Sessualità asessualità
Salve,
sono un ragazzo. Sono eterosessuale e non ho mai avuto rapporti sessuali con un altra persona.
Ho avuto occasioni che non ho sfruttato, non so se per colpa mia, della situazione e/o dell'altra persona (penso tutte e 3 le cose).
Quando ero bambino ho subito diversi anni di violenza fisica (non sessuale) da parte di un insegnante, tra i 6 e i 10 anni. Non so se e quanto abbia inciso questo con la mia personalità. Ho maturato comunque un certo controllo delle emozioni, del controllo delle persone, dei loro movimenti quando passano vicino a me e riflessi elevati. Anche un certo intuito sulle situazioni in caso di pericolo, ovviamente molto spesso non riuscivo ad interpretare una carezza di una persona estranea. Ricordo ancora un mio professore che quando si avvicinava per mettermi una mano sulla spalla con le mani cercavo d'intercettare la mano perché la vedevo come un pericolo.
Ho perso però molto della mia consapevolezza sull'altra persona, specialmente nel contatto fisico. Ho anche paura di lasciarmi andare. Solo lentamente sono riuscito ad abbracciare o cingere persone attorno a me normalmente.
Volevo dire che non sono sicuro se quei anni di botte siano poi cosi rilevanti perché comunque nella classe in cui andavo gli altri che hanno subito il mio stesso trattamento non sembrano aver avuto queste problematiche.
Penso, ma non ho le prove al riguardo, che il mio livello ormonale sia anche un po' basso perché non provo forte desiderio al sesso come invece capita per i miei amici. Provo abbastanza desiderio nei giorni successivi dopo che faccio palestra, questo si.
Non sono mai stato da un psicologo. Avevo fatto un consulto a pagamento online con un psicologo un paio di anni fa ma la risposta mi era sembrata poco propositiva e costruttiva.
Vi ringrazio.
sono un ragazzo. Sono eterosessuale e non ho mai avuto rapporti sessuali con un altra persona.
Ho avuto occasioni che non ho sfruttato, non so se per colpa mia, della situazione e/o dell'altra persona (penso tutte e 3 le cose).
Quando ero bambino ho subito diversi anni di violenza fisica (non sessuale) da parte di un insegnante, tra i 6 e i 10 anni. Non so se e quanto abbia inciso questo con la mia personalità. Ho maturato comunque un certo controllo delle emozioni, del controllo delle persone, dei loro movimenti quando passano vicino a me e riflessi elevati. Anche un certo intuito sulle situazioni in caso di pericolo, ovviamente molto spesso non riuscivo ad interpretare una carezza di una persona estranea. Ricordo ancora un mio professore che quando si avvicinava per mettermi una mano sulla spalla con le mani cercavo d'intercettare la mano perché la vedevo come un pericolo.
Ho perso però molto della mia consapevolezza sull'altra persona, specialmente nel contatto fisico. Ho anche paura di lasciarmi andare. Solo lentamente sono riuscito ad abbracciare o cingere persone attorno a me normalmente.
Volevo dire che non sono sicuro se quei anni di botte siano poi cosi rilevanti perché comunque nella classe in cui andavo gli altri che hanno subito il mio stesso trattamento non sembrano aver avuto queste problematiche.
Penso, ma non ho le prove al riguardo, che il mio livello ormonale sia anche un po' basso perché non provo forte desiderio al sesso come invece capita per i miei amici. Provo abbastanza desiderio nei giorni successivi dopo che faccio palestra, questo si.
Non sono mai stato da un psicologo. Avevo fatto un consulto a pagamento online con un psicologo un paio di anni fa ma la risposta mi era sembrata poco propositiva e costruttiva.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile Utente,
se ha subito maltrattamenti fisici per anni da parte di un maestro è possibile che questo abbia provocato in lei un certo stato d'allerta per tutto ciò che concerne i contatti fisici, allerta funzionale alla sua difesa in quel momento ma ovviamente disfunzionale in seguito, quando la minaccia è cessata.
Non è però detto che quanto ha subito abbia inciso in lei profondamente e soprattutto che l'abbia fatto anche per quanto riguarda la sfera dei rapporti con l'altro sesso.
