Ansia ricerca gravidanza
Gentile Dottore,
sono una giovane donna (30 anni) da qualche tempo alla ricerca di una gravidanza che, purtroppo, non arriva.
Abbiamo rapporti non protetti da 6 mesi e stiamo effettuando tentativi mirati da 4 mesi.
Da sempre ho avuto cicli regolarissimi di 28 giorni unitamente a molti sintomi relativi all''ovulazione.
Negli ultimi due mesi il ciclo si è completamente sballato e successivamente non ho più avvertito chiaramente nemmeno i sintomi da ovulazione..
Sembro circondata da donne di qualsiasi età che restano incinta entro il 2 tentativo e questo contribuisce ad alimentare la mia frustrazione, depressione e sconforto.
Passo tutto il giorno a rimuginare su sintomi, possibili problemi, forum dedicati all''argomento.. mi rendo conto di ottenere così l''effetto contrario ma è un loop senza via d''uscita. Ultimamente mi capita anche di piangere molto e mi sono praticamente auto convinta che ci sia qualcosa che non va.
Io mi sto sconfortando parecchio, non riesco a capacitarmi di come non ci sia ancora una gravidanza nonostante i tentativi giustamente mirati, sono veramente sconfortata ed ossessionata da qualche possibile problema fisico.
Il mio compagno inoltre inizia a soffrire di questa mia fissazione e la nostra vita di coppia ne sta risentendo parecchio..
Le chiedo dunque come posso vincere questa ossessione, vivere serenamente la ricerca e togliermi questo stato d''ansia che sento come un macigno sul petto.
Ho provato a rivolgermi al medico di base il quale mi ha prescritto 15/20 gocce di En all''occorrenza (stati di agitazione particolarmente accentuati), ma sto limitando al minimo l''assunzione perché in primis so che è un medicinale che da molta dipendenza ed in secondo luogo non vorrei interferisse con un possibile inizio di gravidanza.
Grazie.
Saluti
sono una giovane donna (30 anni) da qualche tempo alla ricerca di una gravidanza che, purtroppo, non arriva.
Abbiamo rapporti non protetti da 6 mesi e stiamo effettuando tentativi mirati da 4 mesi.
Da sempre ho avuto cicli regolarissimi di 28 giorni unitamente a molti sintomi relativi all''ovulazione.
Negli ultimi due mesi il ciclo si è completamente sballato e successivamente non ho più avvertito chiaramente nemmeno i sintomi da ovulazione..
Sembro circondata da donne di qualsiasi età che restano incinta entro il 2 tentativo e questo contribuisce ad alimentare la mia frustrazione, depressione e sconforto.
Passo tutto il giorno a rimuginare su sintomi, possibili problemi, forum dedicati all''argomento.. mi rendo conto di ottenere così l''effetto contrario ma è un loop senza via d''uscita. Ultimamente mi capita anche di piangere molto e mi sono praticamente auto convinta che ci sia qualcosa che non va.
Io mi sto sconfortando parecchio, non riesco a capacitarmi di come non ci sia ancora una gravidanza nonostante i tentativi giustamente mirati, sono veramente sconfortata ed ossessionata da qualche possibile problema fisico.
Il mio compagno inoltre inizia a soffrire di questa mia fissazione e la nostra vita di coppia ne sta risentendo parecchio..
Le chiedo dunque come posso vincere questa ossessione, vivere serenamente la ricerca e togliermi questo stato d''ansia che sento come un macigno sul petto.
Ho provato a rivolgermi al medico di base il quale mi ha prescritto 15/20 gocce di En all''occorrenza (stati di agitazione particolarmente accentuati), ma sto limitando al minimo l''assunzione perché in primis so che è un medicinale che da molta dipendenza ed in secondo luogo non vorrei interferisse con un possibile inizio di gravidanza.
Grazie.
Saluti
[#1]
Gentile Signora,
come lei sa occorrono diversi mesi di tentativi infruttuosi (da 12 a 24, a seconda dell'età) prima di allarmarsi e pensare che il concepimento non arrivi per problemi di tipo fisico o psicologico, a meno che un visita medica abbia evidenziato qualche disturbo in particolare.
Mi sembra però di capire che nel suo caso non sia così.
Dubito che lei sia realmente circondata da donne che riescono a concepire un figlio appena iniziano a provarci: o le raccontano questo per motivi loro, o lei si sta concentrando troppo su chi è realmente rimasta incinta in fretta e ha l'impressione che tutte ci riescano, tranne lei.
Non si tratta però di una competizione, nè di dimostrare il proprio valore come donna.
Come vede lo stress che si sta procurando da sola sta perfino provocando alterazioni al suo ciclo e sta purtroppo riducendo la sua possibilità di concepire:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1532-lo-stress-ostacola-il-concepimento.html
Perchè vuole un figlio?
Com'è stata la sua esperienza di figlia?
come lei sa occorrono diversi mesi di tentativi infruttuosi (da 12 a 24, a seconda dell'età) prima di allarmarsi e pensare che il concepimento non arrivi per problemi di tipo fisico o psicologico, a meno che un visita medica abbia evidenziato qualche disturbo in particolare.
Mi sembra però di capire che nel suo caso non sia così.
Dubito che lei sia realmente circondata da donne che riescono a concepire un figlio appena iniziano a provarci: o le raccontano questo per motivi loro, o lei si sta concentrando troppo su chi è realmente rimasta incinta in fretta e ha l'impressione che tutte ci riescano, tranne lei.
Non si tratta però di una competizione, nè di dimostrare il proprio valore come donna.
Come vede lo stress che si sta procurando da sola sta perfino provocando alterazioni al suo ciclo e sta purtroppo riducendo la sua possibilità di concepire:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1532-lo-stress-ostacola-il-concepimento.html
Perchè vuole un figlio?
