Farneticazioni, ossessione, mania di persecuzione, etc...
Salve,
Spero che questo consulto sia pertinente alla psicologia, esso riguarda mio fratello che ha 40 anni.
Si è convinto che un gruppo di persone, che non vede da anni, ma con cui ha iniziato una conversazione su facebook, stiano tramando contro di lui per fare del male a lui stesso o ai suoi cari. Ovviamente prima di chiedervi consulto, io e mia cognata abbiamo verificato in sua presenza, che non esistono nè formali minacce nè allusive.
Prima d'ora era un padre attento con i figli, ingegnere con 110 e lode, mai abusato di alcool o droghe, personalmente lo reputavo la persona più saggia della mia famiglia, adesso questa persona non esiste più.
Lo abbiamo convinto a cancellarsi da facebook, e lo ha fatto davanti a noi. (spero, abbiamo fatto la cosa giusta).
I SINTOMI "esplosi" da due giorni sono:
- è passato da 15 sigarette al giorno a 70-90, esce anche di notte per andare a comprarle.
- Asserisce che: "sta vivendo in una sorta di grande fratello organizzato da queste persone".
- Era (forse lo è ancora) convinto che noi familiari gli stessimo nascondendo la morte di qualche caro.
- Ha il sospetto che queste persone abbiano messo telecamere nelle nostre case.
- I discorsi che fa sono completamente sconnessi e privi di logica.
- E' quasi sempre assente con la mente, non ascolta quando gli parli.
- Ieri ha telefonato alle 4 di mattina una persona sconosciuta che chiamò sua moglie, sbagliando numero, un mese fa
- E' quasi sempre rosso in viso, e accusa forti mal di testa e spesso scoppia a piangere quando cerca di spiegare le sue farneticazioni oppure mostra rabbia.
- Va a piedi in luoghi isolati. Ieri è tornato dicendo di aver visto le persone di sopra in un'auto, ma sappiamo per certo che ciò è impossibile.
LE DOMANDE:
Come possiamo noi familiari ri-acquistare la sua fiducia? Visto che talvolta, pensa che noi facciamo parte della fantomatica cospirazione.
Come possiamo convincerlo ad andare da uno specialista, e da chi dobbiamo portarlo?
Come dobbiamo comportarci in generale con lui? Dobbiamo cercare di riportarlo alla ragione oppure è inutile?
Personalmente sto cercando di avere un'atteggiamento sereno con lui, senza alzare mai la voce, ma senza assecondare le sue farneticazioni, facendogli discorsi molto semplici, di poche parole visto che è così in subbuglio la sua mente. Anche se istintivamente mi viene da urlare e sbattergli in faccia la verità, così come fa mio padre.
Si conoscono le possibili cause cause chimiche nel suo cervello e/o cause affettive?
In che misura è possibile recuperare il raziocinio del paziente?
Potrebbe suicidarsi?
Qualsiasi altro consiglio da parte vostra è ben accetto.
Vi ringrazio in anticipo.
Buona giornata.
Spero che questo consulto sia pertinente alla psicologia, esso riguarda mio fratello che ha 40 anni.
Si è convinto che un gruppo di persone, che non vede da anni, ma con cui ha iniziato una conversazione su facebook, stiano tramando contro di lui per fare del male a lui stesso o ai suoi cari. Ovviamente prima di chiedervi consulto, io e mia cognata abbiamo verificato in sua presenza, che non esistono nè formali minacce nè allusive.
Prima d'ora era un padre attento con i figli, ingegnere con 110 e lode, mai abusato di alcool o droghe, personalmente lo reputavo la persona più saggia della mia famiglia, adesso questa persona non esiste più.
Lo abbiamo convinto a cancellarsi da facebook, e lo ha fatto davanti a noi. (spero, abbiamo fatto la cosa giusta).
I SINTOMI "esplosi" da due giorni sono:
- è passato da 15 sigarette al giorno a 70-90, esce anche di notte per andare a comprarle.
- Asserisce che: "sta vivendo in una sorta di grande fratello organizzato da queste persone".
- Era (forse lo è ancora) convinto che noi familiari gli stessimo nascondendo la morte di qualche caro.
- Ha il sospetto che queste persone abbiano messo telecamere nelle nostre case.
- I discorsi che fa sono completamente sconnessi e privi di logica.
- E' quasi sempre assente con la mente, non ascolta quando gli parli.
