Problemi con il coniuge
Buongiorno
ho alle spalle un matrimonio lungo e due figli adolescenti; il rapporto con mia moglie è sempre stato buono per gli aspetti pratici del quotidiano ma è stato assolutamente insoddisfacente sotto il profilo della sessualità della intimità e della condivisione.
La mia crisi è iniziata alcuni anni fa ed ho avuto la tentazione di uscire dal mio matrimonio ma ho represso tutto pensando che non avrei potuto allontanarmi dai miei figli piccoli.
Ho provato in alcune situazioni a parlare con mia moglie che non si è mai aperta ... ho avuto momenti di insofferenza e di lontananza da lei accettati senza suscitare reazioni particolari .... mi sono capitate 2 brevi storie con persone conosciute cui non mi sono negato e con cui ho poi mantenuto un rapporto platonico che mi dava l'affettività che mi sentivo mancare.
un anno fa in questa situazione piatta mi sono innamorato di un'altra persona e per la prima volta ho pensato di poter andare
ho sicuramente sottovalutato gli aspetti psicologici (sono portato ad accudire e ad avere molta attenzione alle persone intorno a me) e ho pensato fosse molto più facile atteso che questa persona ha delle qualità morali importanti (come peraltro mia moglie) ma ha in più la complicità e la sessualità che con mia moglie sono mancate.
Per quanto ho detto sopra e per pesare le vere intenzioni di tutti ho iniziato un periodo in cui ho manifestato a mia moglie la mia frustrazione e anche la possibilità di una separazione ..... lei non ha reagito veramente, ha rivestito i panni della vittima riuscendo a risvegliare ogni mio possibile senso di colpa, per molto tempo e tra noi si sono creati silenzi più che confronti; sono stati azzerati (per mia scelta) i rapporti sessuali che comunque in precedenza erano molto rari e insoddisfacenti tanto da farmi somatizzare una serie di problemi che mi hanno depresso ed ancora oggi non risolti mi deprimono. Io ho continuato il mio percorso vista la forza che questo sentimento nuovo ha sempre avuto e conserva, oggi che ci si avvicina ad un dunque, mia moglie invece si è aperta mi dice che ho travisato tutte le cose che sono intercorse, che sicuramente lei ha fatto degli errori ma che a qualsiasi costo vuole restare insieme che anche sotto il profilo della sessualità ha capito di avere avuto stupide inibizioni dovute alla sua storia personale e che anche queste oggi possono essere superate.
A questo punto i miei sensi di colpa la fanno da padrone e vado in confusione e panico totale.
E' possibile che io abbia così travisato un così lungo periodo della mia vita ( i problemi ci sono da oltre 15 anni) ?
E' possibile che una persona di cultura come lei è possa arrivare a sbloccarsi dopo così tanto tempo ?
E' possibile che si stia veramente rendendo conto dei problemi e non sia solo un escamotage disperato per superare una situazione di crisi?
Come faccio a vedere con chiarezza dentro di me per non fare del male gratuito? Sono immaturo a 50 anni?
Cosa ho trascurato nella mia analisi?
Grazie
ho alle spalle un matrimonio lungo e due figli adolescenti; il rapporto con mia moglie è sempre stato buono per gli aspetti pratici del quotidiano ma è stato assolutamente insoddisfacente sotto il profilo della sessualità della intimità e della condivisione.
La mia crisi è iniziata alcuni anni fa ed ho avuto la tentazione di uscire dal mio matrimonio ma ho represso tutto pensando che non avrei potuto allontanarmi dai miei figli piccoli.
Ho provato in alcune situazioni a parlare con mia moglie che non si è mai aperta ... ho avuto momenti di insofferenza e di lontananza da lei accettati senza suscitare reazioni particolari .... mi sono capitate 2 brevi storie con persone conosciute cui non mi sono negato e con cui ho poi mantenuto un rapporto platonico che mi dava l'affettività che mi sentivo mancare.
un anno fa in questa situazione piatta mi sono innamorato di un'altra persona e per la prima volta ho pensato di poter andare
ho sicuramente sottovalutato gli aspetti psicologici (sono portato ad accudire e ad avere molta attenzione alle persone intorno a me) e ho pensato fosse molto più facile atteso che questa persona ha delle qualità morali importanti (come peraltro mia moglie) ma ha in più la complicità e la sessualità che con mia moglie sono mancate.
