Superare un tradimento
Salve!
Il mio ragazzo mi ha confessato quasi un mese fa di avermi tradita con una sua ex collega, (sposata e con una bambina di 2 anni),che,peraltro, quando mi ha presentato (e all'epoca pare non fosse ancora accaduto nulla) non mi è affatto piaciuta e gliel'ho mostrato senza indugi.
Lui mi ha detto che era combattuto se lasciarmi e non confessarmi nulla, o vuotare il sacco per poter riprendere la nostra storia con rinnovato vigore.Ha deciso per la seconda possibilità perchè mi ha detto che con l'altra non ha mai desiderato un futuro, era una valvola di sfogo, mentre ha capito che io per lui sono importante, che lo faccio sentire una persona migliore e lui stesso ha paura di ciò che stava diventando.Solo con me si sente a suo agio e in grado di mostrare le sue debolezze.
Stiamo insieme da più di 11 anni e ne abbiamo 30, abbiamo condiviso tanto insieme e io ho sempre creduto che non potesse mai farmi tanto del male, anche perchè mi diceva che se mai avesse provato attrazione per un'altra, mi avrebbe lasciato. Ed invece...
Da un anno e mezzo siamo lontani per via del lavoro, quando si è trasferito pretendeva che lasciassi il mio lavoro (part time)per seguirlo, anche se lui era precario (contratti di 3 mesi). Io invece non me la sono sentita data la sua precarietà, ma sono sempre stata disposta ad andare io da lui. La spiegazione che mi do al suo gesto è che magari era arrabbiato con me e ha voluto "vendicarsi", oppure che aveva tutte le condizioni per "sperimentare"nuove esperienze e sarebbe stato un peccato non approfittarne. Ora sono confusa, ho paura che lo possa rifare, che non sia più il ragazzo di cui mi ero innamorata, che non sia più in grado di distinguere il bene dal male, che non abbia più valori. Continuo ad immaginarlli insieme, mentre ridono e si toccano. Qualche giorno dopo la sua confessione, ho risposto ad una chiamata di lei dicendole, con tanto di civiltà, che gradirei che cancellasse il numero del mio ragazzo. Mi auguro che sia servito a qualcosa, dato che lui le aveva già detto che voleva recuperare con me e che non avrebbero più dovuto sentirsi.
Da una parte non voglio mandare tutto all'aria, ma non voglio che stia più in quella città: penso che dovremmo iniziamo insieme la nostra vita, partendo da zero, insieme e al più presto.Lui continua a dirmi che ora dobbiamo stare insieme ma in quella città, perchè il suo stipendio è più alto del mio e dunque io è lì che devo cercare lavoro, almeno fino allo scadere del suo contratto, a dicembre. L'idea di poterla incontrare, che lui la possa incontrare anche solo casualmente mi fa impazzire. Non penso di pretendere molto dicendo che in quella città non voglio mettere e non voglio che lui metta radici. Continuo a passare dal pianto e al batticuore a piccoli momenti di quiete. Temo che non riuscirò mai a superare questa sofferenza e che ogni volta che sentirò parlare di tradimento scoppierò in lacrime.Tra qualche giorno vado a trovarlo,nella casa del misfatto e temo di crollare.aiutatemi
Il mio ragazzo mi ha confessato quasi un mese fa di avermi tradita con una sua ex collega, (sposata e con una bambina di 2 anni),che,peraltro, quando mi ha presentato (e all'epoca pare non fosse ancora accaduto nulla) non mi è affatto piaciuta e gliel'ho mostrato senza indugi.
Lui mi ha detto che era combattuto se lasciarmi e non confessarmi nulla, o vuotare il sacco per poter riprendere la nostra storia con rinnovato vigore.Ha deciso per la seconda possibilità perchè mi ha detto che con l'altra non ha mai desiderato un futuro, era una valvola di sfogo, mentre ha capito che io per lui sono importante, che lo faccio sentire una persona migliore e lui stesso ha paura di ciò che stava diventando.Solo con me si sente a suo agio e in grado di mostrare le sue debolezze.
