Masturbazione infantile

Buongiorno, sono la mamma di una bambina che compirà 7 anni a settembre.
Mia figlia pratica la masturbazione da quando ha meno di 2 anni; non sapevo di cosa si trattasse inizialmente, la vedevo che seduta ed agganciata al seggiolino dell'auto si muoveva per strofinarsi contro la cintura del seggiolino stesso pur avendo il pannolone. Poi da quando è andata all'asilo le maestre mi hanno fatto notare che lo faceva anche lì dondolandosi su dei cavallini; allora ne ho parlato al pediatra e mi ha detto di cosa si trattava che è una cosa normale e sarebbe passata da sola, di cercare di distrarla e non darci peso e che forse poteva essere causato dal disagio della nascita della sorella quando lei aveva 3 anni (ma il problema c'era da prima e secondo me vedendo che provava in qualche modo piacere ha continuato a farlo).
Il fatto è che il problema non è passato: anche quest'anno che ha terminato la prima elementare la maestra mi ha fatto notare il problema e mi ha detto che inizialmente la riprendeva dicendole di stare seduta composta, poi le bastava uno sguardo e le bambina smetteva (la maestra mi diceva che lo faceva prevalentemente nelle ultime ore di lezione, forse per stanchezza); la maestra mi ha tranquillizzato dicendomi che aveva avuto un caso simile che poi era scomparso. Io ho cercato di spiegare alla bimba che certe cose è meglio farle in privato (premetto però che inizialmente veniva rimproverata quando si masturbava anche a casa) e che non sarebbe stata ripresa: lei mi ha risposto che si dimentica ed è una cosa che forse fa involontariamente (forse per abitudine ormai).
Ma non ho visto risultati, visto che a casa ora non lo fa più ma lo fa a scuola.
La mia paura è che i suoi compagni crescendo e capendo di cosa di tratta la possano prendere in giro. Il pediatra mi ha detto che se entro i 7 anni non passa sarebbe il caso di portarla da un neuro psichiatra infantile; è una bambina molto sensibile non vorrei che questa visita le potesse in qualche modo nuocere a livello emotivo. Spero che nell’arco delle vacanze facendo cose differenti le possa passare.
Non so cosa fare, aiutatemi. Grazie saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Mamma,
per prima cosa dovrebbe cercare di non far passare la sua preoccupazione alla bambina, così da evitare che giunga a giudicare negativamente un comportamento che di per sé negativo non è.
Con grande probabilità, man mano che crescerà aumenterà il suo senso del pudore, si renderà sempre più conto di poter esser vista dagli altri e dunque smetterà di farlo in pubblico.
Se alla ripresa delle lezioni il problema si ripresentasse, potrebbe chiedere la collaborazione delle insegnanti affinché l'aiutino a perdere questa abitudine.
Giustamente la piccola non va sgridata, ma va colta l'occasione per parlare con lei del suo corpo e della sua sessualità (attuale e futura) magari con l'ausilio di alcuni dei tanti libri sull'argomento dedicati a quella fascia d'età.
Quanto conta, che peso ha il suo (di mamma) imbarazzo di fronte a ciò?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
La ringrazio per sua veloce risposta.
Io non ho alcun tipo di imbarazzo adesso, anche se non le nascondo che inizialmente la cosa mi aveva molto scosso; mio marito poi mi aveva giustamente fatto notare che non è un problema, che la bambina non è malata e la cosa dava più fastidio a me che il resto; essendo stata la prima figlia non ero al corrente di quello che si trattava ed evidentemente sia io che mio marito abbiamo affrontato il problema in modo sbagliato sin dall'inizio riproveradola per il suo atteggiamento e dopo che siamo stati consapevoli che non andava fatto forse era troppo tardi.
Comunque seguirò il suo consiglio e mi documenterò con dei libri per aiutare la mia bambina e cercherò di parlarle e di spiegarle; siamo dei genitori giovani ed anche nella mia famiglia i miei genitori, anch'essi molto giovani, hanno sempre affrontato l'argomento con molta serenità, cosa che cercherò di fare anch'io.
Lei crede che quindi non sia necessario un aiuto da un neuropsichiatra infantile?
Fino a quando posso aspettare se la situazione a scuola a settembre fosse ancora la stessa?
La ringrazio moltissimo, saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Lei crede che quindi non sia necessario un aiuto da un neuropsichiatra infantile?>>

Per il momento, in base a quanto ha descritto e se non vi sono altre motivazioni, a me non pare sia opportuno.


