Presunto blocco emotivo: testa e sentimenti

Gent.mo Staff,

non so bene da che parte iniziare. Scrivo a seguito di un problema relazionale frequente, che inizia a rendermi difficoltosa la gestione dei rapporti d coppia. Mi trovo in una situazione particolare, cioè è 5 mesi che giro intorno a un rapporto senza capire cosa provo o quanto meno, senza capire cosa fare.
Premetto che ho avuto traumi infantili (o almeno cosi sono stati definiti da uno psicologo infantile amico di famiglia), in quanto ho perso per malattie più o meno gravi 3 persone del mio "nido familiare" nell'arco di 8 mesi. Io avevo 13 anni, e vivevo in un cortile con mia nonna, zie e i miei genitori. Ho sempre però considerato "famiglia" il nucleo intero, non solo i miei genitori, come testimoniano temi svolti alle scuole elementari. è un trauma?

Ho poi avuto una relazione conflittuale durata 8 anni (21-29 anni) con una persona che diceva di amarmi. Io non ero presa, perchè ero stata tradita dopo un mese, e sono rimasta però li per lei, perchè mi pregava di restare nonostante non provassi nulla. Che senza di me non poteva vivere ecc ecc e io, ci sono rimasta sotto. Incapace di andare via perchè non so stare bene, se faccio soffrire altri. Per me è stato un incubo, perchè poi di colpo, senza tanti problemi, dopo anni ha trovato una persona che di colpo l'ha colpita e via, cosi in 10 giorni, non sto scherzando 10 giorni è sparita. Non si è fatta sentire per 3 mesi finchè mi ha confessato di avermi tradita già in quei primi 10 giorni di conoscenza. Ora, io non so se questo è uno shock o meno so solo che mi sono chiusa a riccio e ho scelto di stare sola.

Fino a che un giorno una persona, più giovane di 8 anni, ha iniziato a entrarmi dentro. Io non sono e non ero attratta. Cosi la mia testa mi diceva "non fare cavolate, va a finire che ti innamori dell'amore, non esiste amore senza attrazione". E da li i pensieri non mi hanno dato tregua, fino a sentire un nodo alla gola. La vedevo e stavo bene, sentivo pace, vedeva cose d me che nemmeno io vedevo. M faceva da specchio e provavo cose (pero nell'ombra del cuore, calme, quiete non i fuochi dell'innamoramento) mai provate prima. Tanto da chiedermi "ma che l'amore vero sia questo senso di pace?". Ora, stavo con lei e stavo bene. M sentivo più giovane, tornavo piccola a quando ero adolescente e li lo guardavo e sentivo "che eravamo noi", come anime gemelle. Poi tornavo a casa, c dormivo su e via tutto. La vedevo piccola e senza attrazione ero come disarmata. Ora, che io sia strana lo so. Lo so. Ma si può sapere cosa sta succedendo? Perchè vedo anime gemelle dove non amo, dove non sono innamorata? I miei blocchi affettivi possono fare vincere la testa? Ha vinto lei, e, nel dubbio d innamorarmi dell'amore ricevuto da lei che è davvero un battito solo con me, ha ucciso cosa provavo? Può la testa e le mie immense "navigazioni mentali" che m perseguitano da sempre, lo spaccare un sentimento in 152 se è ricambiato, rovinare cosa s sente e le emozioni?

Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

provo a risponderLe con i limiti del consulto on line.
Mi pare di aver capito che c'è un denominatore comune in tutte queste storie e che Lei, anche quando non è presa (ed è consapevole di non esserlo), finisce per mettersi in una relazione ... per non far soffrire l'altro.

Che senso ha per Lei? A che cosa Le serve? E dov'è Lei in queste storie? Dov'è il SUO benessere e la SUA felicità?

Io credo che uno psicologo psicoterapeuta potrebbe aiutarLa a mettere a fuoco meglio tali dinamiche e soprattutto a modificarle.

Che ne pensa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.

Provo a andare a fondo: il denominatore comune che noto è questo: se rischio di fare male mi spavento. Se l'altra persona per qualsiasi motivo non si può prendere, lo vivo in un modo più sereno, mi do tempo per capire. Se invece si dichara è la fine e la testa la fa da padrona.

Poi in contrapposizione a questo noto quest'altro fattore: la paura di essere abbandonata. Figlia di lutti e tradimenti (che vivo come tradimenti di fiducia, è che fisici), scatta appena qualcuno passa. E cosi divento contraddittoria e lo vedo. Lo sento dentro.

