Amore o affetto

Salve sono una ragazza fidanzata da ormai 8 anni con un ragazzo fantastico. La mia storia è cominciata quando a 19 anni, per motivi di studio, dovetti abbandonare la mia città. All'inizio non pensavo minimamente che fra me e lui potesse nascere un amore...invece cosi è stato. Siamo stati bene insieme agli inizi erano tutte rose e fiori. Dopo il terzo anno incominciai ad avere i miei dubbi su di lui: in pratica non sapevo se lo amavo ancora oppure no...Nel corso degli anni queste crisi mi capitarono piu spesso...e non sò il perchè. Siamo andati sempre d'accordo, ci siamo sempre voluti bene eppure io continuavo a maturare tale dubbio e non solo, dopo qualche anno incominciai a guardarmi intorno...per me in pratica non esisteva solo lui. ULtimamente ho conosciuto un ragazzo per il quale credo di aver perso la testa...e ora nn ce la faccio proprio piu....non sò se lasciare il mio ragazzo o continuare a stare insieme a lui...il problema è che io gli voglio troppo bene, forse lo amo, non sò. Non riesco a mollarlo perchè non riesco ad immaginare lui vicino ad un altra, questo mi farebbe troppo soffrire. Cosa devo fare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

da come decrive la storia con il suo ragazzo sembrerebbe che i suoi sentimenti si siano esauriti ormai molti anni fa, con il conseguente susseguirsi di diverse crisi e l'apertura da parte sua all'interesse verso altri ragazzi.
Del resto vi siete fidanzati prima dei 20 anni, quando eravate giovanissimi, ed è plausibile che nel tempo siate cresciuti e cambiati e che anche i vostri sentimenti siano mutati, per quanto il legame fra voi sia rimasto comunque forte.

Cosa la preoccupa all'idea di lasciarlo?
Solo il pensiero che lui si metta con un'altra?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Non sò cosa mi preoccupa all'idea di lasciarlo!!sò sl ke nn ce la faccio sento ke ho bisogno di lui...lei crede ke si possa trattare di una dipendenza affettiva?nn riesco a lasciarlo è più forte di me!!diciamo ke l'idea di vederlo insieme ad un altra mi farebbe star male!!lo sò lui ha diritto a farsi una sua vita!!forse cara dottoressa nn le ho detto ke da circa 6 mesi sto affrontando un percorso psicoterapeutico xké è da tanti anni ke soffro di depressione e ansia!lei crede ke la psicoterapia potrebbe aiutarmi a capire meglio quali siano i miei sentimenti?crede ke mi aiuterà a capire e a sconfiggere le mie paure?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Aver passato così tanti anni assieme vi ha portati a crere sicuramente un legame importante che però, oltre all'affetto, comprende anche l'abitudine alla presenza dell'altro in tutte le sue declinazioni (abitudine a vederlo e sentirlo, a considerarlo "proprio", a chiedergli aiuto e appoggio ecc.).

A volte sono proprio la forza dell'abitudine e il fastidio al pensiero di essere "rimpiazzati" da un nuovo partner a motivare le persone a mantenere in vita rapporti finiti da tempo, e forse questo è anche il suo caso.

La sua psicologa cosa ne pensa?
Perchè è in psicoterapia?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
come procede la sua psicoterapia?
Ha risolto il suo disturbo ossessivo?

Il suo ragazzo, rappresenta una certezza, la stabilirà, le rassicuranti abitudini?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
La psicoterapia procede bene, e la mia psicologa dice che attraverso questo percorso riuscirò a capire cosa provo per il mio ragazzo....riuscirò a capire me stessa ecc...lei è molto fiduciosa. Sono in psicoterapia perchè soffro di alcuni disturbi (è una storia molto lunga perchè è da quand'ero piccola che assumo psicofarmaci ecc..). Con le cure farmacologiche sono andata sempre bene fino a che terminati i miei studi caddi in uno stato depressivo. Mi stavo riprendendo quando conobbi un ragazzo che mise fortemente in crisi i sentimenti che provavo per il mio ragazzo. Sono caduta in uno stato quasi pietoso con un forte distacco dalla realtà; quindi ho detto basta e all'età di 27 anni ho deciso di affrontare un percorso psicoterapeutico. LA mia psichiatra e la mia psicologa mi stanno aiutando tantissimo, sono davvero in gamba. La mia psicologa è molto fiduciosa riguardo la mia guarigione...lei crede che io sia una ragazza piena di risorse...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come mai ha assunto psicofarmaci da piccola?

