Ragazza che vuole essere "indipendente"
Buona sera!
Scrivo per chiedere un consulto riguardo una ragazza di 15 anni, nonchè mia sorella.
Mi spiego meglio: mia sorella è una ragazza molto matura per la sua età e devo dire che dimostra questa cosa, sia attraverso il suo andamento scolastico, sia nei suoi interessi e nel suo modo di essere, però, i nostri genitori è come se la tenessero sotto una specie di campana di vetro.
Posso capire benissimo le loro preoccupazioni: basta accendere la tv per sentirne di tutti i colori tra stupri a giovani ragazze, ecc.. ma credo che ciò stia influenzando negativamente la vita di mia sorella.
Come ho già scritto prima, lei è una ragazza molto matura per la sua età: ricordo perfettamente, che io alla sua età non ero affatto così e probabilmente è più matura di me, nonostante i nostri 10 anni di differenza!
Praticamente, lei si vede limitata rispetto alla sue amiche e ciò fa in modo che lei non riesca a fare molte amicizie e questa situazione le fa anche passare la voglia di conoscere nuova gente.
Per esempio, mi dice sempre che le sue amiche hanno già iniziato ad andare in discoteca e lei è l'unica che non può andarci perchè i nostri genitori le dicono di no, le sue amiche escono praticamente tutti i weekend e lei non può e se può i nostri genitori le dicono sempre di tornare molto presto ed è semre la prima a tornare a casa, o ancora, le sue amiche possono andare ai concerti in città molto più lontane dalla città in cui viviamo, ma se lei lo chiede ai nostri genitori le dicono di no.. Anche se magari, il concerto è nella nostra città o a pochi minuti di macchina da dove viviamo.
Vedendosi molto limitata, fa fatica a stringere nuove amicizie, infatti, nel primo anno di scuola superiore non ha fatto molte amicizie, anzi.. Molti dei suoi compagni non se la filano nemmeno (così mi ha detto lei).
Tutto ciò la fa stare male e, ogni tanto, ha qualche crisi di pianto e non vuole parlare con nessuno, poi riesco a persuaderla e mi dice cosa le passa per la testa: più volte mi ha detto di voler mandare al diavolo tutto, che ormai non le importa più niente di ciò che la circonda, ecc..
Inoltre, si sente a disagio tra le sue compagne, in quanto lei è in sovrappeso e sente le sue compagne lamentarsi di essere "obese" quando, ormai, sono anoressiche.
Io ci sto molto male a vederla così, perciò vorrei chiedervi se è il caso di contattare uno psicologo (dal quale lei è già stata) oppure se c'è qualcosa che si può fare anche per convincere i nostri genitori a lasciarla un pò più "libera".
Grazie
Scrivo per chiedere un consulto riguardo una ragazza di 15 anni, nonchè mia sorella.
Mi spiego meglio: mia sorella è una ragazza molto matura per la sua età e devo dire che dimostra questa cosa, sia attraverso il suo andamento scolastico, sia nei suoi interessi e nel suo modo di essere, però, i nostri genitori è come se la tenessero sotto una specie di campana di vetro.
Posso capire benissimo le loro preoccupazioni: basta accendere la tv per sentirne di tutti i colori tra stupri a giovani ragazze, ecc.. ma credo che ciò stia influenzando negativamente la vita di mia sorella.
Come ho già scritto prima, lei è una ragazza molto matura per la sua età: ricordo perfettamente, che io alla sua età non ero affatto così e probabilmente è più matura di me, nonostante i nostri 10 anni di differenza!
Praticamente, lei si vede limitata rispetto alla sue amiche e ciò fa in modo che lei non riesca a fare molte amicizie e questa situazione le fa anche passare la voglia di conoscere nuova gente.
Per esempio, mi dice sempre che le sue amiche hanno già iniziato ad andare in discoteca e lei è l'unica che non può andarci perchè i nostri genitori le dicono di no, le sue amiche escono praticamente tutti i weekend e lei non può e se può i nostri genitori le dicono sempre di tornare molto presto ed è semre la prima a tornare a casa, o ancora, le sue amiche possono andare ai concerti in città molto più lontane dalla città in cui viviamo, ma se lei lo chiede ai nostri genitori le dicono di no.. Anche se magari, il concerto è nella nostra città o a pochi minuti di macchina da dove viviamo.
Vedendosi molto limitata, fa fatica a stringere nuove amicizie, infatti, nel primo anno di scuola superiore non ha fatto molte amicizie, anzi.. Molti dei suoi compagni non se la filano nemmeno (così mi ha detto lei).