Stiamo insieme da più di 11 anni e ne abbiamo 30, abbiamo condiviso tanto insieme e io ho sempre creduto che non potesse mai farmi tanto del male, anche perchè mi diceva che se mai avesse provato attrazione per un'altra, mi avrebbe lasciato. Ed invece...
Da un anno e mezzo siamo lontani per via del lavoro, quando si è trasferito pretendeva che lasciassi il mio lavoro (part time)per seguirlo, anche se lui era precario (contratti di 3 mesi). Io invece non me la sono sentita data la sua precarietà, ma sono sempre stata disposta ad andare io da lui. La spiegazione che mi do al suo gesto è che magari era arrabbiato con me e ha voluto "vendicarsi", oppure che aveva tutte le condizioni per "sperimentare"nuove esperienze e sarebbe stato un peccato non approfittarne. Ora sono confusa, ho paura che lo possa rifare, che non sia più il ragazzo di cui mi ero innamorata, che non sia più in grado di distinguere il bene dal male, che non abbia più valori. Continuo ad immaginarlli insieme, mentre ridono e si toccano. Qualche giorno dopo la sua confessione, ho risposto ad una chiamata di lei dicendole, con tanto di civiltà, che gradirei che cancellasse il numero del mio ragazzo. Mi auguro che sia servito a qualcosa, dato che lui le aveva già detto che voleva recuperare con me e che non avrebbero più dovuto sentirsi.
Da una parte non voglio mandare tutto all'aria, ma non voglio che stia più in quella città: penso che dovremmo iniziamo insieme la nostra vita, partendo da zero, insieme e al più presto.Lui continua a dirmi che ora dobbiamo stare insieme ma in quella città, perchè il suo stipendio è più alto del mio e dunque io è lì che devo cercare lavoro, almeno fino allo scadere del suo contratto, a dicembre. L'idea di poterla incontrare, che lui la possa incontrare anche solo casualmente mi fa impazzire. Non penso di pretendere molto dicendo che in quella città non voglio mettere e non voglio che lui metta radici. Continuo a passare dal pianto e al batticuore a piccoli momenti di quiete. Temo che non riuscirò mai a superare questa sofferenza e che ogni volta che sentirò parlare di tradimento scoppierò in lacrime.Tra qualche giorno vado a trovarlo,nella casa del misfatto e temo di crollare.aiutatemi
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Gentile ragazza, può essere plausibile la sua ipotesi che la distanza e la .. voglia di vendicarsi.. possa aver diciamo travolto il suo ragazzo.
Ma siamo sicuri che non è possibile trovare lì un lavoro anche per lei..? non ci dice che lavoro fa , dipendente o autonomo nè se precario o illimitato. Non ci dice se ha paura di lasciare le sue radici , la famiglia ecc.
E poi la scelta di questa nuova città per il ragazzo, è davvero solo dettata dal lavoro o c'è anche la voglia di andarsene , la voglia di .."altrove", di cambiar aria e colore ai suoi giorni?
Quanto all'essere sempre angosciata per poter essere tradita.. come mai lui non si preoccupa che anche lei, nella sua città, possa avere altri incontri e altri sguardi ?.
Ci pensi .. questo rapporto mi sembra troppo sbilanciato, va gentilmente riportato ad un livello di parità, non mi auguro per lei un futuro fatto di paure, batticuori e .. piccoli momenti di quiete.
A soli trent'anni ..!
Ma siamo sicuri che non è possibile trovare lì un lavoro anche per lei..? non ci dice che lavoro fa , dipendente o autonomo nè se precario o illimitato. Non ci dice se ha paura di lasciare le sue radici , la famiglia ecc.
E poi la scelta di questa nuova città per il ragazzo, è davvero solo dettata dal lavoro o c'è anche la voglia di andarsene , la voglia di .."altrove", di cambiar aria e colore ai suoi giorni?
Quanto all'essere sempre angosciata per poter essere tradita.. come mai lui non si preoccupa che anche lei, nella sua città, possa avere altri incontri e altri sguardi ?.
Ci pensi .. questo rapporto mi sembra troppo sbilanciato, va gentilmente riportato ad un livello di parità, non mi auguro per lei un futuro fatto di paure, batticuori e .. piccoli momenti di quiete.
