Il mio ragazzo ha dei problemi col sesso
il mio ragazzo non riesce a raggiungere l'orgasmo quando facciamo l'amore.. Dice che la sua mente gli fa percepire la situazione come "sbagliata".. Ma non capisce xke.. E neanche io!! Abbiamo 25anni, la nostra relazione è accettata da entrambe le famiglie, durante il rapporto mantiene cmq l'erezione x tutto il tempo (a volte stiamo un ora intera ma niente) e ci amiamo tantissimo... Gli ho proposto di andare da un sessuologo ma si rifiuta categoricamente xke si vergogna.. sapete darmi qualche consiglio??
[#1]
Più che un consiglio, una domanda.
Che cosa ne pensa LUI di questa situazione? Dice che ne avete parlato che non sa spiegarsi il motivo, ma come si sente, riguardo al mancato raggiungimento del piacere? Come si sente nei suoi confronti, gentile utente? E' preoccupato, spaventato, indifferente, minimizza il problema?
Che conseguenze ha sulla vostra relazione?
Inoltre, come si sente LEI, cara ragazza?
Che cosa ne pensa LUI di questa situazione? Dice che ne avete parlato che non sa spiegarsi il motivo, ma come si sente, riguardo al mancato raggiungimento del piacere? Come si sente nei suoi confronti, gentile utente? E' preoccupato, spaventato, indifferente, minimizza il problema?
Che conseguenze ha sulla vostra relazione?
Inoltre, come si sente LEI, cara ragazza?
Dr.ssa Susanna Raule,
psicologa, psicoterapeuta a indirizzo Gestalt integrato
[#2]
Gentile ragazza,
oltre alle considerazioni della Collega, aggiungo che la vergogna è un'emozione che in questo caso mi pare incongrua e che potrebbe rivelare un certo atteggiamento verso la sessualità e i suoi significati.
Per prima cosa ritengo che il tuo ragazzo dovrebbe rivolgersi ad un medico andrologo per un controllo e poi, anche insieme, ad uno psicologo psicoterapeuta.
Già nel consulto precedente te lo avevamo suggerito...
Da qui non possiamo aiutarti a risolvere questo problema.
Presso il consultorio potreste trovare Colleghi pronti ad aiutarvi.
Il tuo ragazzo sa che ci hai scritto?
oltre alle considerazioni della Collega, aggiungo che la vergogna è un'emozione che in questo caso mi pare incongrua e che potrebbe rivelare un certo atteggiamento verso la sessualità e i suoi significati.
Per prima cosa ritengo che il tuo ragazzo dovrebbe rivolgersi ad un medico andrologo per un controllo e poi, anche insieme, ad uno psicologo psicoterapeuta.
Già nel consulto precedente te lo avevamo suggerito...
Da qui non possiamo aiutarti a risolvere questo problema.
Presso il consultorio potreste trovare Colleghi pronti ad aiutarvi.
Il tuo ragazzo sa che ci hai scritto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
grazie per avermi risposto.. Posso dirvi che lui non vuole accettare il problema, ovvero ne è cosciente ma continua, ancora dopo un anno, a dirmi che da solo riuscirà a risolvere e che non ha intenzione di andare da uno specialista.. si sente un uomo fallito per questo problema.. e pensa che se continua così prima o poi finiremo per lasciarci perchè questi problemi persistono e stanno appesantendo la nostra storia, che a parte il sesso va a gonfie vele! io mi sento malissimo, impotente. Non so più come aiutarlo ne cosa dirgli... a volte ho dei crolli in cui non riesco a non pensare che potrei essere io il problema, oppure temo dentro di me una sua omosessualità latente.. e sinceramente non so più come comportarmi... a parte questo discorso dei rapporti, lui ha anche dei problemi per quanto riguarda le mie parti intime... mi spiego, ha un profondo rifiuto verso il sesso orale, non riesce a praticarmelo perchè il fatto che io sia "bagnata" lo disgusta e al solito non si spiega perchè. E io nemmeno... All'inizio della storia aveva difficoltà anche a toccarmi... Perchè gli dava fastidio il fatto di avere poi le mani "bagnate".... Per quanto riguarda una visita andrologica, l'ha già fatta da poco per altri problemi(piccola varicocele) e il medico non ha riscontrato nessun altro problema. Il mio ragazzo sa che vi ho chiesto aiuto e sa che già in passato mi avevate consigliato di andare da uno specialista, ma non si schioda dalla sua posizione. é convinto che deve farcela da solo a risolvere questo problema.. Ma io non credo che ci riuscirà....