Tutto ciò la fa stare male e, ogni tanto, ha qualche crisi di pianto e non vuole parlare con nessuno, poi riesco a persuaderla e mi dice cosa le passa per la testa: più volte mi ha detto di voler mandare al diavolo tutto, che ormai non le importa più niente di ciò che la circonda, ecc..
Inoltre, si sente a disagio tra le sue compagne, in quanto lei è in sovrappeso e sente le sue compagne lamentarsi di essere "obese" quando, ormai, sono anoressiche.
Io ci sto molto male a vederla così, perciò vorrei chiedervi se è il caso di contattare uno psicologo (dal quale lei è già stata) oppure se c'è qualcosa che si può fare anche per convincere i nostri genitori a lasciarla un pò più "libera".
Grazie
[#1]
Gentilissima Utente,
comprensibile la Sua preoccupazione per Sua sorella.
Leggendo la Sua richiesta ho notato l'età: 15 anni, piena adolescenza.
Mi rendo conto delle difficoltà che sta affrontando la ragazza, tra il suo corpo che sta cambiando e il bisongno sempre più incessante di autonomia e fiducia come si fa con gli adulti.
Penso che sia giusto starle accanto come sta facendo Lei in questo momento.
Volevo chiederLe inoltre: quando è stata dallo psicologo e per cosa l'avevate consultato?
Resto a Sua disposizione.
Ribaudo
comprensibile la Sua preoccupazione per Sua sorella.
Leggendo la Sua richiesta ho notato l'età: 15 anni, piena adolescenza.
Mi rendo conto delle difficoltà che sta affrontando la ragazza, tra il suo corpo che sta cambiando e il bisongno sempre più incessante di autonomia e fiducia come si fa con gli adulti.
Penso che sia giusto starle accanto come sta facendo Lei in questo momento.
Volevo chiederLe inoltre: quando è stata dallo psicologo e per cosa l'avevate consultato?
Resto a Sua disposizione.
Ribaudo
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta.
E' stata da uno psicologo in seguito alla morte di nostro nonno: ci è andata a distanza di circa un anno dalla sua morte e per lei è stato un percorso molto difficile, anche se aveva la voglia di uscire dalla tristezza che la opprimeva e nel giro di poche sedute il tutto si è risolto.. Alcune volte sono stata io ad accompagnarla e le altre volte la accompagnavano o nostra madre (è quella che ci è andata di più, in quanto riusciva a conciliare l'orario di lavoro con quelli delle sedute) o mio padre (non ci è andato tante volte, ma è riuscita ad accompagnarla alcune volte).
Ed è andata dallo psicologo all'inizio di quest'anno.
E' stata da uno psicologo in seguito alla morte di nostro nonno: ci è andata a distanza di circa un anno dalla sua morte e per lei è stato un percorso molto difficile, anche se aveva la voglia di uscire dalla tristezza che la opprimeva e nel giro di poche sedute il tutto si è risolto.. Alcune volte sono stata io ad accompagnarla e le altre volte la accompagnavano o nostra madre (è quella che ci è andata di più, in quanto riusciva a conciliare l'orario di lavoro con quelli delle sedute) o mio padre (non ci è andato tante volte, ma è riuscita ad accompagnarla alcune volte).
Ed è andata dallo psicologo all'inizio di quest'anno.
[#6]
Utente
Come le ho già detto, ci è voluta andare a causa di un lutto che lei non era riuscita a superare.. Siccome nostro nonno era una figura molto importante per lei, non voleva dimenticarlo (cosa che aveva già iniziato a fare), perciò la sua richiesta era stata quella di cercare di mettere da parte i brutti ricordi legati alla morte di nostro nonno e far riaffiorare quelli positivi, che lei stava già iniziando a dimenticare per fare posto a quelli brutti.
[#7]
Bene,
sarebbe opportuno che Sua sorella continui a fare il percorso psicologico iniziato.
D'altra parte, al di là dei Vostri genitori, la ragazza ha bisogno di essere ascoltato e di elaborare delle difficoltà, di pensare al Suo corpo e di investire nel risolvere l'insicurezza che, nonostante non esca, fa fatica anche con i compagni stringere relazioni per lei soddisfacenti
sarebbe opportuno che Sua sorella continui a fare il percorso psicologico iniziato.
D'altra parte, al di là dei Vostri genitori, la ragazza ha bisogno di essere ascoltato e di elaborare delle difficoltà, di pensare al Suo corpo e di investire nel risolvere l'insicurezza che, nonostante non esca, fa fatica anche con i compagni stringere relazioni per lei soddisfacenti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 15/06/2013.
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