Gravidanza e depressione
Gentili dottori sono una ragazza di 29 anni in attesa di 28 settimane.La mia storia clinica è legata a un solo episodio ansioso-depressivo avuto nel 2011 per via di un forte periodo di stress,prima di quell'episodio sono stata sempre una persona solare e forte.Il mio problema si è risolto dopo pochi mesi con una cura farmacologica e una serie di sedute dallo psicologo,posso dire che sono rinata,ero ritornata la ragazza felice e coraggiosa di una volta.Ho continuato la cura e ho smesso gradualmente a maggio 2012 perchè ho raggiunto ottimi risultati!A novembre 2012 sono rimasta incinta ma l'ho scoperto a dicembre,la gioia mia e di mio marito sono state enormi anche perchè non avevamo provato ad avere un bambino ed è arrivato all'improvviso,non ce lo aspettavamo perchè io ho il ciclo tanto irregolare e sarebbe stato difficile rimanere incinta facilmente.I primi mesi di gravidanza sono stati bellissimi,poche nausee,niente ansie,qualche piccolo calo d'umore ma normalissimo e passeggero.dalla metà del mese di marzo(4°mese circa)comincio ad avere episodi di ansia leggera accompagnata ad un pò di malumore(non do peso alla cosa dando colpa agli ormoni),con il passare di qualche settimana inizio a peggiorare ma cerco sempre di rimanere tranquilla perchè non voglio che la mia bimba ne risenta.All'inizio di aprile avviene un episodio spiacevole,devo correre al pronto soccorso perchè ho dei dolori fortissimi al basso vente,mi visitano,mi dicono che sono contrazioni pretermine e mi prescrivono una cura a base di punture di progesterone,compresse di vasosuprina e assoluto riposo.Passo 15 giorni tra il divano e il letto piena di angoscia e tra le lacrime e a malincuore lascio casa mia a Bologna(in realtà dovevo andare via a maggio da quella casa per cambiare completamente paese)e vado a Salerno a vivere dai miei genitori,mio marito nel frattempo rimane a lavorare a Bologna perchè il suo trasferimento definitivo è in agosto.le contrazioni vanno via ma inizia un periodo bruttissimo per me,sono triste tutti i giorni,mi sento angosciata e ho tanti brutti pensieri nonostante sia circondata dalla mia splendida famiglia.Mio marito è lontano ma molto presente,è un uomo meraviglioso che mi comprende e mi ama e io faccio altrettanto!Ho una bimba in arrivo che gode di ottima salute e cresce e che sento già di amare tanto...ho tutto e non riesco a fare progetti su nulla.Forse non sono proprio depressa gravemente perchè cerco di stare il più possibile in mezzo alla gente,cerco di curare la mia persona,di mangiare bene e di piangere il meno possibile per paura che possa succedere qualcosa alla mia piccola ma è davvero dura aver perso la mia solarità senza motivo in un momento che per noi doveva essere magico.Inoltre spesso piango perchè ho paura che succeda qualcosa e perda tutte le cose belle che ho invece di godermele.é possibile che tutti questi cambiamenti anche se positivi e lieti abbiano portato scompiglio al mio equilibrio psichico?Confido nelle Vostre risposte.grazie
[#1]
Gentile signora,
è possibile che i cambiamenti di questo periodo (gravidanza e trasferimento) , che sono eventi stressanti, abbiano potuto dare uno scossone all'equilibrio raggiunto.
Dovrebbe anche domandare al ginecologo e allo psichiatra.
Vorrei però capire se sta continuando con le terapie farmacologiche e con la psicoterapia anche ora che si è trasferita.
Saluti,
è possibile che i cambiamenti di questo periodo (gravidanza e trasferimento) , che sono eventi stressanti, abbiano potuto dare uno scossone all'equilibrio raggiunto.
Dovrebbe anche domandare al ginecologo e allo psichiatra.
