Amore non corrisposto e sensi di colpa
Gentili dottori,
scrivo su questo supporto per chiedere consiglio. Sono ormai dieci mesi che sto insieme a una ragazza, che con me è sempre stata di una bontà e una gentilezza fuori da ogni concezione. Non ho mai conosciuto una ragazza così buona come lei. Tuttavia non me ne sono mai innamorato, d'altronde si sa che al cuor non si comanda, e se si può fare io non conosco il modo. So solo che se fosse possibile innamorarsi intenzionalmente allora io sicuramente sceglierei lei. Perché purtroppo la mia psiche o non so cosa non hanno voluto che ciò accadesse. Però lei è innamorata di me, lo so perché me l'ha confessato (lei che non l'ha mai detto a nessuno prima, è estremamente timida), e comunque glielo si legge negli occhi, è palese.
Io in questi giorni sto letteralmente impazzendo, perché sento che non posso ingannarla così, non riesco ad andare avanti. Allo stesso modo però mi fa impazzire l'idea di far soffrire una persona buona che mi ama, e non vedo vie d'uscita. Sono come un pugile messo all'angolo, solo che onestamente cambierei volentieri la mia situazione con quella di un pugile messo all'angolo, mi beccherei volentieri qualche cazzotto in faccia se potesse sostituire questa situazione. Ho deciso di confessarle che non la amo, secondo voi faccio bene? Lei soffrirà tantissimo, lo so già, ma d'altronde io non riesco a soddisfarla nemmeno sessualmente, perché non riesco a farci l'amore, conscio che per una donna (o quantomeno per la maggior parte) è importantissimo farlo (soprattutto la prima volta come lo sarebbe per lei) con un ragazzo che si ama e per il quale l'amore sia corrisposto. Io sono amato da lei, però non corrispondo, mio (e suo) malgrado. Quindi la mia coscienza mi impedisce di farlo con lei, e ogni volta devo trovare una scusa. Non posso andare avanti a scuse, e quindi mi sono deciso a dirglielo. So che avrei dovuto farlo prima, ma non ero sicuro dei miei sentimenti, sono giunto a questa conclusione a seguito di un lungo esame di coscienza.
Secondo voi c'è un modo specifico per dirglielo? Dobbiamo uscire la sera, pensavo di farlo alla fine della serata, quando ci dobbiamo congedare, o è meglio farlo subito? Rovinerei la serata a molti in questo modo, purtroppo noi ci vediamo solo la sera e non riesco a incontrarla durante il giorno. Oltretutto ci sono molte cose che mi mettono in crisi, lei mi scrive di quest'estate che dovremmo passare insieme, mi dice che prossimamente andrà a comprare il costume per il mare, piccole cose del futuro insieme che mi distruggono, perché io non vedo questo futuro che vede lei. Ho dei terribili sensi di colpa.
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.
scrivo su questo supporto per chiedere consiglio. Sono ormai dieci mesi che sto insieme a una ragazza, che con me è sempre stata di una bontà e una gentilezza fuori da ogni concezione. Non ho mai conosciuto una ragazza così buona come lei. Tuttavia non me ne sono mai innamorato, d'altronde si sa che al cuor non si comanda, e se si può fare io non conosco il modo. So solo che se fosse possibile innamorarsi intenzionalmente allora io sicuramente sceglierei lei. Perché purtroppo la mia psiche o non so cosa non hanno voluto che ciò accadesse. Però lei è innamorata di me, lo so perché me l'ha confessato (lei che non l'ha mai detto a nessuno prima, è estremamente timida), e comunque glielo si legge negli occhi, è palese.
