro di exstasistole, la tiroide è ok, ho avuto la bronchite due mesi fa ed ho degli strascichi. Ho un pò di difficoltà di digestione ed un pò di reflusso gastrico. L'unica cosa che mi calma è il cibo, ho sempre l'esigenza di mangiare.
Potete aiutarmi perchè vorrei vivermi quest'esperienza con la massima serenità ed invece sono bloccata da questi disturbi. Dimenticavo sono una persona metereopatica e dove sono adesso il clima è molto instabile, spesso nuvoloso e piovoso. Grazie in anticipo
vorrei sottoporvi il mio problema, parto dall'inizio della mia storia clinica. circa tre anni fa mi sono operata di appendicetomia e dall'esame istologico dell'appendice è stato trovato un carcinoide, ho dovuto seguire e seguo ad oggi un iter oncologico, fortunatamente è tutto sotto controllo. Dopo questa scoperta ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e stati d'ansia,non riuscivo nemmeno ad andare al lavoro se non sotto l'effetto del lexotan. Ho chiesto l'aiuto di uno psicologo che con una terapia cognitivo-comportamentale mi ha aiutata a risolvere parte dei miei problemi. Ho affrontato e superato tutte le mie paure, come prendere l'aereo infatti sono partita da sola negli UK. Solo che gli stati d'ansia persistono ancora, è come se ciclicamente tornassero con pesantezza al petto, tachicardia, nodo in gola,dolori intercostali e sensazione di svenimento.Attualmente mi trovo all'estero, ho seguito il mio ragazzo che lavora fuori, solo che queste sensazioni sono più frequenti e mi debilitano molto. Spesso ho il timore di uscire perchè ho paura d sentirmi male e non parlando la stessa lingua trovo mille difficoltà. In passato ho fatto diversi controlli al cuore per capire se potesse dipendere anche da quello è soffro di exstasistole, la tiroide è ok, ho avuto la bronchite due mesi fa ed ho degli strascichi. Ho un pò di difficoltà di digestione ed un pò di reflusso gastrico. L'unica cosa che mi calma è il cibo, ho sempre l'esigenza di mangiare.
Potete aiutarmi perchè vorrei vivermi quest'esperienza con la massima serenità ed invece sono bloccata da questi disturbi. Dimenticavo sono una persona metereopatica e dove sono adesso il clima è molto instabile, spesso nuvoloso e piovoso. Grazie in anticipo
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Gentile utente, è possibile che dopo un ciclo terapico andato a buon fine, occorrano ulteriori sedute "di mantenimento", utili soprattutto in determinate fasi della propria vita, specialmente se si son verificati cambiamenti sostanziali come nel suo caso, ha cambiato Paesa, quindi ina nuova nazione, una nuova lingua, un nuovo contesto socioculturale, con tutte le oppoortunità ma anche difficoltà che l'inserimento comporta. Si rivolga alle strutture presenti nel territorio, in modo da poter continuare le sedute. Consideri che l'approccio cognitivo comportamentale, utile nei disturbi somatoformi, è diffuso a livello internazionale con particolare eccellenza nei paesi anglosassoni.
Dr.ssa Rosa Francesca Capozza
Psicologa-Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia della Salute
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I farmaci non possono essere assunti autonomamente, ma solo dietro prescrizione psichiatrica. Consideri che comunque risultano eventualmente di supporto ad una terapia cognitivo-comportamentale. Contatti subito la struttura ed espliciti agli specialisti tutti i suoi pensieri/dubbi/perplessità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 02/07/2013.
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