[#4]
Gentile utente,
se il disturbo, come probabile, è legato a meccanismi psicologici abbastanza forti e radicati, considerata la sua durata, non è necessario andare necessariamente da un sessuologo; anche uno psicologo psicoterapeuta non perfezionato in sessuologia può aiutarvi, chiarire le problematiche alla base del disturbo e valutare le possibili strade per risolverlo.
Le sedute per una valutazione diagnostica inoltre sono solitamente molto poche.
Se ad ogni modo permanesse da parte del suo ragazzo un rifiuto totale potrebbe provare lei a consultare uno psicoterapeuta che dovrebbe riuscire a suggerirle delle strategie per indurlo almeno a una consultazione o per comunque indurre dei mutamenti in positivo nella vostra situazione.
cordiali saluti
se il disturbo, come probabile, è legato a meccanismi psicologici abbastanza forti e radicati, considerata la sua durata, non è necessario andare necessariamente da un sessuologo; anche uno psicologo psicoterapeuta non perfezionato in sessuologia può aiutarvi, chiarire le problematiche alla base del disturbo e valutare le possibili strade per risolverlo.
Le sedute per una valutazione diagnostica inoltre sono solitamente molto poche.
Se ad ogni modo permanesse da parte del suo ragazzo un rifiuto totale potrebbe provare lei a consultare uno psicoterapeuta che dovrebbe riuscire a suggerirle delle strategie per indurlo almeno a una consultazione o per comunque indurre dei mutamenti in positivo nella vostra situazione.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
cara Ragazza,
l'anorgasmia maschile, perché sembra trattarsi di questo, è molto complessa e sfaccettata sia dal punto dell'etiologia che della terapia.
Le cause non sono mai univoche e necessitano sempre ascolti attenti e specialistici
Le allego una lettura, proprio sulla tematica da lei richiesta
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
l'anorgasmia maschile, perché sembra trattarsi di questo, è molto complessa e sfaccettata sia dal punto dell'etiologia che della terapia.
Le cause non sono mai univoche e necessitano sempre ascolti attenti e specialistici
Le allego una lettura, proprio sulla tematica da lei richiesta
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
vi ringrazio per le risposte... sicuramente mi rivolgerò personalmente ad uno psicologo perchè sento di averne bisogno... questa situazione è complessa e molto difficile... e sento di avere bisogno per prima io di un aiuto.. e spero di riuscire a coinvolgere anche il mio ragazzo... anche se è davvero fermo sui suoi passi.
[#7]
Cara Ragazza,
Il supporto a lei è sicuramente determinante, ma la volontà del paziente, in questo caso del suo ragazzo, è il primo passo verso la consapevolezza del problema e della sua futura possibile risoluzione.
Nel mio articolo, troverà la spiegazione clinica della disfunzione da lei lamentata .
La componente "relazionale" della sessualità in generale e dell' anorgasmia in particolare è determinante e deve assolutamente essere attenzionata. Non si può fare terapia senza coppia, a meno che, il suo fidanzato non vada di sua sponte, da solo, in consultazione/ terapia .
Cari auguri
Il supporto a lei è sicuramente determinante, ma la volontà del paziente, in questo caso del suo ragazzo, è il primo passo verso la consapevolezza del problema e della sua futura possibile risoluzione.
Nel mio articolo, troverà la spiegazione clinica della disfunzione da lei lamentata .
La componente "relazionale" della sessualità in generale e dell' anorgasmia in particolare è determinante e deve assolutamente essere attenzionata. Non si può fare terapia senza coppia, a meno che, il suo fidanzato non vada di sua sponte, da solo, in consultazione/ terapia .
Cari auguri
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3k visite dal 30/05/2013.
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