Potrebbe forse averla danneggiata se una sensazione di debolezza, impotenza e indegnità la accompagnasse da allora e le facesse oggi pensare che nessuna donna potrebbe interessarsi a lei, perchè lei non sarebbe alla sua altezza e non saprebbe essere "abbastanza uomo".
Quando subiva quei maltrattamenti non ne ha parlato con nessuno?
I suoi genitori non se ne sono accorti?
Come andavano le cose in famiglia?
se ha subito maltrattamenti fisici per anni da parte di un maestro è possibile che questo abbia provocato in lei un certo stato d'allerta per tutto ciò che concerne i contatti fisici, allerta funzionale alla sua difesa in quel momento ma ovviamente disfunzionale in seguito, quando la minaccia è cessata.
Non è però detto che quanto ha subito abbia inciso in lei profondamente e soprattutto che l'abbia fatto anche per quanto riguarda la sfera dei rapporti con l'altro sesso.
Potrebbe forse averla danneggiata se una sensazione di debolezza, impotenza e indegnità la accompagnasse da allora e le facesse oggi pensare che nessuna donna potrebbe interessarsi a lei, perchè lei non sarebbe alla sua altezza e non saprebbe essere "abbastanza uomo".
Quando subiva quei maltrattamenti non ne ha parlato con nessuno?
I suoi genitori non se ne sono accorti?
Come andavano le cose in famiglia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
<Non sono mai stato da un psicologo. Avevo fatto un consulto a pagamento online con un psicologo un paio di anni fa ma la risposta mi era sembrata poco propositiva e costruttiva>
Gentile Utente,
un consulto on line non può essere sostitutivo di uno in presenza, nel modo più assoluto.
Non è possibile attraverso di esso interagire faccia a faccia, cogliendo elementi non verbali importanti, dialogando in modo approfondito e dunque giungere a fornire un parere dotato di piena fondatezza.
<Ho maturato comunque un certo controllo delle emozioni, del controllo delle persone, Ho anche paura di lasciarmi andare.> e questo oltre al mantenerla in allerta si frapporrebbe al porgersi in modo proprio quando ne ha occasione, perpetuando le sue difficoltà.
Dal mio punto di vista dati i disagi esposti e le limitazioni sulla sua vita relazionale e sessuale, sarebbe opportuno che si rivolgesse a uno psicologo/psicoterapeuta di persona, per una valutazione diretta e un eventuale percorso terapeutico che le possa permettere di affrontarli in modo efficace.
<Penso, ma non ho le prove al riguardo, che il mio livello ormonale sia anche un po' basso>
Per accertarsene dovrebbe rivolgersi ad un andrologo.
Cordialmente
Gentile Utente,
un consulto on line non può essere sostitutivo di uno in presenza, nel modo più assoluto.
Non è possibile attraverso di esso interagire faccia a faccia, cogliendo elementi non verbali importanti, dialogando in modo approfondito e dunque giungere a fornire un parere dotato di piena fondatezza.
<Ho maturato comunque un certo controllo delle emozioni, del controllo delle persone, Ho anche paura di lasciarmi andare.> e questo oltre al mantenerla in allerta si frapporrebbe al porgersi in modo proprio quando ne ha occasione, perpetuando le sue difficoltà.
Dal mio punto di vista dati i disagi esposti e le limitazioni sulla sua vita relazionale e sessuale, sarebbe opportuno che si rivolgesse a uno psicologo/psicoterapeuta di persona, per una valutazione diretta e un eventuale percorso terapeutico che le possa permettere di affrontarli in modo efficace.
<Penso, ma non ho le prove al riguardo, che il mio livello ormonale sia anche un po' basso>
Per accertarsene dovrebbe rivolgersi ad un andrologo.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Ragazzo,
I traumi pregressi non elaborati, fungono da deterrenti ad una possibile vita affettiva/ relazionale/ sessuale.
Una condizione di ' asessualità' non esiste in clinica, eventualmente potrebbe trattarsi di un possibile calo del desiderio, che nel suo caso potrebbe avere un significato difensivo.
Se ha già chiesto un primo consulto e non si è trovato bene, può semp valutare di chiedene un altro, magari troverà il clinico adatto a lei.
