Delirio: capire cosa non va

Buona sera a tutti e vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
Girando per il sito ho cercato qualcosa che assomigliasse alla mia persona, ma purtroppo non ho trovato nulla.
Ho 30 e vivo in una piccola cittadina di provincia!
Credo di non aver avuto una infanzia difficile, ma i rapporti adolescenziali con i miei genitori sono stati un po ribelli, tramutati in cattive compagnie, droga e brutti risultati scolastici.
Non mi sono mai sentito inferiore ne poco intelligente, ma non sono mai riuscito ad ottenere qualcosa di concreto: Finita la scuola tento la strada di un conservatorio musicale, ma non riesco a causa della mia poca voglia anche se ho una grande passione per la musica. Tento l'università ma non mi riesce neanche quello; a questo punto comincio a lavorare.
La fortuna vuole che io trovi un buon posto di lavoro, dove tuttora sto, pur essendo passati molti anni. Anni di ansia forte per paura di non essere all'altezza del posto, commettendo errori, e sentendo lo scherno dei colleghi che provano a prendere la mia "scrivania".
Sempre in questi anni vado via di casa, non per cattivi rapporti con i miei, anzi, ma era ora che io vivessi con le mie gambe. Soprattutto l'ho fatto per tirare un "sasso" nello stagno che la mia lunga storia con una ragazza.
Sono moltissimi anni che stiamo insieme ma, per la scomparsa della sua madre molto tempo fa, non ne vuole sapere di andarsene da casa. ho tentato di tutto senza costringere, ma niente!
ora le cose degenerano sempre di più! ho tentato di lasciarla, ma non ci sono riuscito e per questo ho tentato di tradirla riusciendoci solo a metà. Chiaramente le dico tutto, ma nonostante tutto continuiamo a stare insieme.

Ora però sento i morsi della coscienza; mi prendono attacchi di panico se entro in luoghi troppo affollati, comincio a parlare seriamente da solo, pronuncio frasi sconnesse come se ci fossero "singhiozzi" di pensieri che venissero a galla.
Sento il peso di un'intera cittadina che mi deride e che mi distrugge. Non riesco più ad essere padrone della mia persona ne del mio essere.
Come si superano queste situazioni? come posso riapropriarmi di me senza distruggere che mi sta intorno? Sento che non si tratta solo di una vita sbagliata ma che io stia delirando nel senso più fisico della parola.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il delirio è un'altra cosa.
Invece i momenti di difficoltà e di bilanci (alla Sua età sta facendo delle valutazioni sul futuro con questa donna cui è legato) fanno parte della vita e non c'è nulla di male.

Ma per prima cosa, dal momento che il disagio pare notevole, è indispensabile una valutazione psicologica e poi, nel caso fosse necessaria, una psicoterapia per il trattamento dei disturbi.

Mi incuriosisce la Sua storia sentimentale: ama ancora questa donna?
Che cosa vi tiene insieme?
Avete progetti per il futuro?
Come si spiega il fatto che la Sua donna non voglia ancora uscire da casa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Gentile Utente,
Credo anch'io che il termine delirio che lei usa sia davvero inadeguato ed inesatto nella storia di vita che lei racconta. Comprendo il suo forte disagio e, soprattutto, il peso che lei sente su di se' per una serie di scelte improduttive e disfunzionali. E' come se fosse arrivato il momento di fare i conti con se stesso e con i suoi progetti di vita. In campo lavorativo, pur con tutti i problemi che descrive, lei ha raggiunto una qualche stabilità, e questo e' importante. Rimane la sfera relazionale e sentimentale che appare ancora non definita e che potrebbe non aiutarla ad avvertire dentro di se'un senso di sicurezza e di completezza. Credo che sia forse venuto il momento per fare un po' di chiarezza, una sorta di riflessione consapevole su quali sono le sue priorità e i suoi progetti di vita e penso che, in tal senso, un supporto psicologico potrebbe accompagnarla in questo nuovo percorso. Ha mai preso in considerazione questa ipotesi?
Cordialmente
Dott.ssa E.Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#3]
Attivo dal 2013 al 2024
Ex utente
Grazie innanzitutto per le risposte!
Prima di incominciare un trattamento volevo capire se i miei sono solo capricci di un 30enne o qualcosaltro.
Dal punto di vista sentimentale la situazione è complessa:
All'inizio della nostra storia lei ha perduto la madre, chiaramente è stato un grosso trauma ed io ho fatto il possibile per stargli vicino col sorriso sulle labbra. Il problema è che più passava il tempo e più si creava in lei una iper protezione nei confronti del padre.
Parto da un presupposto che forse non riesco a capire in pieno ciò che si prova in quei momenti e come ti possa cambiare, solo che mi rendo conto che in lei non ne vuole sapere di lasciare casa.
Inutile dire che ne abbiamo parlato e parlato anche di ipotetiche convivenza. Da allora sono passati molti anni però nulla è mai cambiato.
Ho provato a smuovere le acque tentando la carta di vivere da solo vista l'età (lei è più grande di me di 3 anni), convinto che vivere insieme venga da solo. Nulla la smuove per paura che succeda qualcosa al padre.
Sono oramai 3 anni che vivo solo ma se sento che ci amiamo.
Che tutto questo sia la causa di tutto i miei sfoghi non so, so che sono pronto a rimettere in gioco anche il lavoro pur di ritrovare una calma interiore!!!
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Scusi, ma non capisco il collegamento che lei fa tra "rimettere in gioco il lavoro" e " ritrovare una calma interiore". Reputa il lavoro la causa del suo malessere, quindi? La ringrazio per il chiarimento.
Dott.ssa E.Scolamacchia
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Scusi, ma non capisco il collegamento che lei fa tra "rimettere in gioco il lavoro" e " ritrovare una calma interiore". Reputa il lavoro la causa del suo malessere, quindi? La ringrazio per il chiarimento.
Dott.ssa E.Scolamacchia