Amore con distacco
Egregi specialisti,
mi sto trovando alle prese con una situazione che potrei considerare fuori controllo, soprattutto per l'imprevedibilità degli eventi.
Sono una ragazza 22 anni e sono fidanzata da più di un anno e mezzo con un ragazzo di 24.
Il nostro rapporto sembrava essere perfetto (e anche adesso lo considero tale), abbiamo sempre avuto un'eccellente sintonìa, lui è un ragazzo molto intelligente e con la testa sulle spalle, forse anche troppo per stare con una che, come me, utilizza una modalità di pensiero alquanto divergente.
Come penso abbiate potuto evincere, sto con una persona decisamente matura, razionale e dai modelli teorici alquanto lineari.
Io, a differenza sua, ho un animo artistico, tendo a divinizzare i concetti astratti di cui faccio tesoro, mentre lui passa immediatamente ai fatti in seguito ad un generale apprezzamento di ciò che si accinge a concretizzare
Questa nostra differenza a livello dell'Essere, però, non ci è mai stato di intralcio, ci siamo sempre amati alla follia, ancora ricordo con nostalgia il periodo in cui era intento a conquistarmi.
Mai un litigio, ogni volta che abbiamo avuto una discussione finiva tutto dopo mezz'ora, tempo di un chiarimento e il rapporto ritornava come prima o persino migliorato.
Ultimamente, però, ho notato un leggero distacco da parte sua e a farmi notare questo mutamento nella sua persona sono stati dei semplici e banali messaggi della buonanotte. Prima mi scriveva sempre "ti amo", negli ultimi tempi, invece, ha iniziato a non scriverlo più dicendo che a lungo andare rischiava di perdere significato e che per questo me lo avrebbe detto di persona.
La scorsa settimana sono andata a casa sua (abbiamo una relazione a distanza) e il nostro rapporto è risultato essere quello di sempre: sintonìa perfetta, comunicazione eccellente, effusioni... sembrava non mancare nulla, fin quando al momento della mia partenza è giunto alla mia mente un elemento particolare e del tutto insolito: non mi aveva detto che mi amava e non solo prima di salutarmi, ma anche durante tutto l'arco di tempo in cui ci siamo visti.
Incuriosita da questo fatto alquanto sospetto decisi di andare in fondo alla storia. Che non mi si fraintenda, non sono semplici banalità ad essere importanti per me, bensì la perdita di un'abitudine che c'è sempre stata.
Questa mattina gli ho chiesto il perchè di queste "accortezze perdute" e lui mi ha spiegato che ultimamente non sente più l'attaccamento che c'era prima nei miei confronti. Dice di amarmi ancora ma di sentirsi più distaccato, il fuoco dell'amore lo sente ardere, ma in modo più fievole.
Escludendo la presenza di un'altra donna per motivi che non sto ad elencare, gli ho chiesti quali possono essere secondo lui le cause e lui dice di non saperlo. Bene!! Andiamo alla ricerca del problema. Mi sono messa a tavolino ad analizzare le possibili cause e grazie alle grandi capacità analitiche che i miei continui rimuginii mentali mi hanno permesso di sviluppare, abbiamo capito dove si trova il tarlo che a lungo andare avrebbe consumato del tutto la nostra relazione.
Lui ha detto di considerarmi perfetta sotto molti punti di vista, tranne per un particolare: a differenza sua, sono molto lenta nel concretizzare l'enorme quantità di idee che mi ritrovo nella mente, una cosa che non posso negare. Lui è una persona che passa subito ai fatti, io prima mi avvalgo della facoltà di godere dell'ESSENZA delle cose e poi, lentamente, di passare ai fatti. E' un difetto questo, che non ho mai negato di avere. Molta energia potenziale ma energia cinetica ancora da sviluppare.
Ebbene, dopo una lunga discussione abbiamo deciso di dare una svolta al nostro rapporto per cercare di far ardere la fiamma tanto quanto riusciva a fare prima. Mi sento un po' ferita nell'orgoglio, ma la verità è che lo amo tanto e che intendo "rimediare". Questa non è assolutamente una colpa da parte mia, ne sono consapevole (e anche lui l'ha voluto specificare molte volte), ma riconquistare quel pezzetto di cuore che prima era mio è preferibile all'orgoglio.
Detto questo, però, mi chiedo quante probabilità ci sono che una fiamma ormai fioca riprenda ad ardere come una volta? Lui si ritiene ottimista a riguardo, mi ha consigliato di stare tranquilla dicendo che farei bene a vedere il bicchiere mezzo pieno in quanto, secondo lui, le probabilità che tutto ritorni come prima sono decisamente alte e che mi ama ancora, solo che sente il tutto affievolito.
