Bimbo di 3 anni timoroso delle novità
Buongiorno, ho bisogno di un vostro consiglio per come tentare di migliorare la situazione...mio figlio di quasi 3 anni ed è un bimbo solare, divertente, simpatico intelligente, abbastanza ubbidiente, mangione, pignolo (non gli piace sporcarsi..se capita si fa cambiare immediatamente) ha sempre dormito, non abbiamo avuto nessun tipo di problema con il passaggio pannolo-vasino ecc ..
...ma tra tante cose positive ce ne sono alcune che temo con il tempo possano creargli qualche problemino...si dimostra spesso timoroso quando andiamo in posti nuovi e con gente che non conosce...la situazione è contenuta quando abbiamo ospiti a casa (i primi 5 minuti scappa e li osserva da lontano poi si avvicina, prende confidenza e non presenta nessun problema..anzi diventano i suoi "migliori amici)..ma quando andiamo a casa di amici (e quindi in un nuovo ambiente) lui è un pò spaesato e sembra non essere molto a suo agio..spesso mi chiede "mamma quando andiamo a casa????"
Anche quando incontra bimbi che frequenta abbastanza regolarmente i primi minuti si nasconde a vorrebbe andare via..poi però prende confidenza e non lo ferma più nessuno....
La reazione piu' strana l'ha avuta la scorsa settimana, durante l' open day all' asilo che frequenterà a settembre, mentre le maestre ci facevano vedere le aule ecc. tutti i bambini gironzolavano incuriositi..lui NO...stava tra le mie braccia stringendomi, urlando mi pregandomi di portarlo a casa....
Premetto che gli parlo spesso dell'asilo e lui sembra entusiasta della cosa...ma fino a settimana scorsa non l 'aveva mai visto..sarà la paura degli ambienti e delle persone nuove ad averlo fatto reagire cosi????Sarà il fatto di essere un pò abitudinario?
Come posso aiutarlo?Come posso prevenire il disagio da inserimento all'asilo che avverrà a settembre?
...ma tra tante cose positive ce ne sono alcune che temo con il tempo possano creargli qualche problemino...si dimostra spesso timoroso quando andiamo in posti nuovi e con gente che non conosce...la situazione è contenuta quando abbiamo ospiti a casa (i primi 5 minuti scappa e li osserva da lontano poi si avvicina, prende confidenza e non presenta nessun problema..anzi diventano i suoi "migliori amici)..ma quando andiamo a casa di amici (e quindi in un nuovo ambiente) lui è un pò spaesato e sembra non essere molto a suo agio..spesso mi chiede "mamma quando andiamo a casa????"
Anche quando incontra bimbi che frequenta abbastanza regolarmente i primi minuti si nasconde a vorrebbe andare via..poi però prende confidenza e non lo ferma più nessuno....
La reazione piu' strana l'ha avuta la scorsa settimana, durante l' open day all' asilo che frequenterà a settembre, mentre le maestre ci facevano vedere le aule ecc. tutti i bambini gironzolavano incuriositi..lui NO...stava tra le mie braccia stringendomi, urlando mi pregandomi di portarlo a casa....
Premetto che gli parlo spesso dell'asilo e lui sembra entusiasta della cosa...ma fino a settimana scorsa non l 'aveva mai visto..sarà la paura degli ambienti e delle persone nuove ad averlo fatto reagire cosi????Sarà il fatto di essere un pò abitudinario?
Come posso aiutarlo?Come posso prevenire il disagio da inserimento all'asilo che avverrà a settembre?
[#1]
Gentile signora,
se pensa a quali emozioni proviamo davanti alle novità e ai posti nuovi, sicuramente c'è anche la curiosità, ma un filino di ansia è sensata.
In fondo il Suo bimbo è spaesato e, come è giusto che sia, cerca la figura di attaccamento e di protezione.
Poi c'è da dire che non tutti siamo uguali: è giusto rispettare il fatto che il Suo bimbo adesso sia così e che stia imparando poco per volta ad aprirsi e a fare le sue scoperte.
