Manie di controllo

Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni, è da qualche mese che sono fidanzata con un ragazzo con cui mi trovo molto bene e di cui so di potermi fidare. Tuttavia ci sono dei momenti in cui sono ossessionata dalla mania di controllarlo, di sapere con chi scambia messaggi, cosa fa al cellulare, ecc... In pratica è come se cercassi continuamente qualcosa che non va, qualche fregatura, anche se le cose filano lisce e non c'è nulla che dovrebbe farmi venire dubbi. In età adolescenziale (15-16 anni) ho avuto una storia che mi ha segnata molto, facendomi entrare in un periodo di depressione e di confusione riguardo alla mia vita, che con difficoltà sono riuscita finalmente a superare; era un rapporto di dipendenza reciproca, in cui mancava il dialogo, io ero spesso arrabbiata e sapevo che lui mi nascondeva le cose e mi diceva bugie. Temo di non aver scaricato questa frustrazione nel modo giusto, e che tutta quella rabbia e quel dolore abbiano creato un peso nella mia vita emotiva. Oltre al fatto di avere spesso questo bisogno di controllare il partner, ho anche difficoltà ad esprimere i miei sentimenti e a parlare con il partner. So che questo atteggiamento è una forma di attaccamento, e sicuramente è qualcosa che mi porto dietro dalla mia storia passata, ma vorrei superarlo una volta per tutte poichè mi crea disagio e non mi rende possibile vivere in maniera rilassata e tranquilla questa relazione. Un'altra cosa che ho notato è che tendo sempre, ogni volta che ne ho l'occasione, a sottolineare le cose negative o che non mi vanno bene; mentre le cose belle a cui dovrei dare più attenzione faccio finta non esistano. Ogni consiglio è ben accetto. Grazie per l'attenzione :-)
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

in effetti è possibile sia che lei sia stata "traumatizzata" dalla storia che ha avuto in adolescenza, sia che vi siano elementi nella sua storia familiare che hanno determinato in lei l'idea che ad es. non ci si possa mai fidare fino in fondo del partner, o magari degli uomini in genere.

Prima della storia attuale ha avuto altre relazioni?

Le cose negative che sottolinea riguardano sempre il suo fidanzato o la sua vita in generale?
Si sente soddisfatta di quello che fa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Cara ragazza,
Il problema che lei pone e per il quale si preoccupa, come e' vissuto dal suo ragazzo? Ovvero, quale ruolo e quali conseguenze ha sul vostro rapporto di coppia? Lui si infastidisce, si arrabbia, si difende o è' acquiescente? Come si comporta con lei rispetto alla sua tendenza al controllo? Che cosa teme, lei, soprattutto: il fatto che si sente in preda di emozioni negative, e, quindi, ci sta male, oppure il fatto che lui potrebbe disamorarsi per questo suo aspetto?
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Utente
Utente
Grazie mille per entrambe le risposte repentine.

Per quanto mi dice la dott.ssa Flavia Massaro: prima della storia attuale, e dopo quella in età adolescenziale, ho incontrato altri ragazzi, ma con nessuno sono riuscita ad instaurare una relazione; soltanto adesso mi sono innamorata nuovamente.
Le cose negative si riferiscono un pò a tutto, ma nel senso che anche in alcuni comportamenti in cui c'è nulla di male, o a delle frasi dette dal mio fidanzato, io vado sempre a cercare il pelo nell'uovo per sottolineare qualcosa che non mi sta bene.
Per quanto riguarda quello che faccio è una questione delicata, in quanto al momento sto cercando di capire cosa vorrei veramente fare nel futuro, e riguardo all'università che sto frequentando ho un pò di dubbi; mentre con il mio fidanzato non ho da lamentarmi sulle cose che facciamo insieme.

Dott.ssa E. Scolamacchia: questo problema riguarda per lo più il mio disagio. Ne ho parlato con il mio fidanzato, ma lui è molto comprensivo, non ha manifestato segni di fastidio e non temo che mi possa lasciare per questo motivo. So che non è un comportamento corretto, quindi vorrei evitarlo, anche perchè mi appesantisce emotivamente, e credo che a lungo andare possa intaccare il rapporto, ma per il mio senso di disagio che ovviamente poi si trasmetterebbe a lui.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
La sua risposta evidenzia il fatto che queste sue reazioni non piacciono a lei, in primis, e secondariamente potrebbero avere delle ripercussioni sul suo rapporto. Credo che il problema potrebbe essere riconducibile a molte cause, tra le quali un senso di insicurezza personale, forse anche dovuto a un tipo di attaccamento con le sue figure primarie, la credenza che il controllo possa evitare il tradimento, una autostima non del tutto solida ecc. Ecc. Via email, ovviamente, si possono fare solo ipotesi. Quello che, però', può essere suggerito e' di ricorrere a una consulenza de visu, nel caso lei fosse interessata a scoprire i motivi e trovare strategie adeguate. Ciò dipende da quanto fastidio il suo problema le causa..un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
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Utente
Utente
Come lei dice è molto probabile che sia legato alla mia insicurezza e poca autostima, e dovrò cercare di lavorare su quello. La ringrazio per la sua disponibilità e cortesia. Valuterò l'idea di parlare a voce con uno specialista.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Patrizia Politano Psicologo, Psicoterapeuta 10
Gentile ragazza, attenzione alle manie del controllo perchè invece di unire allontanano. Anche se l'altro per un pò ha pazienza poi si stanca. Ma sopratutto i problemarimane a chi prova gelosia, perchè non riesce mai a trovare pace.
Infatti non basta l'evidenza il tarlo può rimanere.
Cerchi di riflettere su questo: qual'è la vera paura di essere presa in giro o di rimanere sola? Allora a partire da questo forse si può cercare di lavorare sull'accettare il rischio che gli altri non siano sinceri e che magari non vogliano legarsi a noi. E poi l'impegno deve andare non verso il modo di non perderlo, ma il modo con cui rendersi amabili e piacevoli per star bene insieme. D'altra parte non si obbliga nessuno ad amarci..ma si può costruire insieme qulcosa di positivo che sia duraturo e basato sulla fiducia.

Dr.ssa Patrizia Politano
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
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