<<Fino a quando posso aspettare se la situazione a scuola a settembre fosse ancora la stessa?>>

Intanto tenga presente che per i bambini di quell'età tre mesi sono tanti e la bambina che a settembre tornerà sui banchi non sarà la medesima che li ha lasciati a giugno.
Se poi questi comportamenti vengono messi in atto soprattutto nei momenti di stanchezza/noia (c'è chi, invece, in tali frangenti sempre alla scuola primaria, si succhia il pollice), potrebbe essere che non si ripresentino subito al rientro dalla pausa estiva, ma magari un po' più in là.
Non aspettatevi che smetta da un giorno all'altro, né che una volta smesso per un po' di tempo non capiti più, ma abbiate fiducia che la cosa si risolverà a tempo debito positivamente.
Piuttosto, se avrete dei dubbi o delle difficoltà, potrete richiedere per voi una consulenza per capire meglio come muovervi.

Ribadisco però di non sprecare questa occasione per svolgere efficacemente il vostro lavoro di educatori, oltre che di genitori, affiancando vostra figlia anche nella scoperta della sua sessualità.
Sull'argomento ci sono tanti titoli di Alberto Pellai, dedicati sia ai genitori sia ai bambini.


Cordialità.
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Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno,
la scuola è ripresa e il problema che c'era a giugno si è ripresentato senza particolari novità.
Abbiamo sentito il pediatra il quale ci ha consigliato a questo punto una visita neuro psichiatrica infantile per noi e la bimba che farò a gennaio.
Le volevo chiedere circa i libri che mi ha consigliato di Alberto Pellai se c'è un titolo in particolare su cui mi potrei indirizzare perchè ne ho visti veramente molti.
La ringrazio per il suo aiuto
Saluti
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
Alle indicazioni della Collega, aggiungo una lettura proprio sulla gestione del difficile argomento....

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1311-la-sessualita-dei-bambini-spaventa-i-genitori.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Dottoressa la ringrazio molto. Avevo già letto il documento a suo tempo quando avevo posto i quesiti a giugno scorso. Il fatto è che ho cercato di spiegare alla bambina che non si deve fare in pubblico, che essendo cresciuta il comportamento potrebbe essere oggetto di derisione da parte dei suoi compagni. Il pediatra mi aveva detto che in genere entro i 7 anni il "problema" si sarebbe risolto, ma invece non è così.
Sembra una cosa più forte di lei, a volte lo fa senza nemmeno pensarci, ma al richiamo della maestra smette, ma dopo poco riparte. Dice che si dimentica: abbiamo provato a prendere un braccialetto attaccato al braccio che le potesse ricordare di stare composta, con piccoli oggetti da tenere sul banco, ma niente!
Il fatto è che non so proprio come atteggiarmi con lei, abbiamo sbagliato l'approccio dall'inizio in quanto veniva rimproverata e quando abbiamo capito di cosa si trattava e l'abbiamo rassicurata sul fatto che a casa lo poteva fare ma in pubblico no secondo me è andata in confusione. Ma come prima mi sgridavi e adesso posso farlo? Quindi a casa non lo fa ma a scuola e al dopo scuola dove non ci siamo noi genitori no.
La visita è a gennaio quindi c'è ancora tempo e volevo sapere su quale lettura potermi indirizzare per avere un aiuto.
Il mio non è un disagio per vergogna assolutamente, mi rammarica solo il fatto che quando andrò ai colloqui con gli insegnanti mi faranno presente che il problema persiste, unico neo su una bambina splendida, brava, educata e molto sensibile.
Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Il mio non è un disagio per vergogna assolutamente, mi rammarica solo il fatto che quando andrò ai colloqui con gli insegnanti mi faranno presente che il problema persiste, unico neo su una bambina splendida, brava, educata e molto sensibile."


Gentile signora,

dice bene Suo marito, non è un problema, ma bisogna avere un po' di pazienza in quanto è vero che alla bimba dà piacere e quindi, come ogni cosa piacevole della vita, tende a rifarlo.

