Conoscenza, attrazione, ma?
Buongiorno, Dottori. Vi seguo spesso, trovo che i Vostri consulti online siano pieni di spunti, di idee di fondo basate sull'equilibrio personale e sulla ricerca della comprensione di sé.
Vi scrivo perché vorrei potessimo confrontarci sul rapporto che ho con un uomo da circa un anno. In realtà c'è stato molto poco tra noi due. Io ho 34 anni, lui 30, ci siam conosciuti in treno, ci siam guardati per settimane, cercati tra la folla ed un giorno finalmente ci siam parlati. Attualmente sono single, lo ero anche quando l'ho conosciuto, mentre lui dal primo istante ha detto di essere fidanzato. Mi piace moltissimo fisicamente ed anche il modo che ha di parlare e di raccontarsi, ma tra noi ci sono stati solo lunghi baci ed abbracci, non siamo mai usciti insieme. Ci siam visti per dei caffè al mattino, tutto qui.
Lui non se la sente di tradire la fidanzata, malgrado dica che la loro è una relazione molto apatica, pur essendo entrambi giovanissimi, ed io non sono il tipo di donna che cerchi a tutti i costi di tentare un uomo.
Nel frattempo ho chiuso da poco una storia con un uomo (che non ho tradito, perché non incontravo più quello di cui vi racconto) che mi ha molto ferito. Ora voglio cercare la mia serenità, non ho fretta di avere un uomo, né un compagno, o uno pseudo-amico...
Il punto è che lui è l'unico grazie al quale io non pensi al mio ex, non pensi a nulla. Vorrei poterlo conoscere.
Dopo mesi di esitazioni da parte sua e di lontananza, la scorsa settimana ci siam rivisti casualmente in treno, mi ha baciato, ho ricambiato, siamo entrambi molto attratti fisicamente, quanto mentalmente, e, questa volta, lui mi ha chiesto di non fermarci, di conoscerci, ho detto di sì. Ma, dopo esserci salutati, è sparito, è passata una settimana, mai una parola. Nessuno dei due ha cercato l'altro, non intendo rincorrerlo, mi fa stare bene pensare che, se mi cerca, valuterò, se no sto bene da sola.
Mi ha scritto solo la sera del bacio, per inoltrarmi una vecchia mail, una sorta di provocazione, sul fatto che tempo fa mi ero confusa sul luogo di lavoro, ma nulla di più, nemmeno una parola sulla nostra mattinata, solo una vecchia mail inoltrata. Ho risposto che avevo confuso il nome del posto, e gli ho sinteticamente chiesto come fosse stato rivederci. Non ha risposto. Nemmeno una sintetica educata risposta. Ha di nuovo avuto un ripensamento, ed io non lo cercherò, né gli chiederò perché la scorsa settimana mi ha baciato e detto quanto io lo prenda da mesi.
Chiedo scusa se mi sono dilungata, il motivo per cui Vi scrivo è confrontarmi con Voi sul perché una persona dovrebbe tanto desiderarti solo quando ti vede e cedere all'impulso di stringerti e di confidarsi, pur essendo un uomo molto controllato nei gesti e nelle parole, per poi sparire, dopo che ci conosciamo e parliamo a lungo di tutto da un anno.
Tempo fa gli ho spiegato che non cerco che una conoscenza, poi le cose verranno spontaneamente, nessuno gli chiede di stravolgere la sua vita o la mia, solo scoprire come sarebbe, perché siamo tanto complici mentalmente e fisicamente.
Vi ringrazio.
Cordiali saluti.
Vi scrivo perché vorrei potessimo confrontarci sul rapporto che ho con un uomo da circa un anno. In realtà c'è stato molto poco tra noi due. Io ho 34 anni, lui 30, ci siam conosciuti in treno, ci siam guardati per settimane, cercati tra la folla ed un giorno finalmente ci siam parlati. Attualmente sono single, lo ero anche quando l'ho conosciuto, mentre lui dal primo istante ha detto di essere fidanzato. Mi piace moltissimo fisicamente ed anche il modo che ha di parlare e di raccontarsi, ma tra noi ci sono stati solo lunghi baci ed abbracci, non siamo mai usciti insieme. Ci siam visti per dei caffè al mattino, tutto qui.
Lui non se la sente di tradire la fidanzata, malgrado dica che la loro è una relazione molto apatica, pur essendo entrambi giovanissimi, ed io non sono il tipo di donna che cerchi a tutti i costi di tentare un uomo.
Nel frattempo ho chiuso da poco una storia con un uomo (che non ho tradito, perché non incontravo più quello di cui vi racconto) che mi ha molto ferito. Ora voglio cercare la mia serenità, non ho fretta di avere un uomo, né un compagno, o uno pseudo-amico...
Il punto è che lui è l'unico grazie al quale io non pensi al mio ex, non pensi a nulla. Vorrei poterlo conoscere.
Dopo mesi di esitazioni da parte sua e di lontananza, la scorsa settimana ci siam rivisti casualmente in treno, mi ha baciato, ho ricambiato, siamo entrambi molto attratti fisicamente, quanto mentalmente, e, questa volta, lui mi ha chiesto di non fermarci, di conoscerci, ho detto di sì. Ma, dopo esserci salutati, è sparito, è passata una settimana, mai una parola. Nessuno dei due ha cercato l'altro, non intendo rincorrerlo, mi fa stare bene pensare che, se mi cerca, valuterò, se no sto bene da sola.
Mi ha scritto solo la sera del bacio, per inoltrarmi una vecchia mail, una sorta di provocazione, sul fatto che tempo fa mi ero confusa sul luogo di lavoro, ma nulla di più, nemmeno una parola sulla nostra mattinata, solo una vecchia mail inoltrata. Ho risposto che avevo confuso il nome del posto, e gli ho sinteticamente chiesto come fosse stato rivederci. Non ha risposto. Nemmeno una sintetica educata risposta. Ha di nuovo avuto un ripensamento, ed io non lo cercherò, né gli chiederò perché la scorsa settimana mi ha baciato e detto quanto io lo prenda da mesi.
Chiedo scusa se mi sono dilungata, il motivo per cui Vi scrivo è confrontarmi con Voi sul perché una persona dovrebbe tanto desiderarti solo quando ti vede e cedere all'impulso di stringerti e di confidarsi, pur essendo un uomo molto controllato nei gesti e nelle parole, per poi sparire, dopo che ci conosciamo e parliamo a lungo di tutto da un anno.
Tempo fa gli ho spiegato che non cerco che una conoscenza, poi le cose verranno spontaneamente, nessuno gli chiede di stravolgere la sua vita o la mia, solo scoprire come sarebbe, perché siamo tanto complici mentalmente e fisicamente.
Vi ringrazio.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
se non ho capito male lei vorrebbe capire il comportamento contradditorio del ragazzo?
A tal proposito si possono fare alcune ipotesi.
Il comportamento contraddittorio (mostrare interesse e poi indifferenza) potrebbe nascere da un conflitto interiore tra attrazione e paura.
Potrebbe, ma sono solo ipotesi, essere presente in lui da un lato il desiderio di conoscerla e dall'altro la paura che comporta la sua conoscenza.
