Ansia, stress psicologico, fobie, a soli 18 anni!

Ringrazio anticipatamente i Professori che mi porgeranno attenzione!
All'età di 16 anni ho lasciato la scuola, per disseminanti motivi, catapultandomi fin da subito nel mondo del lavoro, felice e lieta di raggiungere l'indipendenza già all'epoca. Adesso, a distanza di due anni, dopo aver cambiato il lavoro da barista/cameriera, mi ritrovo da circa un anno nel settore di ragioneria all'interno di un azienda, che purtroppo, mi lascia quasi interamente gestire quest'ultima, per la somma di 400 € mensili. Mi ritrovo scoraggiata, afflitta da un profondo stress psicologico, e da una media-elevata fobia sociale. Quando mi ritrovo a dover spiegar loro la mia giornata in ufficio o a contattare clienti/fornitori mi sento assalta da un blocco che non mi fa piu' vivere, parlo poco, faccio giri di parole per arrivare all'oggetto della chiamata, senza farmi capire molto bene. Passo le mie giornate chiusa in un ufficio, senza poter scambiare una parola con qualcuno, o aver tempo di un caffè in compagnia di amici, o altro. Mi ritrovo con una famiglia non benestante che mi chiede di lasciare il lavoro perchè non vogliono più vedermi cosi' stressata; Un fidanzato che supplica attenzioni (considerata la mia stanchezza a fine giornata), e zero amici, non avendo tempo per loro.
Che vita è questa? Posso a 18 anni condurre questa vita?
Posso a 18 anni esser diventata cio' che non sono mai stata e che non voglio essere? Posso avere una piccola azienda tra le mani senza alcuna considerazione per 400 € al mese 9 ore al giorno, 7giorni su 7? Posso non avere più tempo per comprarmi una t-shirt, o per un caffè? Perchè non riesco più a parlare liberamente senza esser attaccata da blocchi o lieve balbuzia? Mi rivolgo a voi, nella speranza di ricevere un consiglio da seguire!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
sembra evidente che il contesto lavorativo il carico di lavoro e responsabilità lo scarso ritorno economico, l'isolamento, il poco tempo che le rimane per gestire altri spazi la sottoponga ad uno stress non indifferente. D'altra parte ha anche difficoltà a definirsi e a fare sentire le sue ragioni ai titolari, le è già capitato in precedenza di sentirsi in questo modo in altre situazioni? Ha mai sofferto di ansia?

Per quali motivi a suo tempo ha lasciato la scuola?
Come mai pur avendo la possibilità di studiare, date le condizioni economiche familiari, ha optato per il lavoro, come mai era così importante la sua indipendenza?
Com'è il rapporto con i suoi genitori?

Quali soluzioni ha pensato in merito al lavoro? Ha altri progetti? Ha provato a cercare altre occasioni?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dr.ssa,
sono sempre stata una ragazza ansiosa, la forte ansia di leggere, parlare in pubblico,ma poi diventai piu' sicura di me stessa, e uscii da quello stato che già da piccola mi tormentava. Ho vissuto diversi anni fa una situazione particolare con i miei genitori, i quali decisero di separarsi, ma poi tornare insieme, insomma, una serie di tira e molla che ora li ha portati a star insieme; non le nego che ho sofferto per questa situazione, ma con loro adesso non ho problemi, se non qualche cattivo ricordo;
La scuola la lasciai non per scarsa volontà, anzi, ero bravissima, ma perchè scelsi una scuola sgradevole, dove il rispetto tra docenti-alunni non esisteva, dove gli alunni erano liberi di prendere il sopravvento su di essi, dove le docenti, gelose e ''vipere'' si permettevano di giudicare i loro alunni/e. Scoraggiata abbandonai la scuola, cimentandomi nel mondo de lavoro, forse migliore e redditizio,
Ma così non è. Amo i lavori da scrivania, amo documentarmi, sperimentare, creare, pensare, ma ora mi ritrovo a far di tutto, tutto cio' che all'interno di un'azienda dovrebbero fare sicuramente più persone. Al momento sono solo scoraggiata da una vita che mi porta solo delusioni..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<sono sempre stata una ragazza ansiosa, la forte ansia di leggere, parlare in pubblico,ma poi diventai piu' sicura di me stessa>,
Cara Ragazza,
certamente avrà fatto progressi, ma probabilmente una certa ansia che la blocca quando deve esporsi (contattare i fornitori) e quando deve far valere le sue ragioni sembrerebbe permanere.

Sembra che lei subisca determinate situazioni in cui si confronta con gli altri senza riuscire a sentirsi sicura, a difendersi, a far valere i suoi diritti, forse come avveniva in passato con i suoi compagni ...ipotizzo

E' probabile che la percezione che ha di sé abbia un peso per quel che ci racconta in merito al suo lavoro nel quale sembra subire senza riuscire ad affrontare efficacemente il problema con chi di dovere.

La fiducia nelle sue possibilità ne risente ancora di più e la condizione di insoddisfazione rimane e si amplifica, trattenendola in una situazione di malessere. Ma lei può cambiare ciò che non va, dovrebbe imparare ad esporsi, a far fronte ai suoi timori, a prendere in mano la sua vita, a sentirsi più sicura di sé. Uno psicologo la potrebbe aiutare a comprendere il come.

Cari auguri



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