Bugie e ricordi

Salve, vi scrivo per chiedervi una cosa: una decina di anni fa (avevo circa 20 anni) ero in un periodo molto difficile della mia vita: gli studi non andavano e il rapporto coi miei genitori era molto in crisi a causa di questo; il mio rapporto sentimentale era parecchio tormentato perchè il mio ragazzo di allora non era per nulla presente, non mi sosteneva e io avevo sempre paura che non mi amasse come io amavo lui... Un giorno sono andata a fare un giro in centro nella mia città e ricordo di avere parcheggiato la macchina, era il tramonto (il sole tramontava ancora presto, era inverno) e ho il ricordo di un ragazzo di colore che sale in macchina, nel sedile davanti del passeggero e io mi spavento tantissimo.
Ora, io ricordo di aver raccontato questo ai miei genitori e al mio ragazzo e di avere esagerato i dettagli del mio spavento, della brutta esperienza che avevo vissuto... gli avevo detto che era salito in macchina e che io mi ero spaventata xche pensavo avesse brutte intenzioni e che x fortuna stava passando da li un ragazzo che aveva visto la scena e il ragazzo di colore è sceso dalla macchina,... gli ho raccontato questo per farli preoccupare (sembra un atteggiamento da pazza, me ne rendo conto, ma davvero volevo solo che i miei tornassero ad essere i genitori "innamorati" della loro figlia che erano fino a qualche tempo prima e che il mio ragazzo mi degnasse di qualche attenzione).

Ricordo questo ma ora, non so xchè o come, a distanza di una decina d'anni mi è tornato in mente l'accaduto xchè mia mamma mi ci ha fatto ripensare, x puro caso, dicendomi "ti ricordi quando quel ragazzo è salito in macchina?... " stavamo commentando un articolo di giornale sulla criminalità....e non sono sicura che questo fatto sia mai avvenuto.
E se lo avessi inventato solo x far preoccupare i miei? E' possibile, intendo, che io abbia raccontato questa bugia che dieci anni fa mi "serviva" per riavvicinarmi ai miei (non sto dicendo che sia giusto averlo fatto, anzi... sto solo cercando di darmi una spiegazione!) e abbia finito per crederci io stessa? E' possibile a distanza di tanto tempo non capire se una cosa detta è davvero accaduta o meno? Cioè, la parte del ragazzo che sta passando di li e ha "spaventato" il ragazzo di colore, che poi è sceso dalla macchina so che l'ho inventata... ma il resto... non lo so
Io solitamente ho un'ottima memoria e ricordo sempre eventi, date, luoghi.. e ora mi dà un fastidio terribile non capire se è successo o meno.
E non capisco nemmeno come io abbia potuto inventare una cosa cosi stupida.. ora non lo farei mai e poi mai.
Questa cosa mi tormenta...c'è un modo per capire se è successa? Mi dà fastidio non ricordare...

Grazie mille
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
la memoria non è una facoltà obbediente e spesso rievoca ricordi, sensazioni, altro....perché concomitanti ad altri eventi della vita quotidiana.
Non comprendo perché lei chiede un consulto in psicologia, per un ricordo.

Soffre di ansia?

Adesso ha un altro fidanzato?
Ha delle motivazioni , oltre il ricordo, per stare in pensiero....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Si ho sofferto di disturbo di panico e ossessioni in passato. Ho fatto anni di psicoterapia, lavorato tanto su me stessa e ora so gestire abbastanza bene l'ansia e sono anche specializzanda in psicologia clinica.
Ho una vita completamente diversa ora: mi sono realizzata negli studi, in cio' che mi piace veramente fare (psicologia), ho un'altra relazione stabile che mi rende felice e ho recuperato in pieno il rapporto coi miei genitori.
Tutto questo mi è costato molto...sia in termini di fatica che di impegno.
Nonostante cio', mi rendo conto che il "problema" del controllo mi appartiene ancora: non riesco a spiegarmi come sia possibile non ricordarmi se un fatto come quello che ho raccontato possa essere stato inventato da me di sana pianta..o magari io ho preso spunto da un accadimento reale (ad esempio mi sono spaventata perchè quel ragazzo di colore mi ha fatto un apprezzamento mentre stavo per salire in macchina e io l'ho percepito come minaccioso) e ho costruito sopra questa cosa una "fantasia" per attirare l'attenzione dei miei e del mio ex.
Al di là del giudizio morale (è una cosa che non rifarei mai e poi mai, ma sono cambiata tanto e ho altre condizioni di vita), mi dà profondamente fastidio non avere il controllo sui miei ricordi.
Per questo ho scritto qua: x sapere se ci sono dei modi x capire se un ricordo è vero o falso. Forse se una cosa è successa davvero non si fa cosi fatica a ricordarla...e se ho cosi tanti dubbi, allora forse me la sono inventata!

