Non provo più niente per lei?
Salve a tutti, scrivo nuovamente perché tra i miei tanti problemi che ho in questo periodo, ne ho uno che mi affligge quasi tutti i giorni e non so come affrontarlo!
Ho 22 anni e sto da circa 1 anno con una ragazza. Vi racconto la storia, fino ai 21 anni ero ancora vergine, dopo una grossa delusione con una ragazza che mi piaceva tanto, ho cominciato a pensare all'improvviso che potessi essere gay e la cosa che mi spaventava era che magari la gente potesse pensare questo di me. Questo pensiero che mi aveva completamente distrutto sono riuscito successivamente a scacciarlo facendomi fidanzato con una ragazza della mia comitiva. Il pensiero se n'era come per magia andato, i primi 4 mesi sono fantastici ma al quinto qualcosa si rompe. Dopo un litigio (una scena sua di gelosia) dove ho temuto che lei potesse lasciarmi (senza motivo) qualcosa in me è cambiato profondamente. Ho cominciato a pensare (e tutt'ora ci penso) notte e giorno se l'amavo oppure no non trovando mai nessuna risposta. La lascio, poi la riprendo, la lascio e la riprendo sempre così da quel fatidico giorno. Le volte in cui la lascio sono dei momenti incontrollabili per me, anche se mi trovo a casa insieme ai miei genitori sento come una fortissima spinta dentro di me che deve lasciarla non tenendo assolutamente conto delle situazioni. Tutto questo ovviamente mi ha portato ad essere triste anche con lei, la cosa che mi fa stare male di più (continui mal di pancia) è che sembra come se io "leggessi i suoi pensieri", nel senso che comincio a sentirmi in colpa perché magari non l'amo come dovrei e perché ho dubbi e vado in panico totale. Prima che nascessero questi problemi penso di essere stato anche in depressione con pensieri suicidi. Dico penso perché nessuno degli psicologi che ho frequentato mi ha mai fatto una diagnosi, o quantomeno non me l'ha resa nota. Comunque sia il rapporto va avanti lo stesso, il desiderio sessuale, fisico ancora è vivo nonostante i dubbi che mi tormentano... A un certo punto prendo a lavorare e comincio a incontrare nuova gente e quindi nuove ragazze. Essendo insicuro della mia comincio a fantasticare su altre, credendo anche di poterci stare. E arriva qui la complicazione, perché a letto le cose con la mia cominciano ad andare male,sento un calo della libido assurdo e questa cosa comincia a distruggermi, sentivo di farlo con la mia ragazza come se fossi una macchina senza nessun coinvolgimento! (ce l'avevo anche prima questa sensazione) al punto che ecco che ritorna il vecchio pensiero che mi aveva fatto stare male, il pensiero di essere gay! La situazione ovviamente degenera e la vivo tuttora, tra il pensiero o per meglio dire paura di essere gay vi sono anche i dubbi sulla mia ragazza! Sto male non so cosa fare, la lascio e mi sento meglio ma dopo un po' la ricerco sempre anche perché quei dubbi (soprattutto omosessuale) mi distruggono! Ultimamente provo fastidio nei suoi confronti e mi irrita qualunque cosa lei faccia anche banale!
