Dolore per la fine di un rapporto

Stavamo insieme da sei anni. Abbiamo anche comprato una casa. Da qualche tempo le cose non andavano bene, ed io mi sono allontanata. Ho detto che sarei stata per qualche giorno dai miei genitori dedicandomi al lavoro. In questo periodo ho meditato più volte di lasciarlo. Poi sono tornata sui miei passi, adesso è lui che ha deciso di interrompere il rapporto. Dice che la colpa è mia e non accetta la mia proposta di ragionare sui problemi e provare a risolverli. Che se il destino lo vorrà ci incontreremo ancora e ha posto un muro tra di noi sfuggendo alle mie domande. Questo comportamento mi ha completamente destabilizzata. Sono entrata in una profonda crisi, sento continuamente il bisogno di sentirlo. Ho paura di perderlo e di rimanere sola. E' come se improvvisamente le ragioni che mi avevano allontanato da lui non esistessero più, eppure se mi guardo dentro so benissimo che erano fondate. Temo di aver perso di vista la mia identità e di essere affetta da una forma di dipendenza cronica. Tra l'altro lui continua a confermare i suoi sentimenti positivi nei miei confronti ma adduce come spiegazione il fatto che secondo lui la mia inversione di comportamento sia dovuta alla paura e non alla reale convinzione che lui sia la persona giusta per me. A nulla valgono i miei sforzi nel cercare di riavvicinarmi. Dice che dovrei stare tranquilla, fare la mia vita. Eppure nonostante io abbia un lavoro che amo, molte persone intorno sento di aver perso il mio baricentro e la mia vita mi sembra priva di significato. Penso che lui si senta forte di queste mie continue conferme e che non nutra realmente la paura di perdermi, ma a volte penso anche che invece lui voglia solo far finire il rapporto senza dirmi apertamente che non mi ama più. Sento di aver bisogno di un aiuto, perchè comunque vadano a finire le cose, di certo dovrò fare i conti con una mia evidente paura di rimanere sola. Di non saper affrontare questa separazione. Anche le cose che mi davano più gioia ora sembrano non avere senso. Penso solo a lui e mi dispero per essere stata la causa di quella che pare una frattura irreparabile. Ringrazio chi vorrà offrirmi un consiglio, un parere, una visione distaccata della questione.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
a quanto pare non riesce a staccarsi da una persona che aveva deciso di lasciare per ragioni fondate. Com'era il vostro rapporto? Cosa l'ha portata ad allontanarsi? Quali problemi?
Pensa davvero di poter recuperare questo rapporto, di poter avere un futuro con questa persona?
Come mai questo timore di restare sola?

<Tra l'altro lui continua a confermare i suoi sentimenti positivi nei miei confronti ma adduce come spiegazione il fatto che secondo lui la mia inversione di comportamento sia dovuta alla paura e non alla reale convinzione che lui sia la persona giusta per me>
Secondo lei come mai fa queste affermazioni? Su cosa si basa?

Lei ha avuto precedenti legami e come sono andati?
Vive in famiglia?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gent,ma lettrice, prenda una pausa , per altro come aveva già deciso di fare, e lasci che i sentimenti
possano riaffiorare, qualora essi siano rimasti intatti dentro di lei. In questo momento della sua vita
sembrerebbe essere presente una difficoltà ad affrontare la separazione che coincide con il suo vissuto
di solitudine. Parlarne con un collega certamente l'aiuterà a fare chiarezza dentro di lei, sulle ragioni che l'hanno portata a decidere per un suo allontanamento da lui (durante la fase di convivenza) e riflettere anche sui suoi attuali sentimenti contrastanti (ritornare con lui perchè ha il timore di perderlo). E' probabile che
la scelta di lui , per lei imprevista, abbia toccato sue corde di "abbandono" ed è ciò che deve capire, se è questo ciò che la fa soffrire di più o piuttosto l'idea di aver perso un compagno di vita, o di aver perso proprio " lui" come compagno della sua vita.