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Cioè quello che vorrei capire è: è possibile essersi inventati una bugia, magari avendo ingigantito un fatto, e poi a distanza di 10 anni non ricordarsi + se era una bugia o un fatto reale?
Puo' essere riconducibile all'ansia questo meccanismo?
Non capisco xche me ne preoccupo, dato che comunque in ogni caso non è successo nulla di grave
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, perchè questo ricordo fumoso le crea porblemi?, una volta che è stato stabilito (cosa possibile che a distanza di anni non si abbiano più parametri per distinguere verità da fantasia senza un riuscontro oggettivo) cose la cambia?
probabilmente è la conseguenza di una certa ansia ed il bisongo di avere il controllo su tutto, anche sui ricordi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Mi crea problemi il fatto di non saper distinguere se è successo o se me lo sono inventato. Siccome, se me lo fossi inventato, sarebbe una cosa che è partita da me (magari x un bisogno d'attenzione), xche non dovrei ricordarmelo? Mi dà fastidio, mi rendo conto che è un puntiglio assurdo.
Se lei mi dice che puo' capitare, a distanza di anni, che non si abbiano + parametri per distinguere verità da fantasia, sono + tranquilla e questo mi fa capire che evidentemente è un problema di ansia che in questo periodo mi torna fuori.
Domani ho il colloquio con la mia psicoterapeuta e le faro' presente tutto, inclusa la nsotra "conversazione".
Grazie..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

indipendentemente dal fatto che il ricordo sia più o meno reale o "inventato", sarebbe utile che lei riflettesse non tanto sulla rappresentazione (l'immagine mentale), ma sull'affetto importante collegato ad essa.

Mi riferisco quando scrive: <<..mi "serviva" per riavvicinarmi ai miei..>> questo probabilmente è un aspetto di sé che lei aveva semplicemente rimosso dall'esperienza. Il ritorno del rimosso genera ansia.


Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Lei, in pratica, mi sta suggerendo che probabilmente a darmi ansia non è tanto il non saper distinguere a distanza di anni se il fatto è accaduto realmente o meno (x quanto le assicuro mi dà veramente fastidio non riuscirci!! Mi fa arrabbiare! Ma in effetti non trovo una spiegazione razionale a questa arrabbiatura/ansia che mi deriva da cio'), ma il fatto che io abbia dovuto inventare (o ingigantire) questo fatto per riavvicinarmi ai miei in un periodo brutto e che ora mi sembra cosi lontano.... ? Una sorta di giudizio morale nei miei confronti?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

lei in questo momento è sicuramente una persona più matura, se facciamo riferimento ai suoi 20 anni. Probabilmente le risulta difficile accettare determinati comportamenti messi in atto quando era più giovane (quello che lei definisce un "giudizio morale").

Per lei potrebbe essere più facile accettare l'idea di aver "inventato tutto", in questo modo non dovrà fare lo sforzo di confrontarsi con un'immagine di sé diversa da quella attuale. Infatti lei afferma: <<ho una vita completamente diversa>>.

Le ricordo che on-line si parla sempre di ipotesi (strumenti per riflettere), se intende approfondire il tema sarebbe meglio che lo facesse all'interno delle sedute.



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
la sua terapeuta sarà in grado di esserle d'aiuto molto più di noi, custodisce la sua storia clinica, di vita, emotiva...
Noi ci basiamo solo su quanto leggiamo, che non sarà mai esaustivo rispetto alla complessità della sua vita psichica
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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Gentile dott. Del Signore, non ho capito cosa intendeva con--> "Per lei potrebbe essere più facile accettare l'idea di aver "inventato tutto", in questo modo non dovrà fare lo sforzo di confrontarsi con un'immagine di sé diversa da quella attuale".

Se ho inventato tutto, allora devo fare lo sforzo di confrontarmi con la mia immagine di dieci anni fa, perchè la "me" di ora non farebbe + una cosa del genere!

Dr.ssa Randone, ha ragione.. grazie delle risposte!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

intendevo dire che questo ricordo implica semplicemente un confronto tra la sua immagine odierna e quella passata.



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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Ho capito, la ringrazio per le risposte e le auguro buona giornata.