Com'è stata la sua esperienza di figlia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Buongiorno,
come sicuramente saprà l'ansia di per sè è un meccanismo del tutto naturale. Certo è che in certe situazioni nel momento in cui si "radicalizza" o per meglio dire blocca il normale flusso energetico/emozionale può diventare un pò scomoda.
Sicuramente non è un caso che molte volte possa aver sentir dire da numerose persone: "proprio quando ormai non ci pensavo più e avevo smesso di crederci, è arrivata la gravidanza".
Proprio nel momento in cui un meccanismo ansiogeno teso a raggiungere o soddisfare un obiettivo si disinnesca qualcosa succede. E' come se il corpo si riequilibrasse e si permettesse di accogliere naturlamente. Non a caso l'ansia interagisce direttamente con il rilascio di molti ormoni.
Detto questo mi permetto di suggerirle semplicemente di trovare la maniera di condividere ed alleggerire questa sua dimensione ansiogena (che forse non le è del tutto nuova) con uno psicoterapeuta. Sicuramente tecniche di training autogeno potrebbero esserle molto utili per imparare a padroneggiare la sua ansia.
Cordiali saluti.
come sicuramente saprà l'ansia di per sè è un meccanismo del tutto naturale. Certo è che in certe situazioni nel momento in cui si "radicalizza" o per meglio dire blocca il normale flusso energetico/emozionale può diventare un pò scomoda.
Sicuramente non è un caso che molte volte possa aver sentir dire da numerose persone: "proprio quando ormai non ci pensavo più e avevo smesso di crederci, è arrivata la gravidanza".
Proprio nel momento in cui un meccanismo ansiogeno teso a raggiungere o soddisfare un obiettivo si disinnesca qualcosa succede. E' come se il corpo si riequilibrasse e si permettesse di accogliere naturlamente. Non a caso l'ansia interagisce direttamente con il rilascio di molti ormoni.
Detto questo mi permetto di suggerirle semplicemente di trovare la maniera di condividere ed alleggerire questa sua dimensione ansiogena (che forse non le è del tutto nuova) con uno psicoterapeuta. Sicuramente tecniche di training autogeno potrebbero esserle molto utili per imparare a padroneggiare la sua ansia.
Cordiali saluti.
Dr. Luca Battiloni
[#3]
Utente
Gentile Dottoressa,
la ringrazio molto per la sua risposta celere e per la sua attenzione, non sono frasi di circostanza ma una mano tesa in questo momento mi è di grande aiuto.
In riferimento alla osservazione sulla curiosa distribuzione attorno a me di gravidanze al primo tentativo, le assicuro che di recente ho appreso di ben 4 gravidanze tutte riuscite al primo tentativo. Inoltre la mia mente malata ha iniziato a fare calcoli sulle date di concepimento tra zie, mamma e suocera (avendo molte tra loro figli con 14 o 16 mesi di differenza i calcoli sono stati abbastanza rapidi da eseguire..).
E' vero che di fronte a queste gravidanze “fortunatissime” provo un po’ di invidia (da intendersi come "vorrei tanto ma anch’io ma non ci riesco") ma soprattutto alimentano la mia paura di avere qualche impedimento fisico all’interno della coppia. Quindi oltre a sentirmi sminuita e fallita come donna, cullo dentro un’angoscia e la paura di perdere tempo prezioso per la ricerca di una cura..
Il desiderio di maternità è arrivato all’improvviso dopo tanti anni in cui l’avevo rinnegato (si somma quindi a quanto detto sopra un grande senso di colpa e l’idea di una punizione divina..), in principio con l’intento di rendere felice il mio compagno, successivamente ho maturato dentro di me l’idea e ora credo di desiderarlo molto di più del mio compagno.
Il rapporto con mia madre è stato difficile fino all'adolescenza, in quanto mia madre non è una persona dai gesti plateali o dalle parole melense, e non nego che a volte nell'infanzia mi sia mancato il calore di un abbraccio o di una parola dolce. Tuttavia negli ultimi 10 anni il rapporto si è capovolto completamente e ho scoperto una madre presente, amorevole, dolce nel suo modo di esserlo.
Posso dire che mia madre è la persona più importante nella mia vita e sulla quale faccio sempre riferimento. E’ il mio caposaldo nel quotidiano ed il mio modello di riferimento.
Le riporto per completezza che da molto tempo mia madre mi chiede con dolcezza di diventare nonna e le lascio immaginare quanto mi ferisca non poterla accontentare.
Oltre al mio personale desiderio di maternità questo viene caricato da molte aspettative, motivo per cui vivo i tentativi falliti come un fallimento personale.
Continuo ad idealizzare la figura di una famiglia mia e penso che non sarei in grado di sopportare una vita senza figli..
Per ultimo, se può essere d'interesse, preciso che per mia indole vivo sempre molti, moltissimi sensi di colpa per qualsiasi cosa e quindi come le dicevo vivo questa maternità ritardata come una punizione!
Grazie molte
la ringrazio molto per la sua risposta celere e per la sua attenzione, non sono frasi di circostanza ma una mano tesa in questo momento mi è di grande aiuto.
In riferimento alla osservazione sulla curiosa distribuzione attorno a me di gravidanze al primo tentativo, le assicuro che di recente ho appreso di ben 4 gravidanze tutte riuscite al primo tentativo. Inoltre la mia mente malata ha iniziato a fare calcoli sulle date di concepimento tra zie, mamma e suocera (avendo molte tra loro figli con 14 o 16 mesi di differenza i calcoli sono stati abbastanza rapidi da eseguire..).
