Rapporto morboso-odio del partner con madre e sorella
Salve scrivo perchè ho un problema col mio compagno,
siamo una giovane coppia del sud,primo fidanzato per me e prima io per lui. Stiamo assieme da qualche anno,ma abbiamo deciso inizialmente di tenere le famiglie da parte. Essenzialmente ci si vede per le feste o ogni tanto ma solo a titolo di visita e telefonate per gli auguri.
Lui ha iniziato a lavorare da pochissimo dopo vari anni di sacrifici in cui gli sono stata vicino senza la minima riconoscenza da parte dei suoi. Siamo molto legati,ma lui è troppo succube della madre e della sorella, come se si sentisse in colpa a stare con me, odiano che mi dedichi attenzioni, figuriamoci regali o tempo.
In questi faticosi anni senza lavoro abbiamo vissuto senza un soldo, niente vita sociale, nel più completo odio e ostacolati da tutti. Io sto iniziando adesso a cercare lavoro avendo finito gli studi dopo di lui,altro motivo di odio e per cui non sono considerata all'altezza.
La sua famiglia nn può fare a meno di lui e a lui piace sentirsi indispensabile sebbene è sostanzialmente monitorato a tutte le ore perchè sentirsi importante si sa significa essere controllato. Abituato a raccontare tutto nn esiste privacy tra di noi, vogliono voce in capitolo sulle nostre scelte,e la mentalità del sud arcaica sebbene trattasi di persone che hanno studiato,prevarica,per cui niente viaggi da soli perchè non siamo sposati etc..
Io sono vista come la iena che lo allontana dal sacro nido e impedisce le attenzioni per la sorella che vive di un complesso di inferiorità nonchè vive di un rapporto morboso con lui, e con la madre si divertono a fare cattiverie del tipo non dare soldi, non lavare la macchina,o lasciarlo a piedi, comprare regali orrendi x me facendo le veci di lui.Si divertono ad aggredirmi fare di tutto per non farmi essere presente ai momenti importanti della vita di lui, mi hanno insultato apertamente tante volte, io non riesco a difendermi ci provo ma vado in collera, e lui non fa nulla. Purtroppo al sud funziona che se non si è fidanzati ufficialmente la fidanzata non conta nulla e le famiglia di lei non può intervenire, per cui sono sola e soffro.Il fatto di tenere fuori le famiglie nasce soprattutto da parte mia perchè i miei sono discreti e rispettano la nostra privacy, i suoi no, sono assillanti esigono che la sorella esca con noi,che le si trovi un fidanzato insomma la madre vuole scrollarsi il problema figlia,che la si collochi in tutti i sensi,trovarle chi la sopporta e un lavoro dato che non rende sotto nessun profilo non dà esami e non lavora ed è un asociale, la madre è un mastino aizzato contro di me, lo stesso la figlia, si sentono escluse da un rapporto che non le riguarda e ovviamente il figlio è trattato come uno schiavo pur avendo sempre fatto il suo dovere mentre la figlia è libera di oziare.Ho provato più volte a scappare da questa situazione ma lui non me lo permette,poi non voglio perchè tengo a lui, per chiudere dovrei cambiare paese ma non ho un lavoro stabile e i miei contrari.
siamo una giovane coppia del sud,primo fidanzato per me e prima io per lui. Stiamo assieme da qualche anno,ma abbiamo deciso inizialmente di tenere le famiglie da parte. Essenzialmente ci si vede per le feste o ogni tanto ma solo a titolo di visita e telefonate per gli auguri.
Lui ha iniziato a lavorare da pochissimo dopo vari anni di sacrifici in cui gli sono stata vicino senza la minima riconoscenza da parte dei suoi. Siamo molto legati,ma lui è troppo succube della madre e della sorella, come se si sentisse in colpa a stare con me, odiano che mi dedichi attenzioni, figuriamoci regali o tempo.
In questi faticosi anni senza lavoro abbiamo vissuto senza un soldo, niente vita sociale, nel più completo odio e ostacolati da tutti. Io sto iniziando adesso a cercare lavoro avendo finito gli studi dopo di lui,altro motivo di odio e per cui non sono considerata all'altezza.
La sua famiglia nn può fare a meno di lui e a lui piace sentirsi indispensabile sebbene è sostanzialmente monitorato a tutte le ore perchè sentirsi importante si sa significa essere controllato. Abituato a raccontare tutto nn esiste privacy tra di noi, vogliono voce in capitolo sulle nostre scelte,e la mentalità del sud arcaica sebbene trattasi di persone che hanno studiato,prevarica,per cui niente viaggi da soli perchè non siamo sposati etc..