Le allego qualche lettura.
Desiderio sess.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
I traumi pregressi non elaborati, fungono da deterrenti ad una possibile vita affettiva/ relazionale/ sessuale.
Una condizione di ' asessualità' non esiste in clinica, eventualmente potrebbe trattarsi di un possibile calo del desiderio, che nel suo caso potrebbe avere un significato difensivo.
Se ha già chiesto un primo consulto e non si è trovato bene, può semp valutare di chiedene un altro, magari troverà il clinico adatto a lei.
Le allego qualche lettura.
Desiderio sess.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte.
No, no il consulto online che avevo fatto due anni fa era per sapere se era il caso di fare una visita perché non avevo idea se avevo un problema e semmai come risolverlo. No, internet non è sicuramente il modo.
Si, ne parlavamo giornalmente con altri maestri, bidelli e genitori. I maestri sapevano che aveva già una denuncia a carico. Una supplente capi che non mentivamo solo dopo diversi mesi e qualcosa successe in quel anno, ma solo per quel anno. Poi l'anno successivo ritornò come prima. Per cui c'è stato anche per diversi momenti il fatto che tutto potesse migliorare...cosa assurda ovviamente.
Mia mamma è andata personalmente più volte a lamentarsi del fatto che non mangiavo o che avevo paura tanto che l'insegnante me lo disse persino ironico. L'errore dei genitori della mia classe fu di minacciarlo invece di denunciarlo semplicemente come fecero invece quelli di un altra classe che lo denunciarono di nuovo per un bambino maltrattato davanti a mezza scuola.
Le cose in famiglia fortunatamente sono sempre andate bene, forse c'era un po' di frustrazione sessuale tra i miei. Io per qualche mese in quel periodo avevo dormito nel letto matrimoniale con mio padre al posto di mia mamma e quando l'insegnante lo seppe per caso chiamò mia mamma per farmi tornare a dormire nel mio letto.
Comunque sia credo che l'epoca era diversa a quella attuale. Ricordo che nello stesso periodo mia mamma si arrabbiò tantissimo quando capitò che all'ospedale per farmi un vaccino due infermiere mi legarono ad una sedia e mi misero un qualcosa in bocca per non farmi urlare e sbavare visto che avevo una paura tremenda degli aghi. In quel caso mia madre andò direttamente dai superiori per far presente questa cosa e anche dai capi dell'ospedale cittadino. Questa cosa durò 15-20 minuti e mi è ritornata alla mente adesso per caso.
Sinceramente non lo so il perché. Qualche volta ho pensato che forse è la parte di me più legata al mio essere bambino che non vuole dare il cambio/morire ma mi sembra una stupidaggine.
Quindi è meglio contattare un psicoterapeuta se ho capito bene.
Grazie ancora.
No, no il consulto online che avevo fatto due anni fa era per sapere se era il caso di fare una visita perché non avevo idea se avevo un problema e semmai come risolverlo. No, internet non è sicuramente il modo.
Si, ne parlavamo giornalmente con altri maestri, bidelli e genitori. I maestri sapevano che aveva già una denuncia a carico. Una supplente capi che non mentivamo solo dopo diversi mesi e qualcosa successe in quel anno, ma solo per quel anno. Poi l'anno successivo ritornò come prima. Per cui c'è stato anche per diversi momenti il fatto che tutto potesse migliorare...cosa assurda ovviamente.
Mia mamma è andata personalmente più volte a lamentarsi del fatto che non mangiavo o che avevo paura tanto che l'insegnante me lo disse persino ironico. L'errore dei genitori della mia classe fu di minacciarlo invece di denunciarlo semplicemente come fecero invece quelli di un altra classe che lo denunciarono di nuovo per un bambino maltrattato davanti a mezza scuola.
Le cose in famiglia fortunatamente sono sempre andate bene, forse c'era un po' di frustrazione sessuale tra i miei. Io per qualche mese in quel periodo avevo dormito nel letto matrimoniale con mio padre al posto di mia mamma e quando l'insegnante lo seppe per caso chiamò mia mamma per farmi tornare a dormire nel mio letto.
