urgente Rapporto conflittuale
salve sono sposato da 13 anni e il mio rapporto con mia moglie è cominciato 16 anni or sono. inizialmente era un rapporto fantastico io usavo dire che lei mi prendeva totalmente e visto che mi piaceva scrivere le scrivevo sempre delle poesie,da premettere che io uscivo da un rapporto finito male e di lunga durata, quando questa mia ex cominciò a farsi risentire, e mi dava appuntamenti dietro la minaccia del suicidio o altro, io andavo ma andavo di nascosto e non certo per amoregiare, ma sempre e solo per litigare da qui cominciarono, i probblemi ma da premettere che sin dall'inizio io ritrovavo una certa irruenza in mia moglie, io ho sbagliato ma questo sbaglio mi è stato rinfacciato per anni, sia la fine di quel rapporto che mi ha provocato icuramente una forte delusione che il rapporto conflittuale con mia moglie, ci portava a continui litigi fino a offese che ancora oggi ricordo del tipo di quando arrivavo in burnout, in cui io per non reagire spesso diventavo autolesionista lei mi dava dell'anormale, nel corso degli anni quando io le dicevo di avere qualche probblema con lei mi ritrovavo la fatidica risposta "perché tu?!", nel frattempo l'amore e la passione era travolgente ed si accantonavano le liti, sicuramente io ho un sacco di difetti, ma non utilizzavo nessun tipo di aggettivo nei comuni discorsi e per utilizzarli lei invece non esisteva un discorso se non intorno a agg. qualif.oppure se esce non chiedo chi abbia incontrate lei mi dice,dal canto mio io non dico tutto e lei afferma che io non racconto le cose perché non la reputo parte di melei stessa affermava che io ero diverso mentre oggi sonoqua si il peggiore, da premettere che dopo sposati mi disse maledetto quel giorno e per diverse volte, oggi quando io lo faccio presente mi dice che era per rabbia, proponevo un consulto familiare per cercare di ristabilire la normalità e lei non accettava il fatto che io reputavo il nostro un rapporto conflittuale, lei voleva la favola a suo dire, oggi le cose sono precipitate io la vedo come la persona che mi ha cambiato e se lo faccio presente io mi devo curare, forse è anche vero sono sotto stress, dopo l'ultimo litigio ho trascorso la domenica fuori con 2 dei 3 nostri figli, ed al ritorno, per telefono mi chiese come erano stati i bambini la risposta fu bene tant'è vero che vogliono ripetere l'esperienza, allora lei mi disse che voleva sapere anche questo se i bimbi erano stati bene senza la mamma, ne ho risentito e quando gli ho chiesto per quale motivo lei si preoccupasse del fatto, visto che io non ho mai messo in dubbio se stanno bene con lei in mia mancanza, lei mi ha risposto che intendeva se avevano risentito della non unione, ma letteralmente la domanda postami conteneva implicite affermazioni, ma a fatto riportato come sempre dice che intendeva altro e che io sono paranoico, io credo che l'italiano sia italiano e non tutto possa essere ad interpretazione, in questo momento io la amo sempre nulla di diverso, ma non vivo a mio agio
[#2]
Ex utente
si certo ma prima vorrei completare la storia, nel tempo nelle litigate, mi sono anche sentito dire che io a lavoro avevo trovato l'amante da premettere che il mio lavoro diciamo che è degradante e che cmq non faccio volentieri, ma mi permette di vivere, mi sentivo sempre dire che non avevo volontà, perché gli altri avevano un doppio lavoro, ed ora, che faccio un turno che mi permette di guadagnare qualcosina in più oltre che ad impegnarmi in altre cose che sto cercando con fatica di creare mi sento dire che non sono presente, comprammo macchina, lei prima la vide poi l'acquistammo ed infine per anni l'ha ripudiata perché non le piaceva, come del resto alcuni mobili, fino al culmine con la casa che abbiamo acquistato io sapevo che non era ottimale per lei, ma lei decise di fare il passo siamo dentro da alcuni mesi e ora la casa è di nuovo in vendita, io ero fumatore lei consapevole, ma poi lotta continua contro il fumo, sigaretta elettronica allora?! anche questa soluzione non le piace, dice perché è strana a guardare e poi mi rende nervoso.
oppure ti chiede hai fatto la doccia? si ma come l'asciugamano era asciutto.
a questo punto la mia richiesta: una opinione molto esplicita, corredata da consiglio su cosa fare da premettere che stiamo arrivando alla separazione.
saluti grazie
oppure ti chiede hai fatto la doccia? si ma come l'asciugamano era asciutto.
a questo punto la mia richiesta: una opinione molto esplicita, corredata da consiglio su cosa fare da premettere che stiamo arrivando alla separazione.
saluti grazie
[#4]
Caro Utente,
forse nessun collega le ha ancora risposto perché la sua richiesta risulta un po' vaga.
Cosa desidera sapere da noi?
Vuole sapere cosa sia giusto fare?