Io in questi giorni sto letteralmente impazzendo, perché sento che non posso ingannarla così, non riesco ad andare avanti. Allo stesso modo però mi fa impazzire l'idea di far soffrire una persona buona che mi ama, e non vedo vie d'uscita. Sono come un pugile messo all'angolo, solo che onestamente cambierei volentieri la mia situazione con quella di un pugile messo all'angolo, mi beccherei volentieri qualche cazzotto in faccia se potesse sostituire questa situazione. Ho deciso di confessarle che non la amo, secondo voi faccio bene? Lei soffrirà tantissimo, lo so già, ma d'altronde io non riesco a soddisfarla nemmeno sessualmente, perché non riesco a farci l'amore, conscio che per una donna (o quantomeno per la maggior parte) è importantissimo farlo (soprattutto la prima volta come lo sarebbe per lei) con un ragazzo che si ama e per il quale l'amore sia corrisposto. Io sono amato da lei, però non corrispondo, mio (e suo) malgrado. Quindi la mia coscienza mi impedisce di farlo con lei, e ogni volta devo trovare una scusa. Non posso andare avanti a scuse, e quindi mi sono deciso a dirglielo. So che avrei dovuto farlo prima, ma non ero sicuro dei miei sentimenti, sono giunto a questa conclusione a seguito di un lungo esame di coscienza.
Secondo voi c'è un modo specifico per dirglielo? Dobbiamo uscire la sera, pensavo di farlo alla fine della serata, quando ci dobbiamo congedare, o è meglio farlo subito? Rovinerei la serata a molti in questo modo, purtroppo noi ci vediamo solo la sera e non riesco a incontrarla durante il giorno. Oltretutto ci sono molte cose che mi mettono in crisi, lei mi scrive di quest'estate che dovremmo passare insieme, mi dice che prossimamente andrà a comprare il costume per il mare, piccole cose del futuro insieme che mi distruggono, perché io non vedo questo futuro che vede lei. Ho dei terribili sensi di colpa.
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.
[#1]
Gentile Ragazzo,
come mai si è legato ad una ragazza della quale non è innamorato?
<d'altronde si sa che al cuor non si comanda, e se si può fare io non conosco il modo>
No, non si può fare ,non ci si può imporre razionalmente di innamorarsi di qualcuno e non possono bastare <bontà e una gentilezza fuori da ogni concezione> da parte dell'altro
<Allo stesso modo però mi fa impazzire l'idea di far soffrire una persona buona che mi ama, e non vedo vie d'uscita> Pensi come invece ci potrebbe rimanere questa ragazza e soffrire maggiormente se lei continuasse a mantenere questo tipo di legame, nel quale mancano da parte sua (di lei che scrive) i necessari presupposti affinché possa definirsi tale, almeno secondo quanto ci riferisce.
<Secondo voi c'è un modo specifico per dirglielo?> Non possiamo certo suggerirle le parole, essere sinceri e onesti può costare sofferenza per sé e per l'altro, ma ne vale la pena se ci va di mezzo la felicità di un'altra persona e anche la sua.
E' la prima volta che si trova in una situazione di questo tipo?
Le è già capitato di legarsi a una ragazza con queste caratteristiche? Si è domandato come mai?
Come sono stati i suoi rapporti precedenti?
come mai si è legato ad una ragazza della quale non è innamorato?
<d'altronde si sa che al cuor non si comanda, e se si può fare io non conosco il modo>
No, non si può fare ,non ci si può imporre razionalmente di innamorarsi di qualcuno e non possono bastare <bontà e una gentilezza fuori da ogni concezione> da parte dell'altro
<Allo stesso modo però mi fa impazzire l'idea di far soffrire una persona buona che mi ama, e non vedo vie d'uscita> Pensi come invece ci potrebbe rimanere questa ragazza e soffrire maggiormente se lei continuasse a mantenere questo tipo di legame, nel quale mancano da parte sua (di lei che scrive) i necessari presupposti affinché possa definirsi tale, almeno secondo quanto ci riferisce.
<Secondo voi c'è un modo specifico per dirglielo?> Non possiamo certo suggerirle le parole, essere sinceri e onesti può costare sofferenza per sé e per l'altro, ma ne vale la pena se ci va di mezzo la felicità di un'altra persona e anche la sua.
E' la prima volta che si trova in una situazione di questo tipo?
Le è già capitato di legarsi a una ragazza con queste caratteristiche? Si è domandato come mai?
