Ossessioni.
Salve, l'ultima volta che vi ho scritto era a causa della "paura di non amare" il mio ragazzo.
Oggi, dopo settimane, la situazione non è ancora cambiata. Ieri ho fatto una seduta da una psicologa la quale ha fatto una serie di ipotesi razionali, per quanto riguarda il mio malessere, ma io credo ci sia qualcosa di più.
Sono, infatti, da sempre stata una persona predisposta all'ansia, tant'è che ho delle ossessioni ricorrenti che vanno e vengono e sono la causa del mio malessere. Tendo a rimuginare su qualsiasi cosa anche banale, ingigantendola e facendone un problema talmente grande che, spesso, finisco per entrare in depressione come, di fatto, è successo.
Una cosa che ho notato è che quando sposto l'ansia su altre ossessioni, quella attuale scompare, per poi ritornare, nel momento in cui le altre paranoie si affievoliscono. Il calo di umore tende a mancare di sera, riducendosi e, talvolta, scomparendo del tutto, permettendomi di essere felice quasi come prima e di tornare a sentire le emozioni anche per il partner. Da quando, invece, il calo d'umore è del tutto passato ed è rimasta solo l'ansia, nel momento in cui anche questa, di sera, si avvievolisce provo solo apatia, ma nessuna emozione. E' una cosa normale?
Un'altra cosa che ho notato, ma a cui non avevo mai dato importanza, è il mio vizio di eseguire alcuni rituali per sentirmi completa, per sentirmi meglio con me stessa. Potrebbe essere tutto collegato?
Ho sentito parlare della tcc, voi la consigliate?
Scusate se continuo a fare domande su questo forum, ma per fare altre sedute da uno psicologo a pagamento dovrò aspettare ancora qualche settimana purtroppo e, intanto, vorrei qualche parere da parte vostra, perchè non so più davvero dove sbattere la testa.
Grazie infinite.
Oggi, dopo settimane, la situazione non è ancora cambiata. Ieri ho fatto una seduta da una psicologa la quale ha fatto una serie di ipotesi razionali, per quanto riguarda il mio malessere, ma io credo ci sia qualcosa di più.
Sono, infatti, da sempre stata una persona predisposta all'ansia, tant'è che ho delle ossessioni ricorrenti che vanno e vengono e sono la causa del mio malessere. Tendo a rimuginare su qualsiasi cosa anche banale, ingigantendola e facendone un problema talmente grande che, spesso, finisco per entrare in depressione come, di fatto, è successo.
Una cosa che ho notato è che quando sposto l'ansia su altre ossessioni, quella attuale scompare, per poi ritornare, nel momento in cui le altre paranoie si affievoliscono. Il calo di umore tende a mancare di sera, riducendosi e, talvolta, scomparendo del tutto, permettendomi di essere felice quasi come prima e di tornare a sentire le emozioni anche per il partner. Da quando, invece, il calo d'umore è del tutto passato ed è rimasta solo l'ansia, nel momento in cui anche questa, di sera, si avvievolisce provo solo apatia, ma nessuna emozione. E' una cosa normale?
Un'altra cosa che ho notato, ma a cui non avevo mai dato importanza, è il mio vizio di eseguire alcuni rituali per sentirmi completa, per sentirmi meglio con me stessa. Potrebbe essere tutto collegato?
Ho sentito parlare della tcc, voi la consigliate?
Scusate se continuo a fare domande su questo forum, ma per fare altre sedute da uno psicologo a pagamento dovrò aspettare ancora qualche settimana purtroppo e, intanto, vorrei qualche parere da parte vostra, perchè non so più davvero dove sbattere la testa.
Grazie infinite.
[#1]
"Ho sentito parlare della tcc, voi la consigliate?"
La TCC è la terapia d'eccellenza secondo le evidenze empiriche per la cura dei problemi d'ansia. Quindi non posso che suggerirLe un trattamento del genere.
Per quanto riguarda il rimuginio è un sintomo d'ansia, e potrebbe essere legato alla deflessione del tono dell'umore, ma soprattutto tenga presente che la persona ansiosa in genere è poco capace di leggere e modulare le proprie emozioni.