Ho 22 anni e sto da circa 1 anno con una ragazza. Vi racconto la storia, fino ai 21 anni ero ancora vergine, dopo una grossa delusione con una ragazza che mi piaceva tanto, ho cominciato a pensare all'improvviso che potessi essere gay e la cosa che mi spaventava era che magari la gente potesse pensare questo di me. Questo pensiero che mi aveva completamente distrutto sono riuscito successivamente a scacciarlo facendomi fidanzato con una ragazza della mia comitiva. Il pensiero se n'era come per magia andato, i primi 4 mesi sono fantastici ma al quinto qualcosa si rompe. Dopo un litigio (una scena sua di gelosia) dove ho temuto che lei potesse lasciarmi (senza motivo) qualcosa in me è cambiato profondamente. Ho cominciato a pensare (e tutt'ora ci penso) notte e giorno se l'amavo oppure no non trovando mai nessuna risposta. La lascio, poi la riprendo, la lascio e la riprendo sempre così da quel fatidico giorno. Le volte in cui la lascio sono dei momenti incontrollabili per me, anche se mi trovo a casa insieme ai miei genitori sento come una fortissima spinta dentro di me che deve lasciarla non tenendo assolutamente conto delle situazioni. Tutto questo ovviamente mi ha portato ad essere triste anche con lei, la cosa che mi fa stare male di più (continui mal di pancia) è che sembra come se io "leggessi i suoi pensieri", nel senso che comincio a sentirmi in colpa perché magari non l'amo come dovrei e perché ho dubbi e vado in panico totale. Prima che nascessero questi problemi penso di essere stato anche in depressione con pensieri suicidi. Dico penso perché nessuno degli psicologi che ho frequentato mi ha mai fatto una diagnosi, o quantomeno non me l'ha resa nota. Comunque sia il rapporto va avanti lo stesso, il desiderio sessuale, fisico ancora è vivo nonostante i dubbi che mi tormentano... A un certo punto prendo a lavorare e comincio a incontrare nuova gente e quindi nuove ragazze. Essendo insicuro della mia comincio a fantasticare su altre, credendo anche di poterci stare. E arriva qui la complicazione, perché a letto le cose con la mia cominciano ad andare male,sento un calo della libido assurdo e questa cosa comincia a distruggermi, sentivo di farlo con la mia ragazza come se fossi una macchina senza nessun coinvolgimento! (ce l'avevo anche prima questa sensazione) al punto che ecco che ritorna il vecchio pensiero che mi aveva fatto stare male, il pensiero di essere gay! La situazione ovviamente degenera e la vivo tuttora, tra il pensiero o per meglio dire paura di essere gay vi sono anche i dubbi sulla mia ragazza! Sto male non so cosa fare, la lascio e mi sento meglio ma dopo un po' la ricerco sempre anche perché quei dubbi (soprattutto omosessuale) mi distruggono! Ultimamente provo fastidio nei suoi confronti e mi irrita qualunque cosa lei faccia anche banale!
[#1]
Gentile Ragazzo,
il suo sembrerebbe un problema legato all'ansia, continua ad avvitarsi in dubbi e pensieri ossessivi che non le danno pace, come del resto già le abbiamo espresso in un precedente consulto. Ha letto gli articoli che le avevamo indicato?
Le era stato inoltre suggerito di consultare uno psicologo/psicoterapeuta, ci ha pensato?
Se ancora non è propenso cosa la frena dal farlo?
Purtroppo da qui per via dei limiti intrinseci al consulto on line e non per cattiva volontà non ci è possibile aiutarla come lei meriterebbe.
Per affrontare efficacemente e superare suoi disagi occorrerebbe l'intervento di un nostro collega in carne ed ossa, meglio se esperto in disturbi d'ansia. Dovrebbe prendersi cura del suo benessere in modo adeguato, perché continuare a trascinarsi nel malessere?
il suo sembrerebbe un problema legato all'ansia, continua ad avvitarsi in dubbi e pensieri ossessivi che non le danno pace, come del resto già le abbiamo espresso in un precedente consulto. Ha letto gli articoli che le avevamo indicato?
Le era stato inoltre suggerito di consultare uno psicologo/psicoterapeuta, ci ha pensato?
Se ancora non è propenso cosa la frena dal farlo?
Purtroppo da qui per via dei limiti intrinseci al consulto on line e non per cattiva volontà non ci è possibile aiutarla come lei meriterebbe.
