depressione o stress?
Gentile dottore/dottoressa,
non so bene cosa mi sta succedendo.. Da circa un anno a questa parte lo stress mi sta logorando viva. Prima era stress a tutti gli effetti, ora, invece, ho completamente perso la voglia di vivere. Sono una studentessa universitaria, dovrei dare esami ma, convinta di non riuscire in nulla, sono sempre ferma al punto; questo non mi aiuta e mi fa sentire ancora più incompetente. Inoltre, convivo con un ragazzo da circa due anni, il quale ha perso la mamma da un pò di mesi. Inizialmente molto dolce, gentile e premuroso, si è poi dimostrato insensibile e """crudele""" per via delle molteplici parole cattive che mi dice ogni qualvolta si crea un litigio. Questa è una sintesi di tutte le problematiche insorte lungo il perscorso.
Da molto tempo chiedo ai miei genitori di permettermi di andare da un professionista, ma loro sono sempre presi dai loro problemi (diciamo che da quando avevo 3 anni i loro problemi sono diventati il fulcro di tutto ed io ancora oggi riporto alcuni traumi legati a loro, come la paura del tradimento). Purtroppo attualmente non lavoro e quindi non sono libera economocamente.
In poche parole i miei sintomi attuali sono: stima inesistente in me stessa, senso di solitudine e di essere inutile per gli altri, senso "che se sparissi gli altri sarebbero felici come un tempo", voglia di dormire perennemente (o meglio, chiudere gli occhi e rimanere sola con me stessa), calo della libido in maniera impressionante, apatia totale, disinteresse nei confronti del mondo, rabbia e rancore persistente, fame altalenante (spesso non mangio). Mi manca la voglia di vivere, ora riesco a trovare una sorta di comprensione per chi ha optato per il suicidio, ma non è una cosa che ho pensato per me stessa, in quanto penso che, nonostante tutto la vita sia un dono e ci sono molte persone che vorrebbero viverla e non possono farlo.
Ah, mi vergogno di questa cosa, ma in tutta sincerità ho passato tre giorni (una settimana fa circa) in cui non ho fatto assolutamente nulla, sono stata a fissare il vuoto dalla mattina alla sera senza neanche cambiarmi. Il problema più grosso, attualmente, è che questo sta mandando in frantumi i miei studi e la convivenza..
La ringrazio infininitamente
Cordiali Saluti
non so bene cosa mi sta succedendo.. Da circa un anno a questa parte lo stress mi sta logorando viva. Prima era stress a tutti gli effetti, ora, invece, ho completamente perso la voglia di vivere. Sono una studentessa universitaria, dovrei dare esami ma, convinta di non riuscire in nulla, sono sempre ferma al punto; questo non mi aiuta e mi fa sentire ancora più incompetente. Inoltre, convivo con un ragazzo da circa due anni, il quale ha perso la mamma da un pò di mesi. Inizialmente molto dolce, gentile e premuroso, si è poi dimostrato insensibile e """crudele""" per via delle molteplici parole cattive che mi dice ogni qualvolta si crea un litigio. Questa è una sintesi di tutte le problematiche insorte lungo il perscorso.
Da molto tempo chiedo ai miei genitori di permettermi di andare da un professionista, ma loro sono sempre presi dai loro problemi (diciamo che da quando avevo 3 anni i loro problemi sono diventati il fulcro di tutto ed io ancora oggi riporto alcuni traumi legati a loro, come la paura del tradimento). Purtroppo attualmente non lavoro e quindi non sono libera economocamente.
In poche parole i miei sintomi attuali sono: stima inesistente in me stessa, senso di solitudine e di essere inutile per gli altri, senso "che se sparissi gli altri sarebbero felici come un tempo", voglia di dormire perennemente (o meglio, chiudere gli occhi e rimanere sola con me stessa), calo della libido in maniera impressionante, apatia totale, disinteresse nei confronti del mondo, rabbia e rancore persistente, fame altalenante (spesso non mangio). Mi manca la voglia di vivere, ora riesco a trovare una sorta di comprensione per chi ha optato per il suicidio, ma non è una cosa che ho pensato per me stessa, in quanto penso che, nonostante tutto la vita sia un dono e ci sono molte persone che vorrebbero viverla e non possono farlo.
Ah, mi vergogno di questa cosa, ma in tutta sincerità ho passato tre giorni (una settimana fa circa) in cui non ho fatto assolutamente nulla, sono stata a fissare il vuoto dalla mattina alla sera senza neanche cambiarmi. Il problema più grosso, attualmente, è che questo sta mandando in frantumi i miei studi e la convivenza..
La ringrazio infininitamente
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Ragazza,
rispetto a quanto ci riferisce ci sono tutti gli estremi per rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Sembra che il suo malessere arrivi da lontano, la storia familiare a cui accenna lo farebbe pensare.