In quest'ottica una terapia potrebbe aiutarLa.
Tenga presente che per una prima valutazione può rivolgersi a qualunque struttura pubblica per inquadrare il problema, se ancora non l'ha fatto.
Saluti,
La TCC è la terapia d'eccellenza secondo le evidenze empiriche per la cura dei problemi d'ansia. Quindi non posso che suggerirLe un trattamento del genere.
Per quanto riguarda il rimuginio è un sintomo d'ansia, e potrebbe essere legato alla deflessione del tono dell'umore, ma soprattutto tenga presente che la persona ansiosa in genere è poco capace di leggere e modulare le proprie emozioni.
In quest'ottica una terapia potrebbe aiutarLa.
Tenga presente che per una prima valutazione può rivolgersi a qualunque struttura pubblica per inquadrare il problema, se ancora non l'ha fatto.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie per il parere,
sono andata ieri al consultorio, dove la psicologa mi ha detto che, in base alle mie altre paure - simili per meccanismo, a mio parere, a questa - sarebbe utile fare una psicoterapia, incontrando uno psicologo a pagamento.
Per quanto riguarda l'incapacità di leggere le proprie emozioni, riconosco il rimuginio perchè mi è stato fatto presente di che cosa si tratta, altrimenti non l'avrei mai compreso.
Il fatto è che questo mio stato mi sta logorando. Non riesco più a fare niente, ho perso ogni capacità di provare piacere, anche nei confronti del mio partner. La situazione è altalenante e sento solo quando sono serena, ma di periodi di serenità non ne vedo da tempo, ormai e questo mi spaventa perchè mi induce a pensare che, in realtà, i miei pensieri siano reali, cioè che io voglia lasciare davvero il mio ragazzo, ma non ne abbia il coraggio per i tanti progetti fatti - che, per altro, voglio ancora realizzare - e per la bella storia che mi lascio alle spalle.
Mi sento catapultata in un'altra dimensione, è come se avessi registrato ogni sensazione che ho provato durante le mie crisi di panico e queste si stessero riproducendo come un disco inceppato durante tutta la giornata ed io mi sento confusa. Mi sento un'altra persona, anche i pensieri non sembrano i miei. E' come se una parte di me non volesse che io mi goda i momenti piacevoli della vita, dal momento che questi pensieri ossessivi e laceranti si presentano proprio quando tutto va bene.
Mi crea ancora più ansia sapere che dovrò aspettare ulteriori settimane, prima di poter incontrare uno psicologo, perchè non so se ne varrà ancora la pena.
Le spiego meglio,
all'età di undici anni avevo la sensazione che sarei morta molto presto, addirittura l'anno dopo. Fu un periodo infernale per me e anche lì mi sentivo esattamente come mi sento ora, poi tutto è passato da solo.
Ora, io dico: la paura di morire non uccide, ma la paura di non amare può avverarsi?
Per questo sento di star trascinando la mia relazione, sento che non avrà ancora lunga vita, proprio come percepivo allora riguardo alla mia salute. Non so nemmeno se valga la pena iniziare una terapia, non so a quanto servirà e quanto potrà cambiare le cose. Vorrei solo tornare come prima, stavo bene.
Grazie infinite, scusi per lo sfogo.
sono andata ieri al consultorio, dove la psicologa mi ha detto che, in base alle mie altre paure - simili per meccanismo, a mio parere, a questa - sarebbe utile fare una psicoterapia, incontrando uno psicologo a pagamento.
Per quanto riguarda l'incapacità di leggere le proprie emozioni, riconosco il rimuginio perchè mi è stato fatto presente di che cosa si tratta, altrimenti non l'avrei mai compreso.
Il fatto è che questo mio stato mi sta logorando. Non riesco più a fare niente, ho perso ogni capacità di provare piacere, anche nei confronti del mio partner. La situazione è altalenante e sento solo quando sono serena, ma di periodi di serenità non ne vedo da tempo, ormai e questo mi spaventa perchè mi induce a pensare che, in realtà, i miei pensieri siano reali, cioè che io voglia lasciare davvero il mio ragazzo, ma non ne abbia il coraggio per i tanti progetti fatti - che, per altro, voglio ancora realizzare - e per la bella storia che mi lascio alle spalle.