Paura per cosa? Darsi la possibilità di conoscerla meglio vorrebbe dire aprire la possibilità (seppure ancora molto lontana) di terminare l'altra relazione e questo potrebbe mettergli paura.
Oppure è possibile che stia evitando i sensi di colpa che comporterebbe una relazione "extra-coniugale".
O ancora è possibile che abbia paura di perdere la sua compagna.
Sono molte le ipotesi che si possono fare.
Cordiali saluti.
se non ho capito male lei vorrebbe capire il comportamento contradditorio del ragazzo?
A tal proposito si possono fare alcune ipotesi.
Il comportamento contraddittorio (mostrare interesse e poi indifferenza) potrebbe nascere da un conflitto interiore tra attrazione e paura.
Potrebbe, ma sono solo ipotesi, essere presente in lui da un lato il desiderio di conoscerla e dall'altro la paura che comporta la sua conoscenza.
Paura per cosa? Darsi la possibilità di conoscerla meglio vorrebbe dire aprire la possibilità (seppure ancora molto lontana) di terminare l'altra relazione e questo potrebbe mettergli paura.
Oppure è possibile che stia evitando i sensi di colpa che comporterebbe una relazione "extra-coniugale".
O ancora è possibile che abbia paura di perdere la sua compagna.
Sono molte le ipotesi che si possono fare.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Sara Siniscalchi
Psicologa e Psicoterapeuta
http://www.gioiosamente.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottoressa, grazie per aver risposto. Leggendo i suoi quesiti quali interpretazioni del mio consulto, mi accorgo che sono possibili risposte che ho considerato io per prima, quindi perché scrivere qui? Perché davvero mi riesce incomprensibile capire come sia possibile che un uomo che ti parla di sè per settimane, mesi, che è visibilmente attratto da me non solo fisicamente, quello sarebbe relativo, ma anche caratterialmente, istintivamente, poi però sparisca ogni volta, persino questa volta in cui ha detto, senz'alcuna sollecitazione da parte mia, di non volersi fermare. Nemmeno un cenno? Nemmeno un chiarimento, Lei cosa ne pensa?
Siamo adulti.
Sia chiaro, io non trovo irrilevante che sia impegnato, ci tengo a dirlo, a non sottintenderlo qui, ma è talmente raro conoscere qualcuno che ti apprezzi per tanti lati, non solo quello fisico, qualcuno che mi prenda davvero. Nella storia che ho concluso settimane fa, e da cui sto cercando di imparare, il mio ex mi svalutava fisicamente e caratterialmente, l'ho compreso e sto lavorando per non ricaderci più.
Io mi chiedo come mai nemmeno una spiegazione, certo non sono una ragazzina, mi rendo conto che verba volant e che magari non è così preso da me, tanto da almeno cercare l'occasione per vedermi, passare del tempo con me, scoprire come sono, come sarebbe. Non credo ciecamente alla cosa che il loro rapporto è piatto e triste, non ci credo affatto, non è nemmeno sposato, ha appena trent'anni, da come ne parla sembra una condanna, ma non è uno stupido, si sarebbe affrancato dalla cosa se davvero fosse così.
Insomma mi riesce difficile capire che quel giorno ha fatto ed ha detto, ma non resta nulla, non farà un passo verso di me.
E nemmeno io verso di lui. Ho capito che l'amore, o meglio i rapporti, non sono fatti di sforzi per conquistare, meritare, mantenere, ma di persone che si vogliono reciprocamente.
Oltre a questo, posso chiederLe l'impressione che queste mie parole rilasciano di me, secondo Lei?
Grazie ancora.
Siamo adulti.
Sia chiaro, io non trovo irrilevante che sia impegnato, ci tengo a dirlo, a non sottintenderlo qui, ma è talmente raro conoscere qualcuno che ti apprezzi per tanti lati, non solo quello fisico, qualcuno che mi prenda davvero. Nella storia che ho concluso settimane fa, e da cui sto cercando di imparare, il mio ex mi svalutava fisicamente e caratterialmente, l'ho compreso e sto lavorando per non ricaderci più.
Io mi chiedo come mai nemmeno una spiegazione, certo non sono una ragazzina, mi rendo conto che verba volant e che magari non è così preso da me, tanto da almeno cercare l'occasione per vedermi, passare del tempo con me, scoprire come sono, come sarebbe. Non credo ciecamente alla cosa che il loro rapporto è piatto e triste, non ci credo affatto, non è nemmeno sposato, ha appena trent'anni, da come ne parla sembra una condanna, ma non è uno stupido, si sarebbe affrancato dalla cosa se davvero fosse così.
Insomma mi riesce difficile capire che quel giorno ha fatto ed ha detto, ma non resta nulla, non farà un passo verso di me.
E nemmeno io verso di lui. Ho capito che l'amore, o meglio i rapporti, non sono fatti di sforzi per conquistare, meritare, mantenere, ma di persone che si vogliono reciprocamente.
Oltre a questo, posso chiederLe l'impressione che queste mie parole rilasciano di me, secondo Lei?
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
Mi colpisce la sua idea della relazione che non tiene conto ANCHE degli sforzi per conquistare, meritare, mantenere, come se il volersi reciprocamente escludesse tutto il resto. In base a quali esperienze di vita, si è' fatta questa opinione? Come mai, secondo lei, un rapporto dovrebbe prescindere da un impegno, uno spirito di iniziativa, anche di lotta per la conquista e la costruzione di una relazione ? Aggiungo, persino di rischio, se vuole calcolato, che l'esposizione all'altro può comportare?
Cordialmente
Dott.ssa E.Scolamacchia
Mi colpisce la sua idea della relazione che non tiene conto ANCHE degli sforzi per conquistare, meritare, mantenere, come se il volersi reciprocamente escludesse tutto il resto. In base a quali esperienze di vita, si è' fatta questa opinione? Come mai, secondo lei, un rapporto dovrebbe prescindere da un impegno, uno spirito di iniziativa, anche di lotta per la conquista e la costruzione di una relazione ? Aggiungo, persino di rischio, se vuole calcolato, che l'esposizione all'altro può comportare?
Cordialmente
Dott.ssa E.Scolamacchia
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#4]
Ex utente
Gentile Dottoressa Scolamacchia, mi sono espressa male o, meglio, ho estremizzato, ma mi rendo conto che, non conoscendomi ed attenendosi giustamente solo a questo consulto, è sembrato tutt'altro da come sono e da quello che intendevo. Cerco di spiegarmi: ho chiuso una storia con un uomo che davvero ho amato, purtroppo non avevo capito che non era sincero, mi manipolava, forte delle mie insicurezze, io mi agitavo per tenere vivo il nostro amore (non avevo capito nemmeno che non mi amava), lottavo, cercavo di essere ogni giorno dolce, premurosa, appassionata (cosa che sono, ma avrei dovuto capire a chi davo tutto ciò), mentre lui in realtà stava con tante altre donne, quindi nemmeno mi considerava la sua compagna, non era influente quanto cercassi di far funzionare il nostro rapporto, tanto lui mi cercava se ne aveva voglia, a prescindere insomma. Per questo ora ho estremizzato, intendevo che se due persone si vogliono, nutrono un rapporto reciprocamente, cercano di farlo funzionare da entrambe le parti. Spero di essere stata più chiara ora, mi scuso se mi sono espressa male, in realtà.