Si è chiesta per quale motivo ha sentito il desiderio/bisogno di rivolgersi a noi, se ritiene che la psicologa e la psichiatra che la seguono siano professioniste capaci, che la stanno aiutando molto?
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Utente
Utente
Mi sono rivolta a voi perchè sono in cerca di risposte; perchè ho bisogno di piu pareri e ho bisogno di confrontarmi con piu persone. Io ritengo che la mia psicologa e la mia psichiatra stiano facendo un ottimo lavoro però ogni tanto sento il bisogno di parlare con piu specialisti. Ho assunto psicofarmaci sin da piccola perchè il mio vecchio psichiatra era uno di vecchio stampo (pensava che la psicoterapia non mi avrebbe aiutato).Ho preso psicofarmaci perchè ero caduta in depressione e in piu avevo attacchi di panico (avevo paura di far del male sia a me stessa che alle persone che mi circondavano). Ora sono piu tranquilla e non ho piu attacchi di panico. Nel corso di questi 13 anni spesso ho avuto ricadute però tutto sommato sono stata sempre bene. L'ultima ricaduta che ho avuto è stata subito dopo la mia laurea..con gli psicofarmaci mi stavo riprendendo; poi ho conosciuto un ragazzo (io ero fidanzata) per la quale ho perso completamente la testa.. a quel punto non ho capito piu nulla e sono ricaduta nuovamente in uno stato depressivo accompagnato da un forte distacco dalla realtà ecc e ora è da circa un anno che sto assumendo antidepressivi e antipsicotici. Il punto è che per il momento non riesco a prendere una decisione con il mio ragazzo, sono ancora molto confusa: penso sempre a quell'altro tipo, non sò piu i sentimenti che provo per lui..ecc... é tutto cosi difficile in questo periodo dato che devo ancora "guarire" (tra le virgole) e la mia dottoressa mi dice sempre che prima devo partire prima da me stessa, devo imparare a conoscermi, devo acquisire maggiore consapevolezza e poi tutto mi sarà piu chiaro.
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Dr.ssa Valentina Visani Psicoterapeuta, Psicologo 13
Gentile utente,
porsi dei dubbi circa il proprio rapporto sentimentale, soprattutto se dura da diversi anni, è un'esperienza normale, soprattutto quando un evento esterno viene ad alterare il nostro equilibrio, portandoci a provare nuove ed energiche emozioni. E' proprio l'intensità di tali stati d'animo che può indurci a ridurre la capacità critica e valutativa della situazione e a portarci ad idealizzare quella nuova, a scapito della precedente.
Piuttosto che pensare all'immaginario del suo ragazzo vicino ad un'altra, perchè non prova a pensare allo scenario di lei senza di lui? Come si sentirebbe? Riuscirebbe adesso a gestire la sua assenza?
Lei scrive: "sò sl ke nn ce la faccio sento ke ho bisogno di lui...lei crede ke si possa trattare di una dipendenza affettiva?" Se si trattasse di una dipendenza affettiva (è solo una ipotesi), l'aver scelto il suo ragazzo come figura affettiva, le ha permesso in questi anni di colmare tale suo bisogno e quindi, lasciarlo ancora prima di avere affrontato un percorso di cambiamento nel suo funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale, potrebbe portarla a non sapere gestire la sua assenza. Il mio consiglio è quindi quello di affidarsi ai dottori che la seguono per prepararsi a fare una scelta consapevole e più utile per lei.
In bocca al lupo
Cordiali saluti

Dr.ssa Valentina Visani
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale - Palermo
visanivalentina@virgilio.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"la mia dottoressa mi dice sempre che prima devo partire prima da me stessa, devo imparare a conoscermi, devo acquisire maggiore consapevolezza e poi tutto mi sarà piu chiaro"

Non si può che concordare.

Per ottenere dei risultati però è necessario che non cerchi altri pareri in giro, oltretutto da parte di chi non la conosce e quindi non può darle opinioni fondate e paragonabili a quelle che può ottenere da chi la segue di persona, ma al massimo qualche spunto di riflessione.
Il bisogno di altri pareri - e quindi di rassicurazioni - non dipende da altro che dall'ansia e non è affatto funzionale al buono svolgimento della sua terapia.

"ora è da circa un anno che sto assumendo antidepressivi e antipsicotici"

Può dirci di preciso che diagnosi ha ricevuto?
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Utente
Utente
La diagnosi non mi è ben chiara, sò solo che ho avuto un forte distacco dalla realtà, che mi stanno dando degli anti depressivi e degli antipsicotici. Sò solo che la scorsa estate pensavo cose strane ero confusa, mi sentivo strana, non ero piu me stessa insomma. Le persone mi dicevano di reagire ma io mi sentivo in un altro mondo ed ero sempre buttata in un letto a pensare. Ora va leggermente meglio, il problema è che permane uno stato depressivo infatti non ho voglia di fare nulla, non riesco a fare piu niente, ho mancanza di interessi, difficilmente trovo piacere nelle attività che svolgevo una volta. Comunque cercherò di tenere a mente il prezioso consiglio delle dott.ssa Massaro: non cercherò altri pareri in giro, onde compromettere la terapia che sto gia facendo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Le suggerirei di riferire a chi l'ha in cura che ha sentito il bisogno di confrontarsi anche con altri professionisti, perchè questo significa che ci sono delle cose che dovete chiarire, delle domande che lei deve fare e una non totale fiducia da parte sua nel trattamento in corso delle quale dovete discutere.
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Utente
Utente
Va bene seguirò il suo suggerimento.La ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo.
Le faccio tanti auguri per il prosieguo della sua terapia,