Affrontare una crisi di coppia

Salve, sono una ragazza di 26 anni e sto insieme al mio compagno da tre anni e mezzo.Abbiamo affrontato, a luglio dello scorso anno, una prima crisi di coppia che, pareva si fosse risolta. Da una settimana si è presentata un'altra crisi, manifestata anche questa volta dal mio compagno, che dice che sente che il nostro rapporto ha perso di intensità e che sente che manca qualcosa. Premettendo che sono molto innamorata, che sono certa dell'affetto e della dedizione del mio compagno nei miei confronti e che sono disposta a tutto per far funzionare la nostra storia, vorrei un Vostro consiglio a proposito e vorrei sapere come dovrei affrontare nel migliore dei modi questo periodo poco piacevole.Grazie mille.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

dice di essere disposta a tutto pur di far funzionare la relazione; ma il suo compagno cosa dice al riguardo?

Anche lui sarebbe disposto a mettersi in gioco per far di nuovo funzionare il rapporto?
Ne avete parlato?

Che cosa manca al suo compagno? Glielo ha chiesto?

Come sono i vostri rapporti sotto l'aspetto della sessualità?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Utente
Utente
Gentile Dottore, in effetti non sono stata molto precisa, ho scritto di getto. Il mio compagno dice che vuole stare bene con me,che si vuole impegnare a superare con successo questo periodo e questo lo noto quotidianamente dal suo comportamento,dal suo interesse nei miei confronti,in quello che faccio e dico,nella sua presenza e aiuto anche nelle piccole difficoltà del mio lavoro. Ma nonostante questo e nonostante l'aspetto sessuale sia soddisfacente e ci faccia sentire come adolescenti innamorati, sente che c'è un calo di intensità del rapporto e che avverte che manca qualcosa, cose queste che non mi riesce a spiegare e non mi indica con esattezza, ma si limita a dire che è uno stato d'animo.Per me è difficile da affrontare, in quanto non capisco che faccia ha il mostro che devo combattere e lottare alla cieca non mi rassicura per niente.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Abbiamo affrontato, a luglio dello scorso anno, una prima crisi di coppia che, pareva si fosse risolta.

Gentile Ragazza,
ci può dire di più in merito? Cosa è successo precisamente? Quali i motivi? In che modo l'avete affrontata? Siete riusciti a chiarire i problemi a monte?

Convivete oppure ognuno sta a casa propria?
Come vanno i rapporti con le rispettive famiglie?

Quali progetti avete per il vostro futuro?
Come trascorrete il tempo al di fuori degli obblighi lavorativi?
Avete una vita sociale, amici, svaghi, ecc.

<sente che c'è un calo di intensità del rapporto e che avverte che manca qualcosa> e per lei com'è la situazione? In che modo state affrontando il problema? Com'è il dialogo tra voi?

Il suo compagno ha qualche motivo di preoccupazione al di fuori della coppia?

Perdoni le numerose domande, ma sono utili per inquadrare un po' meglio la situazione e darle una risposta più compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Più che crisi di coppia, sembra una crisi personale del suo ragazzo, malesseri, stati d' animo, mal di vivere senza un nome ed un ' identità .
Non credo con lei possa lottare contro quello che nemmeno lui conosce e sà ....
Le crisi, quando sono di coppia, se adeguatamente elaborate, diventano risorse, ma devono prima esseere bene inquadrate e soprattutto chiamate con il loro giusto nome.
Non si colpevolizzi più di tanto se riesce , magari lei non è affatto responsabile del suo malessere

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Randone,pure secondo me è un suo malessere personale,ma si riflette tanto su di noi,purtroppo.
Cara Dottoressa Rinella per quanto riguarda il periodo relativo a luglio scorso, io tutto quel mese ero impegnata in un progetto lavorativo in un'altra città che volevo andasse a buon fine a tutti i costi e mi sono dedicata anima e corpo; lo sentivo un pò strano e quando son tornata a fine luglio mi ha detto che non era sicuro di amarmi però non voleva che ci lasciassimo perchè sentiva che era un periodo di incertezza che si sarebbe risolto.Io non ho fatto praticamente nulla se non tranquillizzarlo,essere tranquilla io stessa ,fargli sentire il mio affetto e la mia presenza. Ho riaffrontato il discorso verso fine agosto e le nubi erano tutte diradate. Lui dice che tutto questo sia stato causato dal fatto che era in ferie ed era solo ,perchè i nostri amici avevano le ferie ad agosto ed io ero lontana e questo gli ha dato motivo di divagare un pò troppo con la testa.Anche questa volta pensa che stando insieme si superi tutto. Per ora non abbiamo coinvolto le famiglie,per scelta di entrambi,e non conviviamo. Non c'è la convivenza nei nostri imminenti progetti o altri progetti di questo tipo, perchè aspettiamo di sistemarci meglio lavorativamente. Al di fuori del lavoro usciamo da soli o con gli amici, ci piace fare tutto insieme,dal vedere le partite di calcio all'andare al mare,dal fare escursioni allo scovare localini caratteristici dall'ottima cucina,l'importante è veramente stare insieme,per entrambi. La situazione attuale mi fa soffrire in quanto non avverto nè cali di intensità nè sento che manchi qualcosa nel nostro rapporto e cerco di affrontare spesso e volentieri il discorso e lui mi dimostra di volerlo affrontare e soprattutto di volerlo superare.Gli ho chiesto se questo suo stato d'animo lo porta a non volermi sentire,non voler stare con me,non volermi cercare, se vorrebbe essere libero dagli impegni che una relazione comporta e mi dice che non è affatto così e devo dire che me lo dimostra.Quindi le sue parole per me , sono veramente fulmini a ciel sereno.Al di fuori della coppia non credo abbia preoccupazioni, di sicuro non ne ha dal punto di vista lavorativo in quanto lavora bene,ha un buon posto da farmacista,vorrebbe però migliorare la sua posizione acquistando una farmacia con l'aiuto,sempre presente e mai negato,dei genitori.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Il problema sembrerebbe più che altro appartenere al suo compagno, ma è vero altresì che il malessere di un partner si riverbera sulla coppia.
Bisognerebbe capire un po' di più cosa sia successo in lui quando si è allontanata per impegni, in cosa sia consistito questo suo "divagare con la testa" e questa sua incertezza rispetto a lei e al vostro rapporto.
Glielo ha spiegato?

Dato che stiamo parlando di una terza persona, non possiamo sapere se precedentemente al vostro rapporto abbia magari avuto problematiche personali o se sia la prima volta che si trova in questa condizione.

Lei ha qualche notizia in merito?
Il suo compagno sa che ci ha scritto?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Trattandosi di un consulto per il suo fidanzato è ancora più complesso capire di cosa potrebbe trattarsi.

Se invece il suo disagio dovesse persistere e questa condizione di attesa di un suo miglioramento dovesse essere così destruenta per lei, un supporto psicologico potrebbe essere indicato.

Il tempo , gli eventi e l' attesa, le faranno comprendere se il so disagio correla alla dimensione coppia o ad altro.
Caro auguri
[#8]
Utente
Utente
O forse semplicemente non è più innamorato di me ......