Se separarsi da sua moglie o se sia giusto rimanere in questa condizione nonostante lei dica di non sentirsi a suo agio?
Purtroppo nessuno di noi potrà mai darle una risposta per due semplici motivi. Il primo è che il compito dello psicologo non è quello di dare consigli ed il secondo è perché non la conosciamo di persona e il consulto a distanza può servire solo come indicazione ma non esclude il consulto con un professionista di persona.
A quanto racconta le dinamiche comunicative tra lei e sua moglie non sono molto efficaci e credo che il punto da cui partire dovrebbe essere quello.
A volte si arriva ad un punto in cui non ci si capisce più; le ragioni possono essere differenti ma il risultato non cambia.
Uno dei due partner dice "A" e l'altro risponde "B"; più nel concreto, uno dei due partner dice "ho fatto la doccia" e l'altro risponde "l'asciugamano è asciutto".
Si arriva anche a paradossi in cui uno chiede "che tempo fa domani?" e l'altro risponde "sono le due del pomeriggio"...
A questo si aggiunge, probabilmente, l'astio che sua moglie ha coltivato nel tempo per averle tenuto nascosto il rapporto, seppur solo amicale, con la sua ex.
Se non ho capito male, infatti, i vostri problemi sono cominciati proprio quando sua moglie ha scoperto questo suo rapporto.
Quindi, che fare?
Se entrambi aveste la voglia di mettervi in gioco e rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta per un consulto di coppia, potreste rivedere le vostre modalità comunicative e provare a dirvi le cose in modo differente, valutando, nel contempo, se esistono le condizioni per provare a ricostruire ciò che pare essersi rotto.
Tuttavia, lei dice che già a suo tempo, sua moglie ha rifiutato di rivolgervi a qualcuno per un consulto familiare; sembra quindi che, o sua moglie non percepisce alcun disagio o pensa che le responsabilità siano solo sue (di lei che scrive) e che quindi il consulto dovrebbe chiederlo lei individualmente.
Personalmente credo che varrebbe la pena, in assenza di volontà da parte di sua moglie di consultare un collega insieme, che lei da solo si rivolgesse ad un collega di persona.
Potrà, quanto meno, lavorare sul suo vissuto individuale e maturare una nuova prospettiva da cui poter prendere decisioni più lucide e consapevoli.
Un caro saluto
forse nessun collega le ha ancora risposto perché la sua richiesta risulta un po' vaga.
Cosa desidera sapere da noi?
Vuole sapere cosa sia giusto fare?
Se separarsi da sua moglie o se sia giusto rimanere in questa condizione nonostante lei dica di non sentirsi a suo agio?
Purtroppo nessuno di noi potrà mai darle una risposta per due semplici motivi. Il primo è che il compito dello psicologo non è quello di dare consigli ed il secondo è perché non la conosciamo di persona e il consulto a distanza può servire solo come indicazione ma non esclude il consulto con un professionista di persona.
A quanto racconta le dinamiche comunicative tra lei e sua moglie non sono molto efficaci e credo che il punto da cui partire dovrebbe essere quello.
A volte si arriva ad un punto in cui non ci si capisce più; le ragioni possono essere differenti ma il risultato non cambia.
Uno dei due partner dice "A" e l'altro risponde "B"; più nel concreto, uno dei due partner dice "ho fatto la doccia" e l'altro risponde "l'asciugamano è asciutto".
Si arriva anche a paradossi in cui uno chiede "che tempo fa domani?" e l'altro risponde "sono le due del pomeriggio"...
A questo si aggiunge, probabilmente, l'astio che sua moglie ha coltivato nel tempo per averle tenuto nascosto il rapporto, seppur solo amicale, con la sua ex.
Se non ho capito male, infatti, i vostri problemi sono cominciati proprio quando sua moglie ha scoperto questo suo rapporto.
Quindi, che fare?
Se entrambi aveste la voglia di mettervi in gioco e rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta per un consulto di coppia, potreste rivedere le vostre modalità comunicative e provare a dirvi le cose in modo differente, valutando, nel contempo, se esistono le condizioni per provare a ricostruire ciò che pare essersi rotto.
Tuttavia, lei dice che già a suo tempo, sua moglie ha rifiutato di rivolgervi a qualcuno per un consulto familiare; sembra quindi che, o sua moglie non percepisce alcun disagio o pensa che le responsabilità siano solo sue (di lei che scrive) e che quindi il consulto dovrebbe chiederlo lei individualmente.
Personalmente credo che varrebbe la pena, in assenza di volontà da parte di sua moglie di consultare un collega insieme, che lei da solo si rivolgesse ad un collega di persona.
Potrà, quanto meno, lavorare sul suo vissuto individuale e maturare una nuova prospettiva da cui poter prendere decisioni più lucide e consapevoli.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 17/06/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Burnout
Come prevenire la sindrome da burnout? Cosa fare in questa condizione? Cosa dice la Legge? Fattori di rischio dello stress da lavoro correlato e complicanze.