Mi sento catapultata in un'altra dimensione, è come se avessi registrato ogni sensazione che ho provato durante le mie crisi di panico e queste si stessero riproducendo come un disco inceppato durante tutta la giornata ed io mi sento confusa. Mi sento un'altra persona, anche i pensieri non sembrano i miei. E' come se una parte di me non volesse che io mi goda i momenti piacevoli della vita, dal momento che questi pensieri ossessivi e laceranti si presentano proprio quando tutto va bene.
Mi crea ancora più ansia sapere che dovrò aspettare ulteriori settimane, prima di poter incontrare uno psicologo, perchè non so se ne varrà ancora la pena.
Le spiego meglio,
all'età di undici anni avevo la sensazione che sarei morta molto presto, addirittura l'anno dopo. Fu un periodo infernale per me e anche lì mi sentivo esattamente come mi sento ora, poi tutto è passato da solo.
Ora, io dico: la paura di morire non uccide, ma la paura di non amare può avverarsi?
Per questo sento di star trascinando la mia relazione, sento che non avrà ancora lunga vita, proprio come percepivo allora riguardo alla mia salute. Non so nemmeno se valga la pena iniziare una terapia, non so a quanto servirà e quanto potrà cambiare le cose. Vorrei solo tornare come prima, stavo bene.
Grazie infinite, scusi per lo sfogo.
[#3]
Un trattamento psicologico efficace non equivale mai a uno sfogo, ma nel caso di un problema come quello che lamenta può essere molto utile una terapia, come già Le è stato suggerito, che sia attiva e che Le permetta di risolvere quanto prima il problema d'ansia.
Inoltre, per quanto riguarda la Sua affermazione: "Mi crea ancora più ansia sapere che dovrò aspettare ulteriori settimane, prima di poter incontrare uno psicologo, perchè non so se ne varrà ancora la pena. "
Quali perplessità ha sull'incontro con uno psicologo di persona?
Se non ne vale la pena, come mai scrive qui?
Inoltre, per quanto riguarda la Sua affermazione: "Mi crea ancora più ansia sapere che dovrò aspettare ulteriori settimane, prima di poter incontrare uno psicologo, perchè non so se ne varrà ancora la pena. "
Quali perplessità ha sull'incontro con uno psicologo di persona?
Se non ne vale la pena, come mai scrive qui?
[#4]
Utente
Non c'è nessun problema ad incontrare uno psicologo, anzi mi aiuterebbe una volta per tutte ad uscire dalla mia ansia.
Il fatto è che non so se il mio problema sia reale, o immaginario. Nel caso fosse reale, credo ci sia ben poco da fare.
Ad ogni modo, sicuramente inizierò una terapia, il mio era solo un pensiero, grazie ancora.
Il fatto è che non so se il mio problema sia reale, o immaginario. Nel caso fosse reale, credo ci sia ben poco da fare.
Ad ogni modo, sicuramente inizierò una terapia, il mio era solo un pensiero, grazie ancora.
[#5]
(..)Tendo a rimuginare su qualsiasi cosa anche banale, ingigantendola e facendone un problema talmente grande che, spesso, finisco per entrare in depressione come, di fatto, è successo. (..)
questa lettura le farà capire alcune cose
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
questa lettura le farà capire alcune cose
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#6]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta, quell'articolo l'avrò letto una decina di volte appena si era presentato il problema, ma non è servito a scacciare le ossessioni. Queste, alimentandosi, non hanno fatto altro che appiattire i miei sentimenti. Io ora sento di non amare più il mio ragazzo e non mi fa neanche più male dirlo, ma è possibile che una paura così grande abbia portato a far sì che questa si avverasse?
Prendo la pillola anticoncezionale da qualche mese e ho letto che questa può portare ansia, depressione e calo del desiderio. Potrebbe essere tutto collegato?