- Ieri ha telefonato alle 4 di mattina una persona sconosciuta che chiamò sua moglie, sbagliando numero, un mese fa
- E' quasi sempre rosso in viso, e accusa forti mal di testa e spesso scoppia a piangere quando cerca di spiegare le sue farneticazioni oppure mostra rabbia.
- Va a piedi in luoghi isolati. Ieri è tornato dicendo di aver visto le persone di sopra in un'auto, ma sappiamo per certo che ciò è impossibile.
LE DOMANDE:
Come possiamo noi familiari ri-acquistare la sua fiducia? Visto che talvolta, pensa che noi facciamo parte della fantomatica cospirazione.
Come possiamo convincerlo ad andare da uno specialista, e da chi dobbiamo portarlo?
Come dobbiamo comportarci in generale con lui? Dobbiamo cercare di riportarlo alla ragione oppure è inutile?
Personalmente sto cercando di avere un'atteggiamento sereno con lui, senza alzare mai la voce, ma senza assecondare le sue farneticazioni, facendogli discorsi molto semplici, di poche parole visto che è così in subbuglio la sua mente. Anche se istintivamente mi viene da urlare e sbattergli in faccia la verità, così come fa mio padre.
Si conoscono le possibili cause cause chimiche nel suo cervello e/o cause affettive?
In che misura è possibile recuperare il raziocinio del paziente?
Potrebbe suicidarsi?
Qualsiasi altro consiglio da parte vostra è ben accetto.
Vi ringrazio in anticipo.
Buona giornata.
[#1]
Gentile Utente,
è fondamentale che suo fratello sia visitato da uno psichiatra, preferibilmente presso il Centro di Salute Mentale. Se l'ideazione è completamente scollata dalla realtà, non è possibile far notare "razionalmente" la discrepanza tra le sue idee e i fatti così come sono.
Bisogna comprendere se tale sintomatologia sia riferibile ad una condizione medica, quindi di matrice organica, oppure se si tratta di un disturbo mentale in senso stretto. Le possibili cause possono essere indagate solo con una visita psichiatrica.
Da quanto tempo si trova in questa situazione?
Ci sono stati in passato altri comportamenti simili?
E' successo qualcosa che avrebbe potuto destabilizzarlo, un particolare evento di vita, crisi di coppia, lavoro ecc.?
è fondamentale che suo fratello sia visitato da uno psichiatra, preferibilmente presso il Centro di Salute Mentale. Se l'ideazione è completamente scollata dalla realtà, non è possibile far notare "razionalmente" la discrepanza tra le sue idee e i fatti così come sono.
Bisogna comprendere se tale sintomatologia sia riferibile ad una condizione medica, quindi di matrice organica, oppure se si tratta di un disturbo mentale in senso stretto. Le possibili cause possono essere indagate solo con una visita psichiatrica.
Da quanto tempo si trova in questa situazione?
Ci sono stati in passato altri comportamenti simili?
E' successo qualcosa che avrebbe potuto destabilizzarlo, un particolare evento di vita, crisi di coppia, lavoro ecc.?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente
secondo quanto riferisce la condizione di suo fratello andrebbe valutata in sede specialistica, il professionista di riferimento è lo psichiatra.
Dovreste rivolgersi al CIM della vostra zona per sentire un primo parere.
http://www.aslnapoli3sud.it/sitoweb/jportal/JPDocumento.do?id=190&rev=0
Ci faccia sapere se crede
Cordiali saluti
secondo quanto riferisce la condizione di suo fratello andrebbe valutata in sede specialistica, il professionista di riferimento è lo psichiatra.
Dovreste rivolgersi al CIM della vostra zona per sentire un primo parere.
http://www.aslnapoli3sud.it/sitoweb/jportal/JPDocumento.do?id=190&rev=0
Ci faccia sapere se crede
Cordiali saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Ex utente
Grazie Dottori per le Vostre risposte.
"Da quanto tempo si trova in questa situazione?"
Questo è il terzo giorno che manifesta sintomi forti, cioè sono tre giorni che noi familiari abbiamo realizzato che sta uscendo fuori di senno; ma è da quando ha cominciato il contatto con queste persone di affermare che:
le pubblicazioni che costoro facevano sulla propria bacheca facebook erano indirettamente rivolte a lui. Purtroppo io e sua moglie abbiamo semplicemente minimizzato dicendogli che la gente non passa settimane pensando a lui. Credo di aver realizzato solo ora perchè lui è diventato più chiuso.