Sa però cosa è successo questa volta? Che non sono riuscita a incasellare, e la testa ha fatto un ragionamento lineare, del tipo "se non sei attratta, ma ti prendi di cosa questa persona t da, allora ti stai illudendo sia amore cosa non lo è". Però mi ha fatto strano il "lasciarmi amare" cosa che non avevo mai accettato.

Le scrivo per sapere una cosa per me fondamentale: l'amore è sempre chiaro e netto (la frase banale "se è amore non hai dubbi non ti chiedi cosa sia), ANCHE per persone complicate o traumatizzate, il percorso è semplice, oppure può essere una strada molto lunga con mille blocchi da risolvere?
Può la testa distruggere cosa si sente, se ciò che si sente non è fortissimo, rovinando la nascita di un sentimento in un secondo momento? E chiedo perchè potrebbe essere illuminante, per interpretare meglio. Sentivo qualcosa. Poi di colpo "bum via" come dico io. Può essere difesa dell'inconscio dopo mesi di ragionamenti?

Soffro da sempre perchè spacco in mille cose tutto, ma sono sensibile. Detto cosi le sembrerò fredda e calcolatrice, in realtà sono molto vulnerabile. Soffro la contraddizione anima/testa, con un pensiero molto matematico che in genere spara a ogni vibrazione interiore, se non riesce a sentirsi "legittimato". Mi spiego?
[#3]
Utente
Utente
Preciso ulteriormente:

In questo caso ho esattamente notato a un certo punto la paura a essere felice. La mia educazione è stata molto severa. Molto, e ogni mia passione, per sopravvivere, andava soffocata. Ricordo che nemmeno iniziavo a fare cosa mi piaceva, per evitare di sentirmi dire che era una "perdita di tempo".

La testa fa pasticci quando razionalmente mi pare di non avere diritto di ricevere del bene da parte di una persona a me vicina. E il non avere diritto che provo, nell ultimo caso, era figlio del non sentirmi attratta. Ho, credo scioccamente, pensato che dove non c'è attrazione, non potrà esserci amore. Cosa ne pensa?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Si è spiegata molto bene, ma da qui -non conoscendoLa- non posso che fare insieme a Lei delle ipotesi.

Da un lato tutte queste domande potrebbero indicare un po' d'ansia a spaccare il capello in quattro e interrogarsi sull'amore.

Però descrive anche delle modalità di funzionamento che probabilmente La riguardano: il non riuscire a dire di no, il non riuscire a tollerare che, nelle relazioni, ci sta un po' di sofferenza (un po' si soffre se veniamo lasciati e un po facciamo soffrire se lasciamo... ma è la vita).

Inoltre c'è questa paura dell'abbandono che forse La spinge ad attuare proprio queste strategie che però non Le permettono nè di risolvere il problema, nè di stare bene.

E' per questo che ritengo che uno psicologo psicoterapeuta di persona possa aiutarLa a risolvere questa modalità relazionale.

Un cordiale saluto,
[#5]
Utente
Utente
I sentimenti sono vittime di queste nostre dinamiche, o quando arrivano "dovrebbero" superare tutto? Cioè l'Io è una ragnatela e blocca tutto se non è sano, oppure i sentimenti veri volano via da li?

Altrimenti detto, ritiene sensato darmi e dare tempo a questa persona oppure se in 4 mesi non è nato nulla di forte, è meglio arrendermi.

Le dico ancora questo: dentro sento paura a dover dire "devo andare via". Fa un male immenso. Col tempo ho reagito e si è ridotto, rasentando a giorni alterni l'indifferenza. Sbaglio a pensare sia una difesa? Cioè la testa, psicologicamene parlando (purtroppo non sono molto esperta in materia) può effettivamente farci vedere cosa vuole? Avevo sentito dire cosi ad un seminario.

La ringrazio moltissimo. Il problema puramente economico, ma prenderò in considerazione per il futuro... anche perchè noto che se sto sola va tutto bene, ad esempio, in amicizia do l'anima e non ho paura. Nei rapporti iper seri mi agito. Certo, se è ansia. A volte ho come un nodo alla gola.. viene cosi dal nulla. Sono in cura con Cerazette per un problema di endometriosi, pensa possa essere in realtà una reazione alla terapia ormonale oppure non c'entra nulla?

Grazie ancora e scusi il disturbo.

Sono preziose le vostre risposte.
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sta ponendo domande alle quali, per un limite imposto dal mezzo telematico e dal fatto di non conoscerLa, non posso e non riesco a risponderLe.

Tuttavia, tenga presente che può trovare gli psicologi anche presso l'ASL; ne parli col medico di base che saprà indicarLe, nella Sua città, i servizi più adeguati.

Un cordiale saluto,
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