Ansia per non so cosa
salve a tutti,spero che mi possiate dare una mano!in pratica circa 3 mesi fa ho avuto il mio primo attacco di ansia, o panico, con la mia ragazza.ho avuto una defiance sessuale e lei ha reagito piangendo.io ho provato a spiegarle che non era per colpa sua ma niente.il giorno dopo io avevo ansia da prestazione e paura che lei mi potesse richiedere di provare ad avere un rapporto.così è stato e ovviamente ho di nuovo provato l'esperienza del giorno prima.anzi forse peggio perchè le ho chiesto ripetutamente se mi volesse lasciare ed ho avuto una paura esagerata di perderla!in questi ultimi tre mesi io ho avuto sempre dubbi sul nostro rapporto,nel senso che a volte mi vedevo bene con lei,a volte mi vedevo meglio senza di lei.c'è da dire che ci siamo conosciuti all'università e che abbiamo studiato sempre insieme,ci mancavano gli ultimi 3 esami per laurearci.io mi sono preso un esame mentre lei è stata bocciata e io mi sono sentito tremendamente in colpa per lei,perchè io l'avevo preso e lei no.con i dubbi sono riuscito ad andare avanti ma sempre con l'ansia di vederla,ne ho parlato con lei e mi ripeteva sempre che se avevo dei dubbi sul nostro rapporto perchè dovevamo continuare?tra alti e bassi,molto più bassi, siamo riusciti ad arrivare al punto in cui lei ridoveva fare l'esame ed è stata bocciata di nuovo e ha pianto tantissimo. io non sapevo cosa fare perchè attanagliato dai dubbi non sapevo cosa fosse giusto. dopo questo episodio sono andato da un neurologo che mi ha diagnosticato una sorta di crisi esistenziale. e mi ha dato il cipralex per risollevarmi,poi però andando avanti ho lasciato la mia ragazza decidendo solo di studiare insieme dicendole di non amarla più.intanto che abbiamo studiato insieme sono andato da una psicologa dove abbiamo parlato un po' ma non tanto del rapporto di me e la mia ragazza.per un po' sono stato meglio anche con lei.infatti anche lei aveva detto di non amarmi più e che le avevo fatto aprire gli occhi.ridevamo scherzavamo.sabato scorso eravamo soli allo studio di mio padre a studiare e abbiamo avuto anche un rapporto dove subito dopo sono stato abbastanza male perchè ero solo eccitato ma niente di più,lunedì sono andato dalla psicologa per un'altra seduta e abbiamo parlato un po' di me del mio passato, il pomeriggio di nuovo questi attacchi che si presentano nel momento in cui devo aiutarla per ripetere l'esame che non si era preso con me.mercoledì lo sostiene e viene di nuovo bocciata.il pomeriggio concordo con lei che forse è il caso di non studiare nemmeno più insieme,e lei dice che ogni cosa che tocca diventa stato di ansia per me.ora ogni volta che penso di stare con lei mi viene ansia,stiamo andando in palestra insieme e ogni giorno è uno stato ansioso,premetto che non vorrei ritornare con lei da fidanzato,ma da amico si, e il fatto di non riuscire a stare bene con lei non mi fa fare nulla,non esco per paura di distogliere il mio pensiero su altro e non pensare più a lei,non studio nemmeno pensando che prima lo facevo con lei e ora non più. sono in uno stato di confusione assurda che non riesco a decifrare.lunedì ho un'altra seduta con la psicologa e li parleremo del mio rapporto con la mia ormai ex. non voglio stare meglio escludendola dalla mia vita, voglio che ci sia da amica ma non riesco a fare più nulla ormai perchè non sto bene con lei. ieri sono andato di nuovo dal neurologo che mi ha prescritto anche lo xanax e dice che di questo devo parlare con la psicologa non di altro!non so proprio cosa mi sia successo,alcune volte penso che posso stare meglio anche con lei come amica e mi sento meglio,a volte invece penso che eliminando la causa dell'ansia sto meglio ma poi non è così,anche perchè sarebbe troppo facile dimenticare i problemi e metterli da parte per poi ripresentarsi in una nuova situazione.voi cosa dite?cosa mi è e sta succedendo?ovviamente se avete domande farene pure perchè nell'ansia non so di aver scritto tutto,una cosa l'ho saltata che comunque stavamo insieme da 3 anni e mezzo!