Per quanto riguarda il lottare per conquistare, diciamo che i primi mesi ho fatto capire all'uomo, di cui Vi chiedo, che volevo conoscerlo, capirlo, farmi conoscere, mostrargli come sono ed anche stare bene insieme, ma non ha funzionato, come vedete non ha voluto. Quindi ora non trovo sia giusto per me stessa cercarlo ancora, non servirebbe, non sarebbe nemmeno dignitoso a questo punto. In passato a volte ha persino ignorato le mie mail, adducendo sempre come motivo la sua incertezza, essendo fidanzato.
Io mi espongo con chi m'interessa, con chi mi appassiona, forte del fatto che mi ritengo onesta e sincera, con lui l'ho fatto, col mio ex ancora di più, ma voglio starci più attenta, non mi sono protetta abbastanza.
Grazie anche a Lei per aver risposto.
Per quanto riguarda il lottare per conquistare, diciamo che i primi mesi ho fatto capire all'uomo, di cui Vi chiedo, che volevo conoscerlo, capirlo, farmi conoscere, mostrargli come sono ed anche stare bene insieme, ma non ha funzionato, come vedete non ha voluto. Quindi ora non trovo sia giusto per me stessa cercarlo ancora, non servirebbe, non sarebbe nemmeno dignitoso a questo punto. In passato a volte ha persino ignorato le mie mail, adducendo sempre come motivo la sua incertezza, essendo fidanzato.
Io mi espongo con chi m'interessa, con chi mi appassiona, forte del fatto che mi ritengo onesta e sincera, con lui l'ho fatto, col mio ex ancora di più, ma voglio starci più attenta, non mi sono protetta abbastanza.
Grazie anche a Lei per aver risposto.
[#5]
Ora mi è' molto più chiaro! Sembrerebbe, quindi, che il suo "estremizzare" in questo momento sia scaturito da una delusione per essersi esposta prima in modo non protettivo. Comprendo, allora, la sua cautela, ma anche la profonda amarezza che c'è' dietro. Dare tanto di se' invano, come sembra essere stato il suo caso, lascia una sensazione di scoraggiamento e di tentato ritiro dalle relazioni. Concordo con lei che "rincorrere" un uomo che appare indeciso ed ambivalente può essere una strategia che non funziona e, come dice lei, poco dignitosa e non rispettosa di se'. Tentare di capire le motivazioni che lo hanno spinto a farsi avanti e poi a battere in ritirata può aggiungere qualcosa al quadro della situazione, ma sarebbe preferibile, invece, che lei focalizzasse l'attenzione su di se', su quello che sta provando, su quello che desidera e sul come ottenerlo, piuttosto che centrarsi su un lui che, a quanto pare, non la merita. Come a dire, cominciare a mettere se stessa al primo posto e lasciare il lui sullo sfondo. Ha già intrapreso un percorso di auto conoscenza e di valorizzazione delle sue capacità' e potenzialità? Da quello che scrive e da come lo fa, sembra avere risorse introspettive piuttosto elevate.
[#6]
Ex utente
Dottoressa Scolamacchia, intanto grazie di aver accolto il mio chiarimento su cosa intendevo e di aver percepito l'amarezza che c'è ancora, ma, in compenso, adesso non mi affliggo più coi dubbi su cosa potrei fare per meritare l'uomo che desidero. Metterlo sullo sfondo mi riesce un po' più difficile, perché sento il bisogno di essere amata, abbracciata, avere una storia fatta di quotidianità, per la mia età è normale, penso.
Un percorso di autoconoscenza ed anche di ricerca di un benessere personale sì, mi sono resa conto della necessità di conoscere sé stessi, e sto cercando di intraprenderlo, mi sono anche confrontata due volte con uno psicoterapeuta della mia città, ho molta fiducia nella Sua professione.
Cosa desidero io adesso? Stare serena da sola. Solo che l'uomo che appunto ho baciato giorni fa mi aveva colpito da vari punti di vista e l'altro giorno sarà stato l'avermi vista indifferente a spingerlo verso di me, non so. Ancor più che i suoi gesti, mi avevano incoraggiato le parole, il voler continuare questa volta, ma, peggio del solito, è sparito.
A questo punto come ottenere un riavvicinamento? In nessun modo, secondo me. Se vuole, sa bene che io ho voglia di vederlo. Insomma, se lo rincontrerò ancora casualmente, non dirò nulla, non polemizzerò e se lui cercherà una mia reazione mi sforzerò di non rispondere alle sue provocazioni. A che servirebbe?
Un'ultima cosa, se posso, Dottoressa, grazie davvero per le "risorse introspettive piuttosto elevate", posso comunque chiederLe cosa intende in particolare Lei?
Un percorso di autoconoscenza ed anche di ricerca di un benessere personale sì, mi sono resa conto della necessità di conoscere sé stessi, e sto cercando di intraprenderlo, mi sono anche confrontata due volte con uno psicoterapeuta della mia città, ho molta fiducia nella Sua professione.
Cosa desidero io adesso? Stare serena da sola. Solo che l'uomo che appunto ho baciato giorni fa mi aveva colpito da vari punti di vista e l'altro giorno sarà stato l'avermi vista indifferente a spingerlo verso di me, non so. Ancor più che i suoi gesti, mi avevano incoraggiato le parole, il voler continuare questa volta, ma, peggio del solito, è sparito.
A questo punto come ottenere un riavvicinamento? In nessun modo, secondo me. Se vuole, sa bene che io ho voglia di vederlo. Insomma, se lo rincontrerò ancora casualmente, non dirò nulla, non polemizzerò e se lui cercherà una mia reazione mi sforzerò di non rispondere alle sue provocazioni. A che servirebbe?
Un'ultima cosa, se posso, Dottoressa, grazie davvero per le "risorse introspettive piuttosto elevate", posso comunque chiederLe cosa intende in particolare Lei?
[#7]
Percepisco, dal modo di scrivere, particolarmente curato, e dal contenuto del suo post, che lei sia una persona che sa andare in profondità' e non si ferma alla superficie, mostrando capacità di guardarsi dentro, curiosità intellettuale, motivazione a voler comprendere il funzionamento mentale a partire dai comportamenti che le persone mettono in atto. Questi sono tutti aspetti introspettivi che facilitano il contatto con se stessi e l'attribuzione di significato agli eventi di vita e che predispongono a un percorso interiore di conoscenza. Percorso che, nel suo caso, potrebbe condurla a un ampliamento di opzioni e di punti di vista nell'ambito di un confronto relazionale significativo. Confronto che il setting terapeutico offre, certamente. Individuale o di gruppo. O entrambi. Diceva Eric Berne, padre dell'Analisi Transazionale, che non occorre essere malati per voler guarire. In altri termini, si tende a vedere la psicoterapia solo in relazione a una malattia psichica piuttosto che considerarla come uno dei tanti strumenti metodologici che promuovono l'arricchimento e l'ampliamento di opzioni e, con queste, il potenziamento delle proprie capacita' di coping.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
[#8]
Gentile Utente,
secondo lei che correlazione esiste tra la fine del suo rapporto di coppia così tormentato e l'investimento emozionale che è avvenuto nei confronti di quest'uomo conosciuto sul treno?