Infatti, durante il periodo del ciclo, avevo ripreso a sentire le emozioni, poi ho ricominciato e tutto è tornato come prima, se non peggio. Potrei provare a sospendere l'assunzione della pillola e vedere come va, magari starò meglio.
la ringrazio per la risposta, quell'articolo l'avrò letto una decina di volte appena si era presentato il problema, ma non è servito a scacciare le ossessioni. Queste, alimentandosi, non hanno fatto altro che appiattire i miei sentimenti. Io ora sento di non amare più il mio ragazzo e non mi fa neanche più male dirlo, ma è possibile che una paura così grande abbia portato a far sì che questa si avverasse?
Prendo la pillola anticoncezionale da qualche mese e ho letto che questa può portare ansia, depressione e calo del desiderio. Potrebbe essere tutto collegato?
Infatti, durante il periodo del ciclo, avevo ripreso a sentire le emozioni, poi ho ricominciato e tutto è tornato come prima, se non peggio. Potrei provare a sospendere l'assunzione della pillola e vedere come va, magari starò meglio.
[#7]
gentile utente,
i pensieri ossessivi, i dubbi,, i rituali sono tipici dei disturbi ossessivi i quali rientrano nei disturbi d'ansia; quindi è presumibile che all'origine della sua sintomatologia ci sia un problema di ansia e cioè una paura non chiara relativamente all'oggetto, ai motivi ecc.
I disturbi d'ansia si curano abbastanza agevolmente con le Terapie Brevi, sarebbe inoltre auspicabile che nel corso della terapia si arrivi ad identificare meglio la natura dell'ansia.
Cordiali saluti
i pensieri ossessivi, i dubbi,, i rituali sono tipici dei disturbi ossessivi i quali rientrano nei disturbi d'ansia; quindi è presumibile che all'origine della sua sintomatologia ci sia un problema di ansia e cioè una paura non chiara relativamente all'oggetto, ai motivi ecc.
I disturbi d'ansia si curano abbastanza agevolmente con le Terapie Brevi, sarebbe inoltre auspicabile che nel corso della terapia si arrivi ad identificare meglio la natura dell'ansia.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#8]
Utente
Gentile dottoressa,
quindi, secondo lei, facendo una terapia con lo psicologo potrei tornare a sentire i sentimenti e le emozioni come fino a poche settimane fa?
Lo chiedo perchè mi sembra impossibile che avvenga un disinnamoramento nel giro di poche ore, deve per lo meno essere un processo graduale e, nonostante questa convinzione si sia intensificata nel corso dei giorni anche per un continuo rimuginare, a dir la verità, fino a sembrare reale, credo che se potessi recuperare la mentalità di allora riuscirei a tornare come prima.
Credo che questa sia una domanda che ha più a che fare con i processi di evoluzione della coppia, più che con la psicologia, ma se si sente di rispondermi io sarò ben contenta di leggere altri pareri da parte vostra.
Un'ultima domanda: E' normale che la depressione, verso sera, tenda a calare e torni a farmi sentire le emozioni mentre, quando questa passa del tutto lasciando spazio alla sola ansia e quest'ultima, allo stesso modo, scompare di sera lasci, invece che un "ritorno alla realtà" e, quindi a percepire le emozioni, una forte apatia?
quindi, secondo lei, facendo una terapia con lo psicologo potrei tornare a sentire i sentimenti e le emozioni come fino a poche settimane fa?
Lo chiedo perchè mi sembra impossibile che avvenga un disinnamoramento nel giro di poche ore, deve per lo meno essere un processo graduale e, nonostante questa convinzione si sia intensificata nel corso dei giorni anche per un continuo rimuginare, a dir la verità, fino a sembrare reale, credo che se potessi recuperare la mentalità di allora riuscirei a tornare come prima.
Credo che questa sia una domanda che ha più a che fare con i processi di evoluzione della coppia, più che con la psicologia, ma se si sente di rispondermi io sarò ben contenta di leggere altri pareri da parte vostra.
Un'ultima domanda: E' normale che la depressione, verso sera, tenda a calare e torni a farmi sentire le emozioni mentre, quando questa passa del tutto lasciando spazio alla sola ansia e quest'ultima, allo stesso modo, scompare di sera lasci, invece che un "ritorno alla realtà" e, quindi a percepire le emozioni, una forte apatia?