Io sono vista come la iena che lo allontana dal sacro nido e impedisce le attenzioni per la sorella che vive di un complesso di inferiorità nonchè vive di un rapporto morboso con lui, e con la madre si divertono a fare cattiverie del tipo non dare soldi, non lavare la macchina,o lasciarlo a piedi, comprare regali orrendi x me facendo le veci di lui.Si divertono ad aggredirmi fare di tutto per non farmi essere presente ai momenti importanti della vita di lui, mi hanno insultato apertamente tante volte, io non riesco a difendermi ci provo ma vado in collera, e lui non fa nulla. Purtroppo al sud funziona che se non si è fidanzati ufficialmente la fidanzata non conta nulla e le famiglia di lei non può intervenire, per cui sono sola e soffro.Il fatto di tenere fuori le famiglie nasce soprattutto da parte mia perchè i miei sono discreti e rispettano la nostra privacy, i suoi no, sono assillanti esigono che la sorella esca con noi,che le si trovi un fidanzato insomma la madre vuole scrollarsi il problema figlia,che la si collochi in tutti i sensi,trovarle chi la sopporta e un lavoro dato che non rende sotto nessun profilo non dà esami e non lavora ed è un asociale, la madre è un mastino aizzato contro di me, lo stesso la figlia, si sentono escluse da un rapporto che non le riguarda e ovviamente il figlio è trattato come uno schiavo pur avendo sempre fatto il suo dovere mentre la figlia è libera di oziare.Ho provato più volte a scappare da questa situazione ma lui non me lo permette,poi non voglio perchè tengo a lui, per chiudere dovrei cambiare paese ma non ho un lavoro stabile e i miei contrari.
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Cara Utente,
per quanto ogni cultura abbia le proprie norme sociali e leggi non scritte condivise spetta al singolo individuo decidere come regolarsi rispetto ad esse.
Per quanto la mentalità che lei denuncia sia diffusa non tutti la accettano e vi aderiscono senza criticarla, e lei è una fra questi.
Se il suo fidanzato non esprime la minima volontà di prendere le sue difese quando mamma e sorella la attaccano ("mi hanno insultato apertamente tante volte, io non riesco a difendermi ci provo ma vado in collera, e lui non fa nulla") la colpa è del ragazzo, che non riesce a far rispettare dalla propria famiglia nè sè stesso, nè lei, nè tanto meno voi due come coppia.
Probabilmente è partecipe anche lui del tipo di cultura che la sua famiglia esprime e non ha alcuna intenzione di contrastarla perchè pensa che sia giusto così e che non stia succedendo nulla di male.
Del resto lui stesso è vittima delle due donne:
"con la madre si divertono a fare cattiverie del tipo non dare soldi, non lavare la macchina,o lasciarlo a piedi, comprare regali orrendi x me facendo le veci di lui"
e se nemmeno questo gli consente di trovare la forza o il desiderio di farsi valere non penso ci siano molte speranze che inizi a difendere lei o a pensare che andarsene sarebbe una buona idea..
Vorrei farle notare che il ragazzo è parte attiva in quello che succede, perchè lei ci ha detto questo:
"Abituato a raccontare tutto nn esiste privacy tra di noi, vogliono voce in capitolo sulle nostre scelte,e la mentalità del sud arcaica sebbene trattasi di persone che hanno studiato,prevarica,per cui niente viaggi da soli perchè non siamo sposati etc..".
E' quindi il suo fidanzato che racconta i fatti vostri a mamma e sorella, nonostante tutti i problemi che queste creano, e non lo fa sotto tortura, ma probabilmente perchè ritiene che sia giusto così.
Gli ha parlato apertamente del disagio che vive?
Cosa le risponde?
Come giustifica il fatto che non pretende rispetto dalla propria famiglia?
per quanto ogni cultura abbia le proprie norme sociali e leggi non scritte condivise spetta al singolo individuo decidere come regolarsi rispetto ad esse.
Per quanto la mentalità che lei denuncia sia diffusa non tutti la accettano e vi aderiscono senza criticarla, e lei è una fra questi.
Se il suo fidanzato non esprime la minima volontà di prendere le sue difese quando mamma e sorella la attaccano ("mi hanno insultato apertamente tante volte, io non riesco a difendermi ci provo ma vado in collera, e lui non fa nulla") la colpa è del ragazzo, che non riesce a far rispettare dalla propria famiglia nè sè stesso, nè lei, nè tanto meno voi due come coppia.