Per affrontare efficacemente e superare suoi disagi occorrerebbe l'intervento di un nostro collega in carne ed ossa, meglio se esperto in disturbi d'ansia. Dovrebbe prendersi cura del suo benessere in modo adeguato, perché continuare a trascinarsi nel malessere?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Sono circa 6 mesi che vado da una terapeuta, il fatto è che lei mi consiglia di trovarmi un qualcosa da fare per eliminare dalla testa questa serie di dubbi, solo che adesso io sto male con la mia ragazza e non so cosa fare, cioè sembro a volte sicuro di non volere stare con lei, la tratto male, ho attacchi d'ira, non mi va di vederla....Mi sembra di pensare ad altre anche solo se mi mandano un semplice SMS. Quando la guardo mi soffermo sempre su suoi particolari che non mi piacciono, cosa che prima non facevo.. Inoltre sembra di aver paura di restare da solo quando la lascio. Da quando sto con lei ho abbandonato molti amici, si può dire di non averne più, non pratico più sport perché ogni volta mi viene il fiatone, mi sembra di morire e devo andare all'ospedale... Non ho mai momenti felici e non ne posso più di questa situazione! Quando mi "sento bene" la lascio, quando mi "sento male" ritorno...bho sono confuso
[#3]
" il fatto è che lei mi consiglia di trovarmi un qualcosa da fare per eliminare dalla testa questa serie di dubbi, solo che adesso io sto male con la mia ragazza e non so cosa fare"
Che tipo di terapia è?
Che tipo di terapia è?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Sarebbe opportuno chiedesse alla terapeuta il suo approcccio teorico, che tipo di percorso state facendo, riflettere sulla sua sintomatologia emergente per impostare un lavoro terapeutico appropriato, sempre che non sia già stato fatto.
Ha ottenuto qualche beneficio finora?
Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Ha ottenuto qualche beneficio finora?
Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
[#6]
Ex utente
Rispetto a qualche tempo fa dove rimanevo sempre a letto e non avevo voglia di fare niente e avevo paura di farlo soprattutto va decisamente meglio, anche se la voglia di fare non è proprio il massimo, sembra come se non mi interessasse più di nulla, vita sociale, studio, lavoro, ecc ecc Anche oggi per esempio starei a casa tutto il giorno pur di non incontrare gente, anche perché con questi pensieri sull'omosessualità guardo ogni amico ogni maschio per strada a mi viene l'ansia! Con la mia ragazza non faccio altro che litigare... Lavoro non riesco a trovarlo in questo periodo, economicamente non sto messo proprio bene! Lo studio l'ho abbandonato due anni fa e da allora non faccio più niente, tranne qualche lavoretto fatto pure male a causa della paura d'infarto ecc ecc
[#7]
Gentile Ragazzo,
la sua condizione di malessere secondo quanto riferisce si riverbera in modo consistente sulla sua qualità di vita, condizionandola in più ambiti,ne parli in modo approfondito con la sua terapeuta poi se crede ci può far sapere.
Cordialmente
la sua condizione di malessere secondo quanto riferisce si riverbera in modo consistente sulla sua qualità di vita, condizionandola in più ambiti,ne parli in modo approfondito con la sua terapeuta poi se crede ci può far sapere.
Cordialmente
[#9]
Gentile Ragazzo,
continuare a cercare risposte ai suoi dubbi da qui non la aiuta, deve parlarne con la sua terapeuta, comprendere se il percorso in atto le porta benefici o meno. Non ci sa adire di quale orientamento sia la sua curante, nè con precisione su cosa e come stiate lavorando. Una semplice frase estrapolata da un contesto non aiuta a capire.
In merito alla sua domanda le segnalo un articolo che forse ha già letto
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
continuare a cercare risposte ai suoi dubbi da qui non la aiuta, deve parlarne con la sua terapeuta, comprendere se il percorso in atto le porta benefici o meno. Non ci sa adire di quale orientamento sia la sua curante, nè con precisione su cosa e come stiate lavorando. Una semplice frase estrapolata da un contesto non aiuta a capire.
In merito alla sua domanda le segnalo un articolo che forse ha già letto
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 17.8k visite dal 01/06/2013.
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