Depressione da sradicamento e solitudine

Buongiorno,

abito in Germania dal 1992, e ho lavorato da allora in tutta Europa e nelle Americhe come consulente aziendale o come Direttore Generale. Sposato nel 1995, separato nel 2008 e divorziato nel 2011, gli ultimi tre anni in Sudamerica. Due figli.
Questa vita movimentata, e per la maggior parte delle persone estremamente interessante, ha il suo rovescio della medaglia. Che sto pagando ora. La mia professione mi vieta di mostrare segni di debolezza (io sono la persona di riferimento...) e questo mi ha portato a mascherare una situazione che mi pare ormai cronicizzata.
Grazie ad una persona che mi ha spinto a farlo, ho cercato aiuto e la diagnosi che riporto in oggetto é stata accompagnata da una prescrizione di Cipralex (2g. x 5 gg a seguito 4 g.) e terapia.
Da parte mia ho riattivato l´attivitá sportiva, ho smesso di fumare, e ridotto praticamente a zero l´alcool, prendo un complesso B12, meditazione, anche perché mi riesce piuttosto bene. I primi risultati sono che finalmente dopo anni e anni mi sveglio senza pensieri torvi, ho un pochino piú di energia, Insomma poco per volta...

Veniamo alla mia domanda: l´incontro con il mio terapeuta é stato un trauma e lo sto ancora analizzando. Entrando nello studio un impatto negativo come un schiaffo: FORTE odore di fumo, finestre sporche, mobili usati e vecchi, scrivania e computer con dita di polvere. (E questo in un ambulatorio tedesco!). Commento orgoglioso che sono 4 mesi che non compro ne´ fumo sigarette. Mi risponde: "un altro cliente che mi vuole dare consigli", e dá una risata sardonica. Il resto é stato tutto un attacco suo e una respinta da parte mia (" io faccio le domande qui";" Il denaro é tutto no?""Lei ha avuto tutto dalla vita di cosa si lamenta?"; "Lei puó anche contraddirmi se vuole"; "Dovrebbe vedere la sua faccia da perdente!"). Alla fine dell´incontro, alla mia domanda riguardo a che cosa potessi fare oltre a prendere psicofarmaci e andare da lui mi risponde:" Vada a scuola di tango!" Sapendo che ballare é la ultima cosa che chiedo di fare in questo momento

Questo é stato il primo incontro. Non so se classificarlo nella categoria "Terapia d´urto per eroi decaduti e con potenziale residuo" o nella categoria "Chi mi ama mi segua, tanto io rimango uno stronzo".

Che faccio? Ci ritorno? Ne parlo al mio medico personale?
Se non vado da lui non so con chi parlare. ..l´amica se ne é ritornata a Buenos Aires, io vivo solo. Non ho il coraggio di ritornare in Italia al giorno d´oggi.

Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente il rapporto terapeutico è basato sulla fiducia e, spesso, questa nasce al primo impatto.
La terapia deve curare un problema, non deve darle sensazioni negative.
Potrebbe fare un ultimo tentativo ma se la sensazione non cambia, allora, cambi terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2013 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
certo è che rivolegersi presso una struttura straniera è sempre difficile, entrano in gioco molti fattori, tra cui la cultura, come vengono gestiti i servizi sanitari pubblici, (a quanto pare non tanto diverso da quello che può trovare in italia), la lingua, però io personalmente le consiglio di provare a ritornare e provare ad affidarsi.
Le consiglio anche di informarsi sul tipo di servizio che viene offerto in quella struttura, o in altre simili, chieda al suo medico di base informazioni e se lo ha inviato lui a quella struttura chiedere come mai ha scelto proprio quella.
Altrimenti l'alternativa è rivolgersi ad un privato.
un caro saluto
[#3]
Utente
Utente
Dr.ssa Falciani,

Grazie per la risposta veloce. Proprio questo é una parte del busillis: risiedo in Germania e tutto é ovviamente diverso, lingua, cultura, abitudini, codici comportamentali, e chi piu ne ha...
L´ironia é che nel caso specifico si tratta di un privato!
Peró condivido il suo parere di ritornare e provare a "cavalcare" questa onda anomala che é questo terapeuta.

Grazie
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Utente
Utente
Dottor de Vincentiis,
grazie per il parere e per confermarmi esattamente un´opinione e quello che avevo intenzione di fare.
Un saluto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

devo ammettere che la descrizione che ha fatto del terapeuta mi ha lasciata un po' sorpresa, ma capita anche qui di incontrare terapeuti che fumano durante le sedute e utilizzano il setting in modo molto personale...

Quello che Lei ha descritto è lo stile del terapeuta. Ciascuno di noi ha il proprio stile.

Oltre a questo però bisogna anche dire una psicoterapia serve per risolvere i problemi.

Avete messo a fuoco il problema, nonostante tutto?
Avete fissato degli obiettivi terapeutici?

Se tutto questo, nonostante lo stile del terapeuta, mancasse, allora è il momento di cambiare terapeuta.
Ma se invece il Suo terapeuta, oltre ad uno stile personale molto distante dal Suo e dalle Sue aspettative sul professionista, fosse competente e capace di aiutarLa a risolvere il problema, allora potrebbe essere anche una bella esperienza.

Molto dipende da quanta distanza anche in questi aspetti c'è col terapeuta: se bisogna spesso fermarsi per riaccordarsi su questi aspetti secondari, allora non vale la pena continuare.
Ma potrebbe essere anche il modo per confrontarsi con uno stile diverso dal proprio.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Pileci,

grazie per la risposta pragmatica e soprattutto sono sorpreso del numero di pareri che ho ricevuto nonostante il Sabato e l´estate ... ma veniamo a me.

Mi do l´obbiettivo di una seconda seduta per prendere una decisione: in dubbio, vado a interrompere. Come dice lei non ha senso sprecare fiato a riaccordarsi su cose che pertengono parzialmente al tema.

D´altro canto si tratta di un professionista affermato e riufiuto pensare che non sia capace di pormi/porsi obbiettivi: il problema é solo a quali costi...

Grazie ancora...Ricambio il saluto.

MC