Possibile depressione ?

Buonasera,
Sono una ragazza di 21 anni, e apparentemente nella mia vita non c'è una vera e propria cosa che crei disagio.
Vedendomi da fuori mi racconterei come una ragazza al suo primo anno di università, da sola nella città degli studi, molto carina e con un carattere allegro e socievole.

Ecco, questa ho impararto nel tempo è una facciata che assumo inconsciamente, mentre quando sono sola sono l'opposto.
Ma il mio problema principale è ,quello che all'inizio pensavo fosse solo un periodo, un totale disinteresse verso qualsiasi cosa.
E lo dico con le lacrime agli occhi perchè non so davvero come reagire, e nemmeno voglio reagire.
Non ho amici "veri", ma solo conoscenze e forse ho perso l'unica persona alla quale credevo di tenere (una amica) ora che ha realizzato il suo sogno di vivere in Uk.
Non ho interesse per l'università , anche se sono stata io a voler intraprenderne il percorso (architettura) e la cosa allarmante è che io sostengo di adorare questa facoltà, ma se ci ragiono un attimo si sgretola tutto.

Non ho interesse per nessuna attività sociale, non mi cambia molto stare chiusa incasa da sola o uscire con tante persone, non mi interessa se i miei stessi genitori stiano bene o male, ma ovviamente tengo le apparenze perchè mi sento una persona orribile.
E ammetto che la situazione in casa è molto complessa e a tratti grave ma non sono così preoccupata nemmeno per questo.
Molte altre sono le cose per le quali non provo emozioni ma ho notato di dar molto peso, fin troppo, quasi maniacalmente alle cose materiali.
Penso continuamente ai "soldi" inteso a come poter gestirli e sopratutto non rimanere senza, do troppo peso al lato superficiale delle cose, degli "accessori".

Eppure tutto questo disinteresse verso il Tutto/Ossessione , viene spesso e improvvisamente spazzato da una sensazione/stato che io credo di definire frustrazione, a tratti rabbia verso me stessa, che poi muta in una colpevolizzazione verso chiunque (me compresa) rendendomi insofferente a qualsiasi dialogo anche per giorni.
Queste crisi mi catapultano in uno stato di "depressione" con pianti e mal di testa forti.
E nonostante io sia conscia di questo mio problema non so più dove cercare rimedio, e sopratutto sono io stessa l'artefice di tutto il mio malessere.
E mi vergogno ammetterlo, qui arrivano i miei disturdi sul mio aspetto e sul mio peso.
Che in realtà so essere normale così come lo sono esteticamente ma nulla, non riesco ad accettarmi anzi ...

Ho provato a parlarne una sola volta della possibilità di uno psicologo, ma mia madre sostenendo che non possano far altro che peggiorarmi non conoscendomi non me ne ha dato la possibilità.
E io purtroppo non dispongo delle risorse necessarie, ne del tempo (vivendo fuori casa) per provare.

Provo a chiedere a voi gentilmente almeno un parere a questo punto.
Grazie per l'attenzione.
Una buona giornata
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
il mal di vivere che racconta necessita di un ascolto attento, empatico e soprattutto de visu.

Lei scrive:
"Ho provato a parlarne una sola volta della possibilità di uno psicologo, ma mia madre sostenendo che non possano far altro che peggiorarmi non conoscendomi non me ne ha dato la possibilità.
E io purtroppo non dispongo delle risorse necessarie, ne del tempo (vivendo fuori casa) per provare."

Lei è maggiorenne, può andare da sola da uno psicologo, può anche trovarli in convenzione, presso le ausl, i consultori, gli ospedali.....non è indispensabile l'approvazione genitoriale.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

hai descritto molto bene che cosa ti succede e mi pare che tu abbia anche dato l'idea di un disagio che sembri non cogliere appieno: "...non c'è una vera e propria cosa che crei disagio."

Io però partirei proprio dalle strategie che utilizzi per poter stare con gli altri: mostrarti carina, allegra, socievole...
A che cosa ti serve tutto ciò?
La tua mamma, per esempio (e direi anche a ragion veduta a questo punto) sembra non capire la tua difficoltà, tant'è che ti nega un aiuto e pare -dal tuo punto di vista- non capire. Ma è a causa della maschera che indossi che gli altri attorno a te sono confusi.
Com'è possibile che una ragazza all'apparenza felice e spensierata senta tanta tristezza e vuoto?
Allora io credo che dovresti cominciare ad essere un po' più onesta con te stessa.
Ad esempio, partiamo dalla facoltà. Architettura è una bellissima facoltà, ma indubbiamente molto difficile: stai incontrando delle difficoltà? Se sì, quali? E' come immaginavi questa facoltà o completamente diversa?
Fai fatica a preparare gli esami?