La sintomatologia che ci riferisce farebbe pensare a una deflessione del tono dell'umore che si riverbera sulla sua vita in modo consistente, limitandone la qualità in più di un ambito.
Lei è maggiorenne e può liberamente decidere di ricorrere a uno specialista, può usufruire del servizio pubblico come ad esempio Consultorio Familiare o altre strutture ASL.
Non attenda altro tempo per occuparsi di sé e del suo benessere e riprendere in mano la sua vita.
Se crede ci può aggiornare.
Cari saluti
rispetto a quanto ci riferisce ci sono tutti gli estremi per rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Sembra che il suo malessere arrivi da lontano, la storia familiare a cui accenna lo farebbe pensare.
La sintomatologia che ci riferisce farebbe pensare a una deflessione del tono dell'umore che si riverbera sulla sua vita in modo consistente, limitandone la qualità in più di un ambito.
Lei è maggiorenne e può liberamente decidere di ricorrere a uno specialista, può usufruire del servizio pubblico come ad esempio Consultorio Familiare o altre strutture ASL.
Non attenda altro tempo per occuparsi di sé e del suo benessere e riprendere in mano la sua vita.
Se crede ci può aggiornare.
Cari saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza,
Da quanto riferisce nella sua vita e nella sua storia possono esserci degli aspetti che l'hanno resa vulnerabile.
Da sola puo' fare molto poco!
Anche se non ha risorse economiche autonome puo' però' cercare un aiuto psicologico in ambito pubblico (asl e consultori) dove puo' accedere nella piu' totale privacy.
Ci faccia sapere! Un augurio
Da quanto riferisce nella sua vita e nella sua storia possono esserci degli aspetti che l'hanno resa vulnerabile.
Da sola puo' fare molto poco!
Anche se non ha risorse economiche autonome puo' però' cercare un aiuto psicologico in ambito pubblico (asl e consultori) dove puo' accedere nella piu' totale privacy.
Ci faccia sapere! Un augurio
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Ex utente
Gentilissime dottoresse.
Vi aggiorno con le ultime cose:
- sono andata per alcuni mesi da uno psicoterapeuta che mi ha aiutata ben poco, di conseguenza ho tentata di tirarmi su da sola con la strada del ballo, ma sono ricaduta nella depressione, con le bottiglie di vino che mi accompagnano in ogni momento (sono consapevole che mi sto autodistruggendo, ma non so come uscirne)
- il padre del mio fidanzato, che è una persona malefica, mi ha fatto proposte sessuali sotto ricatto. Inizialmente mi diceva che il mio lui si confidava e gli diceva che non mi amava più e non provava più attrazione per me (successivamente ho scoperto che erano bugie) per poi dirmi che mi avrebbe aiutata lui ad attrarlo nuovamente, ma per fare ciò sarei dovuta andarci a letto così che lui potesse capire a che "livello" ero. Poi ha tentato con il lavoro, proponendomi un lavoro di 2 giorni alla settimana da 4 ore l'uno, per 500 euro; tutto ciò per andare a letto con lui. Io non ho mai accettato nulla e lui mi ha minacciata di non dire nulla, altrimenti mi avrebbe rovinato la vita (ed io prove non ne ho). Non ho mai detto nulla al mio fidanzato, ho paura che non verrei creduta, perché lui ha un idea troppo elevata di suo padre e ne è succube.
-trascinato dal padre, il mio fidanzato è caduto nel gioco d'azzardo patologico (i sintomi ci sono TUTTI), si è rovinato e sta rovinando ulteriormente me. Si è mangiato tutti i soldi, vuole vendere la macchina e giocarseli, io tento di amministrargli i soldi, ma a volte non me lo permette e così è arrivato a questo. Io gli faccio presente che ci sono anche io e che sto male, ma questo non serve, mi vede piangere e mi disdegna dicendomi che lui vuole morire e se non mi sta bene posso andarmene.
- l'attività sessuale è diminuita brutalmente, nell'ultimo mese non mi ha cercata minimamente. Non metto le mani sul fuoco, ma non credo sia legato ad una terza persona, in quanto non riesce ad amare neanche se stesso. Penso sia per come sta svolgendo la sua vita e per come il gioco lo ha ridotto.
- sta facendo un uso esagerato di marijuana, e nonostante le mie richieste di interrompere con questo fumo, lui mi dice che non gli devo rompere i c....
Cosa posso fare? Ormai sono un vegetale che cammina.