Vorrei però capire se sta continuando con le terapie farmacologiche e con la psicoterapia anche ora che si è trasferita.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Gentilissima dottoressa grazie per la risposta celere.In realtà la terapia farmacologica l'ho sospesa nel maggio 2012 e quella di sedute un pò prima forse a febbraio 2012.mi sentivo davvero bene,cioè si era ripristinato il mio equilibrio,ero di nuovo io come lo ero stata per 27 anni!Ora sono ritornate le paure e la tristezza.sa cosa noto dottoressa?Ho spesso paura di perdere la mia felicità,che ci succeda qualcosa di brutto,evidentemente ho raggiunto un grado troppo alto di felicità da piombare nella tristezza...è possibile?nella mia vita non c'è nulla che non vada bene,sono innamoratissima di un uomo che mi ama,ho una bellissima famiglia,una bimba in arrivo che sento già di amare,non ho grossi problemi economici,sto mettendo su casa anche se per ora vivo con i miei perchè il ginecologo mi ha consigliatoo un pò di riposo e perchè mio marito è fuori città!io non so più che pensare...il ginecologo ha detto che vuole valutare se fare un pò di cura daccordo con una psichiatra ma io ho paura perchè i medicinali possono creare problemi alla mia bimba,meglio che soffra io!ho chiesto un parere anche qui perchè oltre ad essere tutti Voi professionisti preparati voglio sapere se è possibile che sia tutto scaturito da ciò che penso io cioè troppi eventi e cambiamenti (anche se positivi).Sicuramente è una situazione assurda e paradossale ma vorrei sapere se nella letteratura psichiatrica esistono precendenti.grazie mille
[#3]
Gentile signora,
prima di dire se in letteratura esistono casi simili, vorrei capire meglio la diagnosi posta. Lei parla di un solo episodio ansioso-depressivo...
Poi dice che pensa al futuro col timore di perdere la felicità raggiunta e tutto ciò che ha: chiaramente questo pensiero non può aiutarLa a stare bene e per questa ragione dovrebbe imparare, grazie alla psicoterapia, a gestire meglio l'ansia. Forse Lei è una persona già ansiosa di suo...
La psicoterapia è stata interrotta d'accordo col curante?
prima di dire se in letteratura esistono casi simili, vorrei capire meglio la diagnosi posta. Lei parla di un solo episodio ansioso-depressivo...
Poi dice che pensa al futuro col timore di perdere la felicità raggiunta e tutto ciò che ha: chiaramente questo pensiero non può aiutarLa a stare bene e per questa ragione dovrebbe imparare, grazie alla psicoterapia, a gestire meglio l'ansia. Forse Lei è una persona già ansiosa di suo...
La psicoterapia è stata interrotta d'accordo col curante?
[#4]
Ex utente
Prima di questo periodo brutto ho sofferto una sola volta in vita mia,nel 2011,prima di allora non sapevo nemmeno cosa fosse la depressione.Non sono una persona ansiosa (dopo l'episodio del 2011 avevo raggiunto di nuovo la mia serenità)per questo mi meraviglio di essere ripiombata improvvisamente in questa sorta di malessere dell'umore.La psicoterapia è stata interrotta d'accordo con il medico perchè raggiunti i risultati ottimali.grazie ancora dottoressa
[#5]
Gentile Signora,
È frequente che il bagno ormonale della gravidanza amplifichi ogni vissuto anche quelli negativi.
Presso una struttura pubblica potrebbe trovare validi psicologi, che potrebbero occuparsi di lei durante questa delicata fase gestazionale .
Molte donne, anche senza una storia clinica depressiva o ansiosa, necessitano di supporto durante questa delicata fase di cambiamenti, responsabilità e fatica psico-fisica
Auguri per il suo bambino
È frequente che il bagno ormonale della gravidanza amplifichi ogni vissuto anche quelli negativi.
Presso una struttura pubblica potrebbe trovare validi psicologi, che potrebbero occuparsi di lei durante questa delicata fase gestazionale .