Ha confessato a sua moglie di essersi sentito offeso in passato nell'orgoglio da queste persone, ma allo stesso tempo è preoccupato per un'altra fra queste persone. Ripeto lui non vede tali persone da anni, ha scambiato giusto qualche messaggio facebook con alcuni di questi.
"Ci sono stati in passato altri comportamenti simili?"
Mai, al massimo si "fissava" con delle persone se qualcuno si comportava male con lui, ma sempre discutendo con me in maniera razionale,e mai mostrando i sintomi di cui sopra. Al massimo dopo qualche settimana gli passava la "fissazione".
"E' successo qualcosa che avrebbe potuto destabilizzarlo, un particolare evento di vita, crisi di coppia, lavoro ecc.?"
Accusa la moglie di non essergli stata vicina negli ultimi mesi.
Poi la dieta, ha perso piu di 10 kili in 20gg, ma è passato ormai 1 mese, e sembrava anche soddisfatto di questa cosa, visto che era in sovrappeso.
Per il resto indagherò.
Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi? Lui vorrebbe, ma non ha i numeri di telefono.
"Da quanto tempo si trova in questa situazione?"
Questo è il terzo giorno che manifesta sintomi forti, cioè sono tre giorni che noi familiari abbiamo realizzato che sta uscendo fuori di senno; ma è da quando ha cominciato il contatto con queste persone di affermare che:
le pubblicazioni che costoro facevano sulla propria bacheca facebook erano indirettamente rivolte a lui. Purtroppo io e sua moglie abbiamo semplicemente minimizzato dicendogli che la gente non passa settimane pensando a lui. Credo di aver realizzato solo ora perchè lui è diventato più chiuso.
Ha confessato a sua moglie di essersi sentito offeso in passato nell'orgoglio da queste persone, ma allo stesso tempo è preoccupato per un'altra fra queste persone. Ripeto lui non vede tali persone da anni, ha scambiato giusto qualche messaggio facebook con alcuni di questi.
"Ci sono stati in passato altri comportamenti simili?"
Mai, al massimo si "fissava" con delle persone se qualcuno si comportava male con lui, ma sempre discutendo con me in maniera razionale,e mai mostrando i sintomi di cui sopra. Al massimo dopo qualche settimana gli passava la "fissazione".
"E' successo qualcosa che avrebbe potuto destabilizzarlo, un particolare evento di vita, crisi di coppia, lavoro ecc.?"
Accusa la moglie di non essergli stata vicina negli ultimi mesi.
Poi la dieta, ha perso piu di 10 kili in 20gg, ma è passato ormai 1 mese, e sembrava anche soddisfatto di questa cosa, visto che era in sovrappeso.
Per il resto indagherò.
Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi? Lui vorrebbe, ma non ha i numeri di telefono.
[#4]
Gentile Utente,
>>Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi?<<
non credo possa essere d'aiuto, almeno per ora.
La cosa più importante è intervenire il prima possibile senza lasciare che questa situazione si cronicizzi.
>>Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi?<<
non credo possa essere d'aiuto, almeno per ora.
La cosa più importante è intervenire il prima possibile senza lasciare che questa situazione si cronicizzi.
[#5]
Caro Utente,
<<Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi? Lui vorrebbe, ma non ha i numeri di telefono.>>
non credo sia opportuno un contatto diretto con le persone interessate perchè, da quanto ci racconta, sembra che l'ideazione di suo fratello non abbia alcun contatto con il mondo reale, si tratta, in altre parole, di un sistema di credenze errate o, per dirlo in modo ancora pià chiaro, di un delirio.
In tali casi la confrontazione tra un piano di realtà ed un piano esclusivamente mentale non può portare a risultati soddisfacenti.
Tale disturbo del pensiero può essere ricondotto a varie malattie psichiche; per questa ragione è *indispensabile* una pronta ed accurata diagnosi fatta da uno psichiatria, di persona.
Un caro saluto
<<Pensate che sia opportuno metterlo il contatto con qualcuna delle persone di cui ha paura per la cospirazione, per spiegarsi/tranquillizzarsi? Lui vorrebbe, ma non ha i numeri di telefono.>>
non credo sia opportuno un contatto diretto con le persone interessate perchè, da quanto ci racconta, sembra che l'ideazione di suo fratello non abbia alcun contatto con il mondo reale, si tratta, in altre parole, di un sistema di credenze errate o, per dirlo in modo ancora pià chiaro, di un delirio.
