Paura di dormire soli
Gentili dottori,
sono una ragazza di 18 anni e vi scrivo per cercare di porre rimedio alla mia paura di dormire da sola. Ho questa paura fin da quando sono piccola e i miei genitori mi hanno consentito di dormire nel lettone fino a 9-10 anni. Poi mi ero abituata a dormire nella mia camera con mio fratello ma a 11 anni sono stata un mese in ospedale perché è comparsa una malattia che ho tutt'ora (connettivite indifferenziata) e da quel momento ho dormito altri 2-3 anni con mia mamma. Negli ultimi 3-4 anni invece sembrava andare tutto bene, avevo acquisito sicurezza e dormivo anche fuori casa, cosa che prima mi terrorizzava. Negli ultimi 9-10 mesi però è ricominciato il terrore. Il tutto è ricominciato dopo la morte di una ragazza del mio paese che aveva un anno più di me. Mi rendo conto che ora sia diverso da quando ero più piccola perché prima non dormivo se non con mia mamma mentre ora sento la necessità di avere qualcuno nel letto accanto al mio, ma non è importante che sia mia mamma, mio fratello, mio papà, il mio ragazzo o una mia amica. Quando vado a letto da sola mi assalgono pensieri negativi riguardanti le persone morte,la morte e il tempo vuoto ed infinito che mi aspetto ci sia dopo di essa e anche se leggo o guardo un film non riesco a distrarmi. In questi 10 mesi ho avuto un periodo di tranquillità durato circa 3 mesi in cui dormivo da sola senza problemi e senza angoscia ma circa un mese e mezzo fa è morto il mio medico e io sono ripiombata nella paura. Spesso i miei genitori mi vengono a fare compagnia finché non torna mio fratello verso le 2 di notte però non voglio continuare a pesare su di loro. Inoltre la paura è così grande da condizionarmi tutte le giornate e più si avvicina la sera più io mi dispero. Cerco di non tornare mai a casa prima di mezzanotte così so che entro 2-3 ore arriverà mio fratello ma in quelle ore non chiudo mai occhio e la situazione sta diventando insostenibile. Per questo con il mio ragazzo (che lavora più o meno nel campo) stiamo pensando di contattare uno specialista nel caso non trovassi una soluzione rapidamente. Potreste darmi qualche consiglio per affrontare le giornate e soprattutto le notti più serenamente? Spero di risolvere tutto con il vostro aiuto. Vi ringrazio in anticipo!
sono una ragazza di 18 anni e vi scrivo per cercare di porre rimedio alla mia paura di dormire da sola. Ho questa paura fin da quando sono piccola e i miei genitori mi hanno consentito di dormire nel lettone fino a 9-10 anni. Poi mi ero abituata a dormire nella mia camera con mio fratello ma a 11 anni sono stata un mese in ospedale perché è comparsa una malattia che ho tutt'ora (connettivite indifferenziata) e da quel momento ho dormito altri 2-3 anni con mia mamma. Negli ultimi 3-4 anni invece sembrava andare tutto bene, avevo acquisito sicurezza e dormivo anche fuori casa, cosa che prima mi terrorizzava. Negli ultimi 9-10 mesi però è ricominciato il terrore. Il tutto è ricominciato dopo la morte di una ragazza del mio paese che aveva un anno più di me. Mi rendo conto che ora sia diverso da quando ero più piccola perché prima non dormivo se non con mia mamma mentre ora sento la necessità di avere qualcuno nel letto accanto al mio, ma non è importante che sia mia mamma, mio fratello, mio papà, il mio ragazzo o una mia amica. Quando vado a letto da sola mi assalgono pensieri negativi riguardanti le persone morte,la morte e il tempo vuoto ed infinito che mi aspetto ci sia dopo di essa e anche se leggo o guardo un film non riesco a distrarmi. In questi 10 mesi ho avuto un periodo di tranquillità durato circa 3 mesi in cui dormivo da sola senza problemi e senza angoscia ma circa un mese e mezzo fa è morto il mio medico e io sono ripiombata nella paura. Spesso i miei genitori mi vengono a fare compagnia finché non torna mio fratello verso le 2 di notte però non voglio continuare a pesare su di loro. Inoltre la paura è così grande da condizionarmi tutte le giornate e più si avvicina la sera più io mi dispero. Cerco di non tornare mai a casa prima di mezzanotte così so che entro 2-3 ore arriverà mio fratello ma in quelle ore non chiudo mai occhio e la situazione sta diventando insostenibile. Per questo con il mio ragazzo (che lavora più o meno nel campo) stiamo pensando di contattare uno specialista nel caso non trovassi una soluzione rapidamente. Potreste darmi qualche consiglio per affrontare le giornate e soprattutto le notti più serenamente? Spero di risolvere tutto con il vostro aiuto. Vi ringrazio in anticipo!