Probabilmente è partecipe anche lui del tipo di cultura che la sua famiglia esprime e non ha alcuna intenzione di contrastarla perchè pensa che sia giusto così e che non stia succedendo nulla di male.
Del resto lui stesso è vittima delle due donne:
"con la madre si divertono a fare cattiverie del tipo non dare soldi, non lavare la macchina,o lasciarlo a piedi, comprare regali orrendi x me facendo le veci di lui"
e se nemmeno questo gli consente di trovare la forza o il desiderio di farsi valere non penso ci siano molte speranze che inizi a difendere lei o a pensare che andarsene sarebbe una buona idea..
Vorrei farle notare che il ragazzo è parte attiva in quello che succede, perchè lei ci ha detto questo:
"Abituato a raccontare tutto nn esiste privacy tra di noi, vogliono voce in capitolo sulle nostre scelte,e la mentalità del sud arcaica sebbene trattasi di persone che hanno studiato,prevarica,per cui niente viaggi da soli perchè non siamo sposati etc..".
E' quindi il suo fidanzato che racconta i fatti vostri a mamma e sorella, nonostante tutti i problemi che queste creano, e non lo fa sotto tortura, ma probabilmente perchè ritiene che sia giusto così.
Gli ha parlato apertamente del disagio che vive?
Cosa le risponde?
Come giustifica il fatto che non pretende rispetto dalla propria famiglia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
si,tantissime volte abbiamo discussioni non le dico quotidiane ma quasi, dice che finchè vive con loro sarà così,poi a casa sua farà quel che vorrà,cosa di cui ovviamente dubito.Neanche i miei hanno una mentalità apertissima ma mi lasciano certamente più libera,e sono una ragazza questo è l'assurdo. Nell'ultima aggressione fattami di recente lei mi accusava di non fare nulla per farmi voler bene, di rifutarli e che voglio i soldi di suo figlio e che nel nostro rapporto non c'è gioia,io sono andata in collera e sono andata via essendo lui rimasto in silenzio.parla come se spettasse a Lei giudicare il nostro rapporto e apertamente tanto nessuno le dice nulla.Magari sbaglio a reagire così perchè mi innervosisco e lo ignoro stiamo giorni settimane in silenzio senza sentiri o al massimo mandandoci insulti, non so perchè lo faccio magari attendo che lui faccia qualcsa che ovviamente accade di rado solo una volta sua madre si è scusata,per il resto o lo cerco io perchè non posso farne a meno o ci si rivede poichè frequentiamo glistessi posti e perchè lui si assume le colpe di ciò che fanno. Lui insiste che mi avvicini a loro ma non ne vedo i presupposti all ultima visita la sorella m iignorava giocando al cell e non vedo perchè debba farla uscire io.Hanno capito i nostri punti deboli e minano il rapporto dal basso,non so che fare.
[#4]
La sua prospettiva è quella di incolpare la famiglia del suo ragazzo, ma le ripeto che secondo me è lui a farsi trattare così perchè lo ritiene giusto e accettabile.
Ad esempio non lo torturano certo per farsi raccontare i fatti vostri, ma lui lo fa ugualmente per filo e per segno.
La sua reazione agli insulti e alle accuse di sua suocera è più che giustificata e dimostra anzi fin troppa pazienza continuando ad averci a che fare: non pensi perciò di esagerare, perchè non è davvero così e altre al posto suo avrebbero chiuso i rapporti da molto tempo, magari anche con il ragazzo.
Ad esempio non lo torturano certo per farsi raccontare i fatti vostri, ma lui lo fa ugualmente per filo e per segno.
La sua reazione agli insulti e alle accuse di sua suocera è più che giustificata e dimostra anzi fin troppa pazienza continuando ad averci a che fare: non pensi perciò di esagerare, perchè non è davvero così e altre al posto suo avrebbero chiuso i rapporti da molto tempo, magari anche con il ragazzo.
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Più che altro vorrei suggerirle di cercare di analizzare meglio quello che sta succedendo.
Probabilmente il suo fidanzato non è pronto a prendere le distanze dalla famiglia e a crescere, diventando un adulto autonomo dai genitori, e credo che non se ne renda nemmeno conto.
Per come ci ha descritto lo stato delle cose non penso sia realizzabile un allontanamento graduale, ma che il ragazzo potrebbe solo decidere da che parte stare e se quindi prendere o meno un impegno serio con lei, che farebbe diventare lei la sua priorità.
Se non è pronto per tutto questo lei può decidere se dargli altro tempo, in attesa dell'indipendenza economica, o non tollerare più il suo atteggiamento.
Penso infatti che il punto sia il rapporto fra voi due, e non tanto se subire ancora o meno le angherie della madre del suo fidanzato.