Ho paura dell'imprevedibilità, sono stata colta di sorpresa, ma nonostante ciò ho deciso di voler combattere.
Gli ho fatto moltissime domande, avevo bisogno di informazioni, mi ha detto più volte di saper distinguere bene l'affetto dall'amore e che è quest'ultimo che lui prova. Ma come si fa ad amare sentendosi distaccati? Io faccio fatica a concepirlo, mentre lui dice che è possibile.
Mi chiama "amore" ma non mi dice che mi ama... gli ho chiesto chiarimenti riguardo questo paradosso e lui risponde tranquillamente: "ti chiamo amore perchè ti amo".
Si tratta di un ragazzo che dice le cose in faccia, ha sempre preferito dirmi la verità su tutto, una qualità che apprezzo molto ma a questo punto non so cosa pensare.
Mi piacerebbe molto avere un vostro parere e vi ringrazio per le eventuali risposte.
Cordiali saluti
mi sto trovando alle prese con una situazione che potrei considerare fuori controllo, soprattutto per l'imprevedibilità degli eventi.
Sono una ragazza 22 anni e sono fidanzata da più di un anno e mezzo con un ragazzo di 24.
Il nostro rapporto sembrava essere perfetto (e anche adesso lo considero tale), abbiamo sempre avuto un'eccellente sintonìa, lui è un ragazzo molto intelligente e con la testa sulle spalle, forse anche troppo per stare con una che, come me, utilizza una modalità di pensiero alquanto divergente.
Come penso abbiate potuto evincere, sto con una persona decisamente matura, razionale e dai modelli teorici alquanto lineari.
Io, a differenza sua, ho un animo artistico, tendo a divinizzare i concetti astratti di cui faccio tesoro, mentre lui passa immediatamente ai fatti in seguito ad un generale apprezzamento di ciò che si accinge a concretizzare
Questa nostra differenza a livello dell'Essere, però, non ci è mai stato di intralcio, ci siamo sempre amati alla follia, ancora ricordo con nostalgia il periodo in cui era intento a conquistarmi.
Mai un litigio, ogni volta che abbiamo avuto una discussione finiva tutto dopo mezz'ora, tempo di un chiarimento e il rapporto ritornava come prima o persino migliorato.
Ultimamente, però, ho notato un leggero distacco da parte sua e a farmi notare questo mutamento nella sua persona sono stati dei semplici e banali messaggi della buonanotte. Prima mi scriveva sempre "ti amo", negli ultimi tempi, invece, ha iniziato a non scriverlo più dicendo che a lungo andare rischiava di perdere significato e che per questo me lo avrebbe detto di persona.
La scorsa settimana sono andata a casa sua (abbiamo una relazione a distanza) e il nostro rapporto è risultato essere quello di sempre: sintonìa perfetta, comunicazione eccellente, effusioni... sembrava non mancare nulla, fin quando al momento della mia partenza è giunto alla mia mente un elemento particolare e del tutto insolito: non mi aveva detto che mi amava e non solo prima di salutarmi, ma anche durante tutto l'arco di tempo in cui ci siamo visti.
Incuriosita da questo fatto alquanto sospetto decisi di andare in fondo alla storia. Che non mi si fraintenda, non sono semplici banalità ad essere importanti per me, bensì la perdita di un'abitudine che c'è sempre stata.
Questa mattina gli ho chiesto il perchè di queste "accortezze perdute" e lui mi ha spiegato che ultimamente non sente più l'attaccamento che c'era prima nei miei confronti. Dice di amarmi ancora ma di sentirsi più distaccato, il fuoco dell'amore lo sente ardere, ma in modo più fievole.
Escludendo la presenza di un'altra donna per motivi che non sto ad elencare, gli ho chiesti quali possono essere secondo lui le cause e lui dice di non saperlo. Bene!! Andiamo alla ricerca del problema. Mi sono messa a tavolino ad analizzare le possibili cause e grazie alle grandi capacità analitiche che i miei continui rimuginii mentali mi hanno permesso di sviluppare, abbiamo capito dove si trova il tarlo che a lungo andare avrebbe consumato del tutto la nostra relazione.
Lui ha detto di considerarmi perfetta sotto molti punti di vista, tranne per un particolare: a differenza sua, sono molto lenta nel concretizzare l'enorme quantità di idee che mi ritrovo nella mente, una cosa che non posso negare. Lui è una persona che passa subito ai fatti, io prima mi avvalgo della facoltà di godere dell'ESSENZA delle cose e poi, lentamente, di passare ai fatti. E' un difetto questo, che non ho mai negato di avere. Molta energia potenziale ma energia cinetica ancora da sviluppare.