Per quanto ho detto sopra e per pesare le vere intenzioni di tutti ho iniziato un periodo in cui ho manifestato a mia moglie la mia frustrazione e anche la possibilità di una separazione ..... lei non ha reagito veramente, ha rivestito i panni della vittima riuscendo a risvegliare ogni mio possibile senso di colpa, per molto tempo e tra noi si sono creati silenzi più che confronti; sono stati azzerati (per mia scelta) i rapporti sessuali che comunque in precedenza erano molto rari e insoddisfacenti tanto da farmi somatizzare una serie di problemi che mi hanno depresso ed ancora oggi non risolti mi deprimono. Io ho continuato il mio percorso vista la forza che questo sentimento nuovo ha sempre avuto e conserva, oggi che ci si avvicina ad un dunque, mia moglie invece si è aperta mi dice che ho travisato tutte le cose che sono intercorse, che sicuramente lei ha fatto degli errori ma che a qualsiasi costo vuole restare insieme che anche sotto il profilo della sessualità ha capito di avere avuto stupide inibizioni dovute alla sua storia personale e che anche queste oggi possono essere superate.
A questo punto i miei sensi di colpa la fanno da padrone e vado in confusione e panico totale.
E' possibile che io abbia così travisato un così lungo periodo della mia vita ( i problemi ci sono da oltre 15 anni) ?
E' possibile che una persona di cultura come lei è possa arrivare a sbloccarsi dopo così tanto tempo ?
E' possibile che si stia veramente rendendo conto dei problemi e non sia solo un escamotage disperato per superare una situazione di crisi?
Come faccio a vedere con chiarezza dentro di me per non fare del male gratuito? Sono immaturo a 50 anni?
Cosa ho trascurato nella mia analisi?
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
proverò a risponderLe seguendo alcune considerazioni che sono scaturite dalla lettura della sua richiesta di consulenza pervenuta. La situazione conflittuale e il disagio relazionale che descrive e riporta attraverso le sue parole, potrebbero raccontare solo un frammento della sua storia personale. Sembrerebbe che lei si sia concentrato su questo passaggio ormai da diverso tempo e che non veda altro, infatti scrive:
"...E' possibile che io abbia così travisato un così lungo periodo della mia vita ( i problemi ci sono da oltre 15 anni) ? " Quando un conflitto viene a farci visita, ci destabilizza, ci mette in ginocchio o ci fa scappare verso altre soluzioni, ma allo stesso tempo ci da la possibilità reale di metterci in discussione e ci pone di fronte a nuove opportunità: ridisegnare per esempio una relazione stanca o in stallo, oppure compiere una scelta importante. In entrambi i casi va fatta chiarezza, va dedicato tempo ed attenzione a ciò che queste situazioni suggeriscono. Bene, non crede che per lei sarebbe interessante guardare anche gli altri colori di questa storia? Considerare le altre possibili sfumature e i diversi punti di vista. Sarebbe davvero curioso dare altre possibili alternative alla sceneggiatura della sua storia di vita. Sarebbe come prendersi un pò cura di sè, visto che dice di essere bravo nell'accudire gli altri. Cominci da se stesso e nel caso non ci riuscisse da solo, potrebbe concedersi anche la prospettiva di un supporto psicologico.
Cordialmente.
proverò a risponderLe seguendo alcune considerazioni che sono scaturite dalla lettura della sua richiesta di consulenza pervenuta. La situazione conflittuale e il disagio relazionale che descrive e riporta attraverso le sue parole, potrebbero raccontare solo un frammento della sua storia personale. Sembrerebbe che lei si sia concentrato su questo passaggio ormai da diverso tempo e che non veda altro, infatti scrive:
"...E' possibile che io abbia così travisato un così lungo periodo della mia vita ( i problemi ci sono da oltre 15 anni) ? " Quando un conflitto viene a farci visita, ci destabilizza, ci mette in ginocchio o ci fa scappare verso altre soluzioni, ma allo stesso tempo ci da la possibilità reale di metterci in discussione e ci pone di fronte a nuove opportunità: ridisegnare per esempio una relazione stanca o in stallo, oppure compiere una scelta importante. In entrambi i casi va fatta chiarezza, va dedicato tempo ed attenzione a ciò che queste situazioni suggeriscono. Bene, non crede che per lei sarebbe interessante guardare anche gli altri colori di questa storia? Considerare le altre possibili sfumature e i diversi punti di vista. Sarebbe davvero curioso dare altre possibili alternative alla sceneggiatura della sua storia di vita. Sarebbe come prendersi un pò cura di sè, visto che dice di essere bravo nell'accudire gli altri. Cominci da se stesso e nel caso non ci riuscisse da solo, potrebbe concedersi anche la prospettiva di un supporto psicologico.