A soli trent'anni ..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Gentile Dr. Muscarà Fregonese, innanzitutto la ringrazio per la celere risposta!
Non ho paura di lasciare le mie radici e la famiglia, nel mio paese natio mi ci sento stretta e a 30 anni sarebbe ora che iniziassi una vita autonoma e indipendente, ma il mio attuale lavoro nell'ambito dell'artigianato, con contratto a progetto (e stipendio mensile variabile da circa 480 € a nulla, in base alle effettive ore di lavoro) non mi permette tutto ciò.
Ho sempre desiderato andarmene, ma la questione "lavoro" è molto critica. Il mio lavoro mi piace molto nonostante non mi permetta una vita autonoma, e posso dire di essere anche piuttosto fortunata rispetto ai miei coetanei.
Ho mandato il mio curriculum fuori dalla mia regione, e se il lavoro non fosse una cimera, sarei pronta a partire da zero, ma questa volta sento che sarebbe giusto farlo con il mio ragazzo, a parità di condizioni. Affrontare insieme tutte le circostanze e le difficoltà che comporta l'iniziare una vita in un posto che non si conosce.
Effettivamente anche il mio ragazzo aveva voglia di cambiare aria, si è affidato al fratello che già da anni abita nel nord Italia ed è lì che ha cercato lavoro (cambiandone 4 nell'arco di circa 1 anno e mezzo).
é passato dal pretendere che lo raggiungessi perchè aveva bisogno della mia presenza, a dirmi di andare se e quando voleva lui.
Dice che se mi ha tradita è stato perchè vedeva che le cose tra noi non andavano bene, si litigava ed ero aggressiva. Sfido chiunque a rimanere tranquilla dopo che mi diceva "non venire perchè mi consumi il riscaldamento". ASSURDO!!! Immagino che pensa di me che sia una sciocca, forse è proprio ciò che sono! Non avrei mai pensato di soffrire così tanto per amore!
Quando lui era qui era gelosissimo di me, persino delle amiche. Ora pare che nulla lo turbi, neanche il fatto che gli abbia detto che anche io ho avuto l'opportunità di tradirlo (e non mentivo), di cercare conforto e appoggio in altri uomini, ma la mia integrità è stata più forte. Nonostante valessi per lui meno di una bolletta!!! Qualche giorno fa, davanti ai suoi occhi, un ragazzo mi ha corteggiata, ma lui pareva neanche se ne accorgesse.
Ora dice che non vuole perdermi, che mi ama, che vuole vivere con me. Per assurdo anche io credo di voler stare con lui, ma non in quella città. Gli ho detto che non voglio che lasci subito il lavoro, aspettiamo che scada a dicembre e poi si ricomincia altrove.
Non ho paura di lasciare le mie radici e la famiglia, nel mio paese natio mi ci sento stretta e a 30 anni sarebbe ora che iniziassi una vita autonoma e indipendente, ma il mio attuale lavoro nell'ambito dell'artigianato, con contratto a progetto (e stipendio mensile variabile da circa 480 € a nulla, in base alle effettive ore di lavoro) non mi permette tutto ciò.
Ho sempre desiderato andarmene, ma la questione "lavoro" è molto critica. Il mio lavoro mi piace molto nonostante non mi permetta una vita autonoma, e posso dire di essere anche piuttosto fortunata rispetto ai miei coetanei.
Ho mandato il mio curriculum fuori dalla mia regione, e se il lavoro non fosse una cimera, sarei pronta a partire da zero, ma questa volta sento che sarebbe giusto farlo con il mio ragazzo, a parità di condizioni. Affrontare insieme tutte le circostanze e le difficoltà che comporta l'iniziare una vita in un posto che non si conosce.
Effettivamente anche il mio ragazzo aveva voglia di cambiare aria, si è affidato al fratello che già da anni abita nel nord Italia ed è lì che ha cercato lavoro (cambiandone 4 nell'arco di circa 1 anno e mezzo).