In tali casi la confrontazione tra un piano di realtà ed un piano esclusivamente mentale non può portare a risultati soddisfacenti.
Tale disturbo del pensiero può essere ricondotto a varie malattie psichiche; per questa ragione è *indispensabile* una pronta ed accurata diagnosi fatta da uno psichiatria, di persona.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#6]
Ex utente
Grazie per l'attenzione.
Non riusciamo a convincerlo per portarlo da uno psichiatra, dice che i pazzi siamo noi.
Ci sono dei modi per provare a convincerlo a farsi visitare?
Non riesce a staccare il pensiero da questa cosa per piu di due minuti, in pratica questa fissazione del "truman show" (come la chiama lui ) sta diventando tutta la sua vita.
Più di parlare e sopportarlo non sappiamo cosa fare.
Cos'altro potremmo fare noi familiari ?
Mi sembra di vivere un incubo.
Grazie
Non riusciamo a convincerlo per portarlo da uno psichiatra, dice che i pazzi siamo noi.
Ci sono dei modi per provare a convincerlo a farsi visitare?
Non riesce a staccare il pensiero da questa cosa per piu di due minuti, in pratica questa fissazione del "truman show" (come la chiama lui ) sta diventando tutta la sua vita.
Più di parlare e sopportarlo non sappiamo cosa fare.
Cos'altro potremmo fare noi familiari ?
Mi sembra di vivere un incubo.
Grazie
[#7]
Gentile Utente,
sarebbe utile che lei facesse notare a suo fratello la sua "stanchezza" più che la sua difficoltà ad essere "ragionevole". Lei dico questo non per sminuire o togliere importanza alla situazione, che è sicuramente urgente e complessa, ma credo che suo fratello possa accettare di più il fatto di essere "stanco" piuttosto che il fatto di essere "patologico".
La stanchezza e lo "stress" (parole più digeribili in questo momento) possono essere un buon modo per avvicinarlo ad una valutazione psichiatrica, anche perché la situazione che lei ha descritto è effettivamente stancante e stressante per suo fratello.
sarebbe utile che lei facesse notare a suo fratello la sua "stanchezza" più che la sua difficoltà ad essere "ragionevole". Lei dico questo non per sminuire o togliere importanza alla situazione, che è sicuramente urgente e complessa, ma credo che suo fratello possa accettare di più il fatto di essere "stanco" piuttosto che il fatto di essere "patologico".
La stanchezza e lo "stress" (parole più digeribili in questo momento) possono essere un buon modo per avvicinarlo ad una valutazione psichiatrica, anche perché la situazione che lei ha descritto è effettivamente stancante e stressante per suo fratello.
[#8]
Ex utente
Salve,
Ieri siamo riusciti a fargli fare una visita psichiatrica.
In mia presenza mio fratello ha spiegato il fatto al medico, ed ha riconosciuto sorridendo:
"mi sono venute le manie di persecuzione", "mi sono fatto un film in testa" "ed ora è tutto finito".
Lo psichiatra ha detto che se riesce "a smontare questo castello fatto di credenze errate che gli generano paura, in tempi brevi, riuscirà a tornare in se, altrimenti se continua ad aggiungere tasselli a questa sua invenzione, sprofonderà in un abisso senza ritorno."
La diagnosi è stata "disturbo dissociativo" e gli è stato detto di prendere serenase 2mg 5 gocce la mattina e 10 la sera.
Dopo due ore ha iniziato ad urlare come non aveva mai fatto, è tornato a deliriare ed avere panico per se e per la propria famiglia. Dicendo che la sua casa è spiata (microspie, telecamere, sospetti verso la moglie), ha bussato i vicini e portato con forza la sua famiglia da loro, tutto questo sempre urlando.
Dopo mezz'ora si è calmato ed ha preso il medicinale.
E' seguito uno stato di "razionalità" dove ha di nuovo riconosciuto che erano sue invenzioni.
Nella mia ignoranza, riconosco tre "stati" in lui: razionalità (breve), delirio e panico (urla e fa pazzie).
DOMANDE:
1)Oltre a stargli vicino, che cosa devo dirgli nei "vari stati", che tipo di supporto gli posso dare in generale?
2)Nei momenti in cui è lucido, potrebbe essere utile rivedere insieme a lui i messaggi e post su facebook che lui ha interpretato come minaccia, per fargli ammettere che ha inventato stupidaggini?