moltissimi auguri

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
è difficile affrontare il disagio e l'insoddisfazione all'interno della relazione di coppia quando la "posta in gioco" è la relazione stessa, diventa una sorta di "roulette russa" nella quale ogni scambio relazionale è avvertito come una "minaccia".
E' come se entrambi vi siate imposti, PRIMA di affrontare gli aspetti disfunzionali della relazione, di decidere SE RESTARE INSIEME O LASCIARVI, in questo modo ogni possibile evoluzione viene "monopolizzata" da questa decisione,ma tutto ciò non crea le condizioni favorevoli ad un confronto reciproco nel quale possiate comprendere quali bisogni affettivi siano insoddisfatti.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Daniela Pellitteri Psicoterapeuta, Psicologo 50 8
Gent.ma,
credo che lei abbia già messo in evidenza, con alcune sue riflessioni, di come e quanto nella sua relazione fosse necessario 'fare il punto':

* Da qualche tempo le cose non andavano bene, ed io mi sono allontanata.

* E' come se improvvisamente le ragioni che mi avevano allontanato da lui non esistessero più, eppure se mi guardo dentro so benissimo che erano fondate.

* Temo di aver perso di vista la mia identità e di essere affetta da una forma di dipendenza cronica

*Secondo lui la mia inversione di comportamento sia dovuta alla paura e non alla reale convinzione che lui sia la persona giusta per me.

Credo che la sua sintesi rispetto all'utilità di trovare un aiuto sia estremamente coerente con il suo stato d'animo e con le sue percezioni, percezioni che sembrano mostrare difficoltà nell'accettare e comprendere l'ambivalenza che da un lato l'ha spinta ad allontanarsi da una relazione poco soddisfacente, e dall'altro la spinge a mantenere uno status quo rassicurante e contenitivo di un'ansia abbandonica che la fa soffrire così tanto da ricercare, con un'apparente ostinazione, a tutti i costi ( a costo di rinunciare a se stesse) una conferma da un uomo che sembra sottrarsi a qualsiasi ipotesi di 'miglioramento/confronto/elaborazione'

Mi sembra di aver compreso che possa essere esclusa qualsiasi ipotesi di lavoro psicologico che vi possa vedere insieme di fronte ad un terapeuta

Non le faccio domande relative a cosa sentisse non andare bene nel suo rapporto, con un uomo con il quale ha anche comprato una casa, scelta che dovrebbe denotare un progetto comune, una fantasia di crescita della coppia che definisce un proprio spazio nel quale coltivare speranze, rabbie, dolori, e quant'altro rende una convivenza degna di essere vissuta,
sento però SEMPLICEMENTE che lei non stava più bene e la sua inquietudine l'ha fatta allontanare...

Provi ad ascoltare ancora quella parte coraggiosa ed insofferente che l'ha resa determinata e decisa quando ha voluto RISCHIARE, allontanandosi, senza temere le conseguenze.

Ha perso il suo baricentro ma da quello che dice può contare su delle risorse (un lavoro che amo, persone intorno) molto significatice che saranno degli ottimi alleati nel suo percorso di ricostruzione di quella identità che pensa di aver smarrito.

L'abbraccio sperando che al più presto possa trovare, in un valido collega, quell'aiuto di cui ha bisogno .


dr.ssa Daniela Pellitteri

Dr.ssa Daniela Pellitteri

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
le incomprensioni ed i dolori di una coppia, non possono essere messi a tacere o ignorati, ma ascoltati e soprattutto risolti.
La distanza, la paura della perdita, la dipendenza affettiva, come dice lei, sicuramente sta facendo spostare l' attenzione da quello che non andava più a lui, ma una riflessione attenta andrebbe valutata .
Le allego qualche lettura, ma uan consulenza sarebbe idicata




https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html

http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it