Nervosismo incontrollato
Sono una ragazza di 24 anni che vive da sola da 5 anni poiché fuori sede e studentessa. Ho un problema personale che non riesco a superare e vorrei cercare di capire se è possibile superarlo autonomamente e senza essere costretta di andare da uno specialista. In pratica, in genere sono una persona tranquilla ma ho comunque un carattere forte, per questo ogni volta che io e il mio ragazzo litighiamo animatamente (per cose del tutto stupide) io gli alzo le mani. Non mi rendo conto in quel momento di cosa sto facendo, sono così arrabbiata che penso che potrei sfondare i mobili con pugni e calci e infatti gli tiro addosso qualsiasi cosa mi capiti a tiro, poi gli deturpo la faccia con schiaffi e graffi e quando quel momento di ira finisce, mi sento male, piango e vorrei morire per la tristezza e l'odio che provo per me stessa. Lui non si difende perché non è capace e non mi toccherebbe mai, anzi ha paura di me, tanto che lo vedo che si protegge e chiude gli occhi (è più alto e più grosso di me). Appena mi calmo ritorna tutto alla normalità, come se nulla fosse e lui mi perdona mentre io mi odio e vorrei che mi lasciasse perché avrebbe tutte le ragioni di questo mondo. Quindi la domanda è: esiste un modo per EVITARE questi miei scatti di ira? Inoltre ci tengo a precisare che succede più spesso con lui perché ci convivo, ma a volte succede anche con le mie sorelle... Cosa posso fare? Esistono persone come me? E' una malattia?
Sono davvero disperata, spero di trovare un piccolo aiuto in questo forum.
Ringrazio,
saluti
Sono davvero disperata, spero di trovare un piccolo aiuto in questo forum.
Ringrazio,
saluti
[#1]
Gentile Ragazza,
perché non vuole andare da uno specialista?
Ha avuto cattive esperienze?
Credo che la sua rabbia, difficilmente gestita, ma agita in situazioni di sovraccarico emozionale, possa essere oggetto di lavoro di tipo psicologico.
Ha altri "agiti", cioè passaggi all'atto di pulsioni, emozioni, rabbia...?
perché non vuole andare da uno specialista?
Ha avuto cattive esperienze?
Credo che la sua rabbia, difficilmente gestita, ma agita in situazioni di sovraccarico emozionale, possa essere oggetto di lavoro di tipo psicologico.
Ha altri "agiti", cioè passaggi all'atto di pulsioni, emozioni, rabbia...?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
non vorrei andare da uno specialista sia per una questione economica sia per una questione personale: mi farebbe sentire una pazza.
Sì, ho avuto altre esperienze, soprattutto al contrario quando ero più piccola. Sono stata picchiata da un paio di ragazze più grandi di me quando avevo 14 anni (ma la cosa non mi ha scosso molto), mentre credo che ciò che mi ha scosso di più sia stato quando mio padre menava mia madre quando avevo circa 6 anni (è stato un breve periodo però, non lo ha fatto più da allora).
Mi rendo conto che probabilmente è un comportamento caratteriale, perché in genere non ho molta pazienza e mi infastidisco facilmente, a volte mi capita di alzare la voce per strada ad esempio a ragazzi che mi guardano e mi da fastidio. Ma questo succede solo se sono in gruppo, se sono da sola tendo a innervosirmi con i famigliari e quindi a persone con le quali ho più confidenza.
Non sono sempre irascibile, ho dei periodi in cui lo sono di più e dei periodi di calma. Probabilmente è dovuto anche allo stress degli esami universitari e di un clima generale di paura di non trovare lavoro dopo la laurea.
Il problema rimane sempre quello, che non so come fare a smettere o perlomeno a "diminuire" queste mie reazioni, soprattutto nei confronti del mio ragazzo visto che gli distruggo la faccia (e io odio toccare la faccia delle persone, la trovo una mancanza di rispetto, infatti da fastidio se lo fanno a me).
non vorrei andare da uno specialista sia per una questione economica sia per una questione personale: mi farebbe sentire una pazza.