Sono correlate le due relazioni?
secondo lei che correlazione esiste tra la fine del suo rapporto di coppia così tormentato e l'investimento emozionale che è avvenuto nei confronti di quest'uomo conosciuto sul treno?
Sono correlate le due relazioni?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Ex utente
Gentilissima Dott.ssa Scolamacchia, grazie della Sua opinione su quanto traspare di me in questo consulto.
Intanto, sono d'accordo con Eric Berne, è proprio questo il motivo per cui sono stata da un terapeuta specializzato in psicoterapia della Gestalt, scelto dopo alcune ricerche, per qualche seduta e non escludo di confrontarmi ancora con lui. Ci sono andata a causa delle dolorose difficoltà col mio ex, che ha avuto una pessima influenza su di me, esasperando insicurezze che ovviamente avevo già.
Tuttavia, Le assicuro con sincerità, che, senza di lui, il mio lato troppo autogiudicante si sta calmando, io non sto male con me stessa, dentro di me sento cose belle.
Inoltre, relazionandomi con l'uomo di cui chiedo un'opinione in questo consulto, ho notato che non solo sto imparando a non star male se una relazione non funziona, ma sono anche me stessa, non mi agito, non mi colpevolizzo, insomma non sono la stessa donna che ha subìto per alcuni anni umiliazioni ed offese dal suo ex, pensando che il mio amore bastasse a continuare, pur di non perdere del tutto quest'uomo egoista ed egocentrico che sta con tante donne.
Speriamo vada meglio, ovviamente dubito che l'uomo del treno si faccia vivo, non era lui quello con cui stare semplicemente bene, mi sa. Ma mi capita di pensarci e di chiedermi come faccia a rinunciare.
Dottoressa, La ringrazio davvero per la stima che mi ha mostrato attraverso quest'approccio online, tra l'altro La leggo spesso, grazie molte!
Un caro saluto!
Gentile Dott.ssa Randone, rispondo alla Sua domanda con sincerità.
Raramente mi capita di sentirmi attratta fisicamente ed insieme mentalmente da un uomo e che lui comprenda che ho tanti lati, alcuni dei quali opposti, che convivono in me spontaneamente. L'uomo del treno è stato l'unico che non mi abbia fatto pensare al mio ex che ho amato davvero, nonostante il trattamento assurdo che mi ha sempre riservato.
Non mi sento di dire che c'è una correlazione tra la sofferenza col mio ex e la conoscenza con questa persona. L'unica relazione è quella che ho cercato di comunicare alla Dott.ssa Scolamacchia, "estremizzando". Io non sono più disposta a rincorrere un uomo o a far di tutto per avere la possibilità di mostrargli quante cose belle vorrei e potrei dargli.
Farò bene, farò male, ma, se cerco un dialogo ed anche una complicità emozionale ed appassionata con lui e non sono ricambiata se non per qualche ora, perché poi dopo ci ripensa e non lo dice nemmeno, allora non ho altro da dirgli.
Ho 34 anni, ci siam baciati, ha espresso il desiderio di continuare a conoscerci questa volta, dopo mesi che va sempre allo stesso modo, ci baciamo, mi stringe, poi sparisce. Può aver cambiato intenzioni, malgrado io pensi prima di parlare, lui non so, ma sparire è davvero un gesto povero, soprattutto se sa già che non sono il tipo di donna che esploda, rivendichi o esiga.
Ho già mostrato a lui, quanto al mio ex, che sono una donna onesta e trasparente, che sta attenta a non far del male all'altro. Avrebbe potuto informarmi che nemmeno questa volta ci sarebbe stato nulla, che vedermi lo ha infiammato e non vedermi l'ha raffreddato, invece è passata una settimana senza dir nulla, perché, se anche la mia mail di risposta non gli fosse arrivata, un uomo interessato ti cerca di nuovo.
Intanto io cerco di stare in pace con me stessa, si vedrà, magari incontrerò, senza alcuna fretta da parte mia, un uomo che mi prenda in tanti sensi e che però mi apprezzi.
Grazie anche a Lei di aver risposto!!
Intanto, sono d'accordo con Eric Berne, è proprio questo il motivo per cui sono stata da un terapeuta specializzato in psicoterapia della Gestalt, scelto dopo alcune ricerche, per qualche seduta e non escludo di confrontarmi ancora con lui. Ci sono andata a causa delle dolorose difficoltà col mio ex, che ha avuto una pessima influenza su di me, esasperando insicurezze che ovviamente avevo già.
Tuttavia, Le assicuro con sincerità, che, senza di lui, il mio lato troppo autogiudicante si sta calmando, io non sto male con me stessa, dentro di me sento cose belle.
Inoltre, relazionandomi con l'uomo di cui chiedo un'opinione in questo consulto, ho notato che non solo sto imparando a non star male se una relazione non funziona, ma sono anche me stessa, non mi agito, non mi colpevolizzo, insomma non sono la stessa donna che ha subìto per alcuni anni umiliazioni ed offese dal suo ex, pensando che il mio amore bastasse a continuare, pur di non perdere del tutto quest'uomo egoista ed egocentrico che sta con tante donne.
Speriamo vada meglio, ovviamente dubito che l'uomo del treno si faccia vivo, non era lui quello con cui stare semplicemente bene, mi sa. Ma mi capita di pensarci e di chiedermi come faccia a rinunciare.
Dottoressa, La ringrazio davvero per la stima che mi ha mostrato attraverso quest'approccio online, tra l'altro La leggo spesso, grazie molte!
Un caro saluto!
Gentile Dott.ssa Randone, rispondo alla Sua domanda con sincerità.
Raramente mi capita di sentirmi attratta fisicamente ed insieme mentalmente da un uomo e che lui comprenda che ho tanti lati, alcuni dei quali opposti, che convivono in me spontaneamente. L'uomo del treno è stato l'unico che non mi abbia fatto pensare al mio ex che ho amato davvero, nonostante il trattamento assurdo che mi ha sempre riservato.
Non mi sento di dire che c'è una correlazione tra la sofferenza col mio ex e la conoscenza con questa persona. L'unica relazione è quella che ho cercato di comunicare alla Dott.ssa Scolamacchia, "estremizzando". Io non sono più disposta a rincorrere un uomo o a far di tutto per avere la possibilità di mostrargli quante cose belle vorrei e potrei dargli.
Farò bene, farò male, ma, se cerco un dialogo ed anche una complicità emozionale ed appassionata con lui e non sono ricambiata se non per qualche ora, perché poi dopo ci ripensa e non lo dice nemmeno, allora non ho altro da dirgli.
Ho 34 anni, ci siam baciati, ha espresso il desiderio di continuare a conoscerci questa volta, dopo mesi che va sempre allo stesso modo, ci baciamo, mi stringe, poi sparisce. Può aver cambiato intenzioni, malgrado io pensi prima di parlare, lui non so, ma sparire è davvero un gesto povero, soprattutto se sa già che non sono il tipo di donna che esploda, rivendichi o esiga.