Molte donne, anche senza una storia clinica depressiva o ansiosa, necessitano di supporto durante questa delicata fase di cambiamenti, responsabilità e fatica psico-fisica
Auguri per il suo bambino
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Ex utente
Gentile dott.ssa Randone grazie anche a Lei per la risposta....è vero,la gravidanza amplifica ogni situazione,anche se positiva,ma in realtà la mia perplessità è il perchè reagire in questo modo a eventi così gioiosi che in realtà in passato vedevo come eventi lieti che sarebbero andati a completare la mia maturità di donna(vedi la gravidanza).Il trasferimento al mio paese di nascita pure dovrebbe essere un evento gioioso perchè mi riavvicino alla mia amata famiglia invece mi sento una aliena...un pesce fuor d'acqua.Razionalmente mi ripeto:ma cosa combini?perchè tutto questo?sei una persona intelligente,che ha studiato e che ha sempre agito razionalmente....perchè ti fai prendere da queste paranoie inutili?Invece mi ritrovo ogni giorno a lottare contro i malumori e le ansie...spero passi solo presto,non posso farci più nulla se ho rovinato una tappa così bella e importante della mia vita!grazie per gli auguri,al momento la mia bambina è l'unica luce in fondo al tunnel!!
[#7]
Cara Signora,
ragione e psiche non sempre parlano lo stesso linguaggio.
Lei ama suo marito, è felicissima di diventare madre, si è riavvicinata alla sua casa\famiglia e nonostante tutto non sta bene....
Questo non significa che lei non voglia queste cose, affatto, ma che le emozioni\ sensazioni provate non riesce né a modularle, né a gestirle...
Il "sostegno alla genitorialità" che le suggerivo , è quel supporto psicologico che potrebbe aiutarla in questa fase della sua vita.
Il concepimento, la gravidanza ed il parto, sono tappe non semplici sia in termini fisici, psichici, emotivi, che di coppia; la donna va aiutata, non c'è nulla di male.....
La donna e la coppia, vanno in contro ad una serie di stress, emozioni, modifiche di struttura delle dinamiche che la caratterizza, con rischi per l’equilibrio di coppia, per l’intimità e per la vita sessuale.
Il lavoro da poter fare in questa fase è quello di fornire strumenti psichici e concreti al singolo ed alla coppia, per vivere a pieno il progetto alla genitorialità.
Si forniscono anche possibili suggerimenti ai neo-genitori, sull’educazione emozionale del bambino,( ambito che spesso genera ansie a noi mamme) al fine di facilitare a pieno ogni forma di comunicazione tra genitori e figli ed una crescita psichica serena e ludica..
Il sostegno alla genitorialità, lavora con la coppia al fine di insegnare loro come conoscere, gestire e godere a pieno delle tappe dello sviluppo psicologico del proprio bambino, per evitare di perdersi questo momento magico della vita della sua bambina .
Ancora auguri!!
ragione e psiche non sempre parlano lo stesso linguaggio.
Lei ama suo marito, è felicissima di diventare madre, si è riavvicinata alla sua casa\famiglia e nonostante tutto non sta bene....
Questo non significa che lei non voglia queste cose, affatto, ma che le emozioni\ sensazioni provate non riesce né a modularle, né a gestirle...
Il "sostegno alla genitorialità" che le suggerivo , è quel supporto psicologico che potrebbe aiutarla in questa fase della sua vita.
Il concepimento, la gravidanza ed il parto, sono tappe non semplici sia in termini fisici, psichici, emotivi, che di coppia; la donna va aiutata, non c'è nulla di male.....
La donna e la coppia, vanno in contro ad una serie di stress, emozioni, modifiche di struttura delle dinamiche che la caratterizza, con rischi per l’equilibrio di coppia, per l’intimità e per la vita sessuale.
Il lavoro da poter fare in questa fase è quello di fornire strumenti psichici e concreti al singolo ed alla coppia, per vivere a pieno il progetto alla genitorialità.
Si forniscono anche possibili suggerimenti ai neo-genitori, sull’educazione emozionale del bambino,( ambito che spesso genera ansie a noi mamme) al fine di facilitare a pieno ogni forma di comunicazione tra genitori e figli ed una crescita psichica serena e ludica..
