Paura avere un rapporto

Gentile Ragazza,
se dal punto di vista medico tutto è tornato a posto, può essere però che psicologicamente ci voglia più tempo a superare l'esperienza negativa vissuta.
Credo che non mettere fretta ed utilizzare tutta la comprensione e dolcezza possibile nei confronti del suo compagno sia la migliore strategia che Lei potrebbe adottare.
Se però la difficoltà permanesse oltre misura, potrebbe consigliargli una consulenza psicologica di persona.
Tenga presente che in questi casi l'ansia anticipatoria di ciò che potrebbe o non potrebbe accadere possono giocare brutti scherzi:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

Gentilissima io lo amo ma ho paura che potremmo lasciarci perché io gli ricordo il trauma , penso che ogni volta che prova con me ripensa a quel giorno!!!

"...perché io gli ricordo il trauma , penso che ogni volta che prova con me ripensa a quel giorno!!!"


Se così fosse, è possibile -come Le ha suggerito la Collega- in una consulenza psicologica capire se desensibilizzando questa paura, il Suo uomo potrà apprendere nuovamente come stare bene insieme a Lei.

Provi a parlarne con lui e, se vuole, ci faccia sapere.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Gentile Utente,
la sessualità, quando presenta delle defezioni, crea una "memoria corporea disfunzionale", facendo si che la paura crei un terreno fertile per il riproporsi della problematica.
Si innesca, anche senza cause organiche o cause organiche rientrate, un'ansia da prestazione , che se non viene decondizionata, ancor di più per chi ha uno storico di sessualità zoppicante, danneggerà coppia, autostima ed ovviamente sessualità.

Le allego qualche lettura sull'argomento.



https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Siete straordinarie e un peso che mi tolgo confidarmi con voi che non posso parlarne con nessuno, ma non c'è un modo per abbattere le barriere mentali che si è formato?

Le sue barriere, andrebbero ben diagnosticate, prima di pensare di abbattere, come dice lei.
Tutto questo non può essere fatto online ma de visu, sarebbe riduttivo, toglierebbe valore alla sua storia di vita e sessuale

salve, se avete piacere vi aggiorno sulla mia situazione, in questi giorni ho parlato e riparlato e discusso ma non ne vuol sapere di andare in cura da uno psicologo e tra l'altro è un precario io disoccupata credo propio che non possiamo permettercelo la salute è un optional solo per la classe superiore..... non ci sono integratori che possano dargli fiducia??

Gentile Utente,

la salute non è un optional solo per alcune persone: chi desidera davvero occuparsi della propria salute, può rivolgersi alle strutture pubbliche.
Forse il vero problema sta nelle perplessità e nelle resistenze quando ci si deve occupare di sè e della propria salute.

Ci pensi.
Buona giornata,

il mondo va un po' diverso... so' i tempi di attesa bibbici tempo fa (ad esempio) ho avuto una distorsione ai tendini della mano con la mutua ho fatto richiesta a dicembre 2011 e la visita mi è stata fatta ad aprile 2012 dopo una mattinata di fila in ospedale mi ha visitata un ragazzo piu' giovane di me penso neo laureando per pochi minuti non risolvendo il mio male sono dovuta andare andata da uno specialista privato .....comunque tornando al problema che mi affige e al quesito precedentemente posto non c'e' propio nulla che possa ridare vigore?

Gentile Utente,

indubbiamente le strategie terapeutiche ci sono anche nel caso di cui ci sta parlando. Ma non sarebbe corretto, nè legale azzardare diagnosi e trattamenti da qui, attraverso internet. Come si fa a diagnosticare qualcosa che riguarda una terza persona, il cui vissuto è mediato dal Suo racconto? Ma se anche ci scrivesse il diretto interessato, è chiaro che da qui, come da Linee Guida, noi potremmo solo dare indicazioni.

Tornando al discorso delle strutture pubbliche, cominci a prenotare il colloquio, presso un consultorio o direttamente presso l'ospedale. I tempi biblici non sono un pretesto per non cominciare a fare il punto della situazione e curarsi, non trova?

Un cordiale saluto,