Non vedrei un problema in tutto ciò: forse sono le Sue aspettative a dover essere riviste. A Lei piacerebbe che il Suo bambino agisse in maniera diversa. Come gli altri bambini.
Il problema non c'è (almeno da quello che ho capito qui) perchè Suo figlio poi, dopo aver preso bene le misure a tutti, se stesso compreso, va a giocare a fa amicizia.
Cosa può fare Lei? Continuare ad incoraggiarlo a giocare e a "buttarsi "con gli altri, rispettando i tempi del piccolo e non aspettarsi che egli faccia come gli altri...
Un cordiale saluto,
se pensa a quali emozioni proviamo davanti alle novità e ai posti nuovi, sicuramente c'è anche la curiosità, ma un filino di ansia è sensata.
In fondo il Suo bimbo è spaesato e, come è giusto che sia, cerca la figura di attaccamento e di protezione.
Poi c'è da dire che non tutti siamo uguali: è giusto rispettare il fatto che il Suo bimbo adesso sia così e che stia imparando poco per volta ad aprirsi e a fare le sue scoperte.
Non vedrei un problema in tutto ciò: forse sono le Sue aspettative a dover essere riviste. A Lei piacerebbe che il Suo bambino agisse in maniera diversa. Come gli altri bambini.
Il problema non c'è (almeno da quello che ho capito qui) perchè Suo figlio poi, dopo aver preso bene le misure a tutti, se stesso compreso, va a giocare a fa amicizia.
Cosa può fare Lei? Continuare ad incoraggiarlo a giocare e a "buttarsi "con gli altri, rispettando i tempi del piccolo e non aspettarsi che egli faccia come gli altri...
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile signora,
i cambiamenti, specie in caso di resistenze, di paure, vanno affrontati gradatamente.
Lei è già attenta ad introdurre, a spiegare a raccontare descrivendo e contenendo i bisogni di comprensione e di affetto di suo figlio.
Prosegua su questa linea, portando per piccoli passi suo figlio a condividere nuovi spazi, nuovi ambienti.
Prima abituandolo ad una pluralità di presenze nella stessa sua casa. Poi cambiando situazione, potrà far accettare figure nuove, sia coetanei che adulti.
Auguri.
i cambiamenti, specie in caso di resistenze, di paure, vanno affrontati gradatamente.
Lei è già attenta ad introdurre, a spiegare a raccontare descrivendo e contenendo i bisogni di comprensione e di affetto di suo figlio.
Prosegua su questa linea, portando per piccoli passi suo figlio a condividere nuovi spazi, nuovi ambienti.
Prima abituandolo ad una pluralità di presenze nella stessa sua casa. Poi cambiando situazione, potrà far accettare figure nuove, sia coetanei che adulti.
Auguri.
Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it
[#3]
Cara signora,
che tipo di rapporto c'è tra lei e suo figlio? In questi tre anni si è occupata solo lei di lui?
Come vanno le cose in casa, in generale? E con il padre del bambino?
Come vede la sua autonomia in casa? Gioca da solo? Cerca continuamente il suo contatto?
Non ha avuto modo di sperimentarsi al nido?
Cosa intende quando dice che è un po' abitudinario?
Un caro saluto
che tipo di rapporto c'è tra lei e suo figlio? In questi tre anni si è occupata solo lei di lui?
Come vanno le cose in casa, in generale? E con il padre del bambino?
Come vede la sua autonomia in casa? Gioca da solo? Cerca continuamente il suo contatto?
Non ha avuto modo di sperimentarsi al nido?
Cosa intende quando dice che è un po' abitudinario?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#4]
Utente
Tra me e mio figlio c'è un bellissimo rapporto..in questi tre anni non mi sono potuta occupare di lui (sono rientrata al lavoro pochissimi mesi dopo averlo partorito), i miei genitori si prendono cura di lui.
In casa le cose vanno benissimo, con il padre del bambino va alla grande, sia tra noi che e tra loro c' è un bellissimo rapporto.
