Forse è solo un modo per controllare l'ansia nn lo so
salve, sono una ragazza di 27 anni, ho iniziato da poco psicoterapia. ho un disturbo se cosi si può definire. in pratica oltre a soffrire di depressione ho un disagio che mi sta uccidendo...in pratica non riesco a nascondere i miei segreti a mia madre e nemmeno quelli degli altri. Mi alzo la mattina con un pensiero fisso: quello di raccontare dei miei sbagli passati a mia madre e non solo tendo a raccontarle anche i segreti degli altri...non lo sò è un pensiero ossessivo quello che io accompaganto dall'impulso di dover raccontare tutto a mia madre.in pratica se faccio qualcosa che va contro qualcuno si scaturisce in me un meccanismo strano...del tipo : non faccio questa cosa perchè altrimenti poi lo racconto!! insomma ho dei problemi. Vi prego fatemi delle domande e io vi sapro rispondere al fine di conoscere meglio questo mio disturbo....Forse è solo un modo per controllare l'ansia nn lo so.
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Gent.le ragazza,
se ha appena iniziato un percorso terapeutico la cosa migliore sarebbe affrontare questi aspetti del suo vissuto all'interno dei colloqui, , inoltre le consiglio di non fare autodiagnosi attribuendosi disturbi specifici, servirebbe solo a pensare a sé stessa come "persona malata" e priva delle risorse interiori che le consentiranno di avviare un processo di cambiamento.
se ha appena iniziato un percorso terapeutico la cosa migliore sarebbe affrontare questi aspetti del suo vissuto all'interno dei colloqui, , inoltre le consiglio di non fare autodiagnosi attribuendosi disturbi specifici, servirebbe solo a pensare a sé stessa come "persona malata" e priva delle risorse interiori che le consentiranno di avviare un processo di cambiamento.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Utente
Sto affrontando questi aspetti con la mia psicoterapeuta e lei mi ha riferito che sono delle ossessioni. Sto prendendo psicofarmaci che purtroppo non alleviano questo mio "disturbo" (se cosi lo possiamo definire). IL fatto è che ho l'impulso di raccontare a mia madre i miei segreti e quelli delle mie amiche, è come una sorta di impulso che ho. Il problema è che fin quando sono miei segreti posso anche raccontarli a mia madre, ma i segreti delle mie amiche non posso raccontarli, sono cose troppo intime e private che non posso assolutamente riferire a mia madre. E' come se raccontando i segreti a me confidatomi mi liberassi da un peso enorme, quasi una sorta di purificazione, è come se mi sentissi piu libera!!! insomma ci penso sempre ed è un pensiero che invade la mia mente sempre!!! Lei crede che la psicoterapia oltre ai farmaci possano aiutarmi a ritrovare il mio equilibrio ( non che io sia una squilibrata)? possano cancellare dalla mia mente queste "tentazioni" che ho, queste ossessioni? insomma perche voglio raccontare le cose intime delle mie amiche ai miei familiari?cosa si cela dietro questo mio "disagio"?
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Gent.le ragazza,
il percorso terapeutico avviato le consentirà non di cancellare ma di comprendere quale funzione svolge questo "bisogno di purificazione" nel suo modo di vivere l'esperienza e quali significati vi attribuisce, così attraverso questa consapevolezza potrà individuare le risorse personali per avviare un processo di cambiamento.
il percorso terapeutico avviato le consentirà non di cancellare ma di comprendere quale funzione svolge questo "bisogno di purificazione" nel suo modo di vivere l'esperienza e quali significati vi attribuisce, così attraverso questa consapevolezza potrà individuare le risorse personali per avviare un processo di cambiamento.
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Gent.le ragazza,
quando si creano le condizioni favorevoli all'interno di un percorso psicologico il processo di cambiamento non solo diventa possibile ma avviene più velocemente di quanto si era immaginato e lo sentirà "sulla sua pelle" non ci sarà bisogno di certificazioni date dall'esterno.
quando si creano le condizioni favorevoli all'interno di un percorso psicologico il processo di cambiamento non solo diventa possibile ma avviene più velocemente di quanto si era immaginato e lo sentirà "sulla sua pelle" non ci sarà bisogno di certificazioni date dall'esterno.
[#6]
Utente
Il problema è che non mi sento infelice, triste, angosciata, priva di autostima ecc... questi sintomi non ci sono. Io mi sento solo cosi strana, non ho voglia di fare nulla, non riesco a fare determinate cose come leggere o guardare la tv, il tempo è vuoto e non sò come riempirlo, mi sento distaccata da tutto ciò che mi circonda (quasi come se percepissi le cose in maniera diversa rispetto a quando stavo bene); sono questi i miei sintomi... I farmaci alleviano un po questi sintomi...ma non li eliminano del tutto...ecco perchè ho deciso di fare psicoterapia perché penso che avvolte la mente sia più forte dei farmaci!!io penso che c'è qualcosa di più profondo che non mi permette di vivere la vita come una persona normale!
Quindi Lei crede che io guarirò?come faccio a capire che qualcosa sta cambiando? avvertirò sul serio questo cambiamento? io lo spero cosi tanto!
Quindi Lei crede che io guarirò?come faccio a capire che qualcosa sta cambiando? avvertirò sul serio questo cambiamento? io lo spero cosi tanto!
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Gent.le ragazza,
quella che descrive sembrerebbe una sorta di apatia ma non va necessariamente considerata sintomo di una patologia ma l'espressione di un disagio che non va combattuto e rifiutato ma al contrario accolto e ascoltato per essere affrontato in modo adeguato.
Io proverei a sospendere la "caccia al sintomo" per dedicarmi al percorso che sta facendo con lo Psicologo, se sarà efficace sentirà di nuovo il coinvolgimento nella sua esperienza e la realtà diventerà per lei fonte di stimoli e di opportunità.
quella che descrive sembrerebbe una sorta di apatia ma non va necessariamente considerata sintomo di una patologia ma l'espressione di un disagio che non va combattuto e rifiutato ma al contrario accolto e ascoltato per essere affrontato in modo adeguato.
Io proverei a sospendere la "caccia al sintomo" per dedicarmi al percorso che sta facendo con lo Psicologo, se sarà efficace sentirà di nuovo il coinvolgimento nella sua esperienza e la realtà diventerà per lei fonte di stimoli e di opportunità.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 08/05/2013.
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Approfondimento su Ansia
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