Ansia e amicizia
Buongiorno,
Sono una ragazza di 21 anni e da quando ho cominciato l'università l'ansia ha preso il sopravvento. L'ansia e l'insicurezza mi hanno sempre accompagnato, ma ora sono diventate davvero ingestibili.
Da bambina sono stata a lungo presa in giro per il mio corpo, sia da compagni di classe, sia da zii e parenti vari. Per questo motivo sono tutt'ora insoddisfatta di come sono, anche se ammetto di non avere grossi problemi di forma fisica (rientro in tutti i valori "standard"), ma ecco, non vorrei essere ciò che sono ora. Penso che proprio da quegli episodi abbiano avuto origine tutti i miei problemi.
Ho sempre puntato tutto sull'amicizia, è sempre stata la mia valvola di sfogo per ogni malessere, ma ora proprio questa cosa mi sta portando in un abisso.
Qualche anno fa ho passato un periodo particolarmente triste e difficile in cui, purtroppo, l'idea del suicidio aveva fatto capolino. Tutte le mie amiche, dallo spavento, si sono allontanate e per me è stata ancora più dura. Da quel momento mi ero ripromessa di non fare totale affidamento su nessuna persona, ma ecco che ci sono ricascata!
Cominciando l'università ho conosciuto molte persone, e mi sono legata in particolar modo alla mia coinquilina. Dipendo da lei, il suo umore influenza il mio. Lei soffre di attacchi di panico, e io le sono stata sempre vicina, l'ho supportata e l'ho aiutata, mi sentivo utile e viva. Il fatto è che ora, quando lei sta male, sto male anche io, se è nervosa ho il terrore che sia per colpa mia, ho il terrore di aver fatto qualcosa di male, vorrei essere l'unica per lei, e mi rattrista sapere che magari esce con le altre coinquiline e/o si confida con loro. Quando la vedo un po' strana cominciano 1000 paranoie, e ho bisogno assolutamente di chiederle se è tutto ok. Quando qualcosa incrina la nostra armonia, mi crolla il mondo addosso.
Ho spessissimo tachicardia, pesantezza allo stomaco, non riesco a concentrarmi, a volte mi sveglio durante la notte e non riesco a riprendere sonno.
Ho avuto anche episodi di fortissimi giramenti di testa (da distesa e da seduta) in cui non sapevo davvero cosa fare, pensavo di impazzire.
Non so più cosa fare, non so più dove sbattere la testa. Vorrei diventare più autonoma ed indipendente, e far capire all'altra parte di me che questa persona non è solo mia!
Cosa posso fare??
Grazie
Sono una ragazza di 21 anni e da quando ho cominciato l'università l'ansia ha preso il sopravvento. L'ansia e l'insicurezza mi hanno sempre accompagnato, ma ora sono diventate davvero ingestibili.
Da bambina sono stata a lungo presa in giro per il mio corpo, sia da compagni di classe, sia da zii e parenti vari. Per questo motivo sono tutt'ora insoddisfatta di come sono, anche se ammetto di non avere grossi problemi di forma fisica (rientro in tutti i valori "standard"), ma ecco, non vorrei essere ciò che sono ora. Penso che proprio da quegli episodi abbiano avuto origine tutti i miei problemi.
Ho sempre puntato tutto sull'amicizia, è sempre stata la mia valvola di sfogo per ogni malessere, ma ora proprio questa cosa mi sta portando in un abisso.
Qualche anno fa ho passato un periodo particolarmente triste e difficile in cui, purtroppo, l'idea del suicidio aveva fatto capolino. Tutte le mie amiche, dallo spavento, si sono allontanate e per me è stata ancora più dura. Da quel momento mi ero ripromessa di non fare totale affidamento su nessuna persona, ma ecco che ci sono ricascata!
Cominciando l'università ho conosciuto molte persone, e mi sono legata in particolar modo alla mia coinquilina. Dipendo da lei, il suo umore influenza il mio. Lei soffre di attacchi di panico, e io le sono stata sempre vicina, l'ho supportata e l'ho aiutata, mi sentivo utile e viva. Il fatto è che ora, quando lei sta male, sto male anche io, se è nervosa ho il terrore che sia per colpa mia, ho il terrore di aver fatto qualcosa di male, vorrei essere l'unica per lei, e mi rattrista sapere che magari esce con le altre coinquiline e/o si confida con loro. Quando la vedo un po' strana cominciano 1000 paranoie, e ho bisogno assolutamente di chiederle se è tutto ok. Quando qualcosa incrina la nostra armonia, mi crolla il mondo addosso.