[#9]
Gentile utente,
lei stessa dice che la sua capacità di provare emozioni c'è ancora; lo psicologo la aiuterebbe a trovare e rimuovere ciò che la blocca.
Per quanto riguarda la sua ultima domanda, essendo ansia e depressione due modi di sentire diversi, anche se spesso commisti, penso sia plausibile che comportino, al loro venir meno, effetti diversi.
lei stessa dice che la sua capacità di provare emozioni c'è ancora; lo psicologo la aiuterebbe a trovare e rimuovere ciò che la blocca.
Per quanto riguarda la sua ultima domanda, essendo ansia e depressione due modi di sentire diversi, anche se spesso commisti, penso sia plausibile che comportino, al loro venir meno, effetti diversi.
[#11]
Utente
Gentile dottoressa,
adesso incontro regolarmente una psicoterapeuta, la quale ha detto che ho un "funzionamento ossessivo". La mia domanda è: qual è esattamente la differenza tra il funzionamento ossessivo e il disturbo ossessivo compulsivo? Io ho anche le compulsioni, oltre alle ossessioni. Lei dice che, tale disturbo, durante l'adolescenza, si manifesta in modi diversi.
adesso incontro regolarmente una psicoterapeuta, la quale ha detto che ho un "funzionamento ossessivo". La mia domanda è: qual è esattamente la differenza tra il funzionamento ossessivo e il disturbo ossessivo compulsivo? Io ho anche le compulsioni, oltre alle ossessioni. Lei dice che, tale disturbo, durante l'adolescenza, si manifesta in modi diversi.
[#13]
Utente
Gentile dottore,
non vorrei che la mia terapeuta pensasse che abbia poca fiducia in lei. Io, però, non sono del tutto convinta della sua diagnosi, dal momento che le ho parlato solo di una delle mie tante compulsioni. Lei ha subito sviato il discorso e io non ho potuto, nè voluto, elencarle le altre per non essere insistente. Poi lei ha detto che alla mia età il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta diversamente, rispetto a quanto succede in età adulta e che è molto invalidante.
Per esempio, le compulsioni sono differenti dal lavarsi le mani.
Evidentemente, non ha ritenuto importante il fatto che io non abbia solo ossessioni, magari ognuno ha i suoi rituali che non necessariamente devono essere ricondotti ai sintomi del disturbo, non lo so.
Io ho frequentato numerosi forum di persone affette da disturbo ossessivo compulsivo e loro stessi si sono riconosciuti nei sintomi da me elencati. I pensieri che faccio, sono uguali ai loro.
Ora, io dico: è anche possibile che io non abbia il DOC, ma come si spiegano le compulsioni?
Al momento, non sto facendo nessuna terapia. Continuerò ad andare dalla psicoterapeuta, la quale ha parlato di analisi dei sogni, di osservazione del mio comportamento di fronte a determinate decisioni, ma non mi ha proposto una terapia precisa.
non vorrei che la mia terapeuta pensasse che abbia poca fiducia in lei. Io, però, non sono del tutto convinta della sua diagnosi, dal momento che le ho parlato solo di una delle mie tante compulsioni. Lei ha subito sviato il discorso e io non ho potuto, nè voluto, elencarle le altre per non essere insistente. Poi lei ha detto che alla mia età il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta diversamente, rispetto a quanto succede in età adulta e che è molto invalidante.
Per esempio, le compulsioni sono differenti dal lavarsi le mani.
Evidentemente, non ha ritenuto importante il fatto che io non abbia solo ossessioni, magari ognuno ha i suoi rituali che non necessariamente devono essere ricondotti ai sintomi del disturbo, non lo so.
Io ho frequentato numerosi forum di persone affette da disturbo ossessivo compulsivo e loro stessi si sono riconosciuti nei sintomi da me elencati. I pensieri che faccio, sono uguali ai loro.
Ora, io dico: è anche possibile che io non abbia il DOC, ma come si spiegano le compulsioni?
Al momento, non sto facendo nessuna terapia. Continuerò ad andare dalla psicoterapeuta, la quale ha parlato di analisi dei sogni, di osservazione del mio comportamento di fronte a determinate decisioni, ma non mi ha proposto una terapia precisa.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.8k visite dal 07/05/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.