Sì, ho avuto altre esperienze, soprattutto al contrario quando ero più piccola. Sono stata picchiata da un paio di ragazze più grandi di me quando avevo 14 anni (ma la cosa non mi ha scosso molto), mentre credo che ciò che mi ha scosso di più sia stato quando mio padre menava mia madre quando avevo circa 6 anni (è stato un breve periodo però, non lo ha fatto più da allora).
Mi rendo conto che probabilmente è un comportamento caratteriale, perché in genere non ho molta pazienza e mi infastidisco facilmente, a volte mi capita di alzare la voce per strada ad esempio a ragazzi che mi guardano e mi da fastidio. Ma questo succede solo se sono in gruppo, se sono da sola tendo a innervosirmi con i famigliari e quindi a persone con le quali ho più confidenza.
Non sono sempre irascibile, ho dei periodi in cui lo sono di più e dei periodi di calma. Probabilmente è dovuto anche allo stress degli esami universitari e di un clima generale di paura di non trovare lavoro dopo la laurea.
Il problema rimane sempre quello, che non so come fare a smettere o perlomeno a "diminuire" queste mie reazioni, soprattutto nei confronti del mio ragazzo visto che gli distruggo la faccia (e io odio toccare la faccia delle persone, la trovo una mancanza di rispetto, infatti da fastidio se lo fanno a me).
[#3]
La questione economica è facilmente risolvibile rivolgendosi ad una struttura pubblica, nessun professionista la farà sentire una pazza, perché lavoriamo tutti con vero interesse per il mondo dell'altro ed in totale assenza di giudizio-
Sembra che lei abbia interiorizzato un comportamento disfunzionale sin da piccola.
Le botte che suo padre dava a sua madre, sembrano essere state apprese, interiorizzate e ripetute poi nel tempo, come un copione comportamentale.
da qui sono solo ipotesi, un professionista de visu, potrebbe aiutarla
Sembra che lei abbia interiorizzato un comportamento disfunzionale sin da piccola.
Le botte che suo padre dava a sua madre, sembrano essere state apprese, interiorizzate e ripetute poi nel tempo, come un copione comportamentale.
da qui sono solo ipotesi, un professionista de visu, potrebbe aiutarla
[#4]
Gentile ragazza,
Mi associo ai consigli della collega Dott.a RandoNe.
Penso abche io che lei abbia introiettato un atteggiamento a cui ha assistito e che si attiva nei momenti in cui si sente debole.
Immagino che debba darle un senso di potere che il suo ragazzo alto e grosso abbia paura di lei e si protegga.
Il punto potrebbe essere questo: modificare la sua manira di rispondere ai suoi momenti di debolezza, rinunciando a farsi forsa con quella sensazione di potere.
Uo' provare a fare questo tentativo da sola. In caso di insuccesso pero' dovrebbe farsi aiutare.
I migliorri saluti
Mi associo ai consigli della collega Dott.a RandoNe.
Penso abche io che lei abbia introiettato un atteggiamento a cui ha assistito e che si attiva nei momenti in cui si sente debole.
Immagino che debba darle un senso di potere che il suo ragazzo alto e grosso abbia paura di lei e si protegga.
Il punto potrebbe essere questo: modificare la sua manira di rispondere ai suoi momenti di debolezza, rinunciando a farsi forsa con quella sensazione di potere.
Uo' provare a fare questo tentativo da sola. In caso di insuccesso pero' dovrebbe farsi aiutare.
I migliorri saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Utente
Gentilissime dottoresse,
vi ringrazio tanto per il supporto e per i consigli, metterò subito in pratica il consiglio della dott. Esposito sperando di riuscire a controllarmi. E' verissimo che ho una sensazione di potere e forse è proprio quella che devo riuscire a sopprimere, e magari è anche lo stress del periodo che sto passando.
Cordialmente
vi ringrazio tanto per il supporto e per i consigli, metterò subito in pratica il consiglio della dott. Esposito sperando di riuscire a controllarmi. E' verissimo che ho una sensazione di potere e forse è proprio quella che devo riuscire a sopprimere, e magari è anche lo stress del periodo che sto passando.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.8k visite dal 11/06/2013.
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