Ebbene, dopo una lunga discussione abbiamo deciso di dare una svolta al nostro rapporto per cercare di far ardere la fiamma tanto quanto riusciva a fare prima. Mi sento un po' ferita nell'orgoglio, ma la verità è che lo amo tanto e che intendo "rimediare". Questa non è assolutamente una colpa da parte mia, ne sono consapevole (e anche lui l'ha voluto specificare molte volte), ma riconquistare quel pezzetto di cuore che prima era mio è preferibile all'orgoglio.
Detto questo, però, mi chiedo quante probabilità ci sono che una fiamma ormai fioca riprenda ad ardere come una volta? Lui si ritiene ottimista a riguardo, mi ha consigliato di stare tranquilla dicendo che farei bene a vedere il bicchiere mezzo pieno in quanto, secondo lui, le probabilità che tutto ritorni come prima sono decisamente alte e che mi ama ancora, solo che sente il tutto affievolito.
Ho paura dell'imprevedibilità, sono stata colta di sorpresa, ma nonostante ciò ho deciso di voler combattere.
Gli ho fatto moltissime domande, avevo bisogno di informazioni, mi ha detto più volte di saper distinguere bene l'affetto dall'amore e che è quest'ultimo che lui prova. Ma come si fa ad amare sentendosi distaccati? Io faccio fatica a concepirlo, mentre lui dice che è possibile.
Mi chiama "amore" ma non mi dice che mi ama... gli ho chiesto chiarimenti riguardo questo paradosso e lui risponde tranquillamente: "ti chiamo amore perchè ti amo".
Si tratta di un ragazzo che dice le cose in faccia, ha sempre preferito dirmi la verità su tutto, una qualità che apprezzo molto ma a questo punto non so cosa pensare.
Mi piacerebbe molto avere un vostro parere e vi ringrazio per le eventuali risposte.
Cordiali saluti
[#1]
Cara ragazza,
manca l'ultima parte del testo, credo.
manca l'ultima parte del testo, credo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Cara ragazza,
risulta difficile rispondere alle sue domande in questa sede, nonostante lei si sia sforzata di descrivere la situazione nella maniera più chiara possibile.
Se lei continua ad pensare in maniera così analitica focalizzandosi troppo sul singolo dettaglio, rischia di perdere di vista la cosa più importante, ossia la visione d'insieme.
E' come guardare un quadro impressionista stando con il viso troppo vicino alla tela, in questo modo può vedere solo una serie di pennellate che le sembreranno prive di significato. Se invece si allontana dal quadro e si posiziona ad una giusta distanza, avrà modo di apprezzare l'opera e il significato le sembrerà molto più chiaro.
Attualmente sta seguendo un trattamento psicologico e/o psichiatrico?
risulta difficile rispondere alle sue domande in questa sede, nonostante lei si sia sforzata di descrivere la situazione nella maniera più chiara possibile.
Se lei continua ad pensare in maniera così analitica focalizzandosi troppo sul singolo dettaglio, rischia di perdere di vista la cosa più importante, ossia la visione d'insieme.
E' come guardare un quadro impressionista stando con il viso troppo vicino alla tela, in questo modo può vedere solo una serie di pennellate che le sembreranno prive di significato. Se invece si allontana dal quadro e si posiziona ad una giusta distanza, avrà modo di apprezzare l'opera e il significato le sembrerà molto più chiaro.
Attualmente sta seguendo un trattamento psicologico e/o psichiatrico?
[#4]
Ex utente
Grazie per aver risposto Dr. Del Signore.
Tendo a considerare tutto in modo così analitico perché spero di cogliere il significato delle parole per poi prevedere eventuali situazioni. Naturalmente niente potrà darmi la certezza di ciò che avverrà e ne sono consapevole, ma posso combattere solo ciò che vedo.
Rispondo alla Sua domanda affermando di essere seguita da uno psicologo, ma per altre questioni.
Cordialmente
Tendo a considerare tutto in modo così analitico perché spero di cogliere il significato delle parole per poi prevedere eventuali situazioni. Naturalmente niente potrà darmi la certezza di ciò che avverrà e ne sono consapevole, ma posso combattere solo ciò che vedo.
Rispondo alla Sua domanda affermando di essere seguita da uno psicologo, ma per altre questioni.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 14/05/2013.
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