E' vero che di fronte a queste gravidanze “fortunatissime” provo un po’ di invidia (da intendersi come "vorrei tanto ma anch’io ma non ci riesco") ma soprattutto alimentano la mia paura di avere qualche impedimento fisico all’interno della coppia. Quindi oltre a sentirmi sminuita e fallita come donna, cullo dentro un’angoscia e la paura di perdere tempo prezioso per la ricerca di una cura..
Il desiderio di maternità è arrivato all’improvviso dopo tanti anni in cui l’avevo rinnegato (si somma quindi a quanto detto sopra un grande senso di colpa e l’idea di una punizione divina..), in principio con l’intento di rendere felice il mio compagno, successivamente ho maturato dentro di me l’idea e ora credo di desiderarlo molto di più del mio compagno.
Il rapporto con mia madre è stato difficile fino all'adolescenza, in quanto mia madre non è una persona dai gesti plateali o dalle parole melense, e non nego che a volte nell'infanzia mi sia mancato il calore di un abbraccio o di una parola dolce. Tuttavia negli ultimi 10 anni il rapporto si è capovolto completamente e ho scoperto una madre presente, amorevole, dolce nel suo modo di esserlo.
Posso dire che mia madre è la persona più importante nella mia vita e sulla quale faccio sempre riferimento. E’ il mio caposaldo nel quotidiano ed il mio modello di riferimento.
Le riporto per completezza che da molto tempo mia madre mi chiede con dolcezza di diventare nonna e le lascio immaginare quanto mi ferisca non poterla accontentare.
Oltre al mio personale desiderio di maternità questo viene caricato da molte aspettative, motivo per cui vivo i tentativi falliti come un fallimento personale.
Continuo ad idealizzare la figura di una famiglia mia e penso che non sarei in grado di sopportare una vita senza figli..
Per ultimo, se può essere d'interesse, preciso che per mia indole vivo sempre molti, moltissimi sensi di colpa per qualsiasi cosa e quindi come le dicevo vivo questa maternità ritardata come una punizione!
Grazie molte
[#4]
"cullo dentro un’angoscia e la paura di perdere tempo prezioso per la ricerca di una cura..."
Giusto per scrupolo (e non certo perchè non ha concepito in pochi mesi di tentativi) non ha fatto una visita ginecologica?
In generale si sente una persona perfezionista, che deve ottenere il massimo per avere un minimo di soddisfazione?
Per lei è importante non deludere gli altri?
E avere il controllo della situazione?
Giusto per scrupolo (e non certo perchè non ha concepito in pochi mesi di tentativi) non ha fatto una visita ginecologica?
In generale si sente una persona perfezionista, che deve ottenere il massimo per avere un minimo di soddisfazione?
Per lei è importante non deludere gli altri?
E avere il controllo della situazione?
[#5]
Utente
Gentile Dott. Battiloni,
ringrazio anche lei per l'attenzione.
Le confesso che avevo valutato più volte la possibilità di andare da uno psicoterapeuta, ma poi ho sempre desistito perché in cuor mio mi sono convinta che affrontare un problema equivale ad ammetterlo.. ed ho paura di scoperchiare un vaso di pandora e di perdermici dentro. Preferisco "far finta che vada tutto bene", chissà che la mia testa non se ne convinca prima o poi..!
Leggendo un po' on line mi sono ritrovata per molti tratti nella descrizione della sindrome da ansia generalizzata.
Alcuni anni fa inoltre avevo riversato tutta questa ansia nella ricerca spasmodica del peso forma e della perfetta forma fisica. Ho iniziato ad avere "qualche" fissazione relativamente al cibo, ma fortunatamente mia madre mi è stata vicina, ho anche effettuato qualche seduta con uno specialista ed ho evitato il baratro dei disturbi alimentari..
Probabilmente dovrei indagare da dove nasce quest'ansia che ho dentro e che, a mio avviso, a seconda del periodo della mia vita si alimenta di volta in volta di fissazioni e manie diverse (cibo, maternità, etc..).
ringrazio anche lei per l'attenzione.
Le confesso che avevo valutato più volte la possibilità di andare da uno psicoterapeuta, ma poi ho sempre desistito perché in cuor mio mi sono convinta che affrontare un problema equivale ad ammetterlo.. ed ho paura di scoperchiare un vaso di pandora e di perdermici dentro. Preferisco "far finta che vada tutto bene", chissà che la mia testa non se ne convinca prima o poi..!
Leggendo un po' on line mi sono ritrovata per molti tratti nella descrizione della sindrome da ansia generalizzata.
Alcuni anni fa inoltre avevo riversato tutta questa ansia nella ricerca spasmodica del peso forma e della perfetta forma fisica. Ho iniziato ad avere "qualche" fissazione relativamente al cibo, ma fortunatamente mia madre mi è stata vicina, ho anche effettuato qualche seduta con uno specialista ed ho evitato il baratro dei disturbi alimentari..
Probabilmente dovrei indagare da dove nasce quest'ansia che ho dentro e che, a mio avviso, a seconda del periodo della mia vita si alimenta di volta in volta di fissazioni e manie diverse (cibo, maternità, etc..).
[#6]
Utente
Gentile dottoressa Massaro,
a questo punto credo di essere un libro aperto per voi dottori..
come scrivevo al dott. Battilioni qualche anni fa ho avuto qualche problema di disordine alimentare (mai degenerato però in anoressia o bulimia effettiva). La terapeuta che mi ha seguita per un periodo ha detto che probabilmente questa fissazione derivava da un disagio interno dovuto al rapporto (burrascoso e litigioso) con mio padre, quasi a volergli dimostrare che io sono in grado di essere più precisa, puntigliosa, perfetta di lui se solo lo voglio.