Vi ringrazio.
Ieri siamo riusciti a fargli fare una visita psichiatrica.
In mia presenza mio fratello ha spiegato il fatto al medico, ed ha riconosciuto sorridendo:
"mi sono venute le manie di persecuzione", "mi sono fatto un film in testa" "ed ora è tutto finito".
Lo psichiatra ha detto che se riesce "a smontare questo castello fatto di credenze errate che gli generano paura, in tempi brevi, riuscirà a tornare in se, altrimenti se continua ad aggiungere tasselli a questa sua invenzione, sprofonderà in un abisso senza ritorno."
La diagnosi è stata "disturbo dissociativo" e gli è stato detto di prendere serenase 2mg 5 gocce la mattina e 10 la sera.
Dopo due ore ha iniziato ad urlare come non aveva mai fatto, è tornato a deliriare ed avere panico per se e per la propria famiglia. Dicendo che la sua casa è spiata (microspie, telecamere, sospetti verso la moglie), ha bussato i vicini e portato con forza la sua famiglia da loro, tutto questo sempre urlando.
Dopo mezz'ora si è calmato ed ha preso il medicinale.
E' seguito uno stato di "razionalità" dove ha di nuovo riconosciuto che erano sue invenzioni.
Nella mia ignoranza, riconosco tre "stati" in lui: razionalità (breve), delirio e panico (urla e fa pazzie).
DOMANDE:
1)Oltre a stargli vicino, che cosa devo dirgli nei "vari stati", che tipo di supporto gli posso dare in generale?
2)Nei momenti in cui è lucido, potrebbe essere utile rivedere insieme a lui i messaggi e post su facebook che lui ha interpretato come minaccia, per fargli ammettere che ha inventato stupidaggini?
Vi ringrazio.
[#9]
Gentile Utente,
è importante che la cura psicofarmacologica sia assunta regolarmente così come è stata prescritta dallo psichiatra. Il supporto maggiore andrebbe indirizzato per migliorare il più possibile l'aderenza al trattamento.
Per ora metterei da parte i tentativi di dare un senso logico/razionale all'ideazione paranoide.
è importante che la cura psicofarmacologica sia assunta regolarmente così come è stata prescritta dallo psichiatra. Il supporto maggiore andrebbe indirizzato per migliorare il più possibile l'aderenza al trattamento.
Per ora metterei da parte i tentativi di dare un senso logico/razionale all'ideazione paranoide.
[#10]
Caro Utente,
concordo con quanto suggerito dal collega che mi ha preceduto.
Non credo sia opportuno, in questa fase, alcun tentativo di razionalizzare il pensiero delirante di suo fratello, neppure nei momenti in cui acquista lucidità.
E' fondamentale che sia seguito attentamente affinché la cura farmacologica venga assunta come da prescrizione.
L'effetto positivo dei farmaci non dovrebbe tardare; tuttavia sarebbe utile venisse seguito dal professionista anche nel corso del trattamento.
Lo psichiatra vi ha già fissato una nuova visita di controllo per monitorare l'andamento della cura?
Un caro saluto
concordo con quanto suggerito dal collega che mi ha preceduto.
Non credo sia opportuno, in questa fase, alcun tentativo di razionalizzare il pensiero delirante di suo fratello, neppure nei momenti in cui acquista lucidità.
E' fondamentale che sia seguito attentamente affinché la cura farmacologica venga assunta come da prescrizione.
L'effetto positivo dei farmaci non dovrebbe tardare; tuttavia sarebbe utile venisse seguito dal professionista anche nel corso del trattamento.
Lo psichiatra vi ha già fissato una nuova visita di controllo per monitorare l'andamento della cura?
Un caro saluto
[#11]
Gentile utente,
mi rendo perfettamente conto che la sua preoccupazione maggiore, anzi, totale, ora sia per suo fratello. La capisco e ha ragione. Come i colleghi le hanno già detto la situazione sembra seria e la via da intraprendere è quella della psichiatria e del centro di salute mentale della sua zona.
Vorrei però concentrarmi su di lei, anche se so che in questo momento lei ha un' urgenza da risolvere che la assorbe completamente. Vorrei dirle comunque delle cose, perché anche i familiari dei pazienti, quando si trovano ad avere a che fare con situazioni simili, stanno male, malissimo e hanno bisogno di salvaguardare la loro salute trovando una strada che non sia quella dell' ipercoinvolgimento da una parte o del freddo distacco dall'altra.