Come sono stati i suoi rapporti precedenti?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Gentile dr.ssa Rinella,
la ringrazio per la pronta risposta. Per rispondere a mia volta alle sue domande, io pur avendo 28 anni ho una scarsissima esperienza nel campo amoroso. Mi sono innamorato una sola volta in tutta la mia vita, quando avevo 20 anni. Tuttavia fui ingannato da questa ragazza che dopo soli due mesi mi liquidò con un sms. Soffrii molto per qualche mese e per questo motivo so bene cosa significa soffrire per amore, e la sofferenza che causerei alla mia attuale fidanzata confessandole che non l'amo. Io a mia volta ho provato rancore nei confronti di quella ragazza che mi liquidò con l'sms, e ho paura che anche la mia attuale fidanzata possa provare lo stesso rancore nei miei confronti, anche se di certo io non lo farò mai via sms, bensì faccia a faccia.
E' la primissima volta che mi ritrovo in questa situazione, per il semplice fatto che è la prima volta che mi fidanzo. Lei conosce la mia famiglia e io la sua, abbiamo amici in comune (anzi sono stati proprio loro a presentarci, per volere di lei), e per questo motivo la cosa risulta più difficile da confessare.
Io sto bene quando esco con lei, per questo mi dispiacerebbe moltissimo troncare di netto ogni tipo di rapporto, ma penso che questo sia inevitabile che succeda. Tuttavia subentra in me un senso di angoscia quando mi ritrovo da solo con lei in situazioni di intimità. Mi sono messo con lei perché fisicamente è proprio il mio tipo, inizialmente avevo le classiche farfalle nello stomaco, forse sono stato troppo avventato, ma la mia inesperienza non mi ha aiutato. Speravo che all'attrazione fisica si aggiungesse presto anche il sentimento, ma così non è stato, e mi ci è voluto un bel po' per capirlo.
Quello che posso dire con certezza è che in futuro ci starò molto ma molto più attento.
la ringrazio per la pronta risposta. Per rispondere a mia volta alle sue domande, io pur avendo 28 anni ho una scarsissima esperienza nel campo amoroso. Mi sono innamorato una sola volta in tutta la mia vita, quando avevo 20 anni. Tuttavia fui ingannato da questa ragazza che dopo soli due mesi mi liquidò con un sms. Soffrii molto per qualche mese e per questo motivo so bene cosa significa soffrire per amore, e la sofferenza che causerei alla mia attuale fidanzata confessandole che non l'amo. Io a mia volta ho provato rancore nei confronti di quella ragazza che mi liquidò con l'sms, e ho paura che anche la mia attuale fidanzata possa provare lo stesso rancore nei miei confronti, anche se di certo io non lo farò mai via sms, bensì faccia a faccia.
E' la primissima volta che mi ritrovo in questa situazione, per il semplice fatto che è la prima volta che mi fidanzo. Lei conosce la mia famiglia e io la sua, abbiamo amici in comune (anzi sono stati proprio loro a presentarci, per volere di lei), e per questo motivo la cosa risulta più difficile da confessare.
Io sto bene quando esco con lei, per questo mi dispiacerebbe moltissimo troncare di netto ogni tipo di rapporto, ma penso che questo sia inevitabile che succeda. Tuttavia subentra in me un senso di angoscia quando mi ritrovo da solo con lei in situazioni di intimità. Mi sono messo con lei perché fisicamente è proprio il mio tipo, inizialmente avevo le classiche farfalle nello stomaco, forse sono stato troppo avventato, ma la mia inesperienza non mi ha aiutato. Speravo che all'attrazione fisica si aggiungesse presto anche il sentimento, ma così non è stato, e mi ci è voluto un bel po' per capirlo.
Quello che posso dire con certezza è che in futuro ci starò molto ma molto più attento.
[#4]
Gentile utente,
è anche possibile che all'inizio della storia Lei fosse davvero preso da questo ragazza e che ne fosse per certi versi innamorato, ma poi l'innamoramento sia del tutto scemato.
In questo non c'è nulla di male.
Ma io credo che ciò che sta creando tutto il problema sia la Sua convinzione su ciò che possa accadere nel momento in cui si viene lasciati:
"...Soffrii molto per qualche mese e per questo motivo so bene cosa significa soffrire per amore, e la sofferenza che causerei alla mia attuale fidanzata confessandole che non l'amo..."