Comunque sia credo che l'epoca era diversa a quella attuale. Ricordo che nello stesso periodo mia mamma si arrabbiò tantissimo quando capitò che all'ospedale per farmi un vaccino due infermiere mi legarono ad una sedia e mi misero un qualcosa in bocca per non farmi urlare e sbavare visto che avevo una paura tremenda degli aghi. In quel caso mia madre andò direttamente dai superiori per far presente questa cosa e anche dai capi dell'ospedale cittadino. Questa cosa durò 15-20 minuti e mi è ritornata alla mente adesso per caso.
Sinceramente non lo so il perché. Qualche volta ho pensato che forse è la parte di me più legata al mio essere bambino che non vuole dare il cambio/morire ma mi sembra una stupidaggine.
Quindi è meglio contattare un psicoterapeuta se ho capito bene.
Grazie ancora.
[#5]
Si è meglio uno psicologo\psicoterapeuta, sarebbe indicato.
Il suo passato è strettamente correlato con il suo vissuto presente
Legga questa lettura , a proposito di maltrattamenti....
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3396-bambini-maltrattati.html
Il suo passato è strettamente correlato con il suo vissuto presente
Legga questa lettura , a proposito di maltrattamenti....
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3396-bambini-maltrattati.html
[#6]
E' molto interessante che le sia tornato in mente l'episodio dell'ospedale: significa che, seguendo quella linea, si può ritenere che lei abbia subito una serie di vessazioni che hanno inciso probabilmente sul suo modo di vedere sè stesso e di sentire che può avere una relazione adulta e paritaria con una donna (le infermiere erano due donne e in lei può essersi sedimentata l'idea di essere in pericolo non solo con gli uomini - il maestro - ma anche con le donne).
Alla luce di tutto ciò mi sembra più che comprensibile che abbia paura del contatto fisico e se l'episodio del vaccino prima era stato rimosso significa che è ancor più rilevante degli abusi subiti dal maestro.
Le consiglio sicuramente anch'io di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la aiuti a riprendere il filo di questo discorso e ad elaborare i sentimenti che ha provato da bambino in quelle occasioni, per riuscire a liberarsi dall'influenza di ciò che le è successo.
Alla luce di tutto ciò mi sembra più che comprensibile che abbia paura del contatto fisico e se l'episodio del vaccino prima era stato rimosso significa che è ancor più rilevante degli abusi subiti dal maestro.
Le consiglio sicuramente anch'io di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la aiuti a riprendere il filo di questo discorso e ad elaborare i sentimenti che ha provato da bambino in quelle occasioni, per riuscire a liberarsi dall'influenza di ciò che le è successo.
[#7]
Gentile Utente,
Lei comincia la Sua richiesta con queste parole: "Sono eterosessuale e non ho mai avuto rapporti sessuali con un altra persona.
Ho avuto occasioni che non ho sfruttato..."
Secondo me vale la pena partire da qui e capire come mai Lei non abbia mai sfruttato queste occasioni, che comunque Le sono capitate, dal momento che non ha trascorso la Sua esistenza senza contatti di alcun tipo nel mondo.
In altre parole, che cosa Le impedisce, o Le ha impedito in passato, di provarci con una donna e di avere relazioni sentimentali e sessuali?
Leggendo la Sua richiesta, mi è parso verosimile pensare a una fobia o a certi timori legati ad una bassa autostima, che forse giustificano il fatto di non aver mai avuto il coraggio di sfruttare tali occasioni. Spesso le ragioni che ci impediscono di fare ciò che vorremmo fare si intercettano nelle paure che abbiamo oggi (paura del rifiuto? del contatto? dell'intimità? di non piacere? di non essere all'altezza? ecc...).
Se le cose stanno così, è il caso di agire per sconfiggere tali paure.
Come? Affrontandole concretamente, cominciando a fare ciò che fa paura, in maniera graduale e guidati da uno psicoterapeuta.
Dal punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale, infatti, potrebbero non trovarsi legami con quanto è accaduto nel passato, dal momento che non si parla di causalità lineare, come Lei stesso dice: "Volevo dire che non sono sicuro se quei anni di botte siano poi cosi rilevanti perché comunque nella classe in cui andavo gli altri che hanno subito il mio stesso trattamento non sembrano aver avuto queste problematiche."