Ho spessissimo tachicardia, pesantezza allo stomaco, non riesco a concentrarmi, a volte mi sveglio durante la notte e non riesco a riprendere sonno.
Ho avuto anche episodi di fortissimi giramenti di testa (da distesa e da seduta) in cui non sapevo davvero cosa fare, pensavo di impazzire.
Non so più cosa fare, non so più dove sbattere la testa. Vorrei diventare più autonoma ed indipendente, e far capire all'altra parte di me che questa persona non è solo mia!
Cosa posso fare??
Grazie
[#1]
Gentile ragazza,
innanzitutto hai fatto bene a scriverci perchè potrebbe essere il primo passo per cominciare a fare qualcosa a tuo vantaggio.
Tu dici che vorresti diventare più autonoma e meno dipendente dagli altri.
Questo è davvero un buon obiettivo e potresti ad esempio mettere a fuoco con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta una metodologia per raggiungere tali obiettivi.
Però vorrei anche chiederti una cosa: nella tua vita fanno tutto gli altri?
Si sente, leggendoti, che al centro della tua vita ci sono gli altri...
Per quale ragione da bambina gli altri ti prendevano in giro? Com'eri? Come sei adesso?
innanzitutto hai fatto bene a scriverci perchè potrebbe essere il primo passo per cominciare a fare qualcosa a tuo vantaggio.
Tu dici che vorresti diventare più autonoma e meno dipendente dagli altri.
Questo è davvero un buon obiettivo e potresti ad esempio mettere a fuoco con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta una metodologia per raggiungere tali obiettivi.
Però vorrei anche chiederti una cosa: nella tua vita fanno tutto gli altri?
Si sente, leggendoti, che al centro della tua vita ci sono gli altri...
Per quale ragione da bambina gli altri ti prendevano in giro? Com'eri? Come sei adesso?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio di cuore per la sua risposta!
Da bambina ero cicciottella, per questo mi prendevano in giro e mi escludevano. I parenti (ma non i miei genitori per fortuna) invece non perdevano l'occasione di dirmi che mangiavo troppo e per questo ero grassa... Le dico solo che per questo motivo alle elementari in mensa non mangiavo, e a casa mi fasciavo la pancia per mangiare meno.. Ora sono "giusta", lo dice il BMI e lo dice il medico di famiglia, ma in me sono presenti molti inestetismi che non accetto (cellulite, un po' di pancia, le cosiddette "maniglie dell'amore" ecc ecc..) e spesso cerco metodi per eliminare o nascondere queste cose, non riuscendoci!
Gli altri per me sono una parte fondamentale, nel bene, ma soprattutto nel male. Nel senso che mi condizionano parecchio.. Non riesco a dire di no, spesso sento di non avere un'opinione mia, ma sono come una bandiera che sventola seguendo il vento.. E credo di farlo principalmente per piacere agli altri e per essere accettata...
Da bambina ero cicciottella, per questo mi prendevano in giro e mi escludevano. I parenti (ma non i miei genitori per fortuna) invece non perdevano l'occasione di dirmi che mangiavo troppo e per questo ero grassa... Le dico solo che per questo motivo alle elementari in mensa non mangiavo, e a casa mi fasciavo la pancia per mangiare meno.. Ora sono "giusta", lo dice il BMI e lo dice il medico di famiglia, ma in me sono presenti molti inestetismi che non accetto (cellulite, un po' di pancia, le cosiddette "maniglie dell'amore" ecc ecc..) e spesso cerco metodi per eliminare o nascondere queste cose, non riuscendoci!
Gli altri per me sono una parte fondamentale, nel bene, ma soprattutto nel male. Nel senso che mi condizionano parecchio.. Non riesco a dire di no, spesso sento di non avere un'opinione mia, ma sono come una bandiera che sventola seguendo il vento.. E credo di farlo principalmente per piacere agli altri e per essere accettata...
[#3]
Gentile Ragazza,
Da quanto scrive sembra non avere un buon rapporto con la sua fisicità ed avere interiorizzato un rapporto non proprio felice con il suo corpo e con l' ambiente esterno.
Uno psicologo potrebbe aiutarla si nel rappacificar si con la sua immagine corporea, che nel migliorare la sua autostima
Stabilito questi parametri fondamentali, potrebbe tentare di mantenere una giuste distanza tra lei ed il mondo, i rapporti amicali di tipo fusionale, come quello con la sua coinquilina, potrebbero essere destabilizzanti per la sua psiche, non crede?