Ho già mostrato a lui, quanto al mio ex, che sono una donna onesta e trasparente, che sta attenta a non far del male all'altro. Avrebbe potuto informarmi che nemmeno questa volta ci sarebbe stato nulla, che vedermi lo ha infiammato e non vedermi l'ha raffreddato, invece è passata una settimana senza dir nulla, perché, se anche la mia mail di risposta non gli fosse arrivata, un uomo interessato ti cerca di nuovo.
Intanto io cerco di stare in pace con me stessa, si vedrà, magari incontrerò, senza alcuna fretta da parte mia, un uomo che mi prenda in tanti sensi e che però mi apprezzi.
Grazie anche a Lei di aver risposto!!
[#10]
Se parliamo di lei, e se lei ha già deciso di stare in pace con se stessa e aspettare, mi pare che non ci sarebbe motivo da parte nostra di convincerla dell'opportunità contraria o di rassicurarla. È una scelta buona quanto un'altra, se fatta con convinzione.
Se invece parliamo di lui e ci chiediamo cosa possa averlo spinto ad avvicinarsi per poi sparire, le hanno già risposto le colleghe: il comportamento contraddittorio può esprimere emozioni contrastanti. Il fatto che si tratti di un uomo già impegnato, inoltre, dovrebbe bastare a evitare di addentrarsi in spiegazioni troppo complicate.
Esiste poi un concetto anglosassone, quello di flirt, poco usato qui da noi. Si può avere la tendenza a credere che quando sembra che una persona ci stia facendo delle avance, è perché dev'essere proprio così. In altre culture invece non è così scontato e si ammette che flirtare in modo controllato e limitato (cioè fingere di sedurre qualcuno) sia lecito e concesso anche alle persone già impegnate. Quell'uomo potrebbe aver agito in base a un atteggiamento di questo tipo, soddisfacendo più una civetteria che un bisogno di relazione alternativa.
Invece forse lei sente di aver bisogno di una relazione, ma si sta raccontando che non occorre aver fretta. E anche questa potrebbe essere una contraddizione.
Se invece parliamo di lui e ci chiediamo cosa possa averlo spinto ad avvicinarsi per poi sparire, le hanno già risposto le colleghe: il comportamento contraddittorio può esprimere emozioni contrastanti. Il fatto che si tratti di un uomo già impegnato, inoltre, dovrebbe bastare a evitare di addentrarsi in spiegazioni troppo complicate.
Esiste poi un concetto anglosassone, quello di flirt, poco usato qui da noi. Si può avere la tendenza a credere che quando sembra che una persona ci stia facendo delle avance, è perché dev'essere proprio così. In altre culture invece non è così scontato e si ammette che flirtare in modo controllato e limitato (cioè fingere di sedurre qualcuno) sia lecito e concesso anche alle persone già impegnate. Quell'uomo potrebbe aver agito in base a un atteggiamento di questo tipo, soddisfacendo più una civetteria che un bisogno di relazione alternativa.
Invece forse lei sente di aver bisogno di una relazione, ma si sta raccontando che non occorre aver fretta. E anche questa potrebbe essere una contraddizione.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#11]
Ex utente
Gentile Dott. Santonocito, il concetto di flirt mi è chiaro, non l'ho associato a questa vicenda perché ho un dialogo con quest'uomo da oltre un anno, ci siam confrontati, raccontati, presi mentalmente ed emozionalmente prim'ancora che fisicamente, nei limiti della cosa, come avrà letto.
Se anche ipotizzassimo che per lui è solo un flirt, uno svago dalla routine che vive con la sua fidanzata, aspetto questo che non mi riguarda, bastava dirlo, senza sparire, senza dire cose che non intendeva realizzare. Sono sincera, in passato ho commesso l'errore di pensare e sentire che, se due persone hanno una profonda affinità fisica, necessariamente sono l'uno innamorato dell'altra, ma sarà anche dovuto al fatto che io raramente mi innamoro e rarissimamente approfondisco una conoscenza sul piano fisico, pur vivendo l'amore con profondo calore e complicità.
Insomma io ho cercato questo confronto online, perché ho sentito in lui le stesse cose ed ora non mi spiego il perché sia finita prim'ancora di iniziare. Di certo non cercavo un fidanzato in un uomo che lo è già, nemmeno un amante in realtà, non cercavo nulla, ho chiuso una storia da poco. Ma quest'uomo mi ha coinvolto realmente e mi son detta che potevo scoprire come sarebbe andata.
Dottore, il bisogno di sentirmi amata, protetta, di trovare un uomo a casa che mi stringa quando torno dal lavoro, che mi parli, rida e giochi con me c'è, ma adesso è più forte la voglia di non farmi del male, se comunque quest'uomo non ce l'ho.
Grazie di aver risposto, e della sua vena professionalmente quasi provocatoria, spero di aver scelto le parole giuste, grazie!
Se anche ipotizzassimo che per lui è solo un flirt, uno svago dalla routine che vive con la sua fidanzata, aspetto questo che non mi riguarda, bastava dirlo, senza sparire, senza dire cose che non intendeva realizzare. Sono sincera, in passato ho commesso l'errore di pensare e sentire che, se due persone hanno una profonda affinità fisica, necessariamente sono l'uno innamorato dell'altra, ma sarà anche dovuto al fatto che io raramente mi innamoro e rarissimamente approfondisco una conoscenza sul piano fisico, pur vivendo l'amore con profondo calore e complicità.
Insomma io ho cercato questo confronto online, perché ho sentito in lui le stesse cose ed ora non mi spiego il perché sia finita prim'ancora di iniziare. Di certo non cercavo un fidanzato in un uomo che lo è già, nemmeno un amante in realtà, non cercavo nulla, ho chiuso una storia da poco. Ma quest'uomo mi ha coinvolto realmente e mi son detta che potevo scoprire come sarebbe andata.
Dottore, il bisogno di sentirmi amata, protetta, di trovare un uomo a casa che mi stringa quando torno dal lavoro, che mi parli, rida e giochi con me c'è, ma adesso è più forte la voglia di non farmi del male, se comunque quest'uomo non ce l'ho.
Grazie di aver risposto, e della sua vena professionalmente quasi provocatoria, spero di aver scelto le parole giuste, grazie!
[#12]
Gentile utente,
è plausibile che un uomo fidanzato abbia delle remore nei confronti di possibili nuove relazioni; d'altra parte parliamo anche con i gesti per cui il comportamento di quest'uomo ha un significato. Presumo che prima o poi interverranno dei chiarimenti.
Ha mai pensato di parlare con uno psicoterapeuta delle storie sentimentali che finora l'hanno coinvolta?
è plausibile che un uomo fidanzato abbia delle remore nei confronti di possibili nuove relazioni; d'altra parte parliamo anche con i gesti per cui il comportamento di quest'uomo ha un significato. Presumo che prima o poi interverranno dei chiarimenti.
Ha mai pensato di parlare con uno psicoterapeuta delle storie sentimentali che finora l'hanno coinvolta?
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#13]
Ex utente
Dottoressa Sciubba, buonasera. Ho incontrato uno psicoterapeura della Gestalt, per qualche seduta, ci siam confrontati su alcune dinamiche che facevano sì che io comprendessi cosa c'era che non andava col mio ex,ma non riuscissi comunque a chiudere. Intanto mi sono decisa, anche perché il trattamento che lui mi riservava peggiorava ogni volta.