In altre parole, è come se Lei dicesse che d'amore si può soffrire così tanto, quasi fino a morirne e che comunque sia d'obbligo restare rancorosi...
E' vero che le relazioni d'amore possono farci soffrire; è anche vero che talvolta siamo noi a far soffrire gli altri.
Ma l'idea di fondo che Lei trasmette qui è che comunicare di non voler continuare una relazione (per qualunque ragione) si pericolosissimo per l'altro.
Fortunatamente tutti noi siamo pieni di risorse e siamo in grado di assorbire il colpo. Certamente Lei saprà scegliere le parole giuste e il momento giusto per essere delicato con questa ragazza, ma il contenuto di ciò che deve comunicare resta invariato.
Per concludere, nessuno di noi può avere l'idea di onnipotenza e di poter proteggere l'altro dalla sofferenza. Questo tipo di sofferenza fa parte della vita e prima o poi è capitato a tutti.
Anche questa ragazza imparerà, d'altra parte, qualcosa da tutta questa storia e, come Lei stesso dice, merita di vivere una storia d'amore con un uomo che sia sinceramente innamorato di lei e non uno che si angoscia nei momenti d'intimità. Non crede dunque di fare in un certo senso un grande favore a questa ragazza, lasciandola libera?
Non si accolli anche i problemi degli altri.
Un cordiale saluto,
è anche possibile che all'inizio della storia Lei fosse davvero preso da questo ragazza e che ne fosse per certi versi innamorato, ma poi l'innamoramento sia del tutto scemato.
In questo non c'è nulla di male.
Ma io credo che ciò che sta creando tutto il problema sia la Sua convinzione su ciò che possa accadere nel momento in cui si viene lasciati:
"...Soffrii molto per qualche mese e per questo motivo so bene cosa significa soffrire per amore, e la sofferenza che causerei alla mia attuale fidanzata confessandole che non l'amo..."
In altre parole, è come se Lei dicesse che d'amore si può soffrire così tanto, quasi fino a morirne e che comunque sia d'obbligo restare rancorosi...
E' vero che le relazioni d'amore possono farci soffrire; è anche vero che talvolta siamo noi a far soffrire gli altri.
Ma l'idea di fondo che Lei trasmette qui è che comunicare di non voler continuare una relazione (per qualunque ragione) si pericolosissimo per l'altro.
Fortunatamente tutti noi siamo pieni di risorse e siamo in grado di assorbire il colpo. Certamente Lei saprà scegliere le parole giuste e il momento giusto per essere delicato con questa ragazza, ma il contenuto di ciò che deve comunicare resta invariato.
Per concludere, nessuno di noi può avere l'idea di onnipotenza e di poter proteggere l'altro dalla sofferenza. Questo tipo di sofferenza fa parte della vita e prima o poi è capitato a tutti.
Anche questa ragazza imparerà, d'altra parte, qualcosa da tutta questa storia e, come Lei stesso dice, merita di vivere una storia d'amore con un uomo che sia sinceramente innamorato di lei e non uno che si angoscia nei momenti d'intimità. Non crede dunque di fare in un certo senso un grande favore a questa ragazza, lasciandola libera?
Non si accolli anche i problemi degli altri.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Ex utente
Dai 20 anni in poi sono uscito con un paio di ragazze, ma niente di particolare oltre a baci e coccole. Con una di loro ho provato ad avere rapporti sessuali, ma non ci sono riuscito, nonostante lei fosse piuttosto eccitante. In realtà per quanto riguarda la sfera sessuale io non sono un granché coinvolto, mi lascia piuttosto indifferente. Intendo dire che non soffro per niente l'astinenza, ho letto da qualche parte di questa cosa che si chiama asessualità, ora non so bene se posso definirmi tale ma mi ci ritrovo abbastanza. Non mi è mai capitato di provare attrazione sessuale né nei confronti di donne né di uomini (giusto per sgombrare il campo da ipotesi di omosessualità latente). Quindi dire che "non sono riuscito" ad avere rapporti sessuali non è l'espressione giusta, in quanto non ci ho mai neanche provato e non ho interesse a farlo.