[#1]
Gentile ragazzo, ho la sensazione che la decisione di lasciarvi sia nata da una errata interpretazione dei suoi stati di ansia. L'ansia da prestazione , la paura di una defaillance potrebbe essersi trasformata in una sorta di rimuginazione ossessiva che l ha intrappolata in pensieri e stati di ansia privi di un vero fondamento.
Ne parli con un terapeuta, magari di orientamento cognitivo-comportamentale o strategico per gestire una trappola mentale, forse, costruita dal nulla.
legga questi articoli
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
Ne parli con un terapeuta, magari di orientamento cognitivo-comportamentale o strategico per gestire una trappola mentale, forse, costruita dal nulla.
legga questi articoli
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
sto provando con una psicologa che gestisce i problemi con la tecnica della gestalt, non so cosa sia e se vada bene, ma io proprio ogni volta che la vedo, ma anche il pensiero di vederla mi porta ansia e quindi ad eliminare questo rapporto,non so cosami abbia creato la defaillance descritta prima ma quella ormai è il punto di partenza di tutto ciò! non riesco proprio a riprendermi sono in uno stato di confusione assurda! non parlo con nessuno dei miei problemi, nemmeno con i miei genitori, solo con persone che mi possono capire dal punto di vista mentale come il neurologo o la psicologa! vorrei un punto di partenza, una base sulla quale dire sto sbagliando questo tipo di comportamento, ma non mi viene proprio... ci sono dei momenti in cui mi rendo conto che posso stare meglio comportandomi normalmente ed avere una vita normale...ma subito prende il posto il pensiero ossessivo di lei che mi da ansia! cosa posso fare?
[#3]
Gentile ragazzo,
da una parte mi ha colpito molto il fatto che sembra viviate in simbiosi: studiate insieme, state insieme come ragazzo e ragazza, andate in palestra insieme, ecc...
Non avete altri amici?
Dall'altra anch'io ritengo che la paura (di fallire) abbia generato solo altra paura. In una consizione di paura è difficile (e talvolta impossibile) pensare di fare l'amore.
Ritengo perciò che dovresti discutere con un terapeuta su COME agire su questa ansia da prestazione.
Talvolta può essere utile coinvolgere anche la partner a condizione che l'atteggiamento di entrambi sia cooperativo.
Saluti
da una parte mi ha colpito molto il fatto che sembra viviate in simbiosi: studiate insieme, state insieme come ragazzo e ragazza, andate in palestra insieme, ecc...
Non avete altri amici?
Dall'altra anch'io ritengo che la paura (di fallire) abbia generato solo altra paura. In una consizione di paura è difficile (e talvolta impossibile) pensare di fare l'amore.
Ritengo perciò che dovresti discutere con un terapeuta su COME agire su questa ansia da prestazione.
Talvolta può essere utile coinvolgere anche la partner a condizione che l'atteggiamento di entrambi sia cooperativo.
Saluti
[#4]
Ex utente
noi prima di metterci insieme eravamo amici e le parlavo anche della mia ex. in questi incontri nel quale ci vedavamo per l'università e uscivamo spesso anche per andare a cinema anche con altre persone. gia li era scattato qualcosa tra di noi, infatti ho lasciato la mia ex con la quale avevo un rapporto di due anni e mezzo, dove comunque non ci vedavamo quasi mai solo il sabato, e stavamo a casa mia per vedere un film, e mi sono messo con questa nuova ragazza. all'inizio uscivamo anche con amici suoi perchè io ormai li avevo abbandonati e piano piano abbiamo avuto delle discussioni con questi per vari motivi e abbiamo iniziato ad uscire con mia sorella. siamo stati 3 anni benissimo insieme.quest'estate siamo andati in vacanza con mia sorella e siamo stati una settimana, durante la quale c'è stato qualche battibecco tra di noi perchè lei pretendeva di più da me in vacanza e quindi le ho fatto passare una brutta estate. dopo sono continuati qualche litigio ma credo sia normale in una coppia. devo dire che ho sempre vissuto io con l'ansia di andare sempre a casa sua in u determinato orario perchè credevo che non andando lei si sarebbe arrabbiata,però puntualmente o stava dormendo o stava facendo qualche altra cosa e quindi era un'ansia inutile.avevamo si un rapporto in simbiosi ci vedavamo praticamente tutto il giorno anche la sera andavamo a casa mia dove ho una stanza privata dove ho ogni tipo di intrattenimento e ci mettavamo li a fare qualcosa. ormai sto dubitando anche dell'amore che provavo prima perchè lo vedo lontano...però io l'amicizia con lei la vorrei perchè non sono arrivato al punto di odiarla...ma mi viene ansia e quest'ansia mi genera altra ansia su ogni cosa...non esco per non pensare al fatto che starei meglio senza di lei...è come se avessi paura di dimenticarla o di arrivare al punto di vedere veramente la mia vita senza di lei. ma se ho questa paura cosa significa?