Vorrei dirle che, tristemente, non può essere lei a salvare suo fratello e a riportarlo "sulla via della ragione".
So che accettare che una persona a cui vogliamo bene stia così male è impresa difficilissima, soprattutto perché sembra in realtà che ci voglia così poco, che sia solo una questione di volontà, che se solo lui si impegnasse un po' potrebbe rendersi conto che la realtà non è quella, che "ha inventato solo stupidaggini". Purtroppo non è così; purtroppo, se suo fratello ha queste convinzioni, è perché non può non averle, a meno che non venga aiutato da uno psichiatra (e magari anche da uno psicoterapeuta se lo psichiatra si limita ai farmaci). So che tutto quello che lei si propone di fare e che lei ci chiede se va bene lo chiede perché vuole aiutarlo e non sa da che parte partire.
Quello che lei può fare sembra poco ma è molto. Può cercare di accettare la sofferenza di suo fratello, prendendone atto davvero fino in fondo. Può cercare di occuparsi anche di se stesso, anche in modo da avere le energie per stare vicino a lui. Può farlo sentire amato e accettato, senza giudicarlo, mortificarlo, umiliarlo o deriderlo per le sue convinzioni. E' vero, a noi sembrano assurde perché conosciamo la realtà, ma per suo fratello sono reali: vuol dire che lui vive in uno stato di paura, preoccupazione, angoscia inimmaginabili. E quando è "lucido" (perché mi pare di capire che ci sono anche momenti di lucidità), magari ci ride sopra ma in realtà è probabilmente molto spaventato e confuso, ha paura di non poter più contare sulla sua mente e sulle sue percezioni: una delle cose più terrificanti credo che possano capitare a un essere umano. Se di fronte a lui ci sono delle persone che lo deridono o si arrabbiano, le sue reazioni emotive non possono che venire amplificate dalle reazioni emotive dell'altro, se invece l'altro riesce a mantenersi calmo, accogliente e di supporto anche per lui è un beneficio. Ma mantenere questa posizione, calma ma accogliente, è difficilissimo per lei, familiare, perché anche lei soffre e fa fatica! Per questo le suggerisco di farsi aiutare anche lei, di trovare uno spazio in cui anche lei possa buttar dentro e poi elaborare le sue angosce e le sue domande, per salvaguardare la sua salute e per aiutare suo fratello.
Ci faccia sapere
mi rendo perfettamente conto che la sua preoccupazione maggiore, anzi, totale, ora sia per suo fratello. La capisco e ha ragione. Come i colleghi le hanno già detto la situazione sembra seria e la via da intraprendere è quella della psichiatria e del centro di salute mentale della sua zona.
Vorrei però concentrarmi su di lei, anche se so che in questo momento lei ha un' urgenza da risolvere che la assorbe completamente. Vorrei dirle comunque delle cose, perché anche i familiari dei pazienti, quando si trovano ad avere a che fare con situazioni simili, stanno male, malissimo e hanno bisogno di salvaguardare la loro salute trovando una strada che non sia quella dell' ipercoinvolgimento da una parte o del freddo distacco dall'altra.
Vorrei dirle che, tristemente, non può essere lei a salvare suo fratello e a riportarlo "sulla via della ragione".
So che accettare che una persona a cui vogliamo bene stia così male è impresa difficilissima, soprattutto perché sembra in realtà che ci voglia così poco, che sia solo una questione di volontà, che se solo lui si impegnasse un po' potrebbe rendersi conto che la realtà non è quella, che "ha inventato solo stupidaggini". Purtroppo non è così; purtroppo, se suo fratello ha queste convinzioni, è perché non può non averle, a meno che non venga aiutato da uno psichiatra (e magari anche da uno psicoterapeuta se lo psichiatra si limita ai farmaci). So che tutto quello che lei si propone di fare e che lei ci chiede se va bene lo chiede perché vuole aiutarlo e non sa da che parte partire.