é passato dal pretendere che lo raggiungessi perchè aveva bisogno della mia presenza, a dirmi di andare se e quando voleva lui.
Dice che se mi ha tradita è stato perchè vedeva che le cose tra noi non andavano bene, si litigava ed ero aggressiva. Sfido chiunque a rimanere tranquilla dopo che mi diceva "non venire perchè mi consumi il riscaldamento". ASSURDO!!! Immagino che pensa di me che sia una sciocca, forse è proprio ciò che sono! Non avrei mai pensato di soffrire così tanto per amore!
Quando lui era qui era gelosissimo di me, persino delle amiche. Ora pare che nulla lo turbi, neanche il fatto che gli abbia detto che anche io ho avuto l'opportunità di tradirlo (e non mentivo), di cercare conforto e appoggio in altri uomini, ma la mia integrità è stata più forte. Nonostante valessi per lui meno di una bolletta!!! Qualche giorno fa, davanti ai suoi occhi, un ragazzo mi ha corteggiata, ma lui pareva neanche se ne accorgesse.
Ora dice che non vuole perdermi, che mi ama, che vuole vivere con me. Per assurdo anche io credo di voler stare con lui, ma non in quella città. Gli ho detto che non voglio che lasci subito il lavoro, aspettiamo che scada a dicembre e poi si ricomincia altrove.
[#3]
Gent.le ragazza,
temo che il problema non sia la città, il lavoro, gli eventuali corteggiatori ma piuttosto comprendere come è cambiata la vostra relazione di coppia dopo il trasferimento al nord del suo fidanzato, non a caso lei racconta:
"Dice che se mi ha tradita è stato perchè vedeva che le cose tra noi non andavano bene, si litigava ed ero aggressiva. Sfido chiunque a rimanere tranquilla dopo che mi diceva "non venire perchè mi consumi il riscaldamento". ASSURDO!!! "
La distanza spesso logora la relazione specie se non c'è un'incertezza che interferisce con la progettualità e la condivisione delle reciproche aspirazioni.
Credo che al momento ci sia tanta rabbia e sofferenza da parte sua che dovrebbe trovare uno spazio per essere espressa e metabolizzata, prima di prendere decisioni dettate solo dalla paura di perdere l'altro.
temo che il problema non sia la città, il lavoro, gli eventuali corteggiatori ma piuttosto comprendere come è cambiata la vostra relazione di coppia dopo il trasferimento al nord del suo fidanzato, non a caso lei racconta:
"Dice che se mi ha tradita è stato perchè vedeva che le cose tra noi non andavano bene, si litigava ed ero aggressiva. Sfido chiunque a rimanere tranquilla dopo che mi diceva "non venire perchè mi consumi il riscaldamento". ASSURDO!!! "
La distanza spesso logora la relazione specie se non c'è un'incertezza che interferisce con la progettualità e la condivisione delle reciproche aspirazioni.
Credo che al momento ci sia tanta rabbia e sofferenza da parte sua che dovrebbe trovare uno spazio per essere espressa e metabolizzata, prima di prendere decisioni dettate solo dalla paura di perdere l'altro.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Utente
Gentile dr. Camplone, grazie per la sua risposta.
Da parte mia non c'è rabbia, ma tanta tantissima sofferenza! Io stessa da tempo gli dico che è cambiato e con lui anche il nostro rapporto.
Ciò che ho pensato è che lui andando via dalla casa dei genitori, avendo una sua indipendenza economica, una casa tutta sua, gli si sono aperte delle prospettive nuove, così è passato dal volermi con sè, al rifiutarmi, al trattarmi male per renderemi acida. Si è dunque creato gli alibi per potermi tradire.
Entrambi abbiamo avuto delle piccole storielle adolescenziali prima di conoscerci, ma nulla di serio e duraturo. Io conosco solo il suo corpo e lui conosceva solo il mio. Riteneva che l'intimità non fosse una cosa semplice da trovare con chiunque...
Lui dice che ha dovuto "toccare il fondo" per riprendersi, per capire che mi ama. Io non so cosa pensare, a cosa credere. Ho tanta paura di prendere qualsiasi decisione. Lui mi dice di provare, di ritentare a stare insieme, a costruirci un futuro, ma io temo che una "ricaduta" sia per me fatale.
