Penso di soffrire di fobia sociale ma non so come uscirne

ho da poco compiuto 18 anni, sono solo, in una classe di gente falsa, immatura e superficiale, i pochi ragazzi che ci sono pensano solo a sembrare più grandi a tutti i costi ma in realtà sono dei ragazzini che fanno ancora tante ca*zate, come fumarsi canne per sballarsi, rincorrersi in classe urlando, ecc... mentre le ragazze anche vogliono fare le donne mature, adulte, vissute, si vantano di nuove posizione del sesso sperimentate nel week end con ragazzi conosciuti da poco in discoteca o in un pub, di fare sesso occasionale in pratica e poi in classe mia si organizzano i posti a estrazione per fare un pò conoscenza ma alcune persone comunque non lo rispettano e si mettono vicino a chi vogliono loro, lasciando me da solo e poi io devo mettermi vicino a chi ha il vicino assente o vicino a un ragazzo col sostegno con cui non ci si vuole mettere vicino nessuno. La mattina alcune persone neanche ti salutano, quando i prof interrogano ci sono sempre minimo 10 assenti e altrettante persone che si giustificano, mettendo in difficoltà me che comunque faccio sempre il mio dovere o impedendomi di giustificarmi quando neanche io per una volta ho potuto studiare alcune cose e quindi penalizzandomi nella valutazione di un'interrogazione e poi ci sono alcuni prof veramente str*nzi che maltrattano gli alunni, deridendoli, mortificandoli con battute sarcastiche per degli errori dovuti ad ansia ecc e a una mia interrogazione nessuna persona è intervenuta per fare notare a questa prof che stava sbagliando pur di non andare contro i propri interessi di restare in buoni rapporti con questa prof, io mi sento trattato meno di 0, mi sempre dei sensi di inadeguatezza, di non sapermi adeguare agli stereotipi, a questa società priva di valori dove io mi sento sempre più messo da parte, vivo sempre isolato in casa, tra i libri, ogni tanto vado in palestra ma niente di più, vorrei essere più aperto, ma non ci riesco, non riesco a uscire dal mio recinto, sento di avere una timidezza paralizzante con cui non riesco a fare i conti, forse dovuta a qualche presa per il c*lo che ho avuto ogni tanto da parte di certe persone della mia classe: critiche sul mio peso (che ora si è drasticamente ridimensionato di 40 chili in 3 mesi) ma anche sul mio carattere (mi si accusava di essere un ignorante, bigotto, cogli*ne, perchè avevo dovuto cercare su wikipedia il significato di rasta) e cose così, per questo ora mi sento molto insicuro e incapace di iniziare una conversazione con qualcuno senza fare figure di me*rda anche se da una parte lo desidererei fortemente..in pratica penso di soffrire di fobia sociale, evito il più possibile il contatto con gli altri, all'intervallo sto sempre chiuso in classe, ho paura di fare brutte figure, di uscire solo, ma non ho una compagnia con cui aggirarmi nei corridoi quindi se esco resto sempre nei pressi della porta e contorcendomi le mani faccio due passi nervosamente, con la paura di essere osservato continuamente e malgiudicato, mi sento impacciato mentre gli altri sono così sicuri di sè, non riesco a trovare un posto nel mondo e tutto questo è umiliante, secondo voi cosa dovrei fare per superare questo momento? non ho il sostegno di nessuno, i miei compagni probabilmente mi considerano uno sfigato, i prof uno che non ha voglia di fare nulla, un incapace, anche se ho 7 in tutto tranne in matematica e fisica, io sono sempre più scoraggiato e mi sta passando la voglia di fare le cose che prima riuscivo a fare bene,ho sempre 3000 pensieri in testa, mi viene voglia di lasciare la scuola, lasciare tutto, di fare qualcos'altro ma cosa? dovevo scegliere un liceo classico tradizionale, invece ho scelto un brocca dove c'e più matematica dello scientifico quasi...mi sembra di aver sbagliato tutto nella mia vita, di essermi rovinato da solo, mi date qualche consiglio per risolvere questa situazione?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Purtroppo consigli diretti non possiamo darne da qua. Prima di tutto perché è proibito dai regolamenti del sito, poi perché non funzionerebbe comunque e in ultimo perché, se si soffre di difficoltà nei contatti sociali, cercare soluzioni online rischia di colludere con il problema. In altre parole staresti cercando di risolvere il problema in un modo che tende ad alimentarlo (distanza).

È di persona che dovresti cercare di risolvere, attraverso l'aiuto di uno specialista. Se vuoi possiamo orientarti in tal senso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile RagaZzo,
Qualunque scelta è reversibile, magari ha la percezione di essere si rovinato da solo, ma acquistando autonomia, autostima e capacità per fronteggiare queste diffcioltà , ne verrà fuori più forte di sicuro.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Caro ragazzo,
Comprendo come tu possa sentirti, ma vorrei che tu riuscissi a spostare il problema dagli altri, che saranno pure str...come dici, a te stesso e al tuo atteggiamento di chiusura. A scuola, a volte, c'è uno psicologo di riferimento. Puoi verificare se nel POF, ovvero piano per l'offerta formativa, questo servizio e' previsto? Altrimenti, ti invito a cercare il Consultorio di zona Spazio Giovani dove puoi andare gratuitamente e senza alcun permesso dei tuoi. Credo davvero che tu abbia bisogno di uno specialista con cui lavorare su quella che definisci fobia sociale. Al di fuori della scuola, hai qualche amico, hobby, interessi? Prima intervieni, maggiori probabilità di successo hai. Già il fatto che tu ti stia rendendo conto della problematica e' un buon segno rispetto alla soluzione. Adesso, il passo successivo e' attivarsi nella direzione che ti ho indicato. Facci sapere come ti stai muovendo in tal senso.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo,
avere a che fare con gli altri è un bisogno dell'essere umano, ma a volte è anche difficile. Vuol dire saper iniziare una conversazione, saper scegliere cosa dire, quando dirlo e COME dirlo, saper guardare le persone negli occhi quanto basta da mantenere un contatto ma non sfidarle troppo.

Comporta saper dire "NO", ma anche saper ascoltare; difendere i propri diritti, ma rispettare quelli degli altri; farsi scivolare addosso le critiche stupide, accogliere quelle costruttive, limitare i propri giudizi.

Forse sei arrabbiato con "gli altri" e metti tutti i tuoi coetanei dentro ad uno stesso "scatolone": superficiali, vuoti, attenti solo a sballarsi e a fare sesso occasionale. Così facendo, forse, contribuisci anche tu a mantenere distanza dalle persone: un pò come nella favola della volpe e l'uva...

Può darsi che alcuni tuoi coetanei (o forse anche molti, non saprei) possano avere interessi, valori, principi diversi dai tuoi: e allora? Non dobbiamo essere per forza uguali per poter avere a che fare tra di noi!

Mi associo alle indicazioni fornite dai colleghi: se di fobia sociale si tratta, è di persona che si cura!

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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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