[#7]
"ma mi viene ansia e quest'ansia mi genera altra ansia su ogni cosa...non esco per non pensare al fatto che starei meglio senza di lei...è come se avessi paura di dimenticarla o di arrivare al punto di vedere veramente la mia vita senza di lei. ma se ho questa paura cosa significa?"
Gentile ragazzo,
non uscire e non vederla certamente sul momento ti fa stare meglio, ma non è la soluzione! Stai meglio solo perchè diminuisce il livello d'ansia.
Col tempo però l'ansia aumenterà.
E poi è probabile che tu sia ansioso e che quindi il dubbio ( come suggeriva il Collega sopra) possa riguardare anche la ragazza: se sto bene senza di lei è perchè non l'amo più.... l'amo o non l'amo?
Poi è probabile che tu abbia associato a questa ragazza l'ansia che provi e le tue paure, memorizzando gli eventi in cui eravate insieme...
La paura può essere appresa e prima di domandarci il significato potrebbe essere utile sapere cosa fare quando si ha paura di qualcosa.
Non conosco la terapia della gestalt, ma ti abbiamo consigliato la terapia cognitivo-comportamentale perchè è un tipo di terapia estremamente efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia e dei disturbi sessuali.
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Su che cosa state lavorando operativamente in terapia?
Gentile ragazzo,
non uscire e non vederla certamente sul momento ti fa stare meglio, ma non è la soluzione! Stai meglio solo perchè diminuisce il livello d'ansia.
Col tempo però l'ansia aumenterà.
E poi è probabile che tu sia ansioso e che quindi il dubbio ( come suggeriva il Collega sopra) possa riguardare anche la ragazza: se sto bene senza di lei è perchè non l'amo più.... l'amo o non l'amo?
Poi è probabile che tu abbia associato a questa ragazza l'ansia che provi e le tue paure, memorizzando gli eventi in cui eravate insieme...
La paura può essere appresa e prima di domandarci il significato potrebbe essere utile sapere cosa fare quando si ha paura di qualcosa.
Non conosco la terapia della gestalt, ma ti abbiamo consigliato la terapia cognitivo-comportamentale perchè è un tipo di terapia estremamente efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia e dei disturbi sessuali.
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Su che cosa state lavorando operativamente in terapia?
[#8]
Ex utente
inizialmente le ho parlato solo da cosa è partito tutto questo mio stato di ansia,ossia dalla defaillance che ho avuto, secondo la mia psicologa è stato un bene perchè evidentemente dovevo cambiare qualcosa della mia vita, perchè a lei ho detto anche che sto facendo un'università che non mi piace e secondo lei non è un caso che tutto ciò sia avvenuto a due esami dalla laurea. alla fine dell'ultima seduta però le ho detto che tutto ciò coinvolge la mia ragazza e quindi ha detto che lunedì opereremo su questo. dall'ultimo incontro ad oggi ho scritto parecchie pagine sui pensieri ossessivi che mi invadono la mente e ieri sera glie l'ho inviate via email per fargliele leggere e poi discuterne insieme durante la seduta! la sua specializzazione è su ansia attacchi di panico, crisi esistenziali e questo genere di cose. ma la terapia cognitivo comportamentale diciamo che la fanno tutti gli psicologi, nel senso che viene studiata da tutti, o c'è bisogno di una specializzazione a parte?
cioè la mia psicologa è ad orientamento gestaltico ed analitico transazionale...è una specializzazione che ha a che vedere con la tecnica cognitivo comportamentale oppure no?
cioè la mia psicologa è ad orientamento gestaltico ed analitico transazionale...è una specializzazione che ha a che vedere con la tecnica cognitivo comportamentale oppure no?
