Le paure...

Buongiorno dottori,
Mi presento brevemente, ho 22 anni e da circa 6 anni ho problemi di ansia e attacchi di panico, da subito mi sono rivolto al medico che mi ha mandato da uno psicologo..... Non sono riuscito a terminare gli studi, ho sempre paura di stare male! I miei genitori sono divorziati da quando avevo un anno.... E mio padre è anni che non lo vedo pur abitando a pochi minuti....
In 6 anni ho cambiato molte cure ed ora sto assumendo:
Mattino:

Cymbalta 60mg (1 compressa)
Xanax 1mg RP (1 compressa)

Sera:
Lexotan 3mg (1 compressa)

Al bisogno Xanax 0,50mg (fino a 6 compresse al dì) non supero mai le 4 in un mese!


All'inizio della cura Dicembre 2012 stavo veramente male... Poi col tempo la terapia ha fatto effetto e molti "sintomi" sono scomparsi....
Avevo paura di morire, che mi venisse un infarto, avevo sempre la pressione leggermente alta! Il mio medico per tranquillizarmi mi fece fare ripetuti esami al cuore risultando sempre tutto nella norma e tutto apposto!!
Esami del sangue anche lo tutto in regola...

Finché un giorno mi alzai e non ho più pensato a tutto ciò! Con forti miglioramenti visibili pressione che prima era 140/150 su 90/100 e 110 battiti....
Tutto d'un tratto divenne 120/130 su 70/80 e 65 battiti....
La cosa iniziò a farmi stare bene a rassicurarmi...

Ora però qualcosa nella mia vita sta cambiando..... Troppo velocemente e io sto male.....

Mi sento a pezzi ora la pressione mi è risalita alle stelle, solo dopo una compressa di Xanax da 0,50mg mi ritorna a livelli ottimali.... Ho male allo stomaco, urto del vomito....
Ho paura ad affrontare le cose! Ma non perché ho paura di non riuscire ad affrontarle ma perché qualcosa di più forte dentro di me le fa diventare un macigno....
Ho paura ad uscire....
Sono fidanzato da quasi 3 anni e diciamo che le cose non sono rose e fiori, ho conosciuto però una ragazza e diciamo che è scattata un attrazione reciproca non solo fisica ma mentale...
Però sto male anche per questo, dovrei essere in parte felice, invece probabilmente chiuderò anche questa volta il libro avendo solo letto la copertina e la trama sul retro....
Ho paura di non avere più il controllo, ma forse non l'ho mai avuto!!!

Sinceramente non so più dove sbattere la testa.... Non è possibile che mi si rovini sempre la vita così facilmente....
Inizio ad essere stanco, a sedermi ad attendere qualcosa che non potrò raggiungere....

Non ho mai pensato e mai penserò a gesti estremi, la vita è una e non va sprecata ma goduta fino infondo....
Però perché non riesco a farlo????

Questo diciamo che è uno sfogo liberatorio mi si è tolto un peso dallo stomaco....

Attendo vostre risposte e intanto ringrazio per l'attenzione dedicatami....
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazzo,
attualmente oltre che dallo psicologo da chi è seguito per il trattamento farmacologico?
he tipo di percorso sta facendo con lo psicologo? Una psicoterapia? Se si ne conosce l'orientamento? Da quanto tempo?
Sta ottenendo benefici?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
le nostre possibili risposte non saranno mai equiparabili al percorso che sta seguendo con il Collega .

Non si trova bene?
Da quanto tempo è in terapia?
Quale diagnosi clinica è stata fatta?


L'amore destabilizza e non poco, ancor di più quando non si ha un proprio equilibrio psichico, ma da la forza per decidere di curarsi una volta per tutte

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Cari dottori,
Vi ringrazio per la vostra risposta celere....
Ho sbagliato a scrivere non sono in cura da uno psicologo ma da uno psichiatra, ho fatto in passato colloqui anche con psicologi...
Sono sia seguito sotto il punto farmacologico che psicologico dallo stesso medico da 6 anni....
Il percorso sinceramente non so come chiamarlo!! Perché io parlo, vengo ascoltato mi fa ragionare sulle problematiche e mi vengono prescritti i farmaci...
Dopo un colloquio con il dottore sto molto meglio mi sento rinato!!! Ho la forza di affrontare tutto!!!
Poi ho queste ricadute!
Io voglio guarire voglio stare bene!!! Non mi sembra di chiedere l'impossibile però mi sembra che non ce la posso fare!!!
Le medicine funzionano poi ad un certo punto smettono di colpo e mi ritrovo in queste situazioni!!!
Io è da tempo che ho accettato questa condizione e voglio essere curato ed aiutato!!!

Non mi vergogno del mio problema perché infondo non sono io che lo voglio!!
[#4]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23



Gentile Utente,

Dubito che lei verrà a capo del suo stato ansioso.
Gli psichiatri devono essere scelti se fanno psicoterapia della parola oltre a quella di tipo farmacologico.
Si affidi ad uno psicoterapeuta specializzato, medico o psicologo che sia. Ci sono ottimi psicoterapeuti medici.
I farmaci bloccano l’ansia, ma non risolvono le situazioni che la provocano. Essi non sono risolutori per malesseri della propria personalità, magari dovuti a fenomeni di inadeguatezza, di debolezza, di scarsa capacità di gestire le proprie emozioni e i propri stati d'animo di fronte ai problemi della vita.
Da qui nasce l'ansia.
Mi dispiace mettere in dubbio le capacità di terapia psicologica del suo psichiatra, ma sei anni di terapia sono veramente tanti. E' molto strano che non siate arrivati, lei e lo psichiatra, a migliorare la situazione di partenza. Mi creda, ci sono psichiatri che sono ottimi psicoterapeuti, ma non tutti hanno conseguito nei loro studi una preparazione adeguata a fare psicoterapia.
Le trascrivo due link sulle psicoterapie possibili , tra le maggiori, in Italia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Vedrà che riuscirà a trovare soluzioni opportune per il suo caso.

Le faccio tanti auguri.



Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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