Sono pazza?

Gentile Utente,

da qui non è possibile porre una diagnosi perchè manca la conoscenza diretta del caso personale, ma quanto ci riferisce sembrerebbe riconducibile ad un disturbo d'ansia di tipo ossessivo.

Comportamenti come evitare di calpestare le fessure delle piastrelle sono attuati dall'ansioso come riti volti a tenere a bada l'angoscia e le sensazioni di fastidio di fronte a certi stimoli (come l'ora simmetrica, in particolare quando si ripetono cifre tradizionalmente collegate alla sfortuna) sorgono perchè l'angoscia trova uno stimolo esterno, che sfugge quindi al controllo, che rappresenta simbolicamente un elemento negativo e il cosiddetto "pensiero magico" porta a temere che si verifichino conseguenze negative.

Prima dell'episodio dell'anno scorso ha mai sofferto di ansia (sintomi fisici e/o psichici)?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Salve dottoressa,si ho sempre sofferto di ansia. Due anni fa ho fatto anche delle sedute da uno psicologo proprio per calmare questo disturbo. I sintomi si erano alleviati notevolmente,inoltre avevo preso metà xanax per 20 giorni e stavo molto meglio. Ora con lo studio e l'università sono molto stressata e credo che sia proprio questo il motivo per cui l'ansia è tornata. Anche mia madre soffre moltissimo di ansia,in particolar modo nel periodo della gravidanza. Il medico ha detto che sicuramente lei mi ha trasmesso tutta la sua ansia durante il parto. Dottoressa c'è qualche esercizio (fisico o mentale) che si può fare per alleviare questi disturbi? in particolare questi sul modo di camminare etc..

Di preciso che tipo di percorso ha effettuato e per quanto tempo?
Per quale motivo l'ha interrotto?

Sua madre non si è mai fatta curare per l'ansia?

Il percorso è durato quasi un anno,poi ho interotto in quanto la mia ansia era quasi del tutto svanita. Ricordo che prima di andare dallo psicologo stavo veramente male,l'ansia era talmente diffusa che avevo il fiato corto,non riuscivo quasi a respirare. Tutto questo è svanito e ora non ho più quel problema legato al respiro. Tuttavia si sono aggiunti dei nuovi disturbi,sopra elencati. Dal punto di vista psicologico mi sento molto bene rispetto a prima,ma ripeto ho queste fissazioni che mi tormentano. Mia madre si è fatta seguire per un pò di tempo,non saprei quanto. Ci sono stati problemi in famiglia con dei suoi fratelli,e la cosa le ha pesato molto,facendola stare ancora più male. Non saprei come definirla, ma da tre anni a questa parte,credo,che la sua sia un'ansia cronica. Durante il giorno sta bene,prende una pastiglia di xanax ogni giorno prima di andare a letto. Cosa dovrei fare per le mie fissazioni? Dimenticavo,il percorso era basato sul tema "Come superare l'ansia". Mi ha aiutato molto,spiegandomi che l'ansia è facilmente superabile se la si ignora,ad esempio distraendosi con qualche attività interessante,come fare una torta,dipingere etc..

Le sue "fissazioni" non sono altro che pensieri ossessivi e quindi veri e propri sintomi d'ansia come tutti gli altri.

E' possibile che lei non abbia terminato il lavoro su di sè e che abbia quindi interrotto precocemente la terapia, che spesso deve essere proseguita anche quando i sintomi (che sono solo la punta dell'iceberg) sono scomparsi per consolidarne i risultati e scongiurare le ricadute.

Non ho però capito se quella che ha effettuato era una psicoterapia, visto che parla di "percorso" intitolato "Come superare l'ansia".
Può spiegarsi meglio?

E' un pò complicato. Ho seguito un percorso,di breve periodo,da un medico specializzato in neuro psichiatria infantile,amico di famiglia,quando avevo 17 anni. Dopo di che lui mi ha consigliato di andare da uno psicologo,proprio per superare questi disturbi d'ansia. Principalmente lo psicologo mi ha aiutato a superare l'ansia e le paure ,legate ad essa,che mi tormentavano. Ad esempio la paura della morte,temevo che mi poteva succedere qualcosa da un momento all'altro e non averne il pieno controllo,non riuscire a controllare la situazione.Pensa che dovrei rivolgermi ad una persona competente per superare tutte queste fissazioni,che come dice lei giustamente sono legate ad uno stato d'ansia?
Inoltre gentile dottoressa volevo rivolgerle un'altra domanda. Attualmente frequento l'Università di Matematica al primo anno (ho 20 anni). Ho sempre amato questa disciplina,sin da bambina,e credo che mi sia stata trasmessa da mio padre,in quanto lui è molto bravo in questa materia. Tuttavia non sono soddisfata della facoltà e non sono sicura di voler continuare in questo ramo. Sono molto affascinata dalla psicologia e mi piacerebbe molto intraprendere uno carriera di studio incentrata su questo. Le rivolgo una domande che potrà sembrarle stupida. Una persona come me,che soffre di uno stato ansioso ossesivo (come prima lei ha detto),sarebbe in grado di intrapendere una carriere di studio nella Facoltà di Psicologia? Potrebbe giovare alla mia psiche o mi creerebbe ancora più ansia?

Cara Ragazza,
lei scrive:
"Una persona come me,che soffre di uno stato ansioso ossesivo (come prima lei ha detto),sarebbe in grado di intrapendere una carriere di studio nella Facoltà di Psicologia? Potrebbe giovare alla mia psiche o mi creerebbe ancora più ansia?"

Una persona come lei, è una persona come tante, con un disturbo d'ansia curabile con i dovuti protocolli.

Se desidera studiare psicologia per curare se stessa, sarebbe utile che oltre allo studio, sicuramente affascinante, decidesse di effettuare anche un percorso di cura.

Cosa necessita alla sua psiche, senza conoscere la sua psiche, non si può sapere, chieda una consultazione psicologica, magari ne parla con il Collega

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Sa che le persone che scelgono corsi di laurea che portano a categorizzare la realtà, a renderla misurabile e quindi controllabile (come Matematica e Ingegneria) sono spesso persone in difficoltà nella gestione delle emozioni e dei sentimenti?
Di conseguenza, anche se non se ne rende conto, scegliere di studiare Matematica può rispondere alla necessità di ristabilire un dominio sulla realtà, cosa che soprattutto i soggetti ansiosi si sentono sfuggire di mano.

I suoi pensieri ossessivi dipendono dalla paura di perdere il controllo della situazione, e se li affronterà terminando il lavoro psicoterapeutico farà prima di tutto una scelta utile per sè stessa, ma anche una scelta importante e utilissima se studierà Psicologia.
Aver effettuato un'esperienza da paziente e conoscere di persona una tipologia di malessere importante, come quella che deriva dall'ansia, le potrà fornire molti strumenti in più per comprendere il malessere degli altri e per capire come si sentono quando si trovano davanti ad uno psicologo.

Grazie dottoressa,è stata molto gentile. Come da lei suggerito,prenderò un appuntamento da un altro psicologo per intraprendere il lavoro psicoterapeutico precedentemente interrotto. Grazie ancora. Buona serata!

Grazie a lei per averci consultati, se lo desidera ci faccia sapere come procedono le cose.

Tanti auguri per i suoi studi,