[#9]
Gentile ragazzo,
pur con i limtiti della distanza e del mezzo provo a rispondere.
Secondo il modello che seguo, ovvero quello cognitivo-comportamentale, non è tanto importante se questa defaillance si sia verificata prima degli ultimi due esami nè cercare adesso la ragione.
E' molto più importante andare ad estinguere quella risposta disfunzionale che, con buona probabilità, è frutto di apprendimento a partire da quella prima defaillance, altrimenti è possibile generalizzare la risposta.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale NON è studiata da tutti gli psicologi, tant'è che ci sono scuole di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale, così come ci sono scuole di specializzazione in psicoterapia della Gestalt.
Saluti,
pur con i limtiti della distanza e del mezzo provo a rispondere.
Secondo il modello che seguo, ovvero quello cognitivo-comportamentale, non è tanto importante se questa defaillance si sia verificata prima degli ultimi due esami nè cercare adesso la ragione.
E' molto più importante andare ad estinguere quella risposta disfunzionale che, con buona probabilità, è frutto di apprendimento a partire da quella prima defaillance, altrimenti è possibile generalizzare la risposta.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale NON è studiata da tutti gli psicologi, tant'è che ci sono scuole di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale, così come ci sono scuole di specializzazione in psicoterapia della Gestalt.
Saluti,
[#10]
Ex utente
ma potrebbe anche operala questa tecnica oppure sto perdendo tempo?diciamo che ora mi sta salendo anche un po' di ansia riguardo al fatto che non sia la psicologa che fa per me...dopo che le ho quasi praticamente detto tutto della mia vita!ho paura anche di chiederglielo perchè potrebbe dirmi che non la usa e quindi andare ancora di più nel panico
[#11]
Riordinare le idee non penso proprio ti abbia fatto male! :-)
Però è importante che tu chieda alla psicologa psicoterapeuta in che modo può aiutarti a risolvere il problema (lo avete focalizzato? non è necessario portare in terapia aspetti della propria vita che non riguardano il problema, quindi non è necessario parlare proprio di tutto) e FARE ciò che serve per risolvere il problema.
Le tecniche cognitivo- comportamentali vengono applicate dai terapeuti dello stesso orientamento, quindi è improbabile che la tua terapeuta possa applicarle.
Fai il punto della situazione insieme a lei e valutate insieme il da farsi.
Però è importante che tu chieda alla psicologa psicoterapeuta in che modo può aiutarti a risolvere il problema (lo avete focalizzato? non è necessario portare in terapia aspetti della propria vita che non riguardano il problema, quindi non è necessario parlare proprio di tutto) e FARE ciò che serve per risolvere il problema.
Le tecniche cognitivo- comportamentali vengono applicate dai terapeuti dello stesso orientamento, quindi è improbabile che la tua terapeuta possa applicarle.
Fai il punto della situazione insieme a lei e valutate insieme il da farsi.
[#12]
Ex utente
lo so, anche perchè credo che parlarne direttamente con lei di questo sia meglio...vorrei solo qualche rassicurazione...oggi e domani non vedrò la persona che mi porta quest'ansia e un po' sto meglio...ma il solo pensiero che lunedì dovrò vederla mi rende ansioso...anche per il fatto che non ancora ho risolto il problema e che vorrei tornare a studiare per lo meno insieme ma senza quest'ansia che mi provoca il pensiero di vederla...lo vorrei vedere come qualcosa di normale...secondo voi è normale questa cosa nel senso che la posso superare quest'ansia oppure è semplicemente il fatto che non voglio averla più nella mia vita che mi provoca ciò? io non vorrei fosse la seconda!
[#13]
I disturbi d'ansia e i disturbi sessuali come il deficit erettivo sono i disturbi più semplici da trattare e si risolvono in tempi piuttosto brevi.
In terapia cognitivo-comportamentale ci sono protocolli d'intervento che poi vengono personalizzati e adattati al pz.