I gesti di cui parla, relativamente all'uomo con cui non è fondamentalmente iniziato nulla di approfondito, sono quelli volti a sparire? E' possibile se dovessimo rincontrarci per caso che lui cercherà di commentare la cosa, ma non ne vedo il motivo, non dobbiam per forza parlare solo perché ci si incontra al mattino. Invece lui spesso cerca di sollevare l'argomento, pur non cercandomi quando non mi vede. Non serve a nulla secondo me.
La ringrazio!
Cordiali saluti.
I gesti di cui parla, relativamente all'uomo con cui non è fondamentalmente iniziato nulla di approfondito, sono quelli volti a sparire? E' possibile se dovessimo rincontrarci per caso che lui cercherà di commentare la cosa, ma non ne vedo il motivo, non dobbiam per forza parlare solo perché ci si incontra al mattino. Invece lui spesso cerca di sollevare l'argomento, pur non cercandomi quando non mi vede. Non serve a nulla secondo me.
La ringrazio!
Cordiali saluti.
[#14]
Mi fa piacere che apprezzi la mia vena provocatoria. E le parole che ha scelto sono assolutamente appropriate e chiare.
>>> ho cercato questo confronto online, perché ho sentito in lui le stesse cose ed ora non mi spiego il perché sia finita prima ancora di iniziare
>>>
Non c'è bisogno di cercare troppo lontano, le abbiamo già spiegato quali possono essere state le motivazioni principali. Sono abbastanza semplici.
>>> Di certo non cercavo un fidanzato in un uomo che lo è già, nemmeno un amante in realtà, non cercavo nulla, ho chiuso una storia da poco. Ma quest'uomo mi ha coinvolto realmente e mi son detta che potevo scoprire come sarebbe andata
>>>
Certo, le storie d'amore iniziano sempre per gioco, senza impegno.
Quello che forse a lei è mancato, però, è il seguito, quello in cui dal gioco si passa ai sentimenti.
Ecco perché è in cerca di spiegazioni. Solo che nessuna spiegazione può mai sostituire una sensazione che ci è venuta a mancare.
>>> il bisogno di sentirmi amata, protetta, di trovare un uomo a casa che mi stringa quando torno dal lavoro, che mi parli, rida e giochi con me c'è, ma adesso è più forte la voglia di non farmi del male, se comunque quest'uomo non ce l'ho.
>>>
Benissimo, allora abbracci la sua scelta fino in fondo e se ne faccia una ragione.
>>> ho cercato questo confronto online, perché ho sentito in lui le stesse cose ed ora non mi spiego il perché sia finita prima ancora di iniziare
>>>
Non c'è bisogno di cercare troppo lontano, le abbiamo già spiegato quali possono essere state le motivazioni principali. Sono abbastanza semplici.
>>> Di certo non cercavo un fidanzato in un uomo che lo è già, nemmeno un amante in realtà, non cercavo nulla, ho chiuso una storia da poco. Ma quest'uomo mi ha coinvolto realmente e mi son detta che potevo scoprire come sarebbe andata
>>>
Certo, le storie d'amore iniziano sempre per gioco, senza impegno.
Quello che forse a lei è mancato, però, è il seguito, quello in cui dal gioco si passa ai sentimenti.
Ecco perché è in cerca di spiegazioni. Solo che nessuna spiegazione può mai sostituire una sensazione che ci è venuta a mancare.
>>> il bisogno di sentirmi amata, protetta, di trovare un uomo a casa che mi stringa quando torno dal lavoro, che mi parli, rida e giochi con me c'è, ma adesso è più forte la voglia di non farmi del male, se comunque quest'uomo non ce l'ho.
>>>
Benissimo, allora abbracci la sua scelta fino in fondo e se ne faccia una ragione.
[#15]
Ex utente
Vede, Dottore, farsene una ragione per me è più difficile che comprendere una ragione, nel senso che in genere sono abbastanza intuitiva da capire alcune dinamiche che non mi sono spiegate, parlo delle relazioni in generale, però poi ho difficoltà a fare il passo successivo, ossia realizzare cosa fare. Non mi fido fino in fondo del mio giudizio, come è emerso in una seduta fatta tempo fa col Suo collega.
Anche su questo sto lavorando, direi che è chiaro com'è andata e non serve poi a tanto chiedersi il perché non si sia fatto vivo, malgrado avessimo trascorso delle mattinate decisamente coinvolgenti.
Posso permettermi di chiederLe un'opinione prima di salutarci?
Qualora lo incontri casualmente e lui solleciti come altre volte una sorta di chiarimento che non mi serve se avviene solo perché siamo l'uno davanti all'altro, e non perché alla sua età ha preso l'iniziativa di cercarmi anche solo per far chiarezza e basta, io vorrei semplicemente dire quanto sto spiegando a Lei, ossia che non voglio parlarne solo perché mi ha incontrato in treno. Tuttavia, sono sincera con Lei, un po' penserei che essere drastica potrebbe significare allontanarlo definitivamente. In che modo scegliere l'atteggiamento da avere in quel caso? La ringrazio ancora di tutto.
Anche su questo sto lavorando, direi che è chiaro com'è andata e non serve poi a tanto chiedersi il perché non si sia fatto vivo, malgrado avessimo trascorso delle mattinate decisamente coinvolgenti.
Posso permettermi di chiederLe un'opinione prima di salutarci?
Qualora lo incontri casualmente e lui solleciti come altre volte una sorta di chiarimento che non mi serve se avviene solo perché siamo l'uno davanti all'altro, e non perché alla sua età ha preso l'iniziativa di cercarmi anche solo per far chiarezza e basta, io vorrei semplicemente dire quanto sto spiegando a Lei, ossia che non voglio parlarne solo perché mi ha incontrato in treno. Tuttavia, sono sincera con Lei, un po' penserei che essere drastica potrebbe significare allontanarlo definitivamente. In che modo scegliere l'atteggiamento da avere in quel caso? La ringrazio ancora di tutto.
[#16]
Non ho detto che lei non è in grado di comprendere una ragione. Ho detto una cosa diversa, cioè che lei sta cercando spiegazioni (che però già ha) come surrogato di una sensazione che avrebbe voluto provare più a fondo e che invece le è mancata. Per questo ha difficoltà a farsene una ragione: perché sta cercando nel posto sbagliato. E' un autoinganno nel quale si cade di frequente.
Il suo essere rimasta così concentrata e preoccupata su questa conoscenza, che per portare a un semplice bacio ha richiesto un anno e con le complicazioni che ci ha enumerato, mi fa pensare che lei non disponga di tante altre opzioni, socialmente parlando.
Ecco, forse dovrebbe investire di più su se stessa e imparare ad aumentare il numero di occasioni nelle quali fare conoscenze casuali, "per gioco", che potrebbero (potrebbero) successivamente rivelarsi interessanti.
Se però è intenzionata davvero a lavorarci e ad aiutare il caso, una o due sedute potrebbero essere troppo poche per ottenere risultati concreti.
Sarebbe più importante questo che escogitare la risposta più adatta da dare a quell'uomo qualora si facesse di nuovo avanti.
Il suo essere rimasta così concentrata e preoccupata su questa conoscenza, che per portare a un semplice bacio ha richiesto un anno e con le complicazioni che ci ha enumerato, mi fa pensare che lei non disponga di tante altre opzioni, socialmente parlando.
