Aiuto per autostima
Buona sera a tutti,
mi chiamo Federica. Ho 38 anni.
Scrivo per avere un parere, un consiglio da qualcuno. A 38 anni ho una vita allo sfascio, o meglio..non ho proprio più una vita. Mi sento inadeguata, alienata, sempre diversa da tutti, sempre "strana". Mi rendo conto di avere grossi problemi di autostima.Mi basta un avere un comportamento che io reputo ingenuo o stupido per buttarmi a terra completamente e farmi sentire una nullità.Tendo ad isolarmi, sono taciturna,non mi rendo simpatica, noto negli altri il disagio nei miei confronti, so di non piacere.Nella vita mi sento come se non avessi combinato nulla di buono, e non è oggettivamente solo una sensazione.Fin da piccola causa timidezza (che ora non ho più)ho sempre avuto difficoltà a rapportarmi con gli altri, a socializzare (con tutte le conseguenze che immaginate, i bambini sanno essere crudeli), ho sempre avuto risultati scarsi a scuola per colpa della mia emotività, a causa di questa ancora adesso ho problemi. Non mi sono mai sentita a mio agio col mio corpo conseguentemente sono riluttante alle relazioni sentimentali. Ho ricevuto una educazione molto severa dove ad ogni errore mi veniva imputata una incapacità,una colpa e per causa di questo ancora adesso sono insicura e paurosa in molte situazioni.Ad ogni decisione importante della mia vita scappo impedendomi di fare un percorso "normale", difatti non sono (perchè non voglio) ne fidanzata ne sposata, non ho più un lavoro ( dove anche qui mi sentivo totalmente incapace costringendomi a "scappare" ) sto abbandonando tutti gli amici, mi sto totalmente isolando dalla vita sociale. In passato ho sofferto di depressione, desumo perchè ero giovane e volevo reagire a questa condizione, adesso pian piano mi sto rassegnando a quella che è la mia vita e non sto facendo assolutamente nulla per cambiarla, però almeno non mi sento più depressa, mi aggrappo a quello che mi fa stare bene, le mie passioni (sono una persona molto vitale e passionale)e mi accontento. In passato ho pensato di parlarne con qualche esperto ma anche qui le mie insicurezze,le paure, la mia riservatezza, mi hanno frenata.
Penso di aver esposto la mia situazione,spero in modo chiaro e comprensibile.
Grazie a chi mi leggerà.
mi chiamo Federica. Ho 38 anni.
Scrivo per avere un parere, un consiglio da qualcuno. A 38 anni ho una vita allo sfascio, o meglio..non ho proprio più una vita. Mi sento inadeguata, alienata, sempre diversa da tutti, sempre "strana". Mi rendo conto di avere grossi problemi di autostima.Mi basta un avere un comportamento che io reputo ingenuo o stupido per buttarmi a terra completamente e farmi sentire una nullità.Tendo ad isolarmi, sono taciturna,non mi rendo simpatica, noto negli altri il disagio nei miei confronti, so di non piacere.Nella vita mi sento come se non avessi combinato nulla di buono, e non è oggettivamente solo una sensazione.Fin da piccola causa timidezza (che ora non ho più)ho sempre avuto difficoltà a rapportarmi con gli altri, a socializzare (con tutte le conseguenze che immaginate, i bambini sanno essere crudeli), ho sempre avuto risultati scarsi a scuola per colpa della mia emotività, a causa di questa ancora adesso ho problemi. Non mi sono mai sentita a mio agio col mio corpo conseguentemente sono riluttante alle relazioni sentimentali. Ho ricevuto una educazione molto severa dove ad ogni errore mi veniva imputata una incapacità,una colpa e per causa di questo ancora adesso sono insicura e paurosa in molte situazioni.Ad ogni decisione importante della mia vita scappo impedendomi di fare un percorso "normale", difatti non sono (perchè non voglio) ne fidanzata ne sposata, non ho più un lavoro ( dove anche qui mi sentivo totalmente incapace costringendomi a "scappare" ) sto abbandonando tutti gli amici, mi sto totalmente isolando dalla vita sociale. In passato ho sofferto di depressione, desumo perchè ero giovane e volevo reagire a questa condizione, adesso pian piano mi sto rassegnando a quella che è la mia vita e non sto facendo assolutamente nulla per cambiarla, però almeno non mi sento più depressa, mi aggrappo a quello che mi fa stare bene, le mie passioni (sono una persona molto vitale e passionale)e mi accontento. In passato ho pensato di parlarne con qualche esperto ma anche qui le mie insicurezze,le paure, la mia riservatezza, mi hanno frenata.