Quanto a ciò che dici sul non vedere la ragazza ed essere più sereno... è ciò che ti spiegavo prima: più eviti e più ti viene voglia di evitare in quanto allontanandoti dallo stimolo ansiogeno, l'ansia diminuisce.
Nella terapia cognitivo-comportamentale invece si prescrive al pz. di avvicinarsi per gradi a ciò che il pz. teme in maniera tale da comprendere ciò che accade e di esporsi (quindi fare). Questo permette di spezzare una sequenza automatica e inconsapevole che però è disfunzionale e peggiora il problema.
Saluti,
In terapia cognitivo-comportamentale ci sono protocolli d'intervento che poi vengono personalizzati e adattati al pz.
Quanto a ciò che dici sul non vedere la ragazza ed essere più sereno... è ciò che ti spiegavo prima: più eviti e più ti viene voglia di evitare in quanto allontanandoti dallo stimolo ansiogeno, l'ansia diminuisce.
Nella terapia cognitivo-comportamentale invece si prescrive al pz. di avvicinarsi per gradi a ciò che il pz. teme in maniera tale da comprendere ciò che accade e di esporsi (quindi fare). Questo permette di spezzare una sequenza automatica e inconsapevole che però è disfunzionale e peggiora il problema.
Saluti,
[#15]
Gentile ragazzo,
l'esposizione graduale a ciò che ci crea ansia è proprio una prescrizione comportamentale che utilizziamo in terapia, magari fissando obiettivi col pz.
Ma anche il fatto di discutere in seduta com'è andata questa esposizione.
Poi chiaramente dipende dalla diagnosi e dagli obiettivi terapeutici fissati.
Saluti,
l'esposizione graduale a ciò che ci crea ansia è proprio una prescrizione comportamentale che utilizziamo in terapia, magari fissando obiettivi col pz.
Ma anche il fatto di discutere in seduta com'è andata questa esposizione.
Poi chiaramente dipende dalla diagnosi e dagli obiettivi terapeutici fissati.
Saluti,
[#17]
"penso che non ce la farò e che tutto contiunerà così come sta andando e non cambierò mai!"
Infatti un pensiero di questo tipo fa sì che tu ti comporti di conseguenza!
La terapia di tipo cognitivo-comportamentale, poichè agisce sull'influenzamento reciproco di emozioni, pensieri e comportamenti, addestra il pz a riconoscere questi stati e a modificarli.
Chiaramente se uno pensa ad es. di non farcela a superare un esame perchè troppo difficile magari non si presenta neppure a sostenerlo.
Ma se, al contrario, pur consapevole della difficoltà, cerca strategie per superarlo lo stesso E LE METTE IN PRATICA (es studiare di più e in maniera più approfondita), è molto probabile arrivare almeno al superamento dell'esame. Se vogliamo prendere 30, dovremmo mettere in pratica strategie finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo.
Saluti,
Infatti un pensiero di questo tipo fa sì che tu ti comporti di conseguenza!
La terapia di tipo cognitivo-comportamentale, poichè agisce sull'influenzamento reciproco di emozioni, pensieri e comportamenti, addestra il pz a riconoscere questi stati e a modificarli.
Chiaramente se uno pensa ad es. di non farcela a superare un esame perchè troppo difficile magari non si presenta neppure a sostenerlo.
Ma se, al contrario, pur consapevole della difficoltà, cerca strategie per superarlo lo stesso E LE METTE IN PRATICA (es studiare di più e in maniera più approfondita), è molto probabile arrivare almeno al superamento dell'esame. Se vogliamo prendere 30, dovremmo mettere in pratica strategie finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo.
Saluti,
[#18]
Ex utente
dottoressa vedo che siete molto disponibile visto anche il numero di domande che sto facendo e per questo la ringrazio...ma se posso un'altra domanda...se la mia psicologa ritenesse che anche grazie al suo metodo potrei diciamo guarire devo crederla oppure devo diffidare nel senso di dirigermi per forza verso un orientamento cognitivo comportamentale?
[#19]
Ex utente
vorrei se è possibile postarle un articolo che sto leggendo sulla tecnica della gestalt e sapere lei cosa ne pensa..se non è di troppo disturbo.
http://www.glipsicologi.info/wordpress/la-psicoterapia-della-gestalt.html
http://www.glipsicologi.info/wordpress/la-psicoterapia-della-gestalt.html
[#20]
La tua terapeuta ha il vantaggio di aver fatto una valutazione di persona e di conoscerti personalmente...