Ecco, forse dovrebbe investire di più su se stessa e imparare ad aumentare il numero di occasioni nelle quali fare conoscenze casuali, "per gioco", che potrebbero (potrebbero) successivamente rivelarsi interessanti.
Se però è intenzionata davvero a lavorarci e ad aiutare il caso, una o due sedute potrebbero essere troppo poche per ottenere risultati concreti.
Sarebbe più importante questo che escogitare la risposta più adatta da dare a quell'uomo qualora si facesse di nuovo avanti.
[#18]
Ex utente
Dottor Santonocito, buonasera. Comprenderà che i limiti di un consulto online comprendono altrettanti limiti nel raccontare di sé.
Le opzioni sociali non mancano; più che le occasioni, mancano persone stimolanti con le quali relazionarsi, conoscersi prima di sbilanciarsi emotivamente e fisicamente. Nell'anno in cui ho incontrato questa persona gli episodi sono stati diversi, malgrado l'adolescenzialità della loro qualità, derivata dal suo non sbilanciarsi per vederci e dal mio non voler costituire una tangibile tentazione, perché non mi piacerebbe.
Intanto io, tra alti e bassi, e tra pause di diversi mesi, avevo ancora la storia col mio ex, che non ho mai tradito, semplicemente perché la mia natura non lo richiedeva...
In realtà non sono stata con nessun altro nemmeno durante i mesi in cui ci lasciavamo, non ne sentivo il bisogno, sapevo fprse che saremmo tornati insieme, ed ho sempre avuto rispetto per me stessa e per il mio amore da non poter avere rapporti con un potenziale altro uomo in quel periodo.
Ho incontrato uno psicoterapeuta occasionalmente, non perché pensassi che sarebbero bastate un paio di sedute per avere concreti risultati, ma perché volevo confrontarmi con un professionista abilitato alla psicoterapia, invece che, per farLe un esempio, con un prete.
Un po' mi spiace che io Le sia sembrata "concentrata e preoccupata" per quest'uomo, sicuramente ci penso e mi son fatta delle domande, motivo per il quale ho scritto qui, ma, mi creda, glielo dico con la stessa sincerità che avrei se fossi nel Suo studio, ho sofferto tanto per il mio ex, ho lottato, ho sperato, gli ho creduto, l'ho giustificato talmente tanto che adesso è possibile che ci resti un po' male per qualcun'altro, ma non sprecherei più energia e salute. Forse il mio modo di scrivere può aver dato un'impressione più intensa della cosa.
Ho imparato ad un prezzo molto alto e tuttora non riesco ad odiare il mio ex, perché dentro di me non ho questo moto.
Le chiedo scusa se mi sono dilungata, mi faceva piacere spiegarLe, visto che non mi sono riconosciuta nella Sua ultima risposta.
Un'ultima cosa, se dovessi incontrarlo in questo momento so solo che non m'importa nulla, può pensare ciò che vuole, ha fatto la sua scelta, ha avuto più occasioni.
Un famoso filosofo ha detto: "Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri.".
La ringrazio. Buona serata.
Dottoressa Sciubba, buonasera anche a Lei. Sì, effettivamente è addirittura meno comprensibile il perché abbia cercato di avermi più volte, del perché poi sia sempre sparito.
Ma chiederselo non cambia la situazione, è il caso di rendersene conto. Grazie ancora! Saluti!
Le opzioni sociali non mancano; più che le occasioni, mancano persone stimolanti con le quali relazionarsi, conoscersi prima di sbilanciarsi emotivamente e fisicamente. Nell'anno in cui ho incontrato questa persona gli episodi sono stati diversi, malgrado l'adolescenzialità della loro qualità, derivata dal suo non sbilanciarsi per vederci e dal mio non voler costituire una tangibile tentazione, perché non mi piacerebbe.
Intanto io, tra alti e bassi, e tra pause di diversi mesi, avevo ancora la storia col mio ex, che non ho mai tradito, semplicemente perché la mia natura non lo richiedeva...
In realtà non sono stata con nessun altro nemmeno durante i mesi in cui ci lasciavamo, non ne sentivo il bisogno, sapevo fprse che saremmo tornati insieme, ed ho sempre avuto rispetto per me stessa e per il mio amore da non poter avere rapporti con un potenziale altro uomo in quel periodo.
Ho incontrato uno psicoterapeuta occasionalmente, non perché pensassi che sarebbero bastate un paio di sedute per avere concreti risultati, ma perché volevo confrontarmi con un professionista abilitato alla psicoterapia, invece che, per farLe un esempio, con un prete.
Un po' mi spiace che io Le sia sembrata "concentrata e preoccupata" per quest'uomo, sicuramente ci penso e mi son fatta delle domande, motivo per il quale ho scritto qui, ma, mi creda, glielo dico con la stessa sincerità che avrei se fossi nel Suo studio, ho sofferto tanto per il mio ex, ho lottato, ho sperato, gli ho creduto, l'ho giustificato talmente tanto che adesso è possibile che ci resti un po' male per qualcun'altro, ma non sprecherei più energia e salute. Forse il mio modo di scrivere può aver dato un'impressione più intensa della cosa.
Ho imparato ad un prezzo molto alto e tuttora non riesco ad odiare il mio ex, perché dentro di me non ho questo moto.
Le chiedo scusa se mi sono dilungata, mi faceva piacere spiegarLe, visto che non mi sono riconosciuta nella Sua ultima risposta.
Un'ultima cosa, se dovessi incontrarlo in questo momento so solo che non m'importa nulla, può pensare ciò che vuole, ha fatto la sua scelta, ha avuto più occasioni.
Un famoso filosofo ha detto: "Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri.".
La ringrazio. Buona serata.
Dottoressa Sciubba, buonasera anche a Lei. Sì, effettivamente è addirittura meno comprensibile il perché abbia cercato di avermi più volte, del perché poi sia sempre sparito.
Ma chiederselo non cambia la situazione, è il caso di rendersene conto. Grazie ancora! Saluti!
[#19]
Gentile utente,
la situazione potrebbe evolvere, non è detto che quest'uomo non voglia rifarsi avanti e spingersi oltre.
Domandandole se aveva mai pensato di parlare delle sue storie sentimentali con uno psicoterapeuta volevo suggerirle che forse una visione complessiva di esse potrebbe darle maggiori sicurezze e capacità nel ricercare ciò a cui veramente aspira.
cordiali saluti
la situazione potrebbe evolvere, non è detto che quest'uomo non voglia rifarsi avanti e spingersi oltre.
Domandandole se aveva mai pensato di parlare delle sue storie sentimentali con uno psicoterapeuta volevo suggerirle che forse una visione complessiva di esse potrebbe darle maggiori sicurezze e capacità nel ricercare ciò a cui veramente aspira.
cordiali saluti
[#20]
>>> Ho incontrato uno psicoterapeuta occasionalmente, non perché pensassi che sarebbero bastate un paio di sedute per avere concreti risultati, ma perché volevo confrontarmi con un professionista abilitato alla psicoterapia, invece che, per farLe un esempio, con un prete.
>>>
Infatti è stata una scelta basata su criteri forse poco appropriati.