Di fatti se penso a me stessa mi vedo come una persona puntigliosa, precisa, maniaca dell'ordine e della pulizia, esigente con se stessa prima di tutto.
Ogni tanto quando qualcosa non va (può essere anche per una stupidaggine, una dimenticanza nelle faccende casalinghe!) mi porto dentro uno stato di insoddisfazione per tutto il giorno, al punto che dopo qualche ora me ne dimentico il motivo, ma mi sento "infastidita" da un disappunto interno e mi tocca fare mente comune per capire cos'ho lasciato in sospeso nella mia testa..!
Inoltre per deformazione professionale tendo a calcolare e programmare tutto, vivo bene solo se so cosa mi aspetta precisamente e se comunque vada ho un "piano B".
In riferimento al mio rapporto con gli altri vivo molto male le critiche o le osservazioni (in qualunque maniera le stesse mi vengano mosse, mi rendo conto di ciò e sto cercando di lavorarci...), vorrei saper fare sempre la cosa giusta anche se alla fine quello che mi interessa davvero è l'approvazione di mia madre, di mie sorelle e del mio compagno.
Ovviamente da brava programmatrice prima di cercare la gravidanza ho fatto una visita di controllo e le relative analisi, le quali non hanno evidenziato particolari problemi, anzi, il ciclo è sempre stato regolarissimo e ho anche appreso con mia grande gioia e sorpresa di essere immune alla rosolia mentre pensavo il contrario.
a questo punto credo di essere un libro aperto per voi dottori..
come scrivevo al dott. Battilioni qualche anni fa ho avuto qualche problema di disordine alimentare (mai degenerato però in anoressia o bulimia effettiva). La terapeuta che mi ha seguita per un periodo ha detto che probabilmente questa fissazione derivava da un disagio interno dovuto al rapporto (burrascoso e litigioso) con mio padre, quasi a volergli dimostrare che io sono in grado di essere più precisa, puntigliosa, perfetta di lui se solo lo voglio.
Di fatti se penso a me stessa mi vedo come una persona puntigliosa, precisa, maniaca dell'ordine e della pulizia, esigente con se stessa prima di tutto.
Ogni tanto quando qualcosa non va (può essere anche per una stupidaggine, una dimenticanza nelle faccende casalinghe!) mi porto dentro uno stato di insoddisfazione per tutto il giorno, al punto che dopo qualche ora me ne dimentico il motivo, ma mi sento "infastidita" da un disappunto interno e mi tocca fare mente comune per capire cos'ho lasciato in sospeso nella mia testa..!
Inoltre per deformazione professionale tendo a calcolare e programmare tutto, vivo bene solo se so cosa mi aspetta precisamente e se comunque vada ho un "piano B".
In riferimento al mio rapporto con gli altri vivo molto male le critiche o le osservazioni (in qualunque maniera le stesse mi vengano mosse, mi rendo conto di ciò e sto cercando di lavorarci...), vorrei saper fare sempre la cosa giusta anche se alla fine quello che mi interessa davvero è l'approvazione di mia madre, di mie sorelle e del mio compagno.
Ovviamente da brava programmatrice prima di cercare la gravidanza ho fatto una visita di controllo e le relative analisi, le quali non hanno evidenziato particolari problemi, anzi, il ciclo è sempre stato regolarissimo e ho anche appreso con mia grande gioia e sorpresa di essere immune alla rosolia mentre pensavo il contrario.
[#8]
Gentile Utente,
La sua costante preoccupazione centrata sul figlio che non arriva la sta intrappolando in un circolo vizioso pericoloso, di cui peraltro conosce la dinamica, allora dobbiamo affermare che la difficoltà maggiore è comportarsi in modo coerente e smettere di occuparsi troppo di qualcosa che il suo corpo è in grado di fare perfettamente anche se lei non se ne occupa assiduamente.
Se le cose stanno così allora concordo con il collega che le ha suggerito una consulenza nella misura in cui potrebbe essere utile comprendere alcune cose per uscire da questo meccanismo ed occuparsi di vivere la sua vita mentre il suo corpo penserà alla procreazione.
Le faccio tantissimi auguri
La sua costante preoccupazione centrata sul figlio che non arriva la sta intrappolando in un circolo vizioso pericoloso, di cui peraltro conosce la dinamica, allora dobbiamo affermare che la difficoltà maggiore è comportarsi in modo coerente e smettere di occuparsi troppo di qualcosa che il suo corpo è in grado di fare perfettamente anche se lei non se ne occupa assiduamente.
Se le cose stanno così allora concordo con il collega che le ha suggerito una consulenza nella misura in cui potrebbe essere utile comprendere alcune cose per uscire da questo meccanismo ed occuparsi di vivere la sua vita mentre il suo corpo penserà alla procreazione.
Le faccio tantissimi auguri
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#9]
Gentile Signora,
spesso l'inseguimento dell'ovocita da fecondare, trasforma il talamo in una provetta, destabilizzando coppia, psiche e sessualità.
La vita sessuale, assume caratteristiche di disfunzionalità, diventando una sessualità senza spontaneità, né dimensione ludica, ma con prestazioni a comando ed a servizio dell’ovulazione femminile.
Ogni donna, ha i propri tempi interni, i propri cicli ovulatori, le proprie riserve ovocitarie, la propria tempistica per la gravidanza, eviti di omologarsi alle altre, contribuisce a mantenere alta l'ansia.
Consideri che l'asse ipotalamo\ipofisi che regolamenta l'ovulazione ed il concepimento, in situazioni di stress o di ansi, va in tilt e solo un lavoro psicologico può ripristinarne il suo funzionamento.
Una consulenza psicologica andrebbe valutata, cari auguri
spesso l'inseguimento dell'ovocita da fecondare, trasforma il talamo in una provetta, destabilizzando coppia, psiche e sessualità.