Però leggo in Lei un rammarico che sembra quasi voler mettere un neo o una macchia sulla Sua bimba "splendida, educata, brava, ecc..." e lo rietichetta come "problema". Piuttosto potrebbe cogliere il suggerimento della Collega Scalco di chiedere per voi genitori una consulenza di persona, per capire come fare e per abbandonare ansie, preoccupazioni, ecc...
In effetti il rinforzo intermittente che è stato utilizzato con la bimba ha creato qualche problema, perchè è mancata un po' di coerenza. Adesso però è inutile guardare il passato e conviene concentrarci sul presente e capire come estinguere un comportamento indesiderato.

Alberto Pellai è un Collega psicoterapeuta dell'infanzia che ha scritto molti libri sull'abuso e sull'adolescenza: io Le suggerisco il libro "Le emozioni", ma anche "Un bambino è come un re", in cui si tratta il tema dell'abuso, ma -per farlo- c'è una ricca parte sulle emozioni e sull'educazione sessuale per bimbi, sul fatto che i genitali debbano essere trattati con cura e coperti e il perchè. Le consiglio questo libreo perchè offre anche a voi genitori l'occasione, come già detto dalla dott.ssa Scalco, di giocare con la bimba, utilizzando questo materiale didattico (che contiene disegni, filastrocche, ecc...).

Se vuole, ci faccia sapere in futuro.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile signora,
L' autoerotismo, anche infantile, assolve a svariate funzioni, compresa quella di ansiolitico ed anti stess...

Bisogna conoscere tanti elementi della vita della bambina, che i questa sede non possono essere approfonditi.
Ci dia notizie dopo la valutazione de visu dal Collega, se crede
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
se vuole può leggere anche il seguente articolo di approfondimento sull'educazione sessuale:

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/115-educazione-sessuale.html

Penso che potrebbe tornare decisamente utile la collaborazione di voi genitori con le insegnanti di classe: oltre a richiamarla, sa se hanno mai affrontato direttamente con la bambina il discorso?
Prendendola in disparte, potrebbero -spiegandole anche con la loro autorevolezza l'inadeguatezza delle sue azioni in quel contesto- concordare con lei un gesto o una parola convenzionale per aiutarla ad interrompere la "pratica" e a concentrarsi invece sulle attività da svolgere. Questa complicità con le maestre potrebbe sostenerla nella buona riuscita dell'estinzione di questo comportamento in classe.
Crede che sarebbero disponibili in tal senso?

Saluti.




[#10]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno, durante lo scorso anno ho parlato con la maestra circa il problema in questione.
So che la maestra si è sempre limitata al solo richiamo dicendole di stare composta per non diventare gobba...Non credo che sarebbe disposta in tal senso, ha molti alunni da seguire e non ha tempo materiale per confrontarsi solo con mia figlia nella mattinata, comunque posso chiedere. Nell'affrontare l'argomento vedendo che comunque mi sono attivata parlandone col pediatra e che ci saremo rivolti se necessario ad un neuropsichiatra infantile per trovare una soluzione, lei mi ha sempre rassicurato dicendomi di non preoccuparmi, che la bambina è molto brava, educata e secondo lei lo fa per stanchezza soprattutto nelle ore finali di lezioni, perchè nelle prime ore e anche durante l'intervallo la bambina gioca tranquilla con le sue amiche.
La maestra esercita da 30 anni e mi ha detto che le sono già capitati casi simili che si sono risolti da soli senza necessità di interventi particolari.
Proverò ad affrontare nuovamente il problema con la maestra, ieri ho acquistato due libri che mi avete suggerito di Alberto Pellai e vedremo se riusciamo pian piano a trovare una soluzione.
Vi ringrazio molto per la disponibilità
Saluti
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile,Signora,
Lei scrive:
" lei mi ha sempre rassicurato dicendomi di non preoccuparmi, che la bambina è molto brava, educata e secondo lei lo fa per stanchezza soprattutto nelle ore finali di lezioni, perchè nelle prime ore e anche durante l'intervallo la bambina gioca tranquilla con le sue amiche."

I due ambiti non si intersecano....certo che la bambina è brava, perchè non dovrebbe esserlo?

La bambina dovrebbe essere seguita da un clinico, la maestra deve occuparsi del comportamento scolastico, i clinici di tutto quello che muove le fila del comportamento....che è cioè dietro le quinte del comportamento stesso.