Il sostegno alla genitorialità, lavora con la coppia al fine di insegnare loro come conoscere, gestire e godere a pieno delle tappe dello sviluppo psicologico del proprio bambino, per evitare di perdersi questo momento magico della vita della sua bambina .
Ancora auguri!!
[#8]
Ex utente
Dottoressa buongiorno le rispondo e la ringrazio per i suggerimenti.Adesso è un periodo durissimo e ho davvero bisogno di un supporto psicologico,tenterò con qualche consulenza di psicoterapia per trovare qualche risorsa per affrontare questo periodo così brutto nel quale mi sento fragilissima(ieri ho avuto una crisi di pianto solo perchè mio padre tranquillamente mi ha detto:ma dimentichi sempre la finestra aperta!).Il mio problema è non riuscire ad accettare il mio atteggiamento negativo rispetto a eventi così belli,me ne vergogno...mi chiedo cosa penseranno le persone di una mamma che non sembra felice della sua gravidanza(io in realtà amo la nostra bimba più della mia vita),mi sento in colpa con me stessa!spero di uscirne presto anche perchè viste le premesse ho paura di incappare poi nella depressione post-partum e peggiorare tutta la situazione.Grazie mille ancora
[#9]
Gentile signora,
fermo restando che fa bene a chiedere una consulenza di persona, in modo tale da capire meglio la situazione, tenga presente che, se da una parte è vero che la gravidanza è un periodo molto bello, d'attesa e di gioia, è anche vero d'altra parte che si tratta di un momento stressante e impegnativo, non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
In questo senso Lei non mi pare gentile con se stessa, nè clemente, nell'accettare che adesso sta incontrando qualche difficoltà (ha persone accanto a sè con cui condividere tutto ciò, magari amiche che hanno già avuto figli, e che potrebbero anche aiutare a normalizzare alcune situazioni). Dice infatti di sentirsi in colpa piuttosto e che non va bene se una futura mamma prova tali sentimenti...
"Il mio problema è non riuscire ad accettare il mio atteggiamento negativo rispetto a eventi così belli,me ne vergogno...mi chiedo cosa penseranno le persone di una mamma che non sembra felice della sua gravidanza..."
Qui sta costruendo un problema, perchè è come se Lei avesse in mente un modello di futura mamma ideale e di un copione che deve rispettare, anche per compiacere gli altri, piuttosto che essere com'è.
Forse la prima a giudicarsi è proprio Lei... d'altra parte avrà già sentito che le donne durante la gravidanza sono maggiormente sensibili e può capitare di piangere anche per questioni di poco conto...
Come mai Lei ne fa un problema, percependosi una cattiva mamma e paventando il rischio di una depressione post partum?
Credo che di questo potrebbe parlare durante la consulenza, in cui le Sue paure (di essere una mamma sufficientemente buona) sono protagoniste.
Che ne pensa?
fermo restando che fa bene a chiedere una consulenza di persona, in modo tale da capire meglio la situazione, tenga presente che, se da una parte è vero che la gravidanza è un periodo molto bello, d'attesa e di gioia, è anche vero d'altra parte che si tratta di un momento stressante e impegnativo, non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
In questo senso Lei non mi pare gentile con se stessa, nè clemente, nell'accettare che adesso sta incontrando qualche difficoltà (ha persone accanto a sè con cui condividere tutto ciò, magari amiche che hanno già avuto figli, e che potrebbero anche aiutare a normalizzare alcune situazioni). Dice infatti di sentirsi in colpa piuttosto e che non va bene se una futura mamma prova tali sentimenti...
"Il mio problema è non riuscire ad accettare il mio atteggiamento negativo rispetto a eventi così belli,me ne vergogno...mi chiedo cosa penseranno le persone di una mamma che non sembra felice della sua gravidanza..."
Qui sta costruendo un problema, perchè è come se Lei avesse in mente un modello di futura mamma ideale e di un copione che deve rispettare, anche per compiacere gli altri, piuttosto che essere com'è.
Forse la prima a giudicarsi è proprio Lei... d'altra parte avrà già sentito che le donne durante la gravidanza sono maggiormente sensibili e può capitare di piangere anche per questioni di poco conto...