Inizialmente dopo che mi ha confessato l'accaduto, dopo il crollo iniziale, ho avuto il bisogno di stare con lui il più possibile, di sentirlo vicino a me.
Appena ci siamo separati nuovamente, lui è tornato al nord, io gli ho detto che non reggevo la nostra situazione e il tradimento, che probabilmente non riuscirò mai a superarlo e per questo la cosa più giusta da fare era lasciarci, non sentirci più.
A quel punto lui è stato malissimo, ha pianto come non aveva mai fatto e mi ha detto che io sono la sua forza, che sono l'unica persona con cui riesce ad essere se stesso, che vuole impegnarsi seriamente.
Da parte mia non c'è rabbia, ma tanta tantissima sofferenza! Io stessa da tempo gli dico che è cambiato e con lui anche il nostro rapporto.
Ciò che ho pensato è che lui andando via dalla casa dei genitori, avendo una sua indipendenza economica, una casa tutta sua, gli si sono aperte delle prospettive nuove, così è passato dal volermi con sè, al rifiutarmi, al trattarmi male per renderemi acida. Si è dunque creato gli alibi per potermi tradire.
Entrambi abbiamo avuto delle piccole storielle adolescenziali prima di conoscerci, ma nulla di serio e duraturo. Io conosco solo il suo corpo e lui conosceva solo il mio. Riteneva che l'intimità non fosse una cosa semplice da trovare con chiunque...
Lui dice che ha dovuto "toccare il fondo" per riprendersi, per capire che mi ama. Io non so cosa pensare, a cosa credere. Ho tanta paura di prendere qualsiasi decisione. Lui mi dice di provare, di ritentare a stare insieme, a costruirci un futuro, ma io temo che una "ricaduta" sia per me fatale.
Inizialmente dopo che mi ha confessato l'accaduto, dopo il crollo iniziale, ho avuto il bisogno di stare con lui il più possibile, di sentirlo vicino a me.
Appena ci siamo separati nuovamente, lui è tornato al nord, io gli ho detto che non reggevo la nostra situazione e il tradimento, che probabilmente non riuscirò mai a superarlo e per questo la cosa più giusta da fare era lasciarci, non sentirci più.
A quel punto lui è stato malissimo, ha pianto come non aveva mai fatto e mi ha detto che io sono la sua forza, che sono l'unica persona con cui riesce ad essere se stesso, che vuole impegnarsi seriamente.
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"Io conosco solo il suo corpo e lui conosceva solo il mio. Riteneva che l'intimità non fosse una cosa semplice da trovare con chiunque..."
Gent.le ragazza,
essendo cresciuti insieme è comprensibile che si sia creata un'esclusività nel vostro rapporto, solo che da punto di forza si è trasformata in "area di vulnerabilità", ossia con il trasferimento il suo ragazzo ha preso consapevolezza del bisogno di fare nuove esperienze per sfuggire ad un destino certo e prevedibile, che al contrario oggi rappresenta una scelta intenzionale.
In un certo senso anche se attraverso la sofferenza, questo tradimento può offrire ad entrambi la possibilità di fare un salto di qualità nella relazione di coppia, a condizione che possiate elaborare l'accaduto e non diventi una "bomba ad orologeria" pronta ad esplodere alla prossima difficoltà.
Gent.le ragazza,
essendo cresciuti insieme è comprensibile che si sia creata un'esclusività nel vostro rapporto, solo che da punto di forza si è trasformata in "area di vulnerabilità", ossia con il trasferimento il suo ragazzo ha preso consapevolezza del bisogno di fare nuove esperienze per sfuggire ad un destino certo e prevedibile, che al contrario oggi rappresenta una scelta intenzionale.
In un certo senso anche se attraverso la sofferenza, questo tradimento può offrire ad entrambi la possibilità di fare un salto di qualità nella relazione di coppia, a condizione che possiate elaborare l'accaduto e non diventi una "bomba ad orologeria" pronta ad esplodere alla prossima difficoltà.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 20/05/2013.
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