La mia autostima

Salve,
sono una ragazza di 26 e scrivo per avere un consiglio riguardo un comportamento da parte del mio ragazzo che sta minando il nostro rapporto. Lui ha 28 anni e dopo 4 anni di fidanzamento vissuti lontani, in quanto proveniamo da città diverse, finalmente da 7 mesi conviviamo. Il problema consiste nel fatto che lui non ha mai necessità di fare l'amore. Escludendo i primi mesi in cui la nostra vita sessuale era realmente appagante pian piano ho iniziato a notare che lui, pur non vedendoci un'intera settimana perchè appunto abitavamo in città diverse, il week end non aveva esigenza di fare l'amore con me anzi ero io a spingerlo a farlo e troppe volte sono stata respinta. Questa cosa mi distrugge ogni volta che avviene in quanto mina la mia autostima. Ho sempre pensato che tutto sarebbe cambiato quando avremmo avuto una casa tutta nostra e che avrei potuto anche mettere in pratica alcune fantasie, invece la situazione è degenerata e lui adesso è come se non avesse proprio più l'esigenza di fare l'amore. Sono sicura che non mi tradisca ma non riesco a capire come sia possibile che non mi cerchi più, che non abbia l'esigenza di fare l'amore. Sono veramente disperata perchè ho tentato di parlargli ma lui nega tutto ciò dicendo che in realtà il tutto è causato dal lavoro, dalla stanchezza, e io mi chiedo allora nel weekend qual è il problema? perchè devo essere sempre io a proporgli di farlo?
Attendo con ansia una risposta e ringrazio tutti anticipatamente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Sarebbe utile conoscere altre dinamiche della vostra coppia, oltre il letto.
Sapere se siete complici, se vi divertite, se siete in grado di litigare, di chiarirvi, se sotto le lenzuola oltre alla quantità dei rapporti sessuali, si può parlare anche di " qualità" .

La quantità solitamente correla con la qualità della vita intima e con le dinamiche della coppia fuori dal letto.
Potrebbe trattarsi anche di un possibile calo del desiderio, ma da quì sono solo ipotesi, sarebbe utile un approfondimento diagnostico.


Le allego qualche lettura


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<< lui nega tutto ciò dicendo che in realtà il tutto è causato dal lavoro, dalla stanchezza>>

Perciò il suo compagno non vive la situazione come un problema? A lui, tutto sommato, sta bene non avere rapporti sessuali?
Il lavoro che svolge è oggettivamente faticoso e/o stressante?

Pensa che il suo ragazzo sarebbe disponibile ad effettuare una visita andrologica per iniziare ad approfondire la situazione da quel punto di vista (ad esempio, un controllo dei valori di alcuni ormoni potrebbe risultare rilevante)?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Gentile D.ssa Randone, a parte la vita sessuale non direi che ci sono altri problemi. Siamo molto compatibili caratterialmente, ci completiamo; lui riesce a rendermi una persona migliore e lo stesso faccio io con lui...Il problema non è solo la quantità dei rapporti infatti, ma anche la qualità dato che è come se da parte sua non ci sia più quella voglia di scoprire cose nuove, di reinventarsi insieme. So bene che dopo un po' il rapporto tende a "raffreddarsi" ma credo che sia davvero troppo presto!
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Utente
Utente
Gentile D.ssa Scalco,
lui è estremamente appagato, non ritiene che la nostra vita sessuale debba cambiare, questo è il motivo che mi tormenta..Non credo sia disposto ad effettuare una visita andrologica ma potrei parlargliene se potesse risolvere il problema.
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Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte tanto celeri.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Non so se potrebbe essere risolutivo, ma è una possibilità (livelli alterati di testosterone o di prolattina, ad esempio, potrebbero avere rilevanza) e vi consentirebbe di iniziare a parlarne costruttivamente.
Inoltre, di solito, è più facile (oltre che più indicato) iniziare a prendere in considerazione una possibile causa organica a questo tipo di problematiche, per passare poi in un secondo tempo, se necessario, ad indagare gli aspetti psicologici individuali e/o relazionali.

Saluti.