Penso di aver esposto la mia situazione,spero in modo chiaro e comprensibile.
Grazie a chi mi leggerà.
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<A 38 anni ho una vita allo sfascio, o meglio..non ho proprio più una vita adesso pian piano mi sto rassegnando a quella che è la mia vita e non sto facendo assolutamente nulla per cambiarla>
Gentile Federica,
perché rassegnarsi ad una vita che definisce allo sfascio?
Perché farsi frenare dalle paure nel rivolgersi ad un esperto?
Ogni volta che lei scappa e rinuncia non fa altro che alimentare l'idea che ha di sé e rimanere ferma in un'esistenza con pesanti limitazioni.
Si porta dietro un bagaglio pesante da tanto tempo che sarebbe il caso di alleggerire.
Lei ha la possibilità di prendere in mano la sua vita e di viverla in modo più appagante.
Ha fatto il primo passo rivolgendosi a noi, ora dovrebbe fare il secondo consultando un nostro collega di persona che, in un clima empatico e non giudicante, la potrebbe aiutare ad aprirsi e a percorrere la strada verso un miglior rapporto con se stessa e con gli altri.
Coraggio!
I miei più cari auguri e se necessita di ulteriori informazioni restiamo in ascolto.
Gentile Federica,
perché rassegnarsi ad una vita che definisce allo sfascio?
Perché farsi frenare dalle paure nel rivolgersi ad un esperto?
Ogni volta che lei scappa e rinuncia non fa altro che alimentare l'idea che ha di sé e rimanere ferma in un'esistenza con pesanti limitazioni.
Si porta dietro un bagaglio pesante da tanto tempo che sarebbe il caso di alleggerire.
Lei ha la possibilità di prendere in mano la sua vita e di viverla in modo più appagante.
Ha fatto il primo passo rivolgendosi a noi, ora dovrebbe fare il secondo consultando un nostro collega di persona che, in un clima empatico e non giudicante, la potrebbe aiutare ad aprirsi e a percorrere la strada verso un miglior rapporto con se stessa e con gli altri.
Coraggio!
I miei più cari auguri e se necessita di ulteriori informazioni restiamo in ascolto.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
Dalla presa di coscienza di un disagio al possibile cambiamento, il passaggio è un lavoro di tipo psicologico.
Soltanto un clinico formato per aiutarla potrà sostenerla durante questa fase così complessa e compromessa, o' autostima non è chimerica, si può costruire.....
Dalla presa di coscienza di un disagio al possibile cambiamento, il passaggio è un lavoro di tipo psicologico.
Soltanto un clinico formato per aiutarla potrà sostenerla durante questa fase così complessa e compromessa, o' autostima non è chimerica, si può costruire.....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile Signora,
La sua eta' e' quella giusta per decidere una svolta in favore della propria esistenza vera.
L'autostima viene costruita nelle relazioni infantili e costitisce una cornice nella quale interagire con gli altri ma soprattutto con se stessi.
Inizi un percorso analitco per comprendere i contesti che hanno formato la sua personalita e dare loro un'altra forma .
Ci faccia sapere!
I migliori saluti
La sua eta' e' quella giusta per decidere una svolta in favore della propria esistenza vera.
L'autostima viene costruita nelle relazioni infantili e costitisce una cornice nella quale interagire con gli altri ma soprattutto con se stessi.
Inizi un percorso analitco per comprendere i contesti che hanno formato la sua personalita e dare loro un'altra forma .
Ci faccia sapere!
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 09/06/2013.
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