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"Ho questa paura fin da quando sono piccola e i miei genitori mi hanno consentito di dormire nel lettone fino a 9-10 anni"
Cara Ragazza,
i tuoi genitori hanno pensato di venirti incontro consentendoti di dormire con loro fino alla fine delle elementari e poi di tornare a dormire solo con la mamma per altri anni, ma non insegnare fin da subito ad un bambino che dormire nel proprio letto e nella propria stanza è normale e non è pericoloso può portare a conseguenza negative come l'aumento o lo sviluppo dell'ansia in un figlio, sia da piccolo sia quando è ormai cresciuto come te.
La tua strategia per affrontare i pensieri negativi che, a periodi, colpiscono molte persone la sera - soprattutto in adolescenza - è infatti quella di ritornare a dormire in compagnia, invece di sentirti capace di mettere da parte questi pensieri da sola.
Da qui non è possibile darti particolari indicazioni perchè non sappiamo se il tuo è un malessere affrontabile senza interventi esterni o se invece hai sviluppato un vero e proprio disturbo d'ansia: ti consiglio perciò di rivolgerti di persona ad uno psicologo per una valutazione del tuo caso e per avere le risposte che cerchi, che non ti possiamo dare senza conoscerti.
Cara Ragazza,
i tuoi genitori hanno pensato di venirti incontro consentendoti di dormire con loro fino alla fine delle elementari e poi di tornare a dormire solo con la mamma per altri anni, ma non insegnare fin da subito ad un bambino che dormire nel proprio letto e nella propria stanza è normale e non è pericoloso può portare a conseguenza negative come l'aumento o lo sviluppo dell'ansia in un figlio, sia da piccolo sia quando è ormai cresciuto come te.
La tua strategia per affrontare i pensieri negativi che, a periodi, colpiscono molte persone la sera - soprattutto in adolescenza - è infatti quella di ritornare a dormire in compagnia, invece di sentirti capace di mettere da parte questi pensieri da sola.
Da qui non è possibile darti particolari indicazioni perchè non sappiamo se il tuo è un malessere affrontabile senza interventi esterni o se invece hai sviluppato un vero e proprio disturbo d'ansia: ti consiglio perciò di rivolgerti di persona ad uno psicologo per una valutazione del tuo caso e per avere le risposte che cerchi, che non ti possiamo dare senza conoscerti.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Gentile Utente,
Solitamente le paure che abitano la notte, in realtà risiedono nel giorno di chi ne soffre....
La notte ed il sonno, rappresentano un momento di perdita di controllo, di accesso all' inconscio, di apertura della finestra " sogni" , quindi nucleo profondo della psiche.
La strategia più consona alla risoluzione delle sue paure non è ritornare nel letto genitoriale, ma comprendere, mediante un aiuto psicologico, le cause delle sue paure
Solitamente le paure che abitano la notte, in realtà risiedono nel giorno di chi ne soffre....
La notte ed il sonno, rappresentano un momento di perdita di controllo, di accesso all' inconscio, di apertura della finestra " sogni" , quindi nucleo profondo della psiche.
La strategia più consona alla risoluzione delle sue paure non è ritornare nel letto genitoriale, ma comprendere, mediante un aiuto psicologico, le cause delle sue paure
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per le risposte. Penso che valuterò molto bene l'opzione di rivolgermi ad uno specialista perché sebbene questa situazione si ripresenti ciclicamente nella mia vita ed ogni volta sono in grado di risolverla da sola, questa volta non sento di potercela fare e vorrei trovare una soluzione definitiva, se possibile. Grazie ancora per l'attenzione che mi avete dedicato!
[#4]
Puoi essere in grado di farla temporaneamente rientrare, ma non di risolverla: in caso contrario non si ripresenterebbe ciclicamente.
Chiedere un aiuto è la scelta migliore che potrai fare per te stessa e spero che deciderai di farlo.
Se vuoi aggiornaci sugli sviluppi della situazione.
Ti faccio tanti auguri,
Chiedere un aiuto è la scelta migliore che potrai fare per te stessa e spero che deciderai di farlo.
Se vuoi aggiornaci sugli sviluppi della situazione.
Ti faccio tanti auguri,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.7k visite dal 21/06/2013.
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