Come mai Lei ne fa un problema, percependosi una cattiva mamma e paventando il rischio di una depressione post partum?
Credo che di questo potrebbe parlare durante la consulenza, in cui le Sue paure (di essere una mamma sufficientemente buona) sono protagoniste.
Che ne pensa?
[#10]
Ex utente
Gentilissima dottoressa Pileci grazie ancora per la risposta.Mi sono confrontata con amiche e conoscenti che hanno vissuto l'esperienza della maternità ma ho riscontrato un atteggiamento più moderato del mio,nel senso che loro si limitavano a piangere,essere nervose,irritate,ma non patologicamente.Il loro stato d'animo non interferiva con le loro normali attività e non si protraeva per ore ma solo per qualche momento della giornata.Io a differenza loro invece sono molto spesso giù di morale,non riesco a pensare a nulla di bello,non riesco a fare progetti,non riesco a godermi neanche una passeggiata in compagnia di amici o familiari.lei ha ragionare,non riesco neanche a concentrarmi in certi momenti!Io non devo compiacere nessuno,ma voglio essere felice per me stessa,per la bimba che porto in grembo,per mio marito,perchè come famiglia lo meritiamo,ma lo merito soprattutto io!Non è che ho un copione da rispettare...voglio essere solo una persona felice,soddisfatta,allegra e innamorata della vita come lo ero prima indipendentemente dal mio stato di futura mamma.Questa specie di "depressione" è dolorosa anche dal punto di vista fisico oltre che mentale(dormo poco,mal di testa frequente,mi devo sforzare a mangiare,difficoltà di concentrazione),tuttavia io sono una persona"forte"(in questo momento definirmi così è un paradosso) perchè lotto ogni mattina per alzarmi dal letto,curarmi,vestirmi bene e cercare di fare un minimo di vita sociale,seppure con sforzi abbastanza pesanti che non so per quanto tempo riesco a reggere(mi faccio forza soprattutto per la mia amata bimba,ho lei da crescere e portare avanti fino alla nascita)!Perciò di conseguenza mi chiedo,se ora sto così...dopo il parto starò peggio?!Questo però è un problema che sbaglio a pormi ora,ma la voglia in fondo al cuore di godermi questa esperienza è talmente tanta che ho paura di non riuscire ad affrontare nulla(per adesso per colpa di questo"malessere"ho rovinato già gli ultimi due mesi di gravidanza).Spero di trovare al più presto una persona valida con la quale parlare per trovare una strategia e superare questa situazione!Intanto La saluto e La ringrazio ancora.
[#11]
Gent.le Sig.ra,
leggendo lo storico dei consulti richiesti sembrerebbe che il suo disagio sia stato affrontato solo da un punto di vista farmacologico dato che le sedute di psicoterapia sono state interrotte poco tempo dopo l'inizio del percorso, se non ho capito male.
L'aspetto che più mi colpisce del suo attuale vissuto è il totale rifiuto delle sue emozioni, è come se Lei non avesse il diritto di stare male perché una donna che aspetta una bambina DEVE essere felice.
In realtà la gravidanza è una condizione complessa e sfaccettata che forse varrebbe la pena condividere con un interlocutore qualificato, lo Psicologo, che le consenta di sviluppare la capacità di accettare i propri stati d'animo, sopratutto quando sono diversi dalle sue aspettative.
In questo modo potrà esprimere liberamente il suo modo di essere e sarà proprio questa esperienza a restituirle fiducia e considerazione verso sé stessa.
leggendo lo storico dei consulti richiesti sembrerebbe che il suo disagio sia stato affrontato solo da un punto di vista farmacologico dato che le sedute di psicoterapia sono state interrotte poco tempo dopo l'inizio del percorso, se non ho capito male.
L'aspetto che più mi colpisce del suo attuale vissuto è il totale rifiuto delle sue emozioni, è come se Lei non avesse il diritto di stare male perché una donna che aspetta una bambina DEVE essere felice.