L'angoscia è dovuta al fatto che lei si aspetta che faccia tutto io, e siccome io non ho alcun interesse per il sesso mi riesce praticamente impossibile soddisfarla. La ragazza precedente invece mi assaliva letteralmente, neanche io fossi un manichino, e la cosa era per me molto più semplice e per nulla angosciante, nonostante poi puntualmente il rapporto non si concretizzasse. Tuttavia il mio rapporto con questa ragazza era molto più sporadico, ci vedevamo di rado, e oltretutto non avevamo alcuna conoscenza in comune, e la cosa mi rilassava. Diversamente dall'attuale fidanzata, a cui non sono mai riuscito a confessarle questo mio scarso o nullo interesse in ambito sessuale, per vergogna perché penso che non capirebbe e imputerebbe il tutto a una sua scarsa avvenenza fisica, quando il problema (se così possiamo chiamarlo) è esclusivamente mio, e la sua avvenenza non è affatto in discussione.
Vorrei aggiungere che non ho avuto alcun problema infantile familiare, genitori sempre presenti, e sono così da sempre, fin dal raggiungimento della cosiddetta maturità sessuale.
L'angoscia è dovuta al fatto che lei si aspetta che faccia tutto io, e siccome io non ho alcun interesse per il sesso mi riesce praticamente impossibile soddisfarla. La ragazza precedente invece mi assaliva letteralmente, neanche io fossi un manichino, e la cosa era per me molto più semplice e per nulla angosciante, nonostante poi puntualmente il rapporto non si concretizzasse. Tuttavia il mio rapporto con questa ragazza era molto più sporadico, ci vedevamo di rado, e oltretutto non avevamo alcuna conoscenza in comune, e la cosa mi rilassava. Diversamente dall'attuale fidanzata, a cui non sono mai riuscito a confessarle questo mio scarso o nullo interesse in ambito sessuale, per vergogna perché penso che non capirebbe e imputerebbe il tutto a una sua scarsa avvenenza fisica, quando il problema (se così possiamo chiamarlo) è esclusivamente mio, e la sua avvenenza non è affatto in discussione.
Vorrei aggiungere che non ho avuto alcun problema infantile familiare, genitori sempre presenti, e sono così da sempre, fin dal raggiungimento della cosiddetta maturità sessuale.
[#6]
Ex utente
Gentile dot.ssa Pileci,
grazie anche a lei per la sua risposta.
Effettivamente quello è uno dei miei più grandi problemi, tendo ad accollarmi quelli degli altri, e soprattutto tendo a proiettare negli altri quelle che sono le mie emozioni. Ovvero visto che io ho sofferto molto per la stessa ragione, allora penso che lei soffrirà allo stesso modo. E' sempre stata una mia caratteristica. Mi farò forza e glielo dirò, sperando che non si metta a piangere davanti a me o peggio ancora che fugga prima che io finisca di parlarle.
Saluti
grazie anche a lei per la sua risposta.
Effettivamente quello è uno dei miei più grandi problemi, tendo ad accollarmi quelli degli altri, e soprattutto tendo a proiettare negli altri quelle che sono le mie emozioni. Ovvero visto che io ho sofferto molto per la stessa ragione, allora penso che lei soffrirà allo stesso modo. E' sempre stata una mia caratteristica. Mi farò forza e glielo dirò, sperando che non si metta a piangere davanti a me o peggio ancora che fugga prima che io finisca di parlarle.
Saluti
[#7]
<niente di particolare oltre a baci e coccole. per quanto riguarda la sfera sessuale io non sono un granché coinvolto, mi lascia piuttosto indifferente. Intendo dire che non soffro per niente l'astinenza, ho letto da qualche parte di questa cosa che si chiama asessualità>
Ci può dire di più?
Non ha mai pensato di approfondire la questione?
Ci può dire di più?
Non ha mai pensato di approfondire la questione?