Forse è l'aver evitato per molto tempo di aver relazioni che La rende timoroso.
Tenga presente che più evitiamo qualcosa che ci fa paura, più ansie e paure aumentano e si rafforzano.
Infatti, è vero che l'apprendimento spiega molte cose del nostro modo di essere, ma non basta. Ciascuno di noi elabora le informazioni in maniera diversa ed è possibile, pertanto, che -davanti allo stesso evento- ci siano reazioni del tutto diverse.
Qui per Sua informazione trova tutto spiegato nel dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html
Anche per quanto riguarda il calo del desiderio sessuale, tenga presente che -dopo gli accertamenti medici del caso- potremmo anche spiegarcelo in altri termini: è normale perdere qualcosa che non utilizziamo e non essere abituati più a sentirlo. Ad esempio le anoressiche non sentono davvero più la fame. Chi non ha un disturbo alimentare, al contrario, dopo qualche ora di digiuno, comincia ad avvertire la fame (es crampi allo stomaco).
Allo stesso modo chi pratica l'astinenza sessuale, ad un certo punto davvero percepisce meno il bisogno di fare sesso.
Io non posso che suggerirLe di sentire direttamente uno psicologo psicoterapeuta per risolvere questo disagio.
Un cordiale saluto,
Lei comincia la Sua richiesta con queste parole: "Sono eterosessuale e non ho mai avuto rapporti sessuali con un altra persona.
Ho avuto occasioni che non ho sfruttato..."
Secondo me vale la pena partire da qui e capire come mai Lei non abbia mai sfruttato queste occasioni, che comunque Le sono capitate, dal momento che non ha trascorso la Sua esistenza senza contatti di alcun tipo nel mondo.
In altre parole, che cosa Le impedisce, o Le ha impedito in passato, di provarci con una donna e di avere relazioni sentimentali e sessuali?
Leggendo la Sua richiesta, mi è parso verosimile pensare a una fobia o a certi timori legati ad una bassa autostima, che forse giustificano il fatto di non aver mai avuto il coraggio di sfruttare tali occasioni. Spesso le ragioni che ci impediscono di fare ciò che vorremmo fare si intercettano nelle paure che abbiamo oggi (paura del rifiuto? del contatto? dell'intimità? di non piacere? di non essere all'altezza? ecc...).
Se le cose stanno così, è il caso di agire per sconfiggere tali paure.
Come? Affrontandole concretamente, cominciando a fare ciò che fa paura, in maniera graduale e guidati da uno psicoterapeuta.
Dal punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale, infatti, potrebbero non trovarsi legami con quanto è accaduto nel passato, dal momento che non si parla di causalità lineare, come Lei stesso dice: "Volevo dire che non sono sicuro se quei anni di botte siano poi cosi rilevanti perché comunque nella classe in cui andavo gli altri che hanno subito il mio stesso trattamento non sembrano aver avuto queste problematiche."
Forse è l'aver evitato per molto tempo di aver relazioni che La rende timoroso.
Tenga presente che più evitiamo qualcosa che ci fa paura, più ansie e paure aumentano e si rafforzano.
Infatti, è vero che l'apprendimento spiega molte cose del nostro modo di essere, ma non basta. Ciascuno di noi elabora le informazioni in maniera diversa ed è possibile, pertanto, che -davanti allo stesso evento- ci siano reazioni del tutto diverse.
Qui per Sua informazione trova tutto spiegato nel dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html
Anche per quanto riguarda il calo del desiderio sessuale, tenga presente che -dopo gli accertamenti medici del caso- potremmo anche spiegarcelo in altri termini: è normale perdere qualcosa che non utilizziamo e non essere abituati più a sentirlo. Ad esempio le anoressiche non sentono davvero più la fame. Chi non ha un disturbo alimentare, al contrario, dopo qualche ora di digiuno, comincia ad avvertire la fame (es crampi allo stomaco).
Allo stesso modo chi pratica l'astinenza sessuale, ad un certo punto davvero percepisce meno il bisogno di fare sesso.
Io non posso che suggerirLe di sentire direttamente uno psicologo psicoterapeuta per risolvere questo disagio.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 23/05/2013.
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