Come parlare alla madre del mio ragazzo..
buonasera.. scusate nuovamente il disturbo, ma ho bisogno di un consulto. Premettiamo nuovamente che il mio ragazzo ha avuto un incidente in macchina circa due anni fa ed era in coma. E' migliorato tanto , ma ancora bisogna dargli un'educazione. Ci sono tante cose che a me non vanno bene e non dipendono da lui, ma dalla madre. Posso capire che lei non voglia andare contro il figlio perchè ha avuto paura di perderlo ecc... però se dobbiamo dare un'educazione la diamo tutta uguali o no? Lei è una bravissima persona, ma delle volte si perde in un bicchier d'acqua. Io non sono d'accordo a dargli tutti i soldi che vuole ogni giorno perchè deve capirne il lavoro e facendo così non lo capisce. Inoltre non può volere ed ottenere tutto ciò che vede. Penso che delle volte si debba dire no proprio come i bambini o sbaglio??? Io delle volte lo rimprovero anche per i comportamenti che assume.. le parolacce ecc... mentre lei no !!!! io ci sto malissimo perchè dico: se dobbiamo avere un futuro insieme non può spendere tutti i soldi che vuole al giorno e tante altre cose? come posso parlare con lei senza offenderla??? senza aver rancore? Secondo me è anche per questo che sto soffrendo di attacchi d'ansia. o no??? tante cose accumulate.. tante cose sommate e mi sento piena. Il mio ragazzo ora si rende conto di voler fare, rendersi utile, ma ancora non può lavorare per via del linguaggio e vorrebbe fare un corso per cuoco o pasticciere. Io ho trovato una scuola circa due settimane fa. La madre ha detto che avrebbe chiamato, ma non lo ha ancora fatto. Io lo aiuterei molto volentieri, ma siccome studio e non lavoro non ho una mia disponibilità economica per poterlo aiutare in questo senso. Mi dispiace vedere che lui sta male perchè vorrebbe rendersi utile, ma credo che debba partire anche da lei uno stimolo o no? forse anche lei ha bisogno di aiuto psicologico???? aiutatemi a capire come devo comportarmi.. e soprattutto come poter dire queste cose a lei senza offenderla . Vi ringrazio in anticipo. Cordiali Saluti
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Secondo me è anche per questo che sto soffrendo di attacchi d'ansia. o no???
Gentile Utente,
come è stato seguito il suo ragazzo dopo l'incidente?
Gli è stato suggerito un percorso psicologico?
<Penso che delle volte si debba dire no proprio come i bambini o sbaglio???>
Forse è proprio questo che spinge la madre a comportarsi nel modo che lei riferisce con il figlio, lo percepisce come bisognoso di premure e attenzioni. Non so come fossero le relazioni familiari del suo ragazzo prima dell'incidente, né tantomeno come si comportino gli altri familiari, in particolare il padre.
D'altra parte ci riferisce ancora strascichi dell'incidente che sembrano limitanti per una ripresa lavorativa in piena regola. Sta seguendo qualche trattamento per questo?
Ci può dire altro rispetto al recupero delle funzionalità del suo ragazzo?
Rispetto al consulto precedente e a quanto ci dice qui sui suoi attacchi d'ansia ha pensato di chiedere un parere psicologico diretto?
Uno psicologo in presenza, con i dovuti elementi alla mano,la potrebbe aiutare anche a gestire meglio la relazione con il suo ragazzo e la famiglia di lui.
Se vuole aggiungere altro la ascoltiamo.
Gentile Utente,
come è stato seguito il suo ragazzo dopo l'incidente?
Gli è stato suggerito un percorso psicologico?
<Penso che delle volte si debba dire no proprio come i bambini o sbaglio???>
Forse è proprio questo che spinge la madre a comportarsi nel modo che lei riferisce con il figlio, lo percepisce come bisognoso di premure e attenzioni. Non so come fossero le relazioni familiari del suo ragazzo prima dell'incidente, né tantomeno come si comportino gli altri familiari, in particolare il padre.
D'altra parte ci riferisce ancora strascichi dell'incidente che sembrano limitanti per una ripresa lavorativa in piena regola. Sta seguendo qualche trattamento per questo?
Ci può dire altro rispetto al recupero delle funzionalità del suo ragazzo?