(Forse mio marito è un po' troppo apprensivo cercando di proteggerlo da tutto....e qua sbaglia)
Non ho sperimentato il nido perchè ho avuto l'oppurtunità di lasciarlo dai nonni.
E' abitudinario in certe cose..ad esempio...quando capita che devo comperargli un paio di scarpe nuove è sempre un delirio perchè lui non ne vuole sapere di dismettere quelle che mette tutti i giorni...oppure, beve il latte nel suo biberon ma quando è capitato di cambiarlo lui non ne ha voluto sapere e piuttosto di usare quelle nuovo non ha fatto colazione.....premetto anche che la cosa, rispetto a tempo fa è migliorata, però a volte è un pò esagerato.
In casa le cose vanno benissimo, con il padre del bambino va alla grande, sia tra noi che e tra loro c' è un bellissimo rapporto.
(Forse mio marito è un po' troppo apprensivo cercando di proteggerlo da tutto....e qua sbaglia)
Non ho sperimentato il nido perchè ho avuto l'oppurtunità di lasciarlo dai nonni.
E' abitudinario in certe cose..ad esempio...quando capita che devo comperargli un paio di scarpe nuove è sempre un delirio perchè lui non ne vuole sapere di dismettere quelle che mette tutti i giorni...oppure, beve il latte nel suo biberon ma quando è capitato di cambiarlo lui non ne ha voluto sapere e piuttosto di usare quelle nuovo non ha fatto colazione.....premetto anche che la cosa, rispetto a tempo fa è migliorata, però a volte è un pò esagerato.
[#5]
<Forse mio marito è un po' troppo apprensivo cercando di proteggerlo da tutto....e qua sbaglia>
Cara Signora,
può farci un esempio concreto di cosa sia per lei proteggerlo da tutto? Quali situazioni vengono percepite pericolose da suo marito?
Grazie
Cara Signora,
può farci un esempio concreto di cosa sia per lei proteggerlo da tutto? Quali situazioni vengono percepite pericolose da suo marito?
Grazie
Dr.ssa Chiara Aiello
www.chiaraaiello.it
[#6]
Gentile Utente,
Vedo che i miei colleghi hanno fatto di tutto per analizzare questo piccolo problema.
Non ho motivo anche io, per ora, di creder che ci sia stato qualcosa che abbia spaventato il piccolo.
Anche lei sta alla ricerca di tutti i dettagli utili, senza trovarli.
A questo punto: come sta con i nonni? Il bimbo, durante la mattina o al pomeriggio, o a pranzo, cerca la mamma? Lei torna a casa per pranzo e vede il suo bambino prima di sera? Mi servono questi particolari.
I nonni sono persone sagge e buone. I suoi genitori, i nonni del piccolo, quanti anni hanno? Sono molto protettivi? Sono apprensivi? La responsabilità di avere ilbimbo durante il giorno è grande per i nonni. Sarebbe anche giustificabile un atteggiamento preoccupato. Mi sa dire qualcosa di più?
Grazie e a risentirci.
Vedo che i miei colleghi hanno fatto di tutto per analizzare questo piccolo problema.
Non ho motivo anche io, per ora, di creder che ci sia stato qualcosa che abbia spaventato il piccolo.
Anche lei sta alla ricerca di tutti i dettagli utili, senza trovarli.
A questo punto: come sta con i nonni? Il bimbo, durante la mattina o al pomeriggio, o a pranzo, cerca la mamma? Lei torna a casa per pranzo e vede il suo bambino prima di sera? Mi servono questi particolari.
I nonni sono persone sagge e buone. I suoi genitori, i nonni del piccolo, quanti anni hanno? Sono molto protettivi? Sono apprensivi? La responsabilità di avere ilbimbo durante il giorno è grande per i nonni. Sarebbe anche giustificabile un atteggiamento preoccupato. Mi sa dire qualcosa di più?
Grazie e a risentirci.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.6k visite dal 16/05/2013.
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