[#8]
Gentile Utente,
quello che Lei dice nella replica n. 6 è imparabile però, nel senso che -sapendo Lei che funziona in un certo modo davanti alle separazioni e che fa fatica davanti alla sofferenza degli altri- ci sono situazioni in cui diventa inevitabile dire sinceramente ciò che desidera, che pensa e che intende fare.
Qualora l'altro dovesse restarci male, questo non sarebbe una Sua colpa, ma è anche probabile che il distacco venga letto dall'altro come un rifiuto o altro (dipende dai significati personali che l'altro tende ad attribuire). Questo però è un problema dell'altra persona.
Noi non possiamo prenderci anche le responsabilità degli altri.
Un cordiale saluto,
quello che Lei dice nella replica n. 6 è imparabile però, nel senso che -sapendo Lei che funziona in un certo modo davanti alle separazioni e che fa fatica davanti alla sofferenza degli altri- ci sono situazioni in cui diventa inevitabile dire sinceramente ciò che desidera, che pensa e che intende fare.
Qualora l'altro dovesse restarci male, questo non sarebbe una Sua colpa, ma è anche probabile che il distacco venga letto dall'altro come un rifiuto o altro (dipende dai significati personali che l'altro tende ad attribuire). Questo però è un problema dell'altra persona.
Noi non possiamo prenderci anche le responsabilità degli altri.
Un cordiale saluto,
[#9]
Ex utente
Allora per iniziare vorrei precisare che io sono davvero sicuro di non amare questa ragazza, e che la sfera sessuale in realtà c'entri poco in questa mia convinzione.
Per quanto riguarda la mia sfera sessuale, la funzionalità non è messa in dubbio. Voglio dire, non sono affatto impotente. Determinate cose mi fanno raggiungere l'erezione, e ogni tanto pratico la masturbazione come ogni uomo su questa terra suppongo. Non con molta frequenza, ma lo faccio anch'io. Tuttavia il pensiero di avere rapporti sessuali con altre persone (nel mio caso donne, dal momento che io mi ritengo eterosessuale, essendo sinceramente attratto dalle donne) mi crea indifferenza. Non credo che avrei difficoltà a farlo, se escludiamo l'emozione naturale dal momento che non l'ho mai fatto, ma semplicemente non sono spinto a farlo e non mi interessa. In realtà non saprei proprio cos'altro spiegare.
Per quanto riguarda la mia sfera sessuale, la funzionalità non è messa in dubbio. Voglio dire, non sono affatto impotente. Determinate cose mi fanno raggiungere l'erezione, e ogni tanto pratico la masturbazione come ogni uomo su questa terra suppongo. Non con molta frequenza, ma lo faccio anch'io. Tuttavia il pensiero di avere rapporti sessuali con altre persone (nel mio caso donne, dal momento che io mi ritengo eterosessuale, essendo sinceramente attratto dalle donne) mi crea indifferenza. Non credo che avrei difficoltà a farlo, se escludiamo l'emozione naturale dal momento che non l'ho mai fatto, ma semplicemente non sono spinto a farlo e non mi interessa. In realtà non saprei proprio cos'altro spiegare.
[#10]
Gentile Ragazzo,
lo scenario emotivo che descrive sembra essere quello affettivo, che non correla affatto con l'amore, la passione, l'irrazionalità, la sessualità appagante e vibrante.
Sensi di colpa a parte, rimanere dentro un rapporto di coppia, che ha già perso le prime foglie, luogo della moderazione psichica ed affettiva, sembra più una punizione che un premio...
Alla sua età, anzi veramente a qualunque età, guardare avanti e dentro di sé, sarebbe utile ...
Auguri
lo scenario emotivo che descrive sembra essere quello affettivo, che non correla affatto con l'amore, la passione, l'irrazionalità, la sessualità appagante e vibrante.
Sensi di colpa a parte, rimanere dentro un rapporto di coppia, che ha già perso le prime foglie, luogo della moderazione psichica ed affettiva, sembra più una punizione che un premio...
Alla sua età, anzi veramente a qualunque età, guardare avanti e dentro di sé, sarebbe utile ...
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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