Grazie ancora per tutto
Vi aggiorno con le ultime cose:
- sono andata per alcuni mesi da uno psicoterapeuta che mi ha aiutata ben poco, di conseguenza ho tentata di tirarmi su da sola con la strada del ballo, ma sono ricaduta nella depressione, con le bottiglie di vino che mi accompagnano in ogni momento (sono consapevole che mi sto autodistruggendo, ma non so come uscirne)
- il padre del mio fidanzato, che è una persona malefica, mi ha fatto proposte sessuali sotto ricatto. Inizialmente mi diceva che il mio lui si confidava e gli diceva che non mi amava più e non provava più attrazione per me (successivamente ho scoperto che erano bugie) per poi dirmi che mi avrebbe aiutata lui ad attrarlo nuovamente, ma per fare ciò sarei dovuta andarci a letto così che lui potesse capire a che "livello" ero. Poi ha tentato con il lavoro, proponendomi un lavoro di 2 giorni alla settimana da 4 ore l'uno, per 500 euro; tutto ciò per andare a letto con lui. Io non ho mai accettato nulla e lui mi ha minacciata di non dire nulla, altrimenti mi avrebbe rovinato la vita (ed io prove non ne ho). Non ho mai detto nulla al mio fidanzato, ho paura che non verrei creduta, perché lui ha un idea troppo elevata di suo padre e ne è succube.
-trascinato dal padre, il mio fidanzato è caduto nel gioco d'azzardo patologico (i sintomi ci sono TUTTI), si è rovinato e sta rovinando ulteriormente me. Si è mangiato tutti i soldi, vuole vendere la macchina e giocarseli, io tento di amministrargli i soldi, ma a volte non me lo permette e così è arrivato a questo. Io gli faccio presente che ci sono anche io e che sto male, ma questo non serve, mi vede piangere e mi disdegna dicendomi che lui vuole morire e se non mi sta bene posso andarmene.
- l'attività sessuale è diminuita brutalmente, nell'ultimo mese non mi ha cercata minimamente. Non metto le mani sul fuoco, ma non credo sia legato ad una terza persona, in quanto non riesce ad amare neanche se stesso. Penso sia per come sta svolgendo la sua vita e per come il gioco lo ha ridotto.
- sta facendo un uso esagerato di marijuana, e nonostante le mie richieste di interrompere con questo fumo, lui mi dice che non gli devo rompere i c....
Cosa posso fare? Ormai sono un vegetale che cammina.
Grazie ancora per tutto
[#5]
Cara signorina
Mi sembra che la situazione in cui si trova sia davvero difficile.
Per prima cosa faccia appello a se stessa.
Non beva perche' l'alcol la rilassa solo apparentemente, in realta' la deprime.
E' riuscita a troncare la questione del padre del suo ragazzo?
Mi sembra che la situazione in cui si trova sia davvero difficile.
Per prima cosa faccia appello a se stessa.
Non beva perche' l'alcol la rilassa solo apparentemente, in realta' la deprime.
E' riuscita a troncare la questione del padre del suo ragazzo?
[#6]
Ex utente
Gentile dottoressa, la ringrazio molto per avermi risposto..
Purtroppo la situazione con il padre non è bloccata, perché io non posso parlare in alcun modo e quindi è una situazione di apparente normalità.
Sto evitando ogni situazione in cui potrei trovarmi da sola con lui, ma ahimè lo devo vedere quando c'è suo figlio e lui è molto furbo a trattarmi nel migliore dei modi..
Non so davvero dove sbattere la testa. Mi rendo conto che dovrei semplicemente lasciare il mio fidanzato, ma è proprio una cosa che non riesco a fare: a volte penso di provare realmente qualcosa per lui, mentre altre volte credo che sia solo una mia sfida mentale (nel senso.."la ruota girerà prima o poi").
Sto cercando, comunque, di lottare con i denti; della serie "la classica battaglia mandata avanti da sola". Ma più scorrono i giorni e più mi rendo conto che la battaglia la sto facendo contro me stessa..e sto perdendo.
Grazie ancora
Purtroppo la situazione con il padre non è bloccata, perché io non posso parlare in alcun modo e quindi è una situazione di apparente normalità.
Sto evitando ogni situazione in cui potrei trovarmi da sola con lui, ma ahimè lo devo vedere quando c'è suo figlio e lui è molto furbo a trattarmi nel migliore dei modi..
Non so davvero dove sbattere la testa. Mi rendo conto che dovrei semplicemente lasciare il mio fidanzato, ma è proprio una cosa che non riesco a fare: a volte penso di provare realmente qualcosa per lui, mentre altre volte credo che sia solo una mia sfida mentale (nel senso.."la ruota girerà prima o poi").
Sto cercando, comunque, di lottare con i denti; della serie "la classica battaglia mandata avanti da sola". Ma più scorrono i giorni e più mi rendo conto che la battaglia la sto facendo contro me stessa..e sto perdendo.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.2k visite dal 27/06/2013.
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