Ribadisco che dovresti condividere le perplessità che hai elencato qui con lei e mettere a fuoco obiettivi terapeutici percorribili e mirati.
Saluti,
[#23]
Ex utente
ho mancato di dire una cosa che non so se possa essere rilevante...in questo periodo nel quale stiamo andando in palestra, ad esempio ieri pomeriggio le ho anche parlato di quello che avevo fatto durante la giornata...all'inizio stavo bene poi dopo è iniziato il pensiero che la stessi illudendo di qualcosa, anche se lei più volte mi ha ripetuto che non mi ama più e che mi vede solo come amico!
[#24]
Ex utente
cioè ultimamente ho proprio paura di parlare con lei perchè potrebbe portare a qualcosa che non voglio o la paura di avere degli obblighi nei suoi confronti!la settimana scorsa mi si era anche ripresentata la voglia di avere un atto sessuale e mi eccitava anche lo stare con lei...invece ora si è azzerato tutto di nuovo!non trovo eccitazione in nulla!
[#26]
Gentile ragazzo,
è del tutto normale avere dei cambiamenti di stato: non siamo sempre ansiosi e non siamo sempre sereni, ma sperimentiamo diversi stati emotivi.
Allora qual è il problema?
Il problema è che l'ansioso si spaventa ed è poco capace di leggere e modulare questi stati.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Ad ogni modo cercare molte rassicurazioni non fa altro che aumentare lo stato ansioso...
Saluti,
è del tutto normale avere dei cambiamenti di stato: non siamo sempre ansiosi e non siamo sempre sereni, ma sperimentiamo diversi stati emotivi.
Allora qual è il problema?
Il problema è che l'ansioso si spaventa ed è poco capace di leggere e modulare questi stati.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Ad ogni modo cercare molte rassicurazioni non fa altro che aumentare lo stato ansioso...
Saluti,
[#27]
Ex utente
vorrei chiederle un'altra cosa...se ad esempio mentre sto pensando ad una determinata cosa mi vengono delle vampate di caldo e mio il corpo si irrigidisce cosa può significare?
e poi un'asportazione dell'ansia, non può essere effettuata tramite ipnosi?almeno per arrivare al momento in cui è stata generata per capirne le cause effettive?
e poi un'asportazione dell'ansia, non può essere effettuata tramite ipnosi?almeno per arrivare al momento in cui è stata generata per capirne le cause effettive?
[#28]
Come scrivevo sopra, è possibile imparare a gestire l'ansia in tanti modi, io ti ho descritto quello attuabile con la terapia cognitivo-comportamentale.
Per quanto riguarda la tua domanda: "se ad esempio mentre sto pensando ad una determinata cosa mi vengono delle vampate di caldo e mio il corpo si irrigidisce cosa può significare?"
più che ricercare i significati, sarebbe importante sapere che ogni tipo di emozione si esprime sul corpo. Ad esempio imparare a collegare che forse l'irrigidamento muscolare e le vampate di caldo, così come la tachicardia, la sudorazione eccessiva, ecc... possono essere modi per segnalare uno stato ansioso.
Saluti,
Per quanto riguarda la tua domanda: "se ad esempio mentre sto pensando ad una determinata cosa mi vengono delle vampate di caldo e mio il corpo si irrigidisce cosa può significare?"
più che ricercare i significati, sarebbe importante sapere che ogni tipo di emozione si esprime sul corpo. Ad esempio imparare a collegare che forse l'irrigidamento muscolare e le vampate di caldo, così come la tachicardia, la sudorazione eccessiva, ecc... possono essere modi per segnalare uno stato ansioso.
Saluti,
[#29]
Ex utente
io ad esempio stavo pensando che potevo ritornare ad amarla e mi sono venuti questi sintomi...poi mi sono calmato dicendo che non dovevo ritornare per forza con lei ma anche essere buoni amici...però stavo anche pensando che forse il problema è il fatto che la devo iniziare a considerare tale e non più come una fidanzata!
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 3k visite dal 08/06/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.