La vita sessuale, assume caratteristiche di disfunzionalità, diventando una sessualità senza spontaneità, né dimensione ludica, ma con prestazioni a comando ed a servizio dell’ovulazione femminile.
Ogni donna, ha i propri tempi interni, i propri cicli ovulatori, le proprie riserve ovocitarie, la propria tempistica per la gravidanza, eviti di omologarsi alle altre, contribuisce a mantenere alta l'ansia.
Consideri che l'asse ipotalamo\ipofisi che regolamenta l'ovulazione ed il concepimento, in situazioni di stress o di ansi, va in tilt e solo un lavoro psicologico può ripristinarne il suo funzionamento.
Una consulenza psicologica andrebbe valutata, cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#10]
Utente
Gentili Dottoresse,
grazie per le vostre risposte ed il vostro tempo.
Credo proprio sia il caso che mi dia una calmata, "l'asse ipotalamo\ipofisi che regolamenta l'ovulazione ed il concepimento, in situazioni di stress o di ansi, va in tilt" : credo di aver già iniziato a somatizzare visto che da un ciclo regolare perfino nell'orario mi sono ritrovata negli ultimi mesi 3 e 4 giorni di sfalsamento.
.. "smettere di occuparsi troppo di qualcosa che il suo corpo è in grado di fare perfettamente anche se lei non se ne occupa assiduamente" : sembra un'ovvietà ma non ci avevo mai pensato, forse dovrei dare un po' più di fiducia al mio corpo e alla natura e godermi l'estate in arrivo.
Vi ringrazio molto e valuterò con il mio compagno anche la possibilità di una consulenza da uno psicologo.
Le vostre parole mi hanno aperto a molte chiavi di lettura.. chissà allora a cosa si può arrivare con un consulto diretto!
Grazie di cuore
grazie per le vostre risposte ed il vostro tempo.
Credo proprio sia il caso che mi dia una calmata, "l'asse ipotalamo\ipofisi che regolamenta l'ovulazione ed il concepimento, in situazioni di stress o di ansi, va in tilt" : credo di aver già iniziato a somatizzare visto che da un ciclo regolare perfino nell'orario mi sono ritrovata negli ultimi mesi 3 e 4 giorni di sfalsamento.
.. "smettere di occuparsi troppo di qualcosa che il suo corpo è in grado di fare perfettamente anche se lei non se ne occupa assiduamente" : sembra un'ovvietà ma non ci avevo mai pensato, forse dovrei dare un po' più di fiducia al mio corpo e alla natura e godermi l'estate in arrivo.
Vi ringrazio molto e valuterò con il mio compagno anche la possibilità di una consulenza da uno psicologo.
Le vostre parole mi hanno aperto a molte chiavi di lettura.. chissà allora a cosa si può arrivare con un consulto diretto!
Grazie di cuore
[#12]
Vorrei riprendere quanto ha detto di sè:
" se penso a me stessa mi vedo come una persona puntigliosa, precisa, maniaca dell'ordine e della pulizia, esigente con se stessa prima di tutto.
Ogni tanto quando qualcosa non va (può essere anche per una stupidaggine, una dimenticanza nelle faccende casalinghe!) mi porto dentro uno stato di insoddisfazione per tutto il giorno"
e suggerirle questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2900-l-imperfezione-del-perfezionismo.html
per farle comprendere come a volte pretendendo troppo da sè stessi si ottiene l'esatto contrario.
Senta un nostro collega, l'idea della consulenza psicologica è sicuramente utile e la aiuterà in questo momento.
Magari cerchi uno psicologo che utilizza tecniche di rilassamento, che le sarebbero utili adesso ma lo saranno anche in futuro, come il Training Autogeno:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
" se penso a me stessa mi vedo come una persona puntigliosa, precisa, maniaca dell'ordine e della pulizia, esigente con se stessa prima di tutto.
Ogni tanto quando qualcosa non va (può essere anche per una stupidaggine, una dimenticanza nelle faccende casalinghe!) mi porto dentro uno stato di insoddisfazione per tutto il giorno"
e suggerirle questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2900-l-imperfezione-del-perfezionismo.html
per farle comprendere come a volte pretendendo troppo da sè stessi si ottiene l'esatto contrario.
Senta un nostro collega, l'idea della consulenza psicologica è sicuramente utile e la aiuterà in questo momento.
Magari cerchi uno psicologo che utilizza tecniche di rilassamento, che le sarebbero utili adesso ma lo saranno anche in futuro, come il Training Autogeno:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
[#13]
Utente
Gentile Dottoressa,
ho letto con molta attenzione l'articolo che mi ha segnalato. Mi ritrovo nella quasi totalità di quanto viene descritto e finalmente capisco il senso dei continui sensi di colpa che mi attanagliano da una vita!
Vivo sensi di colpa per un piccolo acquisto immotivato, per non aver finito le pulizie, per aver risposto male, poi ovviamente per le cose più gravi, anche se per assurdo sembra che siano le piccole cose a crearmi più disagio.
Pensi che a volte mi sento in colpa a pranzare se prima non ho fatto attività fisica.
Crede che potrei razionalmente uscire da questa spirale di pensieri da sola o sia necessariamente indispensabile il consulto di un terapeuta?
So che il mio compagno non approverebbe questa strada e vorrei evitare di aggiungere motivi di litigio all'interno della nostra coppia.
grazie
ho letto con molta attenzione l'articolo che mi ha segnalato. Mi ritrovo nella quasi totalità di quanto viene descritto e finalmente capisco il senso dei continui sensi di colpa che mi attanagliano da una vita!