Quello che lei può fare sembra poco ma è molto. Può cercare di accettare la sofferenza di suo fratello, prendendone atto davvero fino in fondo. Può cercare di occuparsi anche di se stesso, anche in modo da avere le energie per stare vicino a lui. Può farlo sentire amato e accettato, senza giudicarlo, mortificarlo, umiliarlo o deriderlo per le sue convinzioni. E' vero, a noi sembrano assurde perché conosciamo la realtà, ma per suo fratello sono reali: vuol dire che lui vive in uno stato di paura, preoccupazione, angoscia inimmaginabili. E quando è "lucido" (perché mi pare di capire che ci sono anche momenti di lucidità), magari ci ride sopra ma in realtà è probabilmente molto spaventato e confuso, ha paura di non poter più contare sulla sua mente e sulle sue percezioni: una delle cose più terrificanti credo che possano capitare a un essere umano. Se di fronte a lui ci sono delle persone che lo deridono o si arrabbiano, le sue reazioni emotive non possono che venire amplificate dalle reazioni emotive dell'altro, se invece l'altro riesce a mantenersi calmo, accogliente e di supporto anche per lui è un beneficio. Ma mantenere questa posizione, calma ma accogliente, è difficilissimo per lei, familiare, perché anche lei soffre e fa fatica! Per questo le suggerisco di farsi aiutare anche lei, di trovare uno spazio in cui anche lei possa buttar dentro e poi elaborare le sue angosce e le sue domande, per salvaguardare la sua salute e per aiutare suo fratello.
Ci faccia sapere
Dr.ssa Silvia Masserini
Psicologa
smasserini@gmail.com
[#12]
Ex utente
Grazie ancora per le Vostre risposte.
Il Vostro parere è unanime sul fatto che al momento non è opportuno tentare di far riconoscere a mio fratello che si è inventato tutto.
Quindi mi chiedo: quale comportamento dovrebbero avere le persone vicino a lui quando farnetica?
Acconsentire - Ignorare - Altro ?
Dr. Callina: dobbiamo chiamare lunedì lo psichiatra per fissare il prossimo appuntamento.
Dr. Masserini: Cercherò di seguire il consiglio di essere calmo ed accogliente nei confronti di mio fratello, anche se è molto difficile quando inizia a farneticare.
Ho notato che se chi lo circonda è agitato, agita il paziente ancora di più, anche perchè è lui stesso ad affermare questa cosa.
Riguardo al mio spazio per le mie angosce, sono conscio che questa situazione potrebbe avere effetti negativi sulla mia psiche, ma per il momento preferisco condividerle con chi insieme a me, è vicino a mio fratello.
Se i primi giorni mi sembrava di vivere in un incubo, pian piano sto cercando di accettare e convivere con questa triste realtà; pensando che: mio fratello mi è sempre stato vicino fin da piccolo questo è il momento in cui devo essere io a dargli supporto.
Cordiali Saluti
Grazie.
Il Vostro parere è unanime sul fatto che al momento non è opportuno tentare di far riconoscere a mio fratello che si è inventato tutto.
Quindi mi chiedo: quale comportamento dovrebbero avere le persone vicino a lui quando farnetica?
Acconsentire - Ignorare - Altro ?
Dr. Callina: dobbiamo chiamare lunedì lo psichiatra per fissare il prossimo appuntamento.
Dr. Masserini: Cercherò di seguire il consiglio di essere calmo ed accogliente nei confronti di mio fratello, anche se è molto difficile quando inizia a farneticare.
Ho notato che se chi lo circonda è agitato, agita il paziente ancora di più, anche perchè è lui stesso ad affermare questa cosa.
Riguardo al mio spazio per le mie angosce, sono conscio che questa situazione potrebbe avere effetti negativi sulla mia psiche, ma per il momento preferisco condividerle con chi insieme a me, è vicino a mio fratello.
Se i primi giorni mi sembrava di vivere in un incubo, pian piano sto cercando di accettare e convivere con questa triste realtà; pensando che: mio fratello mi è sempre stato vicino fin da piccolo questo è il momento in cui devo essere io a dargli supporto.
Cordiali Saluti
Grazie.
[#13]
Gentile Utente,
>>quale comportamento dovrebbero avere le persone vicino a lui quando farnetica. Acconsentire - Ignorare - Altro ?<<
gli psicologi non danno consigli su come una persona si dovrebbe comportare in determinate situazioni, soprattutto on-line e senza avere una conoscenza approfondita del caso.
>>quale comportamento dovrebbero avere le persone vicino a lui quando farnetica. Acconsentire - Ignorare - Altro ?<<
gli psicologi non danno consigli su come una persona si dovrebbe comportare in determinate situazioni, soprattutto on-line e senza avere una conoscenza approfondita del caso.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 26.8k visite dal 07/05/2013.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.