Poi racconti delle difficoltà sociali. E' sempre stato così o è una difficoltà che hai notato di più ora? Non ho capito poi se per studiare hai dovuto cambiare città e vivi lontano dai tuoi genitori...
Alle scuole superiori avevi una migliore amica che ora è andata a vivere in Inghilterra. Era la tua unica amica?
Hai provato a studiare con qualcun altro?
Parli di conoscenti: che cosa fai con questi conoscenti?
Una delle difficoltà potrebbe essere quella di trasformare un rapporto superficiale in rapporto più profondo e amicale, ma è anche vero che in genere ha difficoltà di questo tipo tende ad evitare le situazioni sociali.
In altri termini se tu eviterai di stare con gli altri, non farai altro che peggiorare la situazione, aumentando lo stato di disagio.

Infine, provo a fare un'ipotesi su un'altra questione che poni.
Tu dici: "E nonostante io sia conscia di questo mio problema non so più dove cercare rimedio, e sopratutto sono io stessa l'artefice di tutto il mio malessere.
E mi vergogno ammetterlo, qui arrivano i miei disturdi sul mio aspetto e sul mio peso."

E' probabile, secondo me, che - dovendo tu darti una spiegazione plausibile (perchè noi esseri umani mal tolleriamo di non avere spiegazioni, la nostra mente ne ha bisogno)- l'unica motivazione che ti dai per questo stato di cose è: "son brutta e grassa e quindi ho tutti questi problemi".
Però io credo, pur con i limiti del consulto on line, che possa trattarsi di un momento di stress (cambiamenti importanti legati all'università) e di un modo di funzionare tutto tuo (un po' evitante davanti a situazioni per te critiche) che andrebbe rivisto e modificato.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<E mi vergogno ammetterlo, qui arrivano i miei disturdi sul mio aspetto e sul mio peso.>
Che in realtà so essere normale così come lo sono esteticamente ma nulla, non riesco ad accettarmi anzi ... >

Gentile Ragazza,
potrebbe approfondire questo punto?
In cosa consisterebbero questi disturbi?
Come si alimenta?
<E ammetto che la situazione in casa è molto complessa e a tratti grave>
Vuole dirci qualcosa in più?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno,
inanzitutto grazie per le risposte che mi avete già fornito con tale rapidità.

Dott.ssa Randone,
ha ragione, ho pensato anche io la stessa cosa ma è come se avessi un blocco, un invisibile recinto a trattenermi dal fare/agire con azioni giuste.
Semplicemnte mi lascio andare, senza voler fare pressochè nulla.
E so che dovrei.

Dott.ssa Pileci,
tutto quello che ha scritto è una perfetta descrizione delle mie lotte interiori con me stessa sul come comportarmi con gli altri, e il relazionarmi ad amici/affetti.
Pensavo di non capire come mai io tenda a mettere una maschera, ma ragionandoci sono arrivata alla conclusione che sia per proteggermi. Da cosa?
Dai giudizi, dai sentimenti finti e dal non essere presa sul serio.
Ecco questo è un altro nervo scoperto che patisco immensamente : non riuscire ad essere presa seriamente.
E' come se i miei problemi fossero sempre meno importanti di quasiasi altra cosa seppur futile,e piano piano ho iniziato a non parlarne più. Ma non sono di certo una persona timida, anzi !

So che può sembrare un atteggiamento arrogante, ma ho una sensibilità tale che per certi versi che mi fa stare Male.
Prendo spesso a cuore molte cose, mettendoci tutto per qualcuno, ma immancabilmente arrivano le "delusioni".

E con delusioni non intendo un campo ristretto a "amore/ragazzi", ma un senso più ampio, quasi frustrante.
Perchè con amicizia , io mi prefiguro un legame nel quale farei tutto o quasi e non sono Mai riuscita ad avere un rapporto del genere !

E qui rispondo alla domanda sulla migliore amica.
Negli anni del liceo mi ero molto avvicinata a una ragazza, e avevamo legato parecchio ,questo per quasi 4 anni.
Ma pur avendo avuto la stessa età io cercavo di sviluppare un amicizia con Radici.
Ero arrivata ad accompagnarla ,saltando lezioni, dal medico, coprirla per altre cose ecc. ma tutte cose che secondo me in un'amicizia vengono naturali !
Ebbene alla fine, mi ha incolpata di averle rovinato il rapporto con il ragazzo perchè io la difendevo mentre lui la prendeva a male parole !

Questo succedeva al liceo, la ragazza che invece è ora in Uk, è un'amica più concreta nonostante non sia qui fisicamente.
E' un rapporto più profondo, un punto di riferimento, un'amicizia direi "adulta".
Eppure come mio solito, dopo un certo periodo io inizio ad allontanarmi e ne abbiamo parlato e lei l'ha accettato.
Ma ora vedo che le cose lentamente , inesorabilemtne stanno mutando.
E qui il mio problema : so come salvare il rapporto ma Non voglio farlo, ma non voglio nemmeno perderla.
(ho un disturbo di personalità/bipolarità?)