Vivo sensi di colpa per un piccolo acquisto immotivato, per non aver finito le pulizie, per aver risposto male, poi ovviamente per le cose più gravi, anche se per assurdo sembra che siano le piccole cose a crearmi più disagio.
Pensi che a volte mi sento in colpa a pranzare se prima non ho fatto attività fisica.
Crede che potrei razionalmente uscire da questa spirale di pensieri da sola o sia necessariamente indispensabile il consulto di un terapeuta?
So che il mio compagno non approverebbe questa strada e vorrei evitare di aggiungere motivi di litigio all'interno della nostra coppia.
grazie
[#16]
Utente
Non credo si tratti di avere l'approvazione quanto piuttosto di decidere con lui la strada da seguire, lo faccio quando si tratta di scegliere una terapia medica così come quando si tratta di questioni di vita quotidiana..
Non credo che la terapia avrebbe effetto se il mio compagno la vedesse come una perdita di tempo, questo perché credo molto nelle sue capacità di giudizio e mi piace mantenere un clima democratico in famiglia.. Ovviamente la stessa cosa vale per le decisioni che riguardano lui.
Oltretutto non nego di essere un po' restia io per prima e quindi l'approvazione del mio compagno (intesa come condivisione di una scelta, non come permesso accordato) mi servirebbe per avere costanza nel portare avanti la terapia.
Non credo che la terapia avrebbe effetto se il mio compagno la vedesse come una perdita di tempo, questo perché credo molto nelle sue capacità di giudizio e mi piace mantenere un clima democratico in famiglia.. Ovviamente la stessa cosa vale per le decisioni che riguardano lui.
Oltretutto non nego di essere un po' restia io per prima e quindi l'approvazione del mio compagno (intesa come condivisione di una scelta, non come permesso accordato) mi servirebbe per avere costanza nel portare avanti la terapia.
[#17]
Per quanto possa essere giusto confrontarsi è altrettanto importante che lei prenda questo tipo di decisioni senza che l'ultima parola arrivi da altri.
Se poi la perplessità è prima di tutto sua, più che del suo compagno, è un altro discorso.
"Non credo che la terapia avrebbe effetto se il mio compagno la vedesse come una perdita di tempo"
Come mai non dovrebbe trarre benefici da un percorso psicologico (non parlerei di psicoterapia, mi sembra eccessivo perchè non stiamo parlando di un quadro psicopatologico) nel caso in cui decidesse senza che il suo compagno fosse d'accordo?
Se poi la perplessità è prima di tutto sua, più che del suo compagno, è un altro discorso.
"Non credo che la terapia avrebbe effetto se il mio compagno la vedesse come una perdita di tempo"
Come mai non dovrebbe trarre benefici da un percorso psicologico (non parlerei di psicoterapia, mi sembra eccessivo perchè non stiamo parlando di un quadro psicopatologico) nel caso in cui decidesse senza che il suo compagno fosse d'accordo?
[#18]
Utente
Come accennavo nei giorni scorsi, in passato ho avuto qualche problema di tipo alimentare e per questo (su pressante richiesta da parte di mia madre) ho fatto alcune sedute da una psicologa specializzata in disturbi di tipo alimentare.
In prima persona ho avuto fin da subito delle riserve sulla professionalità della terapeuta, tuttavia ho continuato la terapia fino a quando il mio compagno non ha apertamente manifestato il suo disappunto: da quel momento la psicologa e la terapia di per sé hanno perso qualsiasi credibilità ai miei occhi.
Che tipo di terapia mi consiglierebbe lei?
A suo giudizio sarebbero sufficienti delle sedute di training autogeno?
In prima persona ho avuto fin da subito delle riserve sulla professionalità della terapeuta, tuttavia ho continuato la terapia fino a quando il mio compagno non ha apertamente manifestato il suo disappunto: da quel momento la psicologa e la terapia di per sé hanno perso qualsiasi credibilità ai miei occhi.
Che tipo di terapia mi consiglierebbe lei?
A suo giudizio sarebbero sufficienti delle sedute di training autogeno?
[#19]
Senza conoscere direttamente il caso non è possibile darle indicazioni in tal senso, ma le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo di persona per chiedere una valutazione approfondita che consenta di determinare sia qual è il problema, sia quale tipo di lavoro le sarebbe utile.
Se emergesse un quadro psicopatologico sarebbe indicata una psicoterapia, mentre se si evidenziassero difficoltà specifiche legate al rapporto con gli altri e al suo perfezionismo sarebbe utile un percorso di counselling psicologico da sviluppare attorno al tema della sua autostima e della gestione degli esiti indesiderati.
Non escluderei un counselling psicologico di coppia, nel caso in cui, pensandoci meglio, sentisse che il perfezionismo e il desiderio di apparire inappuntabile stanno dando effetti anche in quest'ambito e stanno influenzando la ricerca di un figlio, rendendola una performance da sostenere per essere all'altezza delle aspettative del suo compagno.
Ci ha detto infatti che inizialmente ha cercato una gravidanza per fare felice lui e che successivamente ha sviluppato anche lei questo desiderio, arrivando a tenerci forse più di quanto ci tenga lui.
Il risultato è che la sta prendendo come una performance personale e cita come possibile fallimento solo cause legate a lei stessa.
Le faccio notare che il suo ciclo è diventato irregolare solo negli ultimi due mesi e non dall'inizio dei tentativi di concepimento: è quindi possibile che il passaggio da "faccio felice lui" a "devo riuscirci come tutte le donne che ho attorno" abbia configurato anche il passaggio all'idea di una performance che non riesce a raggiungere e che ha per l'appunto avuto riflessi sul suo ciclo ormonale, per lo stress che comporta.