In realtà la gravidanza è una condizione complessa e sfaccettata che forse varrebbe la pena condividere con un interlocutore qualificato, lo Psicologo, che le consenta di sviluppare la capacità di accettare i propri stati d'animo, sopratutto quando sono diversi dalle sue aspettative.
In questo modo potrà esprimere liberamente il suo modo di essere e sarà proprio questa esperienza a restituirle fiducia e considerazione verso sé stessa.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#12]
Ex utente
Salve dottoressa in effetti la mia storia clinica ha un breve percorso di psicoterapia(5 mesi circa) per il semplice fatto che essendo guarita prestissimo e con risultati ottimi(mi sentivo meglio di prima) era inutile tornate ogni volta dallo psicoterapeuta e parlargli di quanto stessi bene.Ho sbagliato forse?avrei dovuto continuare per più tempo? Io non rifiuto del tutto di stare male,voglio solo scoprire il PERCHé....non posso stare di nuovo male in un periodo così bello e pieno di emozioni quando tutto intorno a me è positivo!Che senso ha essere "depressi"se dalla vita si ha tutto?Non è che io abbia delle aspettative altissime ma voglio una vita normale...fatta di alti e bassi ma comunque con la serenità e allegria che mi ha sempre contraddistinto.Lo scorso episodio di "disagio psichico"è avvenuto nel periodo in cui stavo per sposarmi,la disperazione mi ha fatto addirittura pensare che forse la causa di tutto era il matrimonio stesso,stavo per mettere tutto in discussione,ringrazio il Signore per non aver ceduto alla tentazione di mandare tutto all'aria...avrei fatto il più grande errore della mia vita se non avessi sposato l'uomo della mia vita che è mio marito e che amo adesso più che mai!Ma purtroppo gli stati d'animo depressi ci fanno brutti scherzi e ci inducono a pensare che non siamo più in grado di amare e provare sentimenti autentici!é sbagliato pensare che una persona che aspetta una bambina debba essere felice per forza ma io all'inizio lo ero e sento di amarla tanto...perchè allora non provo sensazioni piacevoli?Spero solo di ritrovare presto la mia strada...grazie ancora
[#13]
Gentile Signora,
comprendo come lei si possa sentire, tuttavia continuare a chiedersi i perché del suo stato emotivo e colpevolizzarsi non la aiuta a sentirsi meglio.
La gravidanza è una nuova fase della propria esistenza: i vecchi equilibri sono messi in discussione e ne devono essere conquistati di nuovi.
Anche se aspettare un bimbo è una grande gioia è vero che la gravidanza può destare anche dubbi, preoccupazioni, tristezza, fatica fisica e psichica.
E' un periodo delicato quello della gravidanza, può pertanto succedere di sentirsi in difficoltà.
Le sue emozioni sarebbero piuttosto da accettare anziché essere vissute come mancanze o inadeguatezze. Cambiare il punto di vista è molto importante, può così accogliere i suoi turbamenti senza sentirsi per questo in colpa o inadeguata e anche chiedere un supporto psicologico senza alcuna vergogna, le sarebbe di sicuro giovamento.
Cari auguri per una serena maternità.
comprendo come lei si possa sentire, tuttavia continuare a chiedersi i perché del suo stato emotivo e colpevolizzarsi non la aiuta a sentirsi meglio.
La gravidanza è una nuova fase della propria esistenza: i vecchi equilibri sono messi in discussione e ne devono essere conquistati di nuovi.
Anche se aspettare un bimbo è una grande gioia è vero che la gravidanza può destare anche dubbi, preoccupazioni, tristezza, fatica fisica e psichica.
E' un periodo delicato quello della gravidanza, può pertanto succedere di sentirsi in difficoltà.
Le sue emozioni sarebbero piuttosto da accettare anziché essere vissute come mancanze o inadeguatezze. Cambiare il punto di vista è molto importante, può così accogliere i suoi turbamenti senza sentirsi per questo in colpa o inadeguata e anche chiedere un supporto psicologico senza alcuna vergogna, le sarebbe di sicuro giovamento.
Cari auguri per una serena maternità.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
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