Vivo male la mia sessualità...
Salve, se ho deciso di scrivere e' perché penso che sia giunto il momento di cambiare e cercare una soluzione al problema che mi affligge. Circa due anni in un momento di fragilità (la lontananza del mio ragazzo), sono uscita con un altra persona, matura, adulta che mi faceva sentire bene o almeno era solo apparenza, mi mandava sms dolci, mi apprezzava ed è per questo che,ingenua com' ero ci sono uscita.Doveva essere un uscita di piacere, un caffè tra amici ma non si è rivelato così, ha iniziato a percorrere strade isolate e io ho iniziato a temere per me stessa. Al mio rifiuto mi ha riaccompagnato ma nel momento di scendere dalla macchina, è successo quello che non doveva succedere, ha iniziato ad afferrarmi e ha baciarmi con forza, ha toccami e mi costretto a fare lo stesso con lui, non ho ben capito la situazione,credevo di essere stata bene con lui. Ha insisto per rivederci e io ci sono cascata di nuovo, la situazione in parte di e' ripetuta e allora ho capito che persona era.Il mio ragazzo ha capito la fragilità del momento e mi ha perdonato, credevo che questa esperienza fosse passata ma invece mi sbagliavo. Non riesco ad avere più rapporti con il mio ragazzo, rabbrividisco all'idea delle carezze, ho paura di ciò che mi circonda. I mesi successivi all'incontro (solo due malgrado la sua insistenza),li ho vissuti nel terrore,avevo paura che potesse sbucare da qualche parte, che mi seguiva la sera. Oggi ho deciso di chiedere un consulto perché non posso vivere con la paura di restare in un ambiente chiuso con un uomo, ho paura che prendere l'ascensore con un uomo estraneo possa preludere al ripetersi della situazione, ho paura ad uscire da sola, se lo faccio per necessità non mollo il cellulare dalle mani, se un uomo mi guarda entro nel panico, non so cosa fare. Vorrei rivivere la mia sessualità come prima ma è come se ci fosse un freno nella mia mente, o qualcosa che mi riporta indietro al quel pomeriggio di giugno del 2010. Non so cosa fare. Grazie a chi risponderà
[#1]
Gentile ragazza ciò che racconta sembra la tipica sensazione di una reazione traumatica ad un evento. E' necessario che venga elaborato con l'aiuto di uno specialista dal momento in cui i tentativi personali di allontanare questo pensiero o la paura possono, paradossalmente, acuirne il ricordo.
E' il momento, forse, di una consulto dal vivo con un terapeuta.
saluti
E' il momento, forse, di una consulto dal vivo con un terapeuta.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Ragazza,
come detto dal Collega, un'elaborazione adeguata ed effettuata con un terapeuta, diventa la strada per riappropriarsi della sua vita emotiva, intimità e sessualità.
Il tempo, a volte è terapeutico e lenisce ogni ferita, ma altre volte non fa altro che congelare le emozioni negative e custodirle nel cassetto della memoria e della memoria corporea, che nessuno , se non un lavoro ben fatto su di lei, le cancellerà.
come detto dal Collega, un'elaborazione adeguata ed effettuata con un terapeuta, diventa la strada per riappropriarsi della sua vita emotiva, intimità e sessualità.
Il tempo, a volte è terapeutico e lenisce ogni ferita, ma altre volte non fa altro che congelare le emozioni negative e custodirle nel cassetto della memoria e della memoria corporea, che nessuno , se non un lavoro ben fatto su di lei, le cancellerà.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
"Ha insisto per rivederci e io ci sono cascata di nuovo, la situazione in parte di e' ripetuta e allora ho capito che persona era"
Gent.le ragazza,
la vergogna e i senso di colpa possono indurla a giudicarsi negativamente fino a farla sentire in parte responsabile nell'aver accettato questo tipo di approccio, in realtà è possibile che questa persona abbia percepito una sua particolare vulnerabilità in "quel" momento della sua vita e ne abbia approfittato.
Si conceda la possibilità di approfondire questi aspetti, attraverso dei colloqui con lo Psicologo, al fine di metabolizzare un'esperienza che rischia di condizionare il suo rapporto con gli uomini e la sua quotidianità.
Gent.le ragazza,
la vergogna e i senso di colpa possono indurla a giudicarsi negativamente fino a farla sentire in parte responsabile nell'aver accettato questo tipo di approccio, in realtà è possibile che questa persona abbia percepito una sua particolare vulnerabilità in "quel" momento della sua vita e ne abbia approfittato.
Si conceda la possibilità di approfondire questi aspetti, attraverso dei colloqui con lo Psicologo, al fine di metabolizzare un'esperienza che rischia di condizionare il suo rapporto con gli uomini e la sua quotidianità.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 28/05/2013.
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