Di conseguenza è importante approfondire il significato che avere un figlio assume per lei e disinnescare l'idea che riuscirci dipenda dalla sua capacità di non essere da meno delle altre.
Se emergesse un quadro psicopatologico sarebbe indicata una psicoterapia, mentre se si evidenziassero difficoltà specifiche legate al rapporto con gli altri e al suo perfezionismo sarebbe utile un percorso di counselling psicologico da sviluppare attorno al tema della sua autostima e della gestione degli esiti indesiderati.
Non escluderei un counselling psicologico di coppia, nel caso in cui, pensandoci meglio, sentisse che il perfezionismo e il desiderio di apparire inappuntabile stanno dando effetti anche in quest'ambito e stanno influenzando la ricerca di un figlio, rendendola una performance da sostenere per essere all'altezza delle aspettative del suo compagno.
Ci ha detto infatti che inizialmente ha cercato una gravidanza per fare felice lui e che successivamente ha sviluppato anche lei questo desiderio, arrivando a tenerci forse più di quanto ci tenga lui.
Il risultato è che la sta prendendo come una performance personale e cita come possibile fallimento solo cause legate a lei stessa.
Le faccio notare che il suo ciclo è diventato irregolare solo negli ultimi due mesi e non dall'inizio dei tentativi di concepimento: è quindi possibile che il passaggio da "faccio felice lui" a "devo riuscirci come tutte le donne che ho attorno" abbia configurato anche il passaggio all'idea di una performance che non riesce a raggiungere e che ha per l'appunto avuto riflessi sul suo ciclo ormonale, per lo stress che comporta.
Di conseguenza è importante approfondire il significato che avere un figlio assume per lei e disinnescare l'idea che riuscirci dipenda dalla sua capacità di non essere da meno delle altre.
[#20]
Gentile Signora,
l'opportunità di intraprendere un percorso psicoterapico deve essere valutata dallo specialista direttamente, dunque occorre consultare un nostro collega di persona per riflettere in merito.
<In prima persona ho avuto fin da subito delle riserve sulla professionalità della terapeuta> E questo è un punto molto importante poiché l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia tra paziente e specialista, è un fattore importantissimo per la riuscita di un percorso.
Ci può dire a quale approccio terapeutico afferiva la sua curante?
In ogni caso le segnalo articoli informativi sui vari tipi di orientamento
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Cordialmente
l'opportunità di intraprendere un percorso psicoterapico deve essere valutata dallo specialista direttamente, dunque occorre consultare un nostro collega di persona per riflettere in merito.
<In prima persona ho avuto fin da subito delle riserve sulla professionalità della terapeuta> E questo è un punto molto importante poiché l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia tra paziente e specialista, è un fattore importantissimo per la riuscita di un percorso.
Ci può dire a quale approccio terapeutico afferiva la sua curante?
In ogni caso le segnalo articoli informativi sui vari tipi di orientamento
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#21]
Utente
C.A. Dottoressa Rinella:
La dottoressa a cui mi sono rivolta è una psicologa e psicoterapeuta, si occupa della patologie legate al disturbo giovanile e in particolare ai disturbi del comportamento alimentare.
C.A.Dottoressa Massaro:
per amor del vero sottolineo che il mio compagno non mi sta mettendo pressioni, anzi, è molto disteso nella ricerca, è convinto che mi sto preoccupando troppo e continua a ripetermi di stare calma e di non fissarmi. In cuor mio inoltre sono preoccupata che ci sia qualcosa che non va da parte sua, forse perché so che per quanto mi riguarda sarei disposta a sottopormi a qualsiasi analisi, esame e/o terapia mentre lui sarebbe sicuramente più restio. Ho proprio paura che piuttosto che affrontare qualche operazione preferirebbe rinunciare ad un figlio, dico questo perché tra le altre cose mi dice "Se il Signore non ti manda un figlio che ci devi fare???".
La dottoressa a cui mi sono rivolta è una psicologa e psicoterapeuta, si occupa della patologie legate al disturbo giovanile e in particolare ai disturbi del comportamento alimentare.
C.A.Dottoressa Massaro:
per amor del vero sottolineo che il mio compagno non mi sta mettendo pressioni, anzi, è molto disteso nella ricerca, è convinto che mi sto preoccupando troppo e continua a ripetermi di stare calma e di non fissarmi. In cuor mio inoltre sono preoccupata che ci sia qualcosa che non va da parte sua, forse perché so che per quanto mi riguarda sarei disposta a sottopormi a qualsiasi analisi, esame e/o terapia mentre lui sarebbe sicuramente più restio. Ho proprio paura che piuttosto che affrontare qualche operazione preferirebbe rinunciare ad un figlio, dico questo perché tra le altre cose mi dice "Se il Signore non ti manda un figlio che ci devi fare???".
[#22]
"tra le altre cose mi dice "Se il Signore non ti manda un figlio che ci devi fare???"
E' per questo che sta vivendo come una punizione il fatto che non arrivi?
("vivo questa maternità ritardata come una punizione!")
Per quanto riguarda le pressioni non mi sono forse spiegata bene: intendevo dire che quanto più lei ne ha fatto una questione personale e di performance, tanto più si è "stressata" e infatti il suo ciclo è diventato irregolare solo di recente e non da subito.
E' per questo che sta vivendo come una punizione il fatto che non arrivi?
("vivo questa maternità ritardata come una punizione!")
Per quanto riguarda le pressioni non mi sono forse spiegata bene: intendevo dire che quanto più lei ne ha fatto una questione personale e di performance, tanto più si è "stressata" e infatti il suo ciclo è diventato irregolare solo di recente e non da subito.