Cordialmente.
Dr. Giovanni Soscara
Psicologo Clinico, Psicoterapeuta
soscaragiovanni@medicitalia.it
[#2]
Gentile Utente,
in un consulto precedente ci ha detto di essere seguito da una terapeuta. Come sta andando il suo percorso?
Quali temi state esplorando?
Sta ottenendo benefici?
Come mai si rivolge a noi se è già seguito?
Ci parla di un matrimonio che si è trascinato per anni con problematiche irrisolte, per amore della famiglia, rispetto al quale ha trovato parziali compensazioni in relazioni con terze persone.
Ora che si accorge che il tempo è passato nell'insoddisfazione e i suoi figli sono diventati adolescenti, nel suo cuore ha preso posto un'altra persona e pensa sia arrivato il tempo di dare una svolta alla sua vita.
Ma ecco che nel denunciare a sua moglie le sue frustrazioni e nel proporle una separazione, non la trova disposta a lasciarla andare, mettendo in campo risposte che la lasciano confusa, con sensi di colpa e nell'impossibilità di decidere.
Sono temi che dovrebbe affrontare in terapia, se è ancora seguito, occorre fare chiarezza dentro di sé e nelle sue relazioni, quella con sua moglie e con l'altra persona.
Non è questione di immaturità, ma di aver trascinato nel tempo chiarimenti indispensabili con sua moglie, ma di questo non è solo lei il responsabile, ciascun partner in una coppia ci mette il proprio contributo. A volte le questioni rimangono lì per anni, ma poi arriva il tempo in cui emergono in modo evidente, in particolare in certi momenti "critici" della vita famigliare, ad esempio quando i figli diventano adolescenti.
Cordialmente
in un consulto precedente ci ha detto di essere seguito da una terapeuta. Come sta andando il suo percorso?
Quali temi state esplorando?
Sta ottenendo benefici?
Come mai si rivolge a noi se è già seguito?
Ci parla di un matrimonio che si è trascinato per anni con problematiche irrisolte, per amore della famiglia, rispetto al quale ha trovato parziali compensazioni in relazioni con terze persone.
Ora che si accorge che il tempo è passato nell'insoddisfazione e i suoi figli sono diventati adolescenti, nel suo cuore ha preso posto un'altra persona e pensa sia arrivato il tempo di dare una svolta alla sua vita.
Ma ecco che nel denunciare a sua moglie le sue frustrazioni e nel proporle una separazione, non la trova disposta a lasciarla andare, mettendo in campo risposte che la lasciano confusa, con sensi di colpa e nell'impossibilità di decidere.
Sono temi che dovrebbe affrontare in terapia, se è ancora seguito, occorre fare chiarezza dentro di sé e nelle sue relazioni, quella con sua moglie e con l'altra persona.
Non è questione di immaturità, ma di aver trascinato nel tempo chiarimenti indispensabili con sua moglie, ma di questo non è solo lei il responsabile, ciascun partner in una coppia ci mette il proprio contributo. A volte le questioni rimangono lì per anni, ma poi arriva il tempo in cui emergono in modo evidente, in particolare in certi momenti "critici" della vita famigliare, ad esempio quando i figli diventano adolescenti.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambi
comincio a rispondere alla dott.ssa Renella: sto portando avanti il mio percorso ho scritto nuovamente a questo sito nella speranza di trovare ulteriori spunti e riflessioni che possano magari essere colti da altri occhi e mi consentano poi di svilupparli in terapia. La mia ansia di soluzione è grande e so che questo non è un fattore troppo positivo.
Proprio in questo filone di pensiero vorrei chiedere al dott. Soscara maggiori chiarimenti riguardo "ai colori" e alle differenti modalità con cui osservarli.
E' vero credo di aver fatto lo struzzo per tanto tempo sicuramente anche per codardia la stessa che oggi mi confessa mia moglie a giustificazione della sua lontananza e del suo mancato agire nelle situazioni più svariate in cui aveva anche mezzi personali per farlo.