Rispetto al consulto precedente e a quanto ci dice qui sui suoi attacchi d'ansia ha pensato di chiedere un parere psicologico diretto?
Uno psicologo in presenza, con i dovuti elementi alla mano,la potrebbe aiutare anche a gestire meglio la relazione con il suo ragazzo e la famiglia di lui.
Se vuole aggiungere altro la ascoltiamo.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta immediata. Il mio ragazzo è stato seguito in neuroriabilitazione per tre mesi.. è stato un anno fermo perchè si rifiutava di andare nei centri e nn si trovava un logopedista privato. Ancora adesso segue un percorso con il logopedista ... Nel centro in cui è appoggiato ai genitori avevano detto di affiancargli anche una figura, ossia un educatore, ma non so perchè non è mai stato preso in considerazione questo consiglio. Per quanto riguarda la famiglia.. lui era molto staccato.. il padre non c'è quasi mai perchè si dedica molto al volontariato e anche questo secondo me è uno sbaglio. Il fratello ha circa 40 anni e ha avuto problemi di salute tanti anni fa..anche lui è ancora in casa senza un lavoro sempre attaccato al computer. Con il mio ragazzo non sono mai andati d'accordo. Caratteri contrastanti e poi quando era piccolo il mio ragazzo ne ha visto di tutti i colori da parte del fratello maggiore. Ancora adesso il fratello maggiore tratta malissimo i genitori, soprattutto la madre... Sia io che il mio ragazzo non sopportiamo questo comportamento ma noi cosa possiamo fare?? nulla!!! dovrebbero essere proprio i genitori a farsi valere..Il mio ragazzo come ho già detto sta seguendo un percorso con un logopedista quindi per lavorare dovrà attendere ancora un pò anche se lui non vede l'ora.. Per quanto riguarda me si, la settimana prossima devo fissare un appuntamento con uno psicologo, ma nel frattempo volevo avere un vostro parere.
[#3]
Da quanto riferisce sembrerebbero esserci alcune problematiche relazionali nella famiglia del suo ragazzo.
Credo sarebbe preferibile anziché discuterne con la madre, sensibilizzare direttamente il suo ragazzo a seguire le indicazioni ricevute in merito alla riabilitazione.
Anche il parere di uno psicologo sarebbe dal mio punto di vista utile.
Cari saluti
Credo sarebbe preferibile anziché discuterne con la madre, sensibilizzare direttamente il suo ragazzo a seguire le indicazioni ricevute in merito alla riabilitazione.
Anche il parere di uno psicologo sarebbe dal mio punto di vista utile.
Cari saluti
[#4]
Utente
ma lui non accetta... ha accettato solo ed esclusivamente il logopedista. Proprio perchè con lui non è tanto facile discutere di queste cose perchè non vuole accettare volevo parlare con la madre.. come posso fare? Sono delle situazioni che devono essere risolte il prima possibile secondo me perchè ne va anche della guarigione e dei progressi del mio ragazzo.
[#5]
Gentile Ragazza,
dovrebbe cercare di non prevaricare il suo ruolo di madre, magari potrebbe parlarle di quanto tiene alla salute e al futuro del suo ragazzo e chiederle cosa si potrebbe fare secondo lei (la madre) per aiutarlo a raggiungere risultati migliori, con molto tatto, delicatezza e rispetto.
Cordialmente
dovrebbe cercare di non prevaricare il suo ruolo di madre, magari potrebbe parlarle di quanto tiene alla salute e al futuro del suo ragazzo e chiederle cosa si potrebbe fare secondo lei (la madre) per aiutarlo a raggiungere risultati migliori, con molto tatto, delicatezza e rispetto.
Cordialmente
[#6]
Utente
va bene cercherò di parlarle al più presto!!!!! Io comunque mi sento molto responsabile... ho moltissimi pensieri per la testa anche perchè sto studiando per i test universitari. Mi sento molto opressa. Sento di non essere serena e non sto vivendo la mia vita come vorrei. Ho sempre mal di testa , nausea, devo fare dei bei respiri profondi e per ogni piccolo dolore mi allarmo... Non so più come comportarmi. Mi rendo conto di aver bisogno di un aiuto psicologico, infatti lunedì chiamerò per fissare un appuntamento..
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5k visite dal 03/05/2013.
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