[#23]
Utente
in via orientativa, potreste indicarmi quale tipo di terapeuta sarebbe più indicato rivolgermi? so che esistono diverse specializzazioni (ad es. disturbi alimentari, ansia, problemi famigliari, sessuologia, etc..), questo ovviamente per ricercare il professionista più adatto al mio "caso".
[#24]
<La dottoressa a cui mi sono rivolta è una psicologa e psicoterapeuta, si occupa della patologie legate al disturbo giovanile e in particolare ai disturbi del comportamento alimentare.> si certo, ma questo comunque non ne definisce l'orientamento teorico di appartenenza.
<In cuor mio inoltre sono preoccupata che ci sia qualcosa che non va da parte sua, forse perché so che per quanto mi riguarda sarei disposta a sottopormi a qualsiasi analisi>
Troppe preoccupazioni non la aiutano, avete già parlato tra voi di eventuali accertamenti medici?
Per il ciclo irregolare dell'ultimo periodo si è rivolta al suo ginecologo?
<In cuor mio inoltre sono preoccupata che ci sia qualcosa che non va da parte sua, forse perché so che per quanto mi riguarda sarei disposta a sottopormi a qualsiasi analisi>
Troppe preoccupazioni non la aiutano, avete già parlato tra voi di eventuali accertamenti medici?
Per il ciclo irregolare dell'ultimo periodo si è rivolta al suo ginecologo?
[#25]
Le suggerisco di iniziare a prendere contatti con un consultorio familiare, come ad es.:
http://www.comune.treviso.it/GuidaAiServiziSociali/dettaglioscheda.php?id_scheda=44
Qui potrete affrontare la questione della presunta infertilità sottoponendovi ad accertamenti e accedendo alla consulenza psicologica di coppia per iniziare a inquadrare il problema.
http://www.comune.treviso.it/GuidaAiServiziSociali/dettaglioscheda.php?id_scheda=44
Qui potrete affrontare la questione della presunta infertilità sottoponendovi ad accertamenti e accedendo alla consulenza psicologica di coppia per iniziare a inquadrare il problema.
[#26]
Utente
Dottoressa Massaro: il fatto di sentirmi punita è molto legato al fatto che sono credente e soprattutto al fatto che sviluppo sensi di colpa per tutto. Mi sento in colpa ad aver aspettato del tempo prima di iniziare la ricerca, mi sento in colpa per aver detto in passato di non volere figli, ho paura di essere punita per quello che ho detto e ho pensato. E' vero inoltre che mi sento stressata soprattutto per il fatto che non posso controllare questa cosa. Sono sempre stata abituata che dedizione, impegno e determinazione possono portare ai risultati desiderati, ma in questo caso non c'è niente che io possa fare se non aspettare... è davvero frustrante.
Dottoressa Rinella: non saprei dirle l'orientamento teorico della psicologa, mi sono affidata a lei perché è una professionista molto stimata, docente universitaria nonché direttrice sanitaria di un rinomato centro di cura per i disturbi alimentari. L'esperienza è proprio stata pessima.
Con il mio compagno (ed anche la mia ginecologa) abbiamo deciso di fare eventuali accertamenti a partire da settembre, oltretutto la ginecologa mi ha detto che non sarebbero nemmeno necessari perché solitamente si aspettano i canonici 12 mesi infruttuosi. Ovviamente prima di iniziare la ricerca ho fatto una visita di controllo e tutte le analisi del caso, dalle quali è emerso che sono in perfetta salute. Non ho nuovamente contattato la mia ginecologa in quanto mi rendo conto di essere irrequieta e fissata, e sicuramente sarà stato questo ad influire sul ciclo. in tanti anni non mi è mai capitato di avere sfalsamenti così significativi del ciclo (anzi, mi è capitato solo una volta di avere un ritardo di 5 giorni ed è successo in concomitanza con un periodo di forte stress emotivo). Inoltre non vorrei abusare del tempo e della pazienza della mia ginecologa che ha già avuto la pazienza di consigliarmi ed ascoltarmi quando l'ho chiamata disperata per il 3 tentativo andato a male..
Seppure molto coinvolta dalla questione mi rendo conto che oggettivamente sto costruendo castelli in aria e vorrei evitare di approfittare della disponibilità della mia ginecologa.
Dottoressa Rinella: non saprei dirle l'orientamento teorico della psicologa, mi sono affidata a lei perché è una professionista molto stimata, docente universitaria nonché direttrice sanitaria di un rinomato centro di cura per i disturbi alimentari. L'esperienza è proprio stata pessima.
Con il mio compagno (ed anche la mia ginecologa) abbiamo deciso di fare eventuali accertamenti a partire da settembre, oltretutto la ginecologa mi ha detto che non sarebbero nemmeno necessari perché solitamente si aspettano i canonici 12 mesi infruttuosi. Ovviamente prima di iniziare la ricerca ho fatto una visita di controllo e tutte le analisi del caso, dalle quali è emerso che sono in perfetta salute. Non ho nuovamente contattato la mia ginecologa in quanto mi rendo conto di essere irrequieta e fissata, e sicuramente sarà stato questo ad influire sul ciclo. in tanti anni non mi è mai capitato di avere sfalsamenti così significativi del ciclo (anzi, mi è capitato solo una volta di avere un ritardo di 5 giorni ed è successo in concomitanza con un periodo di forte stress emotivo). Inoltre non vorrei abusare del tempo e della pazienza della mia ginecologa che ha già avuto la pazienza di consigliarmi ed ascoltarmi quando l'ho chiamata disperata per il 3 tentativo andato a male..
Seppure molto coinvolta dalla questione mi rendo conto che oggettivamente sto costruendo castelli in aria e vorrei evitare di approfittare della disponibilità della mia ginecologa.
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 50.7k visite dal 05/06/2013.
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