Malessere e autodistruzione
Salve,scrivo questo consulto visto che non mi va tanto di chiedere ai miei di farmi aiutare. È da circa un anno che ho un malessere molto forte, avevo una ragazza che ho corteggiato per anni, (siamo stati assieme un anno e mezzo e non siamo nemmeno andati a letto insieme tanto quest'ultimo anno è stato pieno di infiniti litigi e mi ha lasciato 3 mesi fa) persone che mi volevano bene. Ho iniziato a remare contro a tutto, ho ferito a morte la mia ragazza, la mia migliore amica, mi sono allontanato da molti amici, dalla mia famiglia,da tutti senza un motivo razionale. Spesso passo le giornate chiuso a chiave in camera da solo senza fare nulla, lo studio va male e mi sento di trascorrere giornate vuote non riuscendo nemmeno a vedere un film, ho perso l'interesse che avevo per la musica e per tante altre cose, spesso quando esco ho un senso di malessere, mi mette ansia rimanere da solo con un altra persona anche se mio amico, anche pagare alla cassa mi porta malessereperchè mi sembra sempre di sbagliare nei rapporti umani. Ero un ragazzo pieno di sogni che ho perso. Mi sento in colpa per ogni cosa, mi sembra di comportarmi male con tutti. Questo rapporto con la mia ragazza è stato emblematico, non mi sono mai fidato di lei, mi sono sempre costruito mille paranoie che mi hanno impedito di godermi anche un singolo giorno di relazione e quando lei sembrava di tenerci di più a me, sono sopraggiunti mille dubbi dentro di me totalmente ingiustificati visto che sapevo che una volta persa mi sarei mangiato le mani a morsi ed infatti è così. Vorrei tornare a vivere e godermi i miei anni non so cosa è scattato dentro di me ma qualcosa è successo. Da piccolo ho subito per anni insulti pesanti per una mia menomazione fisica, sono un fumatore occasionale di marijuana,ho notato che facendo uso della stessa il senso di malessere si centuplicava e quindi ho per dei periodi anche abbastanza lunghi tipo qualche mese smesso ma non è cambiato niente quindi non credo c'entri qualcosa. Spero potrete darmi qualche consiglio, Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
un anno è un periodo di tempo considerevole, quando si sta così male.
Come mai Lei non ha pensato di chiedere aiuto prima, magari parlandone col medico di base?
Come mai in casa non può parlarne con nessuno? Come sono i rapporti tra voi?
Io credo sarebbe importante una valutazione psichiatrica per il tono dell'umore e anche una valutazione psicologica per capire che cosa è successo dalla rottura con questa ragazza.
E' chiaro però che tutto ciò va fatto di persona col professionista.
Saluti,
un anno è un periodo di tempo considerevole, quando si sta così male.
Come mai Lei non ha pensato di chiedere aiuto prima, magari parlandone col medico di base?
Come mai in casa non può parlarne con nessuno? Come sono i rapporti tra voi?
Io credo sarebbe importante una valutazione psichiatrica per il tono dell'umore e anche una valutazione psicologica per capire che cosa è successo dalla rottura con questa ragazza.
E' chiaro però che tutto ciò va fatto di persona col professionista.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
<sono un fumatore occasionale di marijuana,ho notato che facendo uso della stessa il senso di malessere si centuplicava e quindi ho per dei periodi anche abbastanza lunghi tipo qualche mese smesso ma non è cambiato niente quindi non credo c'entri qualcosa.>
Gentile Ragazzo,
l'uso anche occasionale di sostanze psicotrope non è certo un toccasana nè per il corpo né per la psiche, anzi può slatentizzare o/e amplificare i disagi.
Da quanto ci dice il suo malessere è pervasivo in diversi ambiti della sua vita, anche precedente alla fine del rapporto con la sua ragazza, un rapporto che definisce emblematico forse perché l'ha messa di fronte a difficoltà preesistenti, latenti, qualcosa che arriva da lontano ...ipotizzo
Certo la condizione che descrive di vuoto, disagio a stare con la gente, isolamento, mancanza di piacere, sensi di colpa non si può risolvere purtroppo con qualche consiglio.
Sarebbe opportuno che si rivolgesse di persona ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta e per riflettere sulla strada che la possa ricondurre a migliore benessere e qualità di vita. Che ne pensa?
Intanto le segnalo un articolo che potrebbe interessarle
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Se crede ci può aggiornare
Cari saluti
Gentile Ragazzo,
l'uso anche occasionale di sostanze psicotrope non è certo un toccasana nè per il corpo né per la psiche, anzi può slatentizzare o/e amplificare i disagi.
Da quanto ci dice il suo malessere è pervasivo in diversi ambiti della sua vita, anche precedente alla fine del rapporto con la sua ragazza, un rapporto che definisce emblematico forse perché l'ha messa di fronte a difficoltà preesistenti, latenti, qualcosa che arriva da lontano ...ipotizzo
Certo la condizione che descrive di vuoto, disagio a stare con la gente, isolamento, mancanza di piacere, sensi di colpa non si può risolvere purtroppo con qualche consiglio.
Sarebbe opportuno che si rivolgesse di persona ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta e per riflettere sulla strada che la possa ricondurre a migliore benessere e qualità di vita. Che ne pensa?
Intanto le segnalo un articolo che potrebbe interessarle
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Se crede ci può aggiornare
Cari saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Ex utente
Dottoresse vi ringrazio molto delle vostre risposte, si il malessere è di molto precedente la fine della relazione tanto che è finita in gran parte proprio per questo, non riuscivo a reagire, ad impegnarmi in nulla e quindi nemmeno nella relazione e ho costruito nella mia mente convinzioni che non stavano ne in cielo ne in terra facendo soffrire tantissimo la persona che avevo accanto che adesso non vuole più vedermi ne sentimi, non mi risponde proprio più. Sono uno studente fuori sede quindi in famiglia non ci sto molto, inoltre sono sempre stato abbastanza chiuso, ho sempre parlato molto poco con i miei genitori e mi sono sempre tenuto dentro di me tutto quando qualcosa non andava, ho un po'di vergogna a parlarne e mi dispiacerebbe farli soffrire. Mi sembra quasi di essre ridicolo ad avere a 23 anni di questi problemi,mi sono detto passerá ma mi sto iniziando a rendere conto di non farcela a migliorare questa situazione. Dottoressa Rinella ho visto che è di Roma, nel caso dovessi convincermi potrei rivolgermi a Lei?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 25/05/2013.
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