L'università, si è difficile ma l'ho fortemente voluta intraprendere io.
Anche perchè i miei genitori non mi hanno mai obbligato e lasciato libera sulle mie scelte anche perchè sono sempre stata "seria".
Intendo nelle questioni che richiedono la maturità di una persona con la testa sulle spalle, mentre ovvio con i coetanei sono una normale ragazza di 21 anni a cui piace divertirsi !

Si ora vivo da sola perchè mi sono trasferita per l'università, ma non mi crea i problemi che si possomo immaginare perchè in realtà so gestirmi bene su quasi tutto.
Più che difficoltà a preparare gli esami spesso, non so organizzare il tempo, procrastino in livelli assurdi, e ho notato da un po' che non ho la concentrazione necessaria per stare su testi scritti.
A parte questo, Architettura mi piace come mi piacciono l'arte, dipingere e disegnare.


Con conoscenti io intendo persone che vedo saltuariamente, o nella mia città o qui dove vivo.
Ma anche fare attività insieme, uscire la sera, andare a vedere un film sono cose che per quanto piacevoli una volta finite non mi lasciano nessuna emozione.
Nè positiva, nè negativa
E odio ammetterlo, ma mi riesce quasi più facile "legare" con i ragazzi.
Solo che qui si leva un altro problema, spesso essendo una ragazza intuisco anche il perchè della loro amicizia e non è la prima volta che mi sono sentita dire di aver "illuso" persone, nonostante io non mi sia accorta di nulla.

Dott.ssa Rinella,
non è un vero e proprio disturbo alimentare ma una strana forma di malessere psicologico direi.
Il fatto è che il mio peso (59/60 kg) è assolutamente nella norma per la mia altezza (c.ca 170 cm) e lo so.
Ma sono circondata da persone misteriosamente perfette, e sono seria, tutte le ragazze con le quali esco di sera o giusto per .. sono bellissime.
Inoltre fino a 2/3 anni fa pesavo circa 51 kg sempre per 165 cm di altezza, e mangiavo molto di più.

Avevo provato pure a mangiare pochissimo un periodo (una settimana?) ma alla fine capendo la stupidaggine e sopratutto grazie al fatto che a me mangiare piace, non ho portato avanti la cosa.
Ora alterno periodi nei quali mi sento inadeguata ad altri in cui non mi interessa, e credo che ciò sia dovuto oltre alla poca autostima alla volontà di voler apparire come non sono.

A casa la situazione è compli/deli-cata perchè ho una famiglia alquanto particolare nei rapporti tra noi.
Siamo solo in tre perchè sono figlia unica, mia madre non è italiana ed è venuta qui per mio padre al tempo.
Ora io li chiamerei "separati in casa" perchè davvero non possono vedersi senza quasi uccidersi verbalmente.
Ma i motivi per i quali non divorziano sono sostanzialemnte due (ho appurato):
- mancanza di soldi
- mio padre per lavoro (quando c'è grazie a dio) è sempre fuori Italia, Stato o Continente.
E sopratutto, mia mamma è il mio opposto ma qui dovrei aprire un altra domanda sedovessi raccontare il nostro rapporto.

Spero di esser riuscita a esporre in maniera chiara tutto quello che volevo dirvi !
Grazie ancora per le risposte !
Buona giornata
K


[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

prima di pensare ai disturbi della personalità che alla tua età sarebbe alquanto presto diagnosticare... penserei a qualcosa di più... "normale". Mi ha fatto molta tenerezza leggere la tua replica, perchè mi pare di capire che tu sia spaventata dalla vita e dagli anticorpi che dovresti farti e anche un po' ingenua nel senso di dover fare molta esperienza per crescere. Tutto questo però dipende da come decidi di vederlo: o come qualcosa di carino che stimola la tua curiosità e la tua voglia di vivere o come la peggior tragedia...

Per esempio, tu scrivi: "Pensavo di non capire come mai io tenda a mettere una maschera, ma ragionandoci sono arrivata alla conclusione che sia per proteggermi. Da cosa?
Dai giudizi, dai sentimenti finti e dal non essere presa sul serio."

Questo fa parte della vita e alla tua età molte ragazze e ragazzi vivono nelle stesse condizioni. Tuttavia senza rischiare non crescerai o vivrai una vita che non vale la pena di essere vissuta.
Purtroppo nella vita c'è di tutto, anche persone giudicanti, false, che ci feriscono, ecc... L'alternativa è chiudersi in casa con l'illusione di proteggersi...

Prova ad immaginare come andrà avanti la tua vita se questa idea non cambierà.
Inoltre considera che nella vita commettiamo tanti errori perchè possiamo anche imparare da quegli errori e quindi non è sottraendosi ad alcune situazioni che potrai crescere. Impariamo anche dagli errori degli altri perchè non abbiamo il tempo di sbagliare così tante volte....

Quindi secondo me potresti vederla come un'opportunità.

Chiaramente se non riesci ad esporti alle situazioni quotidiane, un aiuto specialistico, anche presso l'ASL o lo Spazio Giovani della città in cui vivi potrebbe fare al caso tuo. Che ne pensi?