Disturbo da alimentazione incontrollata

Cari Dottori
Tra un mese verrò ricoverata presso un centro per i disturbi alimentari.mi hanno detto che "soffro" di un disturbo da alimentazione incontrollata (BED)ed ogni 2/3 mesi mi sottopongo a diete ferree della durata di 2/3/4 settimane durante le quali perdo una considerevole quantità di peso.dicono che è il mio modo di compensare le abbuffate.
la sera per 6/7 sere a settimana si verificano le mie abbuffate.volevo chiedervi cosa succede durante il ricovero durante le mie crisi.cioè a casa mi vengono e per sfogarle mi butto sul cibo fino a star male, però le sfogo.vorrei sapere cosa mi succede durante il ricovero siccome non le posso sfogare in quanto non ho a disposizione il cibo.come reagirò alla cosa?so che è una cosa sicuramente soggettiva, ma vorrei farmi un'idea su cosa succede a pazienti in circostanze simili.Scusate la domanda ma sono un po spaventata perchè vedo come sto male quando ho le "crisi" e ho a disposizione il cibo.non so immaginare cosa mi succederà senza cibo.
vi ringrazio infinitamente
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
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Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr.ssa Chiara Cimbro Psicologo, Psicoterapeuta 124 3
Gentile signora,
ogni struttura che accoglie persone per questa tipologia di disturbo alimentare organizza la degenza secondo proprie procedure,
Comunque si può tuttavia generalizzare e dire che in linea di massimo certamente non avrà libero accesso al cibo (come lei stessa ha fatto presente) e verrà seguita sia da un punto di vista medico, che psicologico.
A livello psicologico le verranno insegnate delle semplici tecniche di autocontrollo, che le potranno permettere si avere sia delle alternative alle abbuffate, che dei sistemi di gestione e di controllo di esse.
Non è infrequente che periodi di dieta ferrea si alternino ad abbuffate frequenti.
Entrambi i comportamenti, tuttavia, sono disfunzionali e rischiano di alimentare un circolo vizioso che si perpetua nei mesi o negli anni.
Utilizzi al meglio l'esperienza del ricovero, che si potrà dimostrare molto importante, significativa e positiva.

Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro

Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta

[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazza,
credo che la scelta del ricovero sia per te molto importante, e forse segnerà un momento di svolta, chissà!
Immagino che non debba essere facile mollare tutto e buttarti in una esperienza che non sai cosa ti riserverà.
Io proverei a tentare questo salto nel vuoto sopratutto perchè cadrai su una superficie morbida e accogliente e nessuno si farà del male.
Questi centri sono altamente specializzati e "padroneggiano" molto bene ottimi strumenti comportamentali che ti aiuteranno a gestire le crisi (che ti indirrebbero ad abbuffarti); sii serena e prova a considerare anche l'altra faccia della medaglia

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Cari Dottori,
grazie mille per i vostri consigli..si effettivamente non è facile soprattutto perchè detesto stare lontano da casa e dagli amici..detesto stare con me stessa..spero che mi servirà anche per migliorare il rapporto che ho con me stessa.Però ho deciso e voglio tentarla davvero impegnandomi fino in fondo.non sopporto più questa dipendenza dal cibo con la quale ormai convivo da anni e che mi condiziona la vita.
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