Dallo psicoterapeuta non ci si va "occasionalmente" e non si va per confrontarsi con lui. Ci si va perché si ha un problema da risolvere, ad esempio una psicopatologia o una patologia relazionale.
Dal prete e da altre figure si può pure andare, ma con un altro tipo di atteggiamento.
Oltretutto ci sono vari tipi di psicoterapeuti. L'approccio che seguo io, ad esempio, funziona molto bene quando ci sono problemi pressanti e urgenti da risolvere. Per fare i viaggi di scoperta all'interno di se stessi o quando si tratta di problemi non così urgenti, sono più adatti altri approcci.
>>> Un famoso filosofo ha detto: "Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri."
>>>
Nulla di più errato.
Che le persone pensano e credono una cosa, ma ne fanno un'altra, è un dato nel nostro lavoro, e se ci pensa è un dato di fatto anche nella vita di tutti i giorni.
Semmai si dovrebbe dirla con Proust: l'amore è il più sublime degli autoinganni.
E adesso la lascio, per non dare l'impressione (falsa) che un semplice consulto online possa trasformarsi in qualcosa di simile a un consulto vero, di persona.
>>>
Infatti è stata una scelta basata su criteri forse poco appropriati.
Dallo psicoterapeuta non ci si va "occasionalmente" e non si va per confrontarsi con lui. Ci si va perché si ha un problema da risolvere, ad esempio una psicopatologia o una patologia relazionale.
Dal prete e da altre figure si può pure andare, ma con un altro tipo di atteggiamento.
Oltretutto ci sono vari tipi di psicoterapeuti. L'approccio che seguo io, ad esempio, funziona molto bene quando ci sono problemi pressanti e urgenti da risolvere. Per fare i viaggi di scoperta all'interno di se stessi o quando si tratta di problemi non così urgenti, sono più adatti altri approcci.
>>> Un famoso filosofo ha detto: "Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri."
>>>
Nulla di più errato.
Che le persone pensano e credono una cosa, ma ne fanno un'altra, è un dato nel nostro lavoro, e se ci pensa è un dato di fatto anche nella vita di tutti i giorni.
Semmai si dovrebbe dirla con Proust: l'amore è il più sublime degli autoinganni.
E adesso la lascio, per non dare l'impressione (falsa) che un semplice consulto online possa trasformarsi in qualcosa di simile a un consulto vero, di persona.
[#21]
Ex utente
Dottoressa Sciubba, buongiorno! Sì, una visione complessiva potrebbe aiutarmi, se dovessi tornare dal Suo collega per un persorso fatto di più sedute sarà quello che cercherò, per conoscermi e capire che ruolo ho in una relazione. Grazie e buona Domenica!!
Gentile Dottor Santonocito, mi permetto di risponderLe, anche se ha scritto "La lascio", non per essere polemica o maleducata ignorando, appunto, queste Sue parole, bensì per spiegarmi prima di concludere questo consulto online.
Quando ho contattato il Suo collega e gli ho chiesto se potevo fare una singola seduta, mi ha detto che era possibile e ci sono andata appunto un paio di volte. Se non è stato un procedimento adeguato, io non lo sapevo, ovviamente non ho gli strumenti e le competenze adatte alla Sua professione, ho chiesto, mi è stato detto di sì e sinceramente sono stata bene, sono emersi dei punti dolorosi, ma molto produttivi per me. Non soffro di ansia, per farLe un esempio, non sto male con me stessa, ho avuto delle difficoltà durante la mia storia d'amore e ho pensato di parlarne con un professionista, invece che con un amico o un parente. Se dovessi sentire l'esigenza di intraprendere un percorso psicoterapeutico, fatto di seduta a cadenza regolare, lo farò, per conoscere me stessa e comprendere quale ruolo ho avuto nella mia storia e quali sono le mie modalità di relazionarmi agli uomini.
Con la citazione di John Locke, intendevo che nella mia relazione mi sono affidata ed aggrappata alle parole dell'altro, molto più che ai fatti, questo mi ha danneggiato tantissimo. Capisco che le persone dicano una cosa per poi farne un'altra, ma allora una donna che voglia capire com'è trattata dal suo uomo a cosa deve attenersi? Spero di spiegarmi in questo modo.
Una volta il mio ex mi disse testuali parole: "In un altro momento ti avrei sposata.", alludendo a quanto valgo ed a come lo trattavo e lo facevo sentire. Coi fatti usciva con tantissime donne di cui ha finito col raccontarmi, giudicandole più belle e migliori di me in tutto. Le racconto quest'episodio con sincerità, è una cosa molto delicata per me da dire, ma è per spiegarmi con Lei, consapevolissima che questo non è stato un consulto vero, ma uno online. Leggo spesso Lei ed i suoi colleghi, mi sono piaciuti i valori e le convinzioni che emergono dalle Vostre risposte, ed ho scritto anch'io.
Grazie ancora. Buona Domenica.
Con stima sincera.
Gentile Dottor Santonocito, mi permetto di risponderLe, anche se ha scritto "La lascio", non per essere polemica o maleducata ignorando, appunto, queste Sue parole, bensì per spiegarmi prima di concludere questo consulto online.
Quando ho contattato il Suo collega e gli ho chiesto se potevo fare una singola seduta, mi ha detto che era possibile e ci sono andata appunto un paio di volte. Se non è stato un procedimento adeguato, io non lo sapevo, ovviamente non ho gli strumenti e le competenze adatte alla Sua professione, ho chiesto, mi è stato detto di sì e sinceramente sono stata bene, sono emersi dei punti dolorosi, ma molto produttivi per me. Non soffro di ansia, per farLe un esempio, non sto male con me stessa, ho avuto delle difficoltà durante la mia storia d'amore e ho pensato di parlarne con un professionista, invece che con un amico o un parente. Se dovessi sentire l'esigenza di intraprendere un percorso psicoterapeutico, fatto di seduta a cadenza regolare, lo farò, per conoscere me stessa e comprendere quale ruolo ho avuto nella mia storia e quali sono le mie modalità di relazionarmi agli uomini.
Con la citazione di John Locke, intendevo che nella mia relazione mi sono affidata ed aggrappata alle parole dell'altro, molto più che ai fatti, questo mi ha danneggiato tantissimo. Capisco che le persone dicano una cosa per poi farne un'altra, ma allora una donna che voglia capire com'è trattata dal suo uomo a cosa deve attenersi? Spero di spiegarmi in questo modo.
Una volta il mio ex mi disse testuali parole: "In un altro momento ti avrei sposata.", alludendo a quanto valgo ed a come lo trattavo e lo facevo sentire. Coi fatti usciva con tantissime donne di cui ha finito col raccontarmi, giudicandole più belle e migliori di me in tutto. Le racconto quest'episodio con sincerità, è una cosa molto delicata per me da dire, ma è per spiegarmi con Lei, consapevolissima che questo non è stato un consulto vero, ma uno online. Leggo spesso Lei ed i suoi colleghi, mi sono piaciuti i valori e le convinzioni che emergono dalle Vostre risposte, ed ho scritto anch'io.
Grazie ancora. Buona Domenica.
Con stima sincera.
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 10.5k visite dal 20/06/2013.
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