In quest'ultimo periodo sto rivivendo momenti che negli ultimi 15 ani sono stati normali caratterizzati dall'occuparsi ognuno di cose sue pur in un contesto di presenza fisica ...... la differenza rispetto ad oggi è la componente psicologica derivante dalla crisi che a me fa morire dentro che mi assorbe tutte le energie e che mi toglie qualsiasi gioia sentendomene responsabile e volendo andare anzichè ricostruire. Il confronto con mia moglie è perdente sempre, sia perchè non ha patito come me la situazione sia perchè psiclogicamente è più forte anche nella sua apparente remissività tanto che nemmeno adesso riesce a parlarmi per analizzare i problemi. Le volte che con fatica riesco a farla parlare passa immediatamente ad uno stato di disperazione che però rimuove molto velocemente e mi ripropone il modello di sua assoluta dipendenza da me; che tale nei fatti non può essere sia per cultura sia per indipendenza economica.
Tuuto viene lasciato in mano mia ed è l'essenza del mio conflitto interiore.
Grazie
comincio a rispondere alla dott.ssa Renella: sto portando avanti il mio percorso ho scritto nuovamente a questo sito nella speranza di trovare ulteriori spunti e riflessioni che possano magari essere colti da altri occhi e mi consentano poi di svilupparli in terapia. La mia ansia di soluzione è grande e so che questo non è un fattore troppo positivo.
Proprio in questo filone di pensiero vorrei chiedere al dott. Soscara maggiori chiarimenti riguardo "ai colori" e alle differenti modalità con cui osservarli.
E' vero credo di aver fatto lo struzzo per tanto tempo sicuramente anche per codardia la stessa che oggi mi confessa mia moglie a giustificazione della sua lontananza e del suo mancato agire nelle situazioni più svariate in cui aveva anche mezzi personali per farlo.
In quest'ultimo periodo sto rivivendo momenti che negli ultimi 15 ani sono stati normali caratterizzati dall'occuparsi ognuno di cose sue pur in un contesto di presenza fisica ...... la differenza rispetto ad oggi è la componente psicologica derivante dalla crisi che a me fa morire dentro che mi assorbe tutte le energie e che mi toglie qualsiasi gioia sentendomene responsabile e volendo andare anzichè ricostruire. Il confronto con mia moglie è perdente sempre, sia perchè non ha patito come me la situazione sia perchè psiclogicamente è più forte anche nella sua apparente remissività tanto che nemmeno adesso riesce a parlarmi per analizzare i problemi. Le volte che con fatica riesco a farla parlare passa immediatamente ad uno stato di disperazione che però rimuove molto velocemente e mi ripropone il modello di sua assoluta dipendenza da me; che tale nei fatti non può essere sia per cultura sia per indipendenza economica.
Tuuto viene lasciato in mano mia ed è l'essenza del mio conflitto interiore.
Grazie
[#4]
<Il confronto con mia moglie è perdente sempre> perché il copione tra voi si ripete immutato, entrambi incapaci di modulare diversamente la comunicazione e di uscire, in un modo o nell'altro, dall'impasse.
In questo modo non è difficile restare fermi allo stesso punto e continuare nella confusione.
Ne parli alla sua terapeuta, ma se ci vuole vedere chiaro nel suo matrimonio, per comprendere se continuare e in che modo - o lasciare e nel migliore dei modi - le chieda se magari non sia consigliabile un intervento sulla vostra coppia.
In questo modo non è difficile restare fermi allo stesso punto e continuare nella confusione.
Ne parli alla sua terapeuta, ma se ci vuole vedere chiaro nel suo matrimonio, per comprendere se continuare e in che modo - o lasciare e nel migliore dei modi - le chieda se magari non sia consigliabile un intervento sulla vostra coppia.
[#5]
A volte il dolore e il disagio provato nel gestire con fatica la crisi e difficili momenti di sconforto possono polarizzare la nostra attenzione emotiva distogliendoci dalla possibilità di cogliere spontaneamente alcune sfumature e certe intense sensazioni che mi sono permesso di chiamare "colori". I colori a cui faccio riferimento sono quelle parti di noi che stanno rifiorendo, che hanno bisogno di cambiare qualcosa, che non si accontentano più. Dobbiamo dare voce e ascoltare quelle profonde sensazioni, che ci sorprendono, che ci possono far paura, ma che allo stesso tempo ci parlano di noi come non ha mai fatto nessuno. Ho appreso dalla comunicazione precedente con la collega che sta affrontando un suo percorso terapeutico. Penso che sia la strada giusta per far chiarezza, andando alla ricerca di quei colori nuovi insieme ad un professionista di sua fiducia, magari, come diceva la dott.ssa Rinella estendendo la consulenza anche alla coppia.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 19/05/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.