Probabilmente il suo fidanzato non è pronto a prendere le distanze dalla famiglia e a crescere, diventando un adulto autonomo dai genitori, e credo che non se ne renda nemmeno conto.
Per come ci ha descritto lo stato delle cose non penso sia realizzabile un allontanamento graduale, ma che il ragazzo potrebbe solo decidere da che parte stare e se quindi prendere o meno un impegno serio con lei, che farebbe diventare lei la sua priorità.
Se non è pronto per tutto questo lei può decidere se dargli altro tempo, in attesa dell'indipendenza economica, o non tollerare più il suo atteggiamento.
Penso infatti che il punto sia il rapporto fra voi due, e non tanto se subire ancora o meno le angherie della madre del suo fidanzato.
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Utente
Gentile Dott.ssa,
ho riflettuto sui suoi consigli,ma mi rendo conto che chi analizza la questione sono solo io,lui mi tratta e definisce complessata,inaffidabile perchè sto in silenzio e provo ad ignorarlo in attesa di un segnale di cambiamento,ritiene che se tengo a lui devo accettare tutto questo e manifesta una morbosa gelosia o forse finge non so perchè mi controlla a distanza sebbene conoscendomi sa che anche volendo non voglio e non sono capace di vendicarmi,dato che non ha senso,e ovviamente sta tranquillo.E' appunto questo il problema, lui crede che il mio comportamento sia una ripicca non capisce che soffro,infatti fa finta di ignorarmi o propone di vedersi per far finta di niente come se non fosse successo nulla. Sono molto demoralizzata non cambierà mai nulla. In ogni caso la ringrazio per la sua cortesia disponibilità e professionalità,ha compreso perfettamente la situazione ma comprendo che non è semplice aiutarmi.
ho riflettuto sui suoi consigli,ma mi rendo conto che chi analizza la questione sono solo io,lui mi tratta e definisce complessata,inaffidabile perchè sto in silenzio e provo ad ignorarlo in attesa di un segnale di cambiamento,ritiene che se tengo a lui devo accettare tutto questo e manifesta una morbosa gelosia o forse finge non so perchè mi controlla a distanza sebbene conoscendomi sa che anche volendo non voglio e non sono capace di vendicarmi,dato che non ha senso,e ovviamente sta tranquillo.E' appunto questo il problema, lui crede che il mio comportamento sia una ripicca non capisce che soffro,infatti fa finta di ignorarmi o propone di vedersi per far finta di niente come se non fosse successo nulla. Sono molto demoralizzata non cambierà mai nulla. In ogni caso la ringrazio per la sua cortesia disponibilità e professionalità,ha compreso perfettamente la situazione ma comprendo che non è semplice aiutarmi.
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Utente
Standomi lontano l'influenza dei suoi lo convince ancor di più che la loro mentalità è corretta, la madre mi accusava che i questi anni io non ci sia stata,che non c'è gioia nel nostro rapporto e che quando si è sposata lei è stata accolta benevolmente e con gioia dalla famiglia di suo marito ,contraddicendosi lei stessa perchè sono loro che non mi accolgono e sono sempre maleducati con me. Mi accusava che ha sempre visto il figlio col broncio, cosa assolutamente non vera perchè si è litigato sì,ma a causa delle assurde cattiverie loro periodicamente e apposta cagionate,ed è normale che io non rimanga zitta.Io ho contestato che la figlia è maleducata nei miei confronti e ovviamente viene difesa dicendo che è piccola quando va x i 25, tutto è contro di me,lui zitto e io soffro,probabilmente dovrò rinunciare.
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"ritiene che se tengo a lui devo accettare tutto questo"
La pretesa che lei accetti il "pacchetto completo" mi sembra decisamente eccessiva: ha scelto di stare con lui, non certo con la madre e la sorella che oltretutto le sono ostili!
Quando è il momento di crescere è il momento di fare anche delle scelte e delle rinunce e se il suo fidanzato non è disposto a fare alcuna scelta, ma solo a tenere il piede in due scarpe, sta a lei decidere se accettare tutto questo o meno.
La pretesa che lei accetti il "pacchetto completo" mi sembra decisamente eccessiva: ha scelto di stare con lui, non certo con la madre e la sorella che oltretutto le sono ostili!
Quando è il momento di crescere è il momento di fare anche delle scelte e delle rinunce e se il suo fidanzato non è disposto a fare alcuna scelta, ma solo a tenere il piede in due scarpe, sta a lei decidere se accettare tutto questo o meno.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 24.2k visite dal 05/06/2013.
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