Sentimenti
Salve, ho 25 anni sono fidanzata da 2 anni e mezzo con un ragazzo direi perfetto: sin da subito mi ha dimostrato amore e tutt'oggi continua solo che a darmi certezze. Io, però, ho sempre avuto dei dubbi sui miei sentimenti, a volte ho pensato che non mi piacesse tanto fisicamente, altre volte ho pensato che fosse assurdo possa essere bloccata dalla bellezza dal momento in cui l'unico suo difetto è qualche cm di altezza in meno per il resto è oggettivamente carino e interessante. Altre volte, invece, ho pensato di amarlo e immaginavo ad un nostro futuro figlio che potesse assomigliare a lui. Altre volte ancora penso che tutto ciò derivi dalla paura di crescere. Lui è molto maturo per la sua età (26 anni) e ha già una professione io, d’altro canto, a volte mi sento come se fosse uscito fuori il mio lato adolescenziale che non ho mai cacciato nemmeno a 15-16 anni: è come se desiderassi trasgredire, andare a ballare, fare tardi la sera, stare con molti amici e anche provare a conoscere nuovi ragazzi per poter vivere quegli amori frivoli, tribolati ma fondamentalmente spensierati. Libertà di cui non ho mai potuto godere a causa di una mamma troppo apprensiva e opprimente ed io per non sentirla col fiato sul collo e per non farle del male sono stata sempre molto calma e acconsenziente forse anche inibita. Tornando a me e a lui, a volte mi da fastidio frequentare la sua famiglia o ancora di più mi da fastidio il pensiero che qualche membro della sua famiglia possa legare con qualche altro della mia, è come se mi rifiutassi di pensare che lui sia la mia ultima scelta ma soprattutto che ormai quello che devo fare nella mia vita è finire gli studi cercare un lavoro e poi costruirmi una famiglia. Prima di lui, non avevo mai avuto un vero ragazzo malgrado sia una ragazza piacente e socievole ma mi sono sempre circondata di una cerchia ristretta di amicizie femminili tutte timide e non socievoli. Però qualcuno di significativo era entrato a far parte della mia vita. 5 anni fa mi sono invaghita ( ho avuto un colpo di fulmine) di un ragazzo fidanzato. Entrambi eravamo attratti come 2 calamite per cui è iniziata una storia clandestina in cui lui mi diceva che mi voleva bene ma che la ragazza non meritava di essere lasciata e che era più forte di lui cercarmi. Dopo un anno, però, malgrado l’ attrazione continuasse e malgrado non fosse stata sfogata del tutto (siccome un rapporto sessuale completo non l’abbiamo mai avuto), ci siamo allontanati all’improvviso un po’ per volontà mia un po’, forse, per volontà sua, fatto sta che senza spiegazioni ci siamo allontanati a partire da un giorno in cui io, stanca e nauseata dal suo comportamento, l’ho incontrato in un gruppo di amici e non l’ho salutato. Da quel giorno venivo a sapere soltanto che lui si chiedeva come mai non lo salutassi più e questo anche per qualche anno ma non ha mai cercato uno scontro diretto. Col tempo in altre occasioni mi sono accorta che lui avrebbe riallacciato i rapporti da come mi guadava e dai suoi sorrisi ma io, malgrado potevo approfittare perché sapevo che si era lasciato, ho sempre cercato di dominare il cuore con la ragione: mi ero convinta che tra noi non sarebbe potuta andare avanti una storia e che lui non mi meritava. Ora dopo 4 anni ci stiamo incontrando quasi tutti i giorni in 1 biblioteca, il mio cuore è tornato a battere per lui, gli sguardi si incrociano e quel broncio che abbiamo quando ci guardiamo mi fa stare male perché mi da la sensazione che sia rimasto qualcosa in sospeso, di non chiarito. Inoltre rivederlo con una nuova ragazza mi ha dato fastidio. Sapreste aiutarmi a capire cosa posso fare? Tutti questi dubbi ossessionanti mi fanno sentire in colpa per il mio ragazzo e mi sto logorando. Non voglio perderlo, ne sono legata, ha troppe qualità e non meriterebbe di soffrire, ma nello stesso tempo voglio amarlo a pieno.
[#1]
Gentile Utente,
dalle ultime righe della Sua richiesta mi pare che Lei voglia una sorta di "ricetta magica" per poter stare bene col Suo ragazzo senza pensare all'altro che, forse, pur avendo dei difetti (a differenza del Suo quasi perfetto fidanzato) Le piace molto e La confonde.
Ma la confusione, in genere, serve per cercare di trovare un senso e un ordine.
Mi pare di aver capito che il Suo quasi prefetto ragazzo in fondo non Le fa battere il cuore come l'altro e, anzi, in qualche modo La stia anche disturbando: non vuole respirare l'aria pesante, ma vorrebbe-anche perchè non l'ha mai fatto prima- vivere la vita con maggior leggerezza.
A questo punto è Lei che deve prendere una decisione.
Non significa lasciare il Suo ragazzo, ma magari condividere con lui questi Suoi bisogni e le aspettative che ha sul futuro e sulla vostra storia.
Saluti,
dalle ultime righe della Sua richiesta mi pare che Lei voglia una sorta di "ricetta magica" per poter stare bene col Suo ragazzo senza pensare all'altro che, forse, pur avendo dei difetti (a differenza del Suo quasi perfetto fidanzato) Le piace molto e La confonde.
Ma la confusione, in genere, serve per cercare di trovare un senso e un ordine.
Mi pare di aver capito che il Suo quasi prefetto ragazzo in fondo non Le fa battere il cuore come l'altro e, anzi, in qualche modo La stia anche disturbando: non vuole respirare l'aria pesante, ma vorrebbe-anche perchè non l'ha mai fatto prima- vivere la vita con maggior leggerezza.
A questo punto è Lei che deve prendere una decisione.
Non significa lasciare il Suo ragazzo, ma magari condividere con lui questi Suoi bisogni e le aspettative che ha sul futuro e sulla vostra storia.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta, a distanza di mesi mi fa piacere metterle a conoscenza della mia attuale situazione sentimentale. Posso dirle che mi sento molto più sicura dei miei sentimenti. A quel ragazzo di cui parlavo non penso mai, anzi quando mi capita di vederlo non lo desidero, non mi fa nessun effetto vederlo con la ragazza e mi rendo conto che colui che voglio è il mio ragazzo. Quando mi capita di discutere col mio fidanzato, mi rendo sempre più conto di quanto desidero stare con lui e crearmi un futuro con lui. Ho riflettuto su quel periodo in cui mi sembrava che il mio cuore fosse tornato a battere per la mia vecchia fiamma e ho capito che si era presentato il solito problema: il rimpianto di un passato in cui, essendo più giovane, ero più spensierata e anche il tipo di rapporto per quanto tribolato, però non mi faceva sentire quasi come sposata (come adesso). Insomma il mio problema penso che stia in questa gioventù non vissuta, come le dicevo. Ma, le ripeto, allo stato attuale ciò che voglio è solo il mio ragazzo e anzi mi fa paura il pensiero che il futuro è sempre incerto e quindi la certezza che possa sposarmi con lui non ce l'ho.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità
Saluti
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 25/05/2013.
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