Da quanto scrive sembra non avere un buon rapporto con la sua fisicità ed avere interiorizzato un rapporto non proprio felice con il suo corpo e con l' ambiente esterno.
Uno psicologo potrebbe aiutarla si nel rappacificar si con la sua immagine corporea, che nel migliorare la sua autostima
Stabilito questi parametri fondamentali, potrebbe tentare di mantenere una giuste distanza tra lei ed il mondo, i rapporti amicali di tipo fusionale, come quello con la sua coinquilina, potrebbero essere destabilizzanti per la sua psiche, non crede?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
"Non riesco a dire di no, spesso sento di non avere un'opinione mia, ma sono come una bandiera che sventola seguendo il vento.. E credo di farlo principalmente per piacere agli altri e per essere accettata..."
Io credo che il problema sia proprio qui, compreso il discorso del peso (che poi è di tipo psicologico, dal momento che il tuo peso è assolutamente nella norma!).
Un aiuto di persona con uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti a centrare meglio i tuoi obiettivi e a capire COME FARE per raggiungerli.
Ma credo sia importante anche cambiare prospettiva; in fondo, se vogliamo, ciò che i tuoi parenti per tanto tempo ti hanno detto sul tuo peso ti ha fatto del male, ma ti ha anche spinto a cambiare e perdere peso. In un certo senso potremmo sdrammatizzare... e quasi ringraziarli :-)
D'altra parte dovresti anche scoprire quanto sia faticoso essere condizionata dagli altri: se tu cominciassi a non tenerne più conto?
E se tu cominciassi a preoccuparti di piacere a te stessa e non agli altri?
Imparare a dire di no si apprende: devi solo cominciare a farlo, ma se è così tanto complicato devi rivolgerti ad un terapeuta che riesca ad insegnarti a riconoscere prima ciò che senti e che desideri e poi a comportarti di conseguenza e non come una bandiera agitata dal vento.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Ricorda che agli altri piacerai decisamente di più se avrai opinioni e convinzioni tue.
Saluti,
Io credo che il problema sia proprio qui, compreso il discorso del peso (che poi è di tipo psicologico, dal momento che il tuo peso è assolutamente nella norma!).
Un aiuto di persona con uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti a centrare meglio i tuoi obiettivi e a capire COME FARE per raggiungerli.
Ma credo sia importante anche cambiare prospettiva; in fondo, se vogliamo, ciò che i tuoi parenti per tanto tempo ti hanno detto sul tuo peso ti ha fatto del male, ma ti ha anche spinto a cambiare e perdere peso. In un certo senso potremmo sdrammatizzare... e quasi ringraziarli :-)
D'altra parte dovresti anche scoprire quanto sia faticoso essere condizionata dagli altri: se tu cominciassi a non tenerne più conto?
E se tu cominciassi a preoccuparti di piacere a te stessa e non agli altri?
Imparare a dire di no si apprende: devi solo cominciare a farlo, ma se è così tanto complicato devi rivolgerti ad un terapeuta che riesca ad insegnarti a riconoscere prima ciò che senti e che desideri e poi a comportarti di conseguenza e non come una bandiera agitata dal vento.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Ricorda che agli altri piacerai decisamente di più se avrai opinioni e convinzioni tue.
Saluti,
[#5]
Utente
Ringrazio entrambe delle risposte che mi avete dato!
Di certo ora ho capito che essere aiutata da uno psicologo può essere la soluzione! Perchè ammetto che pensavo di dover risolvere il problema da sola perchè uno psicologo era "troppo". Sono conscia del fatto che devo imparare a gestire l'ansia e a "dir di no", come sono conscia che questo mio nuovo rapporto d'amicizia è sicuramente destabilizzante, il problema è che non so come fare, quindi a questo punto, grazie ai vostri consigli, mi farò aiutare da qualcuno!
Grazie, grazie di cuore!
Di certo ora ho capito che essere aiutata da uno psicologo può essere la soluzione! Perchè ammetto che pensavo di dover risolvere il problema da sola perchè uno psicologo era "troppo". Sono conscia del fatto che devo imparare a gestire l'ansia e a "dir di no", come sono conscia che questo mio nuovo rapporto d'amicizia è sicuramente destabilizzante, il problema è che non so come fare, quindi a questo punto, grazie ai vostri consigli, mi farò aiutare da